Per fronteggiare “il calo delle vocazioni e il progressivo invecchiamento dei presbiteri” serve “trovare nuove forme di presenza sul territorio”. Lo ha detto oggi mons. Luciano Monari, vescovo di Piacenza-Bobbio, nella conferenza stampa al termine della prima giornata dei lavori della 56° assemblea generale dei vescovi italiani, in corso nell’aula del Sinodo in Vaticano. Riferendo del suo intervento in assemblea riguardante la vita e il ministero del presbitero, il vescovo, che è anche vice-presidente della Cei, ha dichiarato che “il calo di vocazioni provoca un maggiore lavoro per i sacerdoti. Al progressivo invecchiamento dei preti corrisponde un conseguente calo della creatività. Ci confrontiamo – ha detto – con un presbiterio sempre meno creativo”. Altra preoccupazione, citata dal vescovo di Piacenza-Bobbio, è “la diminuita presenza dei sacerdoti nel territorio, dove si rende un grande servizio alla comunità. Per questo è urgente individuare nuove forme di presenza territoriale”. Una di queste potrebbe essere “il rilancio delle unità pastorali, intese come gruppo di parrocchie, utili anche per promuovere una stretta collaborazione pastorale”. Non meno importante è “la valorizzazione di figure come i diaconi e gli accoliti che con la loro missione avvicinano la Chiesa ai malati, agli anziani e a coloro che sono lontani”. […]
Fonte: Servizio Informazione Religiosa