È sempre un bilancio impietoso quello che a fine anno emerge dal sondaggio on line sulla peggior clericalata dell’anno che l’Uaar propone dal 2019. Un viaggio da Nord a Sud in un’Italia le cui istituzioni – e i politici che le rappresentano – sono inclini a compiere azioni frequentissime contro il principio di laicità dello Stato.
A vincere per la peggior clericalata del 2025, tra le 51 selezionate, è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara per avere ideato l’introduzione dal prossimo anno scolastico dello studio di un’antologia della Bibbia nelle scuole elementari, anche fuori dall’Insegnamento della religione cattolica. La proposta ideologica di Valditara, che paragona il testo sacro all’epica classica come l’Iliade e l’Odissea, è stata votata con il 24,75% delle preferenze.
Da oltre tre anni Valditara guida la scuola italiana verso una deriva confessionale più di quanto abbiano fatto altri suoi predecessori, con continui interventi a favore delle scuole paritarie cattoliche, dei docenti di Irc e contro l’ora di educazione sessuale. E infatti il pio ministro si è guadagnato anche il quinto posto del sondaggio per avere reso obbligatorio il consenso dei genitori sull’educazione sessuale a scuola.
Al secondo posto con il 10,89% si trova invece il governo Meloni che ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale per la morte di papa Francesco. Sul podio al terzo posto con il 6,93% c’è il Senato che dopo 50 anni, ha restaurato la festa nazionale di san Francesco d’Assisi il 4 ottobre.
Il patrono d’Italia, complice anche il decesso del papa che portava il suo nome, è stato protagonista di numerose clericalate della settimana: l’intitolazione del Ponte dell’Industria di Roma, la promozione da parte della Camera del Cantico delle Creature nelle scuole, la donazione da parte della Regione Abruzzo dell’olio per la lampada votiva del santo e infine la proposta di festa nazionale da parte dei deputati Lupi e Malagola, poi approvata dal Senato.
«Il governo dio-patria-famiglia – dichiara Roberto Grendene, segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti – prosegue sulla strada del regresso, nel silenzio complice dell’opposizione, e la interminabile sequenza di “clericalate” diffuse dall’Uaar rende evidente questo degrado istituzionale. Tutto questo mentre la società è sempre più laica, basti pensare al calo costante dei matrimoni in chiesa, delle vocazioni, delle firme per 8×1000 per i vescovi e della frequenza dell’ora di religione».
Il primo numero della rubrica dell’Uaar “La clericalata della settimana” è uscito nel gennaio 2013 e da 12 anni ormai seleziona accuratamente ogni lunedì l’episodio peggiore – e a volte ridicolo – di sudditanza alla Chiesa cattolica messo in atto dalle istituzioni.
I dati del sondaggio si trovano qui.
Un approfondimento su tutte le clericalate di Valditara a pagina 7 del numero 4/2025 della rivista bimestrale Nessun dogma.


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