Aborto e prematuri: tra Ferrara, Marino e il Consiglio Superiore di Sanità

Il neonato molto prematuro va rianimato nel tentativo di salvarne la vita, ma evitando l’accanimento terapeutico, e qualora dimostrasse di non rispondere alle cure va accompagnato verso la fine. Sempre con un continuo dialogo e una ricerca di soluzioni condivise con i genitori. Così il Consiglio Superiore di Sanità, a cui il 7 gennaio scorso il ministro della Salute Livia Turco ha chiesto un parere in merito, si esprime sulle modalità di assistenza nelle età gestazionali estremamente basse.

[…]

“Al neonato […] dopo averne valutate le condizioni cliniche, sono assicurate le appropriate manovre rianimatorie, al fine di evidenziare eventuali capacità vitali, tali da far prevedere possibilità di sopravvivenza, anche a seguito di assistenza intensiva. Qualora l’evoluzione clinica dimostrasse che l’intervento è inefficace – specifica tuttavia il Consiglio Superiore di Sanità – si dovrà evitare che le cure intensive si trasformino in accanimento terapeutico”. “Al neonato saranno comunque offerte idratazione ed alimentazione compatibili con il suo quadro clinico e le altre cure compassionevoli, trattandolo sempre con atteggiamento di rispetto, amore e delicatezza. Le cure erogate al neonato dovranno rispettare sempre la dignità della sua persona, assicurando i più opportuni interventi a tutela del suo potenziale di sviluppo e della migliore qualità di vita possibile”. Il tutto, in stretto collegamento con i genitori: “Fermo restando che il trattamento rianimatorio richiede decisioni immediate ed azioni tempestive e indifferibili – spiega il Css – ai genitori devono essere fornite informazioni comprensibili ed esaustive sulle condizioni del neonato e sulla sua aspettativa di vita, offrendo loro accoglienza, ascolto, comprensione e il massimo supporto sul piano psicologico”. In caso di conflitto tra le richieste dei genitori e “la scienza e coscienza” dell’ostetrico-neonatologo, “la ricerca di una soluzione condivisa andrà perseguita nel confronto esplicito ed onesto delle ragioni esibite dalle parti, tenendo in fondamentale considerazione, la tutela della vita e della salute del feto e del neonato” (lancio APCom, con ulteriore articolo da Liberazione).

Intanto Ferrara incalza, affermando che nella cultura corrente “l’aborto e’ considerato come un anticoncezionale di riserva […] mentre la societa “rimane indifferente”, precisando che non intende modificare la legge sull’aborto nè punire le donne che lo scelgono. Risponde Ignazio Marino, presidente della Commissione Sanità del Senato: uno “Stato laico deve avere una legge sull’aborto […] [Prima della 194] ho visto donne con l’utero perforato per le manovre delle mammane, poi morire per dissanguamento o infezioni” (lancio Ansa).

43 commenti

Bruno Gualerzi

Cosa significa in realtà “il tutto in stretto collegamento coi genitori”? In sostanza alla fine chi decide?
Per quanto ho capito io, in ultima analisi a decidere NON sono i genitori… informati, aiutati, ascoltati, ecc., ma la cui volontà non sarebbe decisiva.

Mifepristin

l’aborto non è un’anticoncezionale(è una contraddizione in termni) di riserva, è solo un intervento,al quale non si può ricorrere in maniera abituale(anche per ragioni sanitarie) per interrompere, il più presto possibile, una gestazione indesiderata in persona che non vuole procreare. E’ una questione privata, la società fa bene ad essere indifferente, l’embrione non è un essere umano come noi.

Mifepristin

difesa della vita fin dal concepimento = gravidanza coattiva = parto forzato = stupro legalizzato
difensori della vita(uomini e donne) = stupratori
che la società si attivi contro ogni forma di stupro!

Jeeezuz

“Il neonato molto prematuro va rianimato nel tentativo di salvarne la vita, ma evitando l’accanimento terapeutico, e qualora dimostrasse di non rispondere alle cure va accompagnato verso la fine”

Tradotto: un feto che stava per morire viene rianimato per poi fargli l’eutanasia.

