Duello Bindi-Bonino e il pasticcio clericale di “Famiglia Cristiana”

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Ma la giornata della presentazione del programma è turbata dalla polemica tra Rosy Bindi e Emma Bonino. Le due ex ministre del governo Prodi, se si confermerà l’intesa con i Radicali, correranno sotto le insegne del Pd. Ma la Bindi attacca: i Radicali «se sono coerenti non dovrebbero firmare e non dovrebbero candidarsi» con il Pd, dice in una intervista a LaStampa . «Rosy Bindi mi stupisce», replica Bonino.

È «stupefacente – continua Bonino – che lei dica sì a Bonino in quanto ministro e non in quanto radicale». Il programma, in cui ci sono vari cenni anche sulle questioni eticamente sensibili, si basa “su 10 pilastri” ed è sviluppato in parole d’ordine che vanno dalla “sicurezza prima di tutto” al “welfare universalistico”, dall«educazione come ascensore socialè allo “spendere meglio e meno” al “pagare meno, pagare tutti”.

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«Pasticcio veltroniano in salsa pannelliana»: si intitola così un editoriale del numero di Famiglia cristiana in uscita mercoledì. «I cattolici che hanno deciso di fare politica nel Partito democratico – scrive il settimanale dei Paolini – giudicano severamente la scelta di Veltroni di imbarcare nelle liste i radicali di Marco Pannella e di Emma Bonino e si pongono pure qualche dubbio circa la scelta di candidare a Milano il professor Umberto Veronesi, autore di una sorta di manifesto per la “libera scelta di morire”, cioè l’eutanasia, anche se lui ha detto che si occuperà solo di migliorare la sanità in Italia. I radicali hanno una concezione ’confessionalè della loro identità. Ogni scelta, ogni nome ha valore simbolico. La squadra di candidati, negoziata con Walter Veltroni, ha una forte fisionomia radicale, connotata su battaglie che, come ha detto Emma Bonino, “non si interrompono affatto”. È facile dire quali siano: aborto, eutanasia, depenalizzazione della droga. E poi c’è l’abolizione del Concordato e dell’8 per mille, e sopra ogni cosa un’ideologia libertaria, in salsa pannelliana, alternativa alla storia e ai principi etici, economici e sociali di questo Paese. Basta ascoltare Radio radicale dove quasi ogni giorno sono costantemente attaccati e messi alla berlina Papa, Chiesa e i valori cattolici».

L’articolo completo è tratto dal sito de La Stampa

19 commenti

Marco.g

Ah, quindi la concezione “confessionale” della propria identità in Italia è riservata ai cattolici… (non è chiaro cosa deve fare chi vuole averne un’altra, se proprio non si può, se c’è una istanza da presentare, qualche tassa da pagare o cosa…) comunque se i cattolici non possono convivere con altre “concezioni confessionali” allora cosa rimangono a fare nel PD?

Stefano Bottoni

“Basta ascoltare Radio radicale dove quasi ogni giorno sono costantemente attaccati e messi alla berlina Papa, Chiesa e i valori cattolici”.

Ah! E invece Radio Maria e Radio Vaticana, dove ogni giorno vengono attaccate la laicità dello Stato e le libertà individuali? E che con i loro mostruosi antennoni sono un attacco diretto alla salute dei residenti limitrofi? In questo caso tutto bene, vero?

davide

a marco g. Se non sbaglio uno dei fondamenti del PD è di lavorare insieme tra laici e cattolici. Mi unisco anch’o alla tua domanda

apoftegmatico

1) Il mondo cattolico, compresa “famiglia cristiana” da sempre più vicina al centrosinistra rispetto all”Avvenire”, vive con disagio il PD e gli sviluppi degli ultimi giorni.

2) Evidentemente temono che possano fare atti concreti di laicità e di sviluppo civile, altrimenti non si scalderebbero in questo modo.

3) Mi fido delle loro analisi.

