Ecco il nuovo numero del bimestrale dell’Uaar Nessun Dogma – Agire laico per un mondo più umano. Con interviste, rubriche, recensioni per conoscere l’impegno di uomini e donne, dell’Uaar e non solo. Con uno sguardo laico umanista su temi come diritti, etica, filosofia, politica, scienza. Sessanta pagine dedicate a chi vuole cambiare il mondo per renderlo più laico, più umano, più assennato. Con gli approfondimenti e le storie che non trovate altrove.
La copertina del numero 6/2025 elaborata da Paolo Ferrarini fa riflettere sul rapporto tra le religioni più rispettabili e le cosiddette “sette”: perché spesso le differenze, da un punto di vista laico, riguardano solo i numeri, la tradizione alle spalle, la rispettabilità sociale e l’influenza politica. Alcuni articoli hanno affrontato, da diverse angolazioni, la questione. La responsabile iniziative legali dell’associazione, Adele Orioli, fa notare come la normativa in ambito religioso sia spesso confezionata per tollerare le derive settarie delle stesse religioni maggioritarie. Il direttore della rivista Raffaele Carcano evidenzia quanto siano influenti politicamente anche gruppi minoritari (e settari) presenti dentro le religioni storiche.

In questa uscita abbiamo affrontato diverse tematiche. Il coordinatore del circolo Uaar di Forlì-Cesena Lodovico Zanetti affronta con ironia l’ennesima clericalata bipartisan, l’istituzione della festa nazionale di san Francesco. L’addetto stampa dell’Uaar, Daniele Passanante, denuncia il peso del confessionalismo anti-aborto nelle strutture sanitarie e dà conto dei tentativi di arginarlo (ad esempio con le cosiddette “safe access zone”). Il giornalista Federico Tulli fa un’inchiesta sui recenti affari immobiliari della Chiesa cattolica, in particolare per gli studentati. Paolo Ferrarini racconta le vicende di Ibtissame Lachgar, attivista marocchina per i diritti civili arrestata per offesa all’islam a causa di una foto in cui compare con una maglietta con la scritta “Allah is lesbian”, e la mobilitazione internazionale delle realtà laico-umaniste per ottenerne la liberazione. Inoltre parte dall’ultimo libro di Steven Pinker When Everyone Knows That Everyone Knows… per interrogarsi sul rapporto tra conoscenza comune e processi decisionali. Il chimico e divulgatore scientifico Silvano Fuso riflette sul rapporto contraddittorio tra scienziati e fede religiosa. Micaela Grosso, componente della giuria Uaar del Premio Brian, rilegge la strage del Circeo alla luce del libro di Edoardo Albinati (dall’evocativo titolo La scuola cattolica) e del film di Stefano Mordini che ne è derivato. La referente Uaar per la Spagna Federica Marzioni ripercorre alcuni fenomeni pop che in terre iberiche sempre più secolarizzate cercano di rinverdire un immaginario religioso. Dal canto suo Valentino Salvatore riflette sull’efferato assassinio di Charlie Kirk, giovane attivista della destra trumpiana integralista, e di come questa tragedia abbia scoperchiato il vaso di Pandora degli estremismi politici e religiosi negli Stati Uniti.
Su Nessun Dogma diamo spazio anche alle attività e alle iniziative dell’associazione. La nostra referente di Padova e divulgatrice scientifica Elisa Corteggiani fa un resoconto dell’impegno dell’Uaar per la campagna “Aborto senza ricovero”, lanciata dall’Associazione Luca Coscioni per garantire l’accesso all’interruzione di gravidanza farmacologica. La responsabile circolo Irene Tartaglia stavolta ci presenta il circolo Uaar di Palermo. Diamo anche un resoconto del Giubilaico, l’evento che si è svolto il 20 e 21 settembre nei locali di Impact Hub a Firenze e che ha visto diverse conferenze, dibattiti e incontri su temi cari all’Uaar, come laicità, diritti, autodeterminazione. Un immenso grazie alle attiviste e gli attivisti che lo hanno organizzato! Il segretario nazionale Roberto Grendene ci aggiorna sulla campagna “Libri per chi ha diritto di averli”, tramite la quale l’Uaar dona testi di alternativa all’IRC alle scuole che ne fanno richiesta, e sul calo della frequenza all’ora di religione.
Non mancano le rubriche ricorrenti del bimestrale. L’Osservatorio laico dedicato a leggi e sentenze in Italia e all’estero, positive o negative. Impegnarsi a ragion veduta a firma del segretario Roberto Grendene per ricordare ciò che l’Uaar ha fatto e sta facendo in concreto. La carrellata delle attività dell’associazione sul territorio a cura della responsabile circoli Irene Tartaglia. Il “giro del mondo” per rilanciare iniziative di altre associazioni laico-umaniste, del responsabile relazioni internazionali Giorgio Maone. La rassegna di studi accademici su religione e non credenza che ci presenta Leila Vismara. Le proposte di lettura per segnalare tre libri recenti che ci sono sembrati interessanti. La sezione Arte e ragione in cui Mosè Viero rilegge con sensibilità laica un’opera d’arte per ogni uscita. Infine il riflettore di Agire laico per un mondo più umano, su piccoli e grandi fatti che ci raccontano l’impegno per la laicità e i diritti nel mondo.
Vi proponiamo intanto il redazionale di questa uscita, intitolato Sette.
Mancano quasi due mesi, ma il Natale imperversa già da tempo nelle corsie dei supermercati. Che forse oggi rappresentano (insieme alla Rai) il principale canale di trasmissione dell’errato concetto che in Italia esiste da tempo immemorabile una sola religione. E dire che la sua assodata origine mediorientale qualche dubbio dovrebbe pur farlo venire, di tanto in tanto.
Eppure di religioni ce ne sono tante, veramente tante. Alcune sono enormi, altre non vanno oltre la dimensione di un gruppetto: le “sette”, venivano chiamate un tempo. Oggi, anziché descrivere anche le religioni come sette, si descrivono anche le sette come religioni. E forse è giusto così.
L’importante, per noi, è che tutte le religioni abbiano gli stessi diritti e gli stessi doveri: che, quindi, non vi siano quelle privilegiate e quelle discriminate, e che tutte siano ugualmente criticabili – e siano ugualmente punite, quando commettono crimini. Indipendentemente dalla loro antichità, dalla loro dimensione, dal loro radicamento sul territorio. E lo stesso ragionamento deve valere per l’attivismo incredulo, per i partiti, per le squadre e squadrette di pallone, per i club di ballo di quartiere, per qualunque organizzazione priva di scopi di lucro. Proprio perché siamo laici.
E visto che siamo laici, ci possiamo permettere anche il piacere di trattare, nello stesso numero, le religioni, le sette, il clericalismo di entrambe e il settarismo delle religioni. Sta per cominciare un nuovo anno, e per Nessun Dogma sarà il numero sette. Buona lettura, nel 2025 come nel 2026.
Leila, Massimo, Micaela, Paolo, Raffaele, Valentino
La redazione
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