I miracoli di santa Giorgia

Mai nessun governo, nemmeno quelli democristiani, era stato tanto generoso con la Chiesa come quello attuale: un fiume di fondi, privilegi e favori tra compiacenze e silenzi imbarazzanti. Affronta il tema Raffaele Carcano sul numero 5/2025 di Nessun Dogma. Per leggere la rivista associati all’Uaar, abbonati oppure acquistala in formato digitale.


Lo sappiamo benissimo. M regalò al Vaticano uno Stato e un concordato. I governi democristiani furono tutti democlericali, per quanto i partiti minori centristi ne abbiano attenuato la propensione. Craxi stipulò un nuovo concordato, peggiorativo. Nella seconda Repubblica, in palese contrapposizione con la progressiva secolarizzazione della società, abbiamo assistito all’involuzione di storie politiche che avevano avuto una loro dignità laica, nonché all’arrivo di numerosi neo-crociati. Eppure, un così veloce e sistematico attivismo a favore della chiesa cattolica non si era mai visto prima.

Lo sapevamo benissimo, e già da prima delle elezioni. Il programma di M2 era un’autentica agenda antilluminista. E la sua applicazione identitaria si rivela oggi utilissima per una maggioranza che su tutto il resto sta facendo veramente poco, al di là delle roboanti rivendicazioni pubblicate sui social network e amplificate dai suoi media cammellati. E al di là di qualche provvedimento-manifesto come la guerra ai rave party, lo sfratto del Leoncavallo, i centri di detenzione in Albania che sapevano benissimo di non poter far aprire, ma che erano e sono una fantastica occasione per gridare al vittimismo e attaccare la magistratura.

L’impostazione clericale di M2 & soci segue gli stessi binari. Le dichiarazioni a effetto (cattolico) sono quotidiane. I leader di destra hanno letteralmente saccheggiato l’immaginario madonnaro: M2 che si veste come la Vergine, Tajani che la vede nella bandiera europea, Salvini che sgrana rosari… Poi c’è la pars destruens, peraltro preponderante, in cui gli attacchi all’islam (quasi sempre in nome delle “radici cristiane”, ma talvolta anche in quello della “laicità”) si alternano a ripetute invettive anti-woke e anti-gender. Parole che peraltro usano senza riuscire a darne un significato.

Se si tratta della Chiesa, gli atti-manifesto fioccano come la neve sulle Alpi giapponesi. Le proposte di legge che possono piacere ai vescovi si moltiplicano senza soluzione di continuità, così come le disposizioni in ogni ambito della vita pubblica. Dalle bandiere a mezz’asta in occasione della morte dei papi (e la proclamazione del lutto nazionale per Bergoglio) alle nomine di “esperti” di provata fede cattolica; dalle convenzioni per trasformare la Rai in TeleVaticano all’assenza di firme sotto le dichiarazioni congiunte internazionali ritenute troppo laiche.

Non mancano nemmeno i ricorsi contro le delibere regionali che normano il suicidio assistito o pongono un freno all’obiezione di coscienza all’aborto. Una legge-manifesto è stata già adottata, quella che rende «reato universale» la gestazione per altri: la maggioranza dei giuristi ha storto il naso, ma Oltretevere hanno apprezzato. Intanto già si annuncia un’altra legge clericale sul fine vita: la bozza di testo è stata concordata direttamente in Vaticano.

E quando si arriva ai soldi, come per magia, diventa facilissimo trovarli. Altro che i balneari: la Chiesa può nuotare ancor più di prima nell’oro. Ogni legge di bilancio del governo di destra ha aumentato i fondi pubblici destinati alle scuole private cattoliche. Gli stanziamenti statali per il Giubileo sono stati innalzati più volte. Un concorsone immetterà in ruolo oltre seimila nuovi docenti di religione, scelti dai vescovi ma pagati dai contribuenti. Persino il Pnrr è stato “massaggiato” per accrescere le somme destinate a finalità religiose.

Ma i rivoli di denaro sono innumerevoli, e vanno dalla ristrutturazione dell’ex ospedale Forlanini, che costerà ai cittadini italiani 600 milioni prima di essere ceduto al Vaticano, all’appalto con i vescovi per far gestire loro l’accoglienza ai migranti. I contributi all’editoria continuano a veder primeggiare Famiglia Cristiana e Avvenire, con importi al rialzo.

Persino il desiderio pontificio di essere il primo Stato alimentato al 100% da energia rinnovabile sarà esaudito a spese di quello tricolore, perché, applicando i Patti Lateranensi, l’accordo bilaterale prevede che l’impianto sarà esentasse. Secondo la sottile prosa dei ministri, tale esenzione non determinerà «alcun effetto negativo di gettito, ma solo una rinuncia a maggior gettito». Che avrebbe potuto e dovuto essere destinato a finalità italiane. Ma vatti a fidare dei sovranisti.

Scorrete le clericalate pubblicate sul nostro blog, e otterrete aggiornamenti settimanali. L’unica contrapposizione pubblica si è anch’essa verificata sulla vil pecunia: l’8×1000. Perché quello alla Chiesa è in costante calo, e lì il governo non può far miracoli: sono i cittadini che decidono. Ma l’esecutivo è riuscito a essere ugualmente di aiuto alla Cei, interrompendo la trasmissione dei già rarissimi spot a proprio favore.

M2 ha dichiarato “guerra alla droga”, e vorrebbe tanto finanziarla col gettito statale ma, guarda caso, è proprio la destinazione dell’8×1000 che piace meno ai contribuenti: Lei è riuscita ugualmente a girarle 58,9 milioni della quota inespressa. Sul tema, sono state emblematiche le dichiarazioni di Tajani, secondo cui quei soldi finiscono comunque alla Chiesa perché «molte delle comunità di recupero sono gestite da realtà ecclesiali». Il ministro sembra convinto che i vescovi non si accorgano di tutti i soldi che ricevono. Forse ha ragione. Forse ne ricevono troppi.

Tutto questo fiume di piaceri e di denaro scorre impetuoso nell’assordante silenzio dell’opposizione, sia politica che giornalistica, ancora irretita dalla coppia piaciona Zuppi&Bergoglio, reputata di volta in volta «di sinistra», «rivoluzionaria», «davvero vicina ai poveri», «simpatica e alla mano», «antifascista», e via salmodiando. A modo suo, anche l’opposizione si comporta come il governo: frequenti dichiarazioni a favore dei diritti per i gay, sul fine vita, per l’aborto. Ma di concreto, per la laicità, praticamente nulla.

Il recente Meeting di Cl ha cementato il patto d’acciaio tra il governo di destra e gran parte del mondo cattolico. C’è anche un nuovo papa, che piacione non è (anche se c’è chi cerca comunque di farlo passare come tale), che ha riaccolto Salvini in Vaticano, dopo aver già ricevuto M2 e Tajani, e che più del predecessore sembra muoversi nel solco della tradizione. La tradizione cattolica è antilaica. La tradizione liberale e progressista è laica. Se i suoi epigoni odierni non vogliono passare alla storia come utili (e perdenti) idioti, è meglio che si diano velocemente una regolata.

Raffaele Carcano

 


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3 commenti

Diocleziano

«Una legge-manifesto è stata già adottata, quella che rende «reato universale» la gestazione per altri»

Per coerenza dovrebbero chiamarlo “Reato Cattolico” visto che universale e cattolico sono sinonimi. E poi sarebbe più aderente al contesto: sarebbe peccato solo per i cattolici…
experimentum in corpore vili..

enrico

Articolo ineccepibile colpevole di regalarci una settimana di depressione. Mancano le perle donchisciottesche dei nostri amministratori locali , peccato almeno un triste sorriso lo avrebbero sicuramente suscitato. Un neo, che poi tale no è, mancano le soluzioni che non possono essere demandate alla nostra indigniazione e deplorazione. So che molti di noi sono impegnati in lodevoli iniziative ma è l’arena politica che determina le scelte. Possibile che nessuno dei nostri intellettuali impugni la bandiera con la scritta “LAICITA'”, cos’ tanto per ricordare che ci siamo anche noi, quelli della deriva laicista che dimenticano che libertà e civiltà sono regali clericali! Magari tante ovvietà potrebbero indurre alcuni ad accendere qualche neurone dormiente per accorgersi che l’intelligenza non va insultata con tradizioni puerili e imbarazzanti…..

RobertoV

L’attuale governo si sta muovendo nel classico solco dell’ipocrisia cattolica.
Sui loro siti dicevano di tutto contro il papa precedente apertamente odiato, ma quando è morto hanno deciso per il lutto nazionale, tributandogli grandi ed ipocriti onori. Continuano a parlare di famiglia tradizionale, ma poi si comportano in modo differente, di valori e simboli cristiani a parole, ma nei fatti fanno altro, vedi coi poveri e gli immigrati, facendo gli interessi dei ricchi.
Sui loro siti sono antisemiti, ma ufficialmente sono grandi amici di Israele perché è governato da estremisti di destra e guerrafondai.
In realtà hanno una visione del cristianesimo identitaria, cioè la classica visione storica della religione come strumento di potere, di identificazione di un popolo con la religione imposta, tanto è vero che non concepiscono italiani non cattolici. Non bisogna dimenticare che lo stesso Mussolini che nella vita non ebbe comportamenti cattolici fu quello che regalò loro il Vaticano ed un vantaggioso concordato e vari privilegi che pesano ancora oggi. Anche il loro riferimento Trump non perde occasione di parlare di religione ed è sostenuto sia dalle frange più estremiste protestanti, ma anche cattoliche, nonostante i suoi comportamenti non siano apparentemente cattolici (in realtà lo sono secondo il modello storico, non quello propagandistico attuale).
E la stessa AFD, piena di nostalgici del nazismo, è apertamente filocristiana, ovviamente in una visione identitaria.
Il problema è che dall’altra parte anche i cosidetti “progressisti” continuano a vedere nella chiesa cattolica un riferimento, sia per la pace, che per l’ambiente, ecc., cioè non si liberano della sudditanza e della propaganda a favore, basti pensare che la festività nazionale per San Francesco è stata votata praticamente all’unanimità, neanche ai tempi della DC e della religione di stato. Per non parlare di Mattarella che non perde occasione di fare il buon suddito cattolico con frequenti incontri col Vaticano per tutelare i loro interessi: anche domani tanto per cambiare sarà il papa a visitare Mattarella per tutelare i propri interessi.

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