4) Mi stanno convincendo a votare PD, aspetto solo un attacco di Bellarmin-Ruini a Veltroni, ma non credo che l’attesa sarà lunga.

and the world will be as one

Allora, capiamoci un attimo. La Bindi rigetta la candidatura della Bonino perchè politicamente non si ispira all’etica cattolica. Be’, la Bonino allora potrebbe tranquillamente rigettare la candidatura della Bindi proprio perchè questa si ispira politicamente all’etica cattolica. Io le vedo posizioni di eguale rilevanza in un partito che lo stesso suo leader definisce “laico”… o non è così?

ANTONIO Moscatelli

Sono un elettore e militante del PD e nel 2008 ho aderito con convinzione a l’UAAR. Non ho mai pensato a una società a compartimenti stagno,la scuola per i comunisti per i cattolici e per altre religioni. Oggi si parla di partito dei cattolici e dei laici . Il PD è

Marco.g

“I cattolici che hanno deciso di fare politica nel Partito democratico giudicano severamente ecc…”
…ma non vogliono comportarsi di conseguenza, e uscire dal PD. Perché? Hanno paura che la loro assenza si noti troppo poco? La verità è che la loro uscita non sarebbe probabilmente rimpianta da nessuno, ormai lo sanno tutti che di voti ne spostano ben pochi. I vescovi cercano di piazzare i loro referenti anche nel PD, prima di tutto perché altrove tutti i posti sono già occupati. A meno che l’UDC e la rosa bianca non abbiano più successo del previsto nel qual caso sappiamo già che confluiranno lì. In ogni caso è un problema loro, non del PD. Anzi, i teodem sono un problema per il PD perché sanno che se fosse il PD ad avere più voti del previsto, loro conterebbero quanto il due di briscola.

Barbara

@ANTONIO

Anch’io auspico una società NON a compartimeni stagni,ma la mia impressione è che nessuno vuol cedere non c’è intenzione di COLLABORARE.La cosa certa è che i laici NON IMPONGONO a nessuno mentre i cattolici vorrebbero imporre i loro valori a tutti e di conseguenza vietano la LIBERTA’ DI SCELTA.
I politici devono legiferare RISPETTANDO la libertà di scelta di TUTTI i cittadini italiani.

Stefano Bottoni

Una società non a comparti stagni è una società in cui due o più parti dialogano, nessuno crede di essere a priori superiore agli altri, e per prendere una decisione cruciale tutti sono disposti a fare un passo indietro.
Purtroppo abbiamo visto, specialmente con l’ultimo governo, che di passi indietro i laici ne hanno fatti fin troppi. Passi prontamente colmati dai cattolici che col cavolo si sono sognati di retrocedere anche solo di un pelo.
E’ dunque giunto il momento in cui le forze laiche del nostro Paese dicano: -STOP! Avete già avuto abbastanza! Adesso tocca a noi fare passi in avanti!-. E siano i cattolici a retrocedere.
E se non sono disposti al dialogo, pazienza. Non lo sono mai stati, dunque qual è il problema?

dadaLito

il mio profilo è lo stesso di Antonio Moscatelli, con la differenza che la mia iscrizione all’UAAR risale al 2007… Sinceramente credo che esistano due tipi di cattolici: i fondamentalisti e gli adulti. Con i primi è inutile persino parlare, con i secondi invece si può creare qualcosa di concreto…
Mi dispiace l’uscita della Bindi, e dire che l’ho votata alle primarie.

salvatore

A me questa contrapposizione tra “laicisti” e “chierichetti” PURE in campagna elettorale comincia un po’ a stufare.

Basterebbe che i cattolici (parlo per l’Italia) avessero la decenza di farsi da parte e non candidarsi: non si capisce che necessità ci sia PURE di una loro candidatura politica quando viviamo in un paese in cui il Papa respira e viene data la notizia a reti unificate, senza considerare il proliferare di associazionismo tipo Scienza e Vita che non perde occasione, in qualsiasi governo, di bacchettare chiunque. Beata ingenuità la mia, il potere fa gola a chiunque, solo che ad alcuni piace impossessarsene dietro una facciata di particolare moralismo ipocrita.

