La nostra associazione è da sempre impegnata nella difesa dei diritti dei non credenti e nella lotta alle discriminazioni che subiscono, anche nei Paesi in cui ateismo, agnosticismo, apostasia e blasfemia vengono criminalizzati.
Questo impegno si è concretizzato in tante campagne e iniziative, anche a livello internazionale e in collaborazione con diverse istituzioni. Oltre a dare visibilità alle lotte per liberare non credenti messi in carcere nei Paesi a maggioranza islamica per le loro opinioni (tra gli ultimi, il nigeriano Mubarak Bala), abbiamo sostenuto la campagna di Humanists International Protect Humanists at Risk.
Tra le iniziative, oltre a quelle accademiche avviate in collaborazione con l’Università di Firenze, ricordiamo anche quelle istituzionali, come il convegno al Parlamento Europeo di Bruxelles nel 2018 dal titolo Non Believers’ Europe: models of secularism, individual statuses, collective rights, di cui abbiamo pubblicato gli atti per la collana IURA di Nessun Dogma.
In continuità con questo impegno, l’Uaar ha recentemente finanziato per un totale di 74.861,95 euro una borsa di dottorato di interesse nazionale in Peace Studies (41esimo ciclo) per l’anno accademico 2025/2026 presso l’Università La Sapienza di Roma, tramite l’Università di Pisa e grazie all’interesse del professor Pierluigi Consorti.
Il progetto di ricerca è intitolato “La tutela della libertà dei non credenti come contributo alla costruzione della pace positiva” (Protecting the freedom of non-believers as a contribution to building positive peace) e così descritto:
Nel mondo contemporaneo molti Stati prevedono leggi che non garantiscono il diritto dei non credenti a professare la loro scelta nella sfera pubblica. Questo fenomeno è particolarmente presente in Stati a forte connotazione religiosa, che perseguono il loro obiettivo mediante leggi “antiblasfemia”. La ricerca intende svolgere un esame di questi fenomeni, in primo luogo per combattere queste forme di discriminazione e poi anche per sviluppare modelli di prevenzione dell’escalazione violenta di conflitti che si sviluppano proprio dal mancato riconoscimento del diritto di ciascuno di essere se stesso. La ricerca sarà svolta in collaborazione con l’Uaar, che parteciperà al suo monitoraggio nelle forme successivamente concordate col Supervisore accademico del progetto di ricerca.
La scadenza per la presentazione delle domande è il 21 luglio 2025.
La redazione
Per curiositá, si fa riferimento a una favcoltá e a una materia della Sapienza?
Sì, presso La Sapienza significa proprio questo.
Certo, la domanda, se si puó rispondere, era: Qual e’ la facoltá e la materia che ospitano questo dottorato?
Caro GBK,
le Facoltà non esistono più.
Il corso è istituito presso il Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo, e ne è coordinatore il prof. Alessandro Saggioro.
Si tratta di una delle due borse finanziate dall’Università di Pisa, come si può leggere a pag 22 del bando cui si accede tramite il link citato sopra nell’annuncio dell’Uaar (nel bando l’Uaar non è nominata).
Si vede che ci siamo confusi io e la facoltá del master che frequento. Gli devo scrivere subito che non ci sono piú le facoltá, anzi meglio dopo la discussione delle tesine.
Comunque grazie delle precisazioni, peró ho il sospetto che il bando di 78 pagine, non lo legge neanche chi si candidq.
È un dottorato di tre anni, non c’è una materia di riferimento e, in quanto interuniversitario e interdisciplinare, nemmeno una facoltà (o dipartimento o corso di laurea, comunque lo si voglia denominare) di riferimento. Parte da discipline giuridiche di Pisa e a La Sapienza si svolge nell’ambito del dipartimento che ha citato Mixtec e che si trova nel bando.