Canada: scomparira’ la “testimonianza pentecostale italiana”?

La piccola comunità pentecostale italo-canadese (3.000 anime) è infatti nella bufera per uno scandalo finanziario perpetrato da un suo membro, già pastore nel Windsor, ma dagli inizi degli anni novanta residente a Montreal, dov’è cresciuto. Il personaggio in questione, il cui nome è apparso in una serie di servizi della stampa canadese, è accusato dalle autorità del Quebec di avere operato come broker senza licenza, di avere venduto fondi d’investimento non garantiti e di aver investito i soldi raccolti in società fallimentari. Secondo la stampa canadese nel mondo finanziario lo scandalo appare ancora più grave perché provocato da un uomo di chiesa, persona che avrebbe usato il suo “status di pastore ” per reclutare investitori tra i suoi stessi confratelli, in gran parte operai italiani immigrati, ai quali aveva garantito che gli investimenti erano sicuri. Fra questi una coppia di anziani, un tempo membri della stessa comunità, la chiesa pentecostale di Fabre Street, nella parte nord-orientale di Montreal, che nel mese di ottobre del 2004 gli avrebbe consegnato un assegno circolare di 164.000 dollari. Ora teme di aver perso tutti i risparmi.
Il consulente insiste nella validità delle sue operazioni, ma già nel mese di luglio del 2006, stando a quanto riferisce La Gazzette di Montreal, in una burrascosa riunione convocata dal sovrintendente delle Assemblee di Dio canadesi, Davide Mortelliti, i fratelli investitori davano chiari segni di inquietudine e di rabbia. Secondo alcuni calcoli, le famiglie avevano perso qualcosa come 1,5 milioni di dollari. Il risentimento verso il “consulente” finanziario era ancora più vivo perché si trattava di persona che fin dalla sua infanzia era stata membro della piccola comunità pentecostale considerata molto unita. […]

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6 commenti

Archeologo

Bisogna essere dei polli per affidare tutti i propri risparmi a qualcuno… sconosciuto!
Come si fa a fidarsi? semplice: non ci si fida! e il problema è risolto. Come sempre, invece, mi sembra che chi “crede” sia molto più “credulone” e facile da raggiare e buttare nel vortice della ciarlataneria e delle truffe in genere. Non a caso se si crede un una religione, il proprio “pastore” non può essere una cattiva persona… chi mai se lo sognerebbe… polli.
Il problema è che i “credenti” continuano a cascarci in truffe, raggiri, letture del futuro e amore, oroscopi, tarocchi, ecc… senza tregua. Quando si sveglieranno? Ah, ovviamente credono perfino nell’esistenza di Dio e che la nostra Chiesa cattolica esista solo per fare davvero del bene 😀

Silesio

Queste cose il varicano le sa fare molto meglio, e poi il banco quando fallisce non paga.

Cotenzo

Quale aggettivo potrebbe andare bene a quel pastore canadese?

Sol Invictus

Spariranno i pentecostali? Vabbè, ce ne faremo una ragione

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