Rimango dell’idea che relegare le convinzioni religiose alla sfera esclusivamente privata rimanga la soluzione migliore, magari per legge, anche se a molti quest’idea potrebbe fare schifo ed essere considerata degna dei “nipotini di Pol Pot”. In questa situazione non solo buffonate come quella di Ferrara sarebbero vietate per legge, ma eviteremmo un prevedibile astensionismo di massa degli atei che, pur riconoscendosi in uno schieramento, non sopportano l’idea che ci sia sempre e comunque un bel cattolico di mezzo. E questo è profondamente antidemocratico, tant’è che in queste condizioni mi rifiuto di andare a votare.

Poi si sa, scatta un meccanismo per cui i signori si spacciano per vittime di una persecuzione e riescono sempre furbescamente, tra un finto martirio e l’altro, a farsi sentire lo stesso.

Auguri, Italia, per queste nuove elezioni…

strangerinworld

Il dialogo coi cattolici è una mera illusione, come con tutti i religiosi: ognuno di loro è in possesso della verità, noi no. Non ci rispetteranno mai. E’ una illusione. Le loro false certezze sono sempre al di sopra dei nostri sicuri dubbi, Razzinga dixit.

davide

a dadaLito
E infatti chi ha rotto i cosiddetti per le prime scelte laiche del PD (radicali e veronesi)? Ovviamente i teodem. dai cattolici democratici tipo la Turco infatti non ho sentito nulla

ren

Il dialogo coi cattolici non è solo un’illusione. E’ inutile. Ad argomenti razionali contrappongono sempre dogmi e pretendono di detenere la verità assoluta. Troppo stupidi e ignoranti. Bisognerebbe avessero uno stato tutto loro. Così si eserciterebbero coi loro strumenti di piacere e auto-flagellamento, leggerebbero i loro giornali mediocri, guarderebbero le loro televisioni autoritarie, ascolterebbero le loro radio spazzatura e così via. Lascerebbero il resto dei cittadini alla modernità e all’autodeterminazione. Perchè Garibaldi si è fermato alla breccia di Porta Pia? Poteva andare avanti e finire il lavoro.

GIANNI

@ davide

“…la Turco cattolica democratica..” , quando la Turco, o qualsiasi cattolico, attacca il Papa e si trova in aperto contrasto con l’insegnamento della Chiesa, non può dirsi cattolico, al massimo si può definire “sedicente cattolico”…

davide

a gianni
allora se la cosa vale come dici tu la differenza con l’Islam si annulla: tutti sottomessi all’autorità. Ma non credi che ci sia anche la possibilità di credere in modo autonomo senza sottomettersi continuamente all’autorità? E poi sai che per un politico l’unico vincolo è la Costituzione?

Magar

@GIANNI
Vuol dire che solo i “sedicenti cattolici” sono compatibili con la democrazia e la civiltà. Quelli che tu ritieni i “veri” cattolici sono solo una pericolosa orda di barbari integralisti teocratici, pericolosi quanto Khomeini, o i facinorosi esponenti di Forza Nuova. Sei in bella compagnia, complimenti!

vico

@Gianni
applicando i tuoi criteri San Francesco, Giovanni XXIII, tutta la teologia della liberazione non sarebbero cattolici? Un credente non ha il diritto di contrapporsi a un’imposizione sbagliata da parte della gerarchia ecclesiastica?
@dadaLito
stesso percorso, stesso voto alle primarie per la convinzione che fosse la candidata più laica. speriamo che ROSY SI RIPRENDA.

Luciano

Questi attacchi clericali al PD sono un’ottima pubblicità. I laici indecisi a questo punto vedranno nel Pd una scelta credibile, oltre che l’unica utile a fermare l’orda berlusconiana.

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