E dire che fino a l’altroieri ce la menavano che le cure non andavano interrotte per nessuna ragione. Ora dicono di no all’accanimento terapeutico e propongono l’eutanasia per un bambino che hanno voluto per forza tenere in vita prima. Ma sono rincretiniti più del solito?

Barbara

Secondo me si è volutamente creata una gran confusione:un conto è la rianimazione di un neonato venuto alla luce prematuramente da genitori che lo vogliono,un conto agire contro la volontà di una donna che ha deciso di abortire.

valerio

@ Bruno Gualerzi
Bella domanda: chi decide della vita di una persona?
E quando si può dire che si sia in presenza di una persona?
Io che credo nel dubbio come metodo conoscitivo penso che non spetti nè alla religione nè all’ideologia o a qualsiasi forma di morale stabilire quando abbia inizio la vita umana, ma solo ed esclusivamente alla scienza.
E’ solo la scienza che può stabilire quando inizi la vita e quindi la sua tutela.
Fino a quando la scienza non sarà in grado di stabilire con certezza quel limite allora è la ragione che deve intervenire e mi sembra del tutto ragionevole allo stato delle conoscenze attuali riconoscere all’embrione una qualche forma di tutela.
Questo non significa diminuire in alcun modo il principio dell’autodeterminazione della donna che deve essere tutelato e salvaguardato ad ogni costo.
Ma in cosa consiste questa autodeterminazione?
Io credo che spetti solo ed esclusivamente alla donna la decisione di avere un figlio e questa scelta deve essere libera e responsabile.
Oggi se una donna non vuole rimanere incinta ha pressoché tutte le possibilità per farlo e se ricorre all’aborto, a parte i casi di violenza subita o malformazione del feto o possibili rischi per la sua salute o per la sua vita, è evidente che si tratta di una forma di metodo anticoncezionale di riserva.
Purtroppo su questo argomento ha ancora la meglio l’ideologia sulla ragione per cui è tuttora un dialogo tra sordi.
Riconoscere poi alla chiesa cattolica il ruolo di interlocutore è semplicemente ridicolo.
Se la si smettesse di riportare ogni pisciatina dell’oltretevere e si parlasse solo con chi è deputato a prendere le decisioni, forse il ruolo della chiesa diminuirebbe.
Quello che voglio dire è che molte volte proprio i laici fanno da cassa di risonanza delle tesi cattoliche per cui sarebbe bene ogni tanto ignorarle.
Quanto poi alla domanda iniziale sul chi deve decidere della vita di una persona che non può esprimere la sua opinione mi piacerebbe sapere la tua opinione.

Mifepristin

ma se vogliono promuovere la difesa della vita fin dal concepimento(= la procreazione e l’aumento delle nascite),ma perché non seguono l’esempio di Putin: regalino un suv o altri beni molto costosi alle donne che accettano di figliare a beneficio della nazione, così saranno soddisfatti e la smetteranno di molestare le persone che,per scelta di vita o motivi di salute, non vogliono avere figli!

Mifepristin

Oggi se una donna non vuole rimanere incinta ha pressoché tutte le possibilità per farlo e se ricorre all’aborto, a parte i casi di violenza subita o malformazione del feto o possibili rischi per la sua salute o per la sua vita, è evidente che si tratta di una forma di metodo anticoncezionale di riserva.
——QUESTA E’ UNA MENZOGNA, NON E’ VERO, QUI IN ITALIA UNA DONNA NON HA DISPOSIZIONE TUTTI I CONTRACCETTIVI: la stragrande maggioranza dei medici si rifiuta di effettuare la legatura o l’occlusione delle tube, un numero altrettanto cospicuo di medici si rifiuta di inserire il dispositivo intrauterino nelle donne nullipare, i medici cattolici addirittura fanno obiezione di coscienza sia per il dispositivo intrauterino che per la contraccezione ormonale post-coitum, in Italia non sono più in vendita diaframmi e spermicidi(la maggior parte delle farmacie non li ha), non si vendono le capsule cervicali. In pratica gli unici due mezzi contraccettivi disponibili sono: preservativo(CON POSSIBILITA’ DI FALLIMENTO COMPRESA TRA IL 7 E IL 14 %) E LA PILLOLA ESTRO-PROGESTINICA CHE NON TUTTE LE DONNE TOLLERANO(è UN MEZZO CONTRACCETTIVO NON PUO’ ESSERE UNA TORTURA SOPRATTUTTO SE DEVE ESSERE USATO ABITUALMENTE)

