Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese.
La buona novella laica del mese di giugno è l’autorizzazione per il primo caso di suicidio assistito in Toscana dopo l’approvazione della legge regionale, nonostante questa norma sia stata impugnata dal governo.
Il caso riguarda il sessantenne Daniele Pieroni, scrittore affetto dal morbo di Parkinson e costretto a vivere con la Peg in funzione per 21 ore al giorno, che aveva inviato richiesta formale all’Asl Toscana Sud Est già nel 2023, confermando poi la sua volontà dopo l’esito positivo delle verifiche previste dai pronunciamenti della Corte Costituzionale.
In Emilia Romagna diminuiscono i medici obiettori, che passano dal 46% nel 2020 al 38% nel 2025 (a fronte di una media nazionale del 63%), e nel 2024 il 73% delle interruzioni volontarie di gravidanza è avvenuto tramite pillola RU486. Lo ricostruisce l’assessore regionale alla Salute Massimo Fabio rispondendo al question time in Assemblea legislativa su richiesta della consigliera Simona Lembi (Pd). Proprio Lembi ha ricordato che l’introduzione della legge 194 ha ridotto il numero di aborti, passati da 234 mila nel 1983 a 66.400 nel 2020, ma anche che «esistono realtà regionali in cui si registrano percentuali estremamente elevate di obiezione tra ginecologi, anestesisti e personale sanitario, con il risultato di rendere difficoltoso, se non impossibile, l’accesso effettivo all’interruzione volontaria di gravidanza in strutture pubbliche».
Le opposizioni al governo Meloni hanno criticato la decisione dell’esecutivo di portare in aula un testo sul fine vita e il suicidio assistito, scritto con l’ingerenza dei vescovi, che rappresenta un arretramento rispetto ai principi definiti dalla Corte Costituzionale in merito all’autodeterminazione. Alfredo Bazoli (Pd), che aveva già avanzato una proposta di legge, ha dichiarato: «Non consentiremo che anche su un tema come quello del fine vita, per il quale c’è un Comitato ristretto che da 5 mesi e mezzo si riunisce senza arrivare a nulla, ci sia un’ennesima imposizione del Governo sul Parlamento». Una posizione sostenuta anche dal Movimento 5 Stelle e da Alleanza Verdi e Sinistra. Marilina Castellone e Anna Bilotti, senatrici del Movimento 5 Stelle, hanno definito «inaccettabili» le parti che menzionano la difesa della vita «dal concepimento alla morte naturale», la nomina governativa di un comitato etico che deve decidere su tutti i casi e l’obbligatorietà delle cure palliative. Ilaria Cucchi (AVS) ha ricordato che «una legge sul fine vita deve contenere il diritto di scelta dei malati che si trovano in condizioni di sofferenza irreversibile e il ruolo primario del Servizio sanitario nazionale. Non può essere un comitato etico, di nomina governativa, a decidere».
Nel Comune di Milano, da gennaio a maggio di quest’anno, secondo i dati dell’anagrafe sono stati celebrati 929 matrimoni civili, solo 63 religiosi, mentre le unioni civili sono state 59 (di cui 40 tra coppie di uomini e 19 tra coppie di donne). Grande successo anche per il primo corso prematrimoniale laico e gratuito in Italia organizzato dalla stessa amministrazione comunale in collaborazione con il locale Ordine degli avvocati, con 596 coppie che hanno partecipato.
Il segretario nazionale dei giovani di Forza Italia Simone Leoni, recentemente eletto al congresso svoltosi a Roma, nel suo discorso finale ha criticato le posizioni del generale Roberto Vannacci, europarlamentare leghista sulle persone lgbt, i migranti e i bambini disabili. Leoni, senza mezzi termini, ha parlato di un «personaggio sconnesso dai tempi» che si affida ad «aberrazioni» per guadagnare qualche voto in più.
Il capogruppo della Lega nel Consiglio regionale umbro Enrico Melasecche ha criticato la delibera n. 550 approvata dalla Giunta perché vengono tolti 4,3 milioni di euro al progetto strategico delle piste ciclabili integrate con la ferrovia per destinarli al finanziamento di oratori e strutture collegate agli eventi del giubileo e degli ottocento anni dalla morte di san Francesco. Il consigliere senza mezzi termini ha parlato di «esproprio politico» che «toglie fondi a oltre trenta comuni e li porta in gran parte nella sua Assisi», riferendosi alla presidente Stefania Proietti.
Il Consiglio comunale di Catania ha approvato all’unanimità una mozione di condanna per gli atti vandalici contro la sede della locale Arcigay, presentata dal consigliere Maurizio Giuseppe Giacomo Caserta (Pd). La presidente di Arcigay Catania Vera Navarria ha ringraziato, facendo comunque notare che «ci sono voluti tre mesi per esprimere una condanna che sarebbe dovuta arrivare il giorno dopo» e che «il voto ha tuttavia evidenziato le difficoltà, da parte di alcune consigliere e alcuni consiglieri, in particolare del gruppo di Fratelli d’Italia, nel riconoscere la natura specifica e mirata dell’attacco subito».
Diversi Comuni hanno registrato i figli delle coppie di donne nate con procreazione medicalmente assistita, dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale che ha aperto a questo diritto. In Campidoglio il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha registrato i primi sei atti di nascita, affermando che «questo elemento di diversità dell’Italia dagli altri Paesi europei viene sanato grazie alla Corte e alla nostra Costituzione, che si dimostra ancora una volta un testo straordinario che dà diritti ai cittadini italiani, com’è giusto che sia». Marilena Grassadonia, coordinatrice delle Politiche per i diritti lgbtqia+ di Roma Capitale e delegata del sindaco, ha sottolineato come questo risultato sia frutto di «un lavoro ventennale dell’associazione Famiglie Arcobaleno, che non ha mai smesso di lottare per il pieno riconoscimento dei diritti dei propri figli». Il primo cittadino romano ha anche partecipato, con fascia tricolore, al Pride che si è svolto il 14 giugno.
Dal canto suo la nuova sindaca di Genova Silvia Salis, come promesso durante il Liguria Pride, ha registrato intanto 11 bambini con due mamme, rimarcando in particolare l’importanza della laicità. «Non è solo una formalità amministrativa, è un atto di giustizia. È lo Stato che si ricorda di essere laico, moderno, giusto», ha chiarito: «Dobbiamo avere la consapevolezza di vivere in uno Stato laico: la laicità non è una minaccia alla religione. È il suo presupposto. Da donna, da madre, mi impegno affinché tutte le donne possano decidere del proprio corpo, della propria vita e della propria famiglia. Non pretenderò mai che la mia fede diventi un obbligo per chi crede in altro, o non crede». L’assessore genovese ai Servizi Demografici e Diritto di Cittadinanza Emilio Robotti ha ringraziato la Corte Costituzionale: «finalmente sono state spazzate via tutte quelle posizioni ideologiche che non solo mortificano il diritto delle coppie omogenitoriali a veder affermato il diritto ad essere riconosciute genitori, ma impedivano soprattutto anche il pieno godimento dei propri diritti a bambine e bambini con due mamme».
Infine qualche buona novella laica dall’estero.
L’avvocata generale della Corte di Giustizia Ue Tamara Ćapeta, in un parere diffuso in merito alla causa intentata dalla Commissione Europea cui hanno aderito 15 Stati membri contro l’Ungheria, ha affermato che la legge ungherese che limita la libertà di espressione e manifestazione delle persone lgbt con il pretesto di tutelare i minori viola il diritto dell’Unione Europea. La relatrice dell’Europarlamento sulla situazione ungherese Tineke Strik ha così commentato: «Orban ha violato i valori europei di uguaglianza, dignità umana e diritti umani. L’Ungheria non si comporta più come una democrazia costituzionale».
In Spagna la Camera dei deputati ha approvato un disegno di legge, sostenuto dal governo e con relatore il socialista Victor Gutiérrez, contro le terapie di “conversione” volte a cambiare l’orientamento sessuale, spesso sostenute da gruppi integralisti.
La redazione
L’ateismo e l’anticlericalismo montano.
La proposta di normativa sul fine vita che esclude il servizio sanitario pubblico mi pare una gran “boiata” e non saprei come altro definirla. Di positivo ci vedo la possibilitá di rovesciare questa maggioranza, il governo e come minimo il tracollo alle prossime elezioni. La misura e’ colma.