Mifepristin

CON CHE CORAGGIO SI PUO’ DIRE CHE IN ITALIA UNA DONNA CHE NON VUOLE FIGLIARE HA A DISPOSIZIONE TUTTI I MEZZI CONTRACCETTIVI, OGNI POSSIBILITA’ PER EVITARLO! SIAMO IN UN REGIME DI DITTATURA TEOCRATICA CATTOLICA E I LIBERALI AUTORITARI E MASCHILISTI LO APPOGGIANO PERCHE’ IN FONDO A LORO FA COMODO CHE LE DONNE SIANO ASSERVITE ALLA RIPRODUZIONE: COSI’ VIVONO NELLA PAURA, SONO PIU’ SOTTOMESSE, MENO INDIPENDENTI….

Asatan

Aggiungiamoci anche che i contraccettivi ormonali sottopelle a lunga durata sono molto difficili da farsi prescrivere, vista la non cultura in materia dei medici.

Aggiungiamoci che ci sono una marea di farmaci che interferiscono con la pillola annullandone gli effetti e molti di essi NON sono riportati sul bugiardino dei contraccettivi.
I maschi sapientoni che blaterano sulla pelle delle donne lo sanno che bastano 3 giorni di antibiotici per mandare in vacca la pillola?

Aggiungiamoci che anche senza interferenze la pillola ha una possibilità di fallimento di circa il 5%.

Io per evitare gravidanze sto pensando di passare al contraccettivo sotto pelle o all’intrauterino… ma dove cavolo lo trovo un ginecologo che faccia l’intervento? Fra ignoranti e obiettori la situazione non è buona.

Mifepristin

sembra che chi abbia avuto la sventura di nascere con utero od ovaie deve necessariamente subire sofferenze, anche nell’adozione del mezzo contraccettivo. Non vuoi avere figli, allora unica scelta obbligata la pillola estro-progestinica, così paghi il fatto di non aver voluto figli con tutte le sofferenze che essa causa. Io l’ho presa per un certo periodo quando avevo 25 anni, è stato il periodo più brutto della mia vita: la mia depressione è peggiorata, avevo nausea, vomito e vertigini, attacchi di emicrania quasi tutti i giorni, inappetenza, perversione del gusto(tutti i cibi che prima mi piacevano mi facevano schifo, non sapevo più cosa mangiare), non riuscivo più a fare neanche due passi senza sentirmi affaticata e avere gravi episodi di tachicardia: alla fine sapete cosa ho fatto: ho mandata aff.culo prima la persona con cui stavo e poi la pillola e da quel giorno non mi sono mai più messa con nessuno. Questo paese fa schifo! siamo in un regime teocratico cattolico fascista. Sarei tentata di emigrare nella Russia di Putin, mi chiedo le russe che ci vengono a fare qui in Italia, in questo paese di m-

Mifepristin

ci sono una marea di farmaci che interferiscono con la pillola annullandone gli effetti e molti di essi NON sono riportati sul bugiardino dei contraccettivi.
E’ VERO SONO TANTISSIMI(TRA ACCERTATI E SOSPETTI)HO FATTO UNA RICERCA UNA VOLTA E SOLTANTO IL 10% DI QUESTI SONO RIPORTATI NEL FOGLIETTO DELLE ISTRUZIONI: E’ UNA VERGOGNA.

Mifepristin

comunque io ho preso la pillola contraccettiva per un certo periodo ed è stato il più brutto della mia vita, sono stata malissimo, ho perso 10 kg, ero depressa, stanchissima, affaticata, avevo nausea e vomito improvvisi, emicrania ricorrente, inappetenza, perversione del gusto(tutti i cibi che prima mi piacevano, mi facevano schifo, non sapevo più cosa mangiare), avevo problemi di aritmia cardiaca, insonnia, è stato un incubo!

valerio

Oh oh oh…forse vivo in un altro pianeta…ma vista la mia grande ignoranza…ditemi voi che avete la verità assoluta…quante sono le donne in Italia che ricorrono all’aborto a causa del fallimento dei metodi anticoncezionali usati?
Forse vivo davvero in un’area protetta, ma di tutte le donne che conosco e che fanno regolare uso di anticoncezionali “normali” nessuna è dovuta ricorrere all’aborto, mentre invece ne conosco parecchie che hanno abortito proprio perché non hanno fatto uso di nessun anticoncezionale.
Certo…un maschietto non può parlare di questi temi perché in questo campo la verità è in esclusiva delle donne vero?
Per essere oscurantisti non è necessario andare di bianco vestiti 😀

Mifepristin

mai come quando prendevo la pillola contraccettiva(i cui effetti in fondo sono simili a quelli di una gravidanza nel primissimo stadio)ho sentito più da vicino tutto l’orrore del mondo e dell’esistenza: la vita può fare davvero schifo! e i cattolici e i fascisti danno il loro contributo a renderla ancora più schifosa di quello che non potrebbe essere di per sè stessa.

Mifepristin

tutte le donne che conosco e che fanno regolare uso di anticoncezionali “normali” nessuna è dovuta ricorrere all’aborto,
—-COSA SAREBBERO GLI ANTICONZIONALI NORMALI? Ma perché il diaframma, lo spermicida, le capsule cervicali, la spirale SONO CONTRACCETTIVI ANOMALI?
COSA E’ LA LEGATURA DELLE TUBE: OMICIDIO DEGLI OVULI CHE NON POSSONO PIU’ ESSERE FECONDATI?
Guarda caso io conosco diverse ragazze che sono rimaste incinte nonostante l’uso del preservativo e ho assistito di persona a numerosissimi casi di rottura del profilattico! E’ ovvio forse ci sono anche delle donne(soprattutto le immigrate che vivono in condizioni di precarietà, quelle meno istruite, le adolescenti, tante donne che subiscono un marito o un compagno che del preservativo non ne vuole sapere)che fanno ricorso all’aborto perché non hanno usato contraccettivi: ma non credo che se fossero state adeguatamente informate su come prevenire una gravidanza, avrebbero preferito l’aborto ad un mezzo contraccettivo da loro tollerabile.

valerio

“la stragrande maggioranza dei medici si rifiuta di effettuare la legatura o l’occlusione delle tube, un numero altrettanto cospicuo di medici si rifiuta di inserire il dispositivo intrauterino nelle donne nullipare…, in Italia non sono più in vendita diaframmi e spermicidi(la maggior parte delle farmacie non li ha), non si vendono le capsule cervicali.”
Non so dove tu viva, ma in emilia-romagna queste cose non succedono…eppure a quanto ne so è ancora Italia.

Mifepristin

TRA L’ALTRO NON SONO SOLO I FARMACI VERI E PROPRI A POTER INTERFERIRE CON LA PILLOLA ESTRO-PROGESTINICA, MA ANCHE MOLTI PRODOTTI ERBORISTICI. PER NON PARLARE DEL MALASSORBIMENTO CHE PUO’ ESSERE CAUSATO DA DISTURBI GASTRO-INTESTINALI.

Bruno Gualerzi

X Valerio Beh,
La mia, mi sembrava ovvio, era una domanda retorica. Come almeno un migliaio di volte ho sostenuto su questo blog, a decidere non può essere nè la religione né la scienza (e a mio avviso, per quanto riguarda la scienza, né ora né mai), ma solo la donna.
La mia opinione nel caso di una persona che non può esprimere la sua opinione? Se si tratta di una gravidanza voluta in coppia, ovviamente il padre… altrimenti il buon senso di sanitari che comunque non siano obiettori.

Mifepristin

Non so dove tu viva, ma in emilia-romagna queste cose non succedono…eppure a quanto ne so è ancora Italia.
—–Ti posso assicurare che dal Lazio in giù queste cose succedono. Ma credo che anche nell’estremo nord le cose non vadano tanto meglio.

Mifepristin

poi non lo se sulla situazione del Lazio abbia influito il fatto che è stato governato da Storace per un certo periodo

valerio

“tante donne che subiscono un marito o un compagno che del preservativo non ne vuole sapere”…ecco con questi maschietti dovresti parlare!!!
“ma non credo che se fossero state adeguatamente informate su come prevenire una gravidanza, avrebbero preferito l’aborto ad un mezzo contraccettivo da loro tollerabile.”
infatti, quello che occorre è una corretta informazione e sono il primo a richiederla!!!
Come certo saprai da una recente indagine è emerso che gli adolescenti si credono dei sapientoni in materia di sesso ed invece non sanno un bel niente.

valerio

Ti posso assicurare che dal Lazio in giù queste cose succedono. Ma credo che anche nell’estremo nord le cose non vadano tanto meglio.

eheheheh…come sempre la verità sta nel mezzo… 😉

valerio

@ Bruno Gualerzi
certo, la decisione è una questione etico-giuridica non scientifica.
La scienza ha il compito di stabilire quando ci si trovi di fronte ad una vita…non confondiamo please.

Mifepristin

In ogni caso io vorrei capire perché una parte deve imporre i suoi convincimenti etici all’altra, io non credo che l’embrione(entità diversissima da un feto di 6 mesi)sia un essere umano meritevole della stessa tutela dei già nati e non lo crederò mai, quale che sia la legge in Italia, io non penserò mai che l’aborto effettuato in fase precoce è un omicidio: perché non dovrei poter agire di conseguenza? Ci sono tante cose che gli altri fanno nella loro vita privata e sul loro corpo che a me, personalmente, non piacciono, non per questo pretendo che la legge le vieti: mi limito a non farle e al massimo a non frequentare la gente che fa cose che a me non piacciono. Perché gli amanti dell’embrione devono imporre a chi non la condivide la loro idea e costringerli ad agire di conseguenza. QUESTA E’ DITTATURA.

Chris

RIPETO:

ABORTO diverso da PREMATURO

il titolo dell’articolo serve a fare confusione.
I medici parlano di parto prematuro, non di aborto.
Il neonato prematuro è una persona, quindi ha il diritto di essere salvato anche se i genitori non vogliono.
Il feto abortito non è una persona, quindi non ha il diritto di essere salvato. Se il medico lo facesse commetterebbe un grave illecito contro la paziente e contro il padre che espone lui e l’ospedale al risarcimento del danno… e sono soldi grossi!!!

Salvare un aborto è un illecito civile che espone al risarcimento.

Il contratto di Spedalità è un contratto (sociale o non a seconda dei casi) con effetti protettivi verso terzi, quando la donna è ricoverata per abortire l’ospedale e i medici si impegnano verso di lei a eseguire l’aborto, se fanno altro lei può chiedere TUTTI i danni.
La giurisprudenza è monolitica sul punto.

Addirittura ospedali (o cliniche) e medici devono risarcire TUTTI i danni a madre e padre anche se questa non ha avuto la sola possibilità di scegliere se far nascere o meno il bambino portatore di una malattia genetica nel caso in cui il medico non dica loro con sufficiente chiarezza che il bambino è affetto da tale malattia.
E’ il “danno da nascita indesiderata” ed è oggi pacificamente riconosciuto dalla cassazione.

Quindi se la semplice limitazione della possibilità di scegliere l’aborto (causata da una omessa o insufficiente informazione da parte del medico) comporta la responsabilità del medico e dell’ospedale per la nascita indesiderata obbligando questi a risarcire TUTTI i danni cagionati (attrezzature, badanti, tempo perso, danni morali, alla salute per eventuali depressioni e chi più ne ha più ne metta) che responsabilità credete che comporti rianimare un feto abortito quando il contratto sociale che intercorre tra ospedale e medico da un lato e paziente dall’altro aveva ad oggetto proprio l’aborto ? ovviamente enormi….

Quindi, please, evitiamo di dire fesserie e cerchiamo di STUDIARE prima di affrontare temi importanti attribuendo ad un organismo serio come il consiglio superiore di sanità delle fesserie che mai si sarebbe sognato di dire.

Mifepristin

Per me, personalmente, la vita allo stadio embrionale non è un valore: io non cambierò mai idea: non sarà lo Stato Etico e di Polizia a farmi cambiare modo di pensare e di essere. Io non avrò mai, per quanto concerne la mia persona, alcun atteggiamento di tutela o di protezione nei confronti del concepito: se un embrione si formasse nel mio corpo adotterei tutte le condotte possibili ed immaginabili per fare in modo di abortirlo. Nessuno mi può imporre di amare l’embrione e di desiderare che diventi uomo nel mio corpo e a spese del mio corpo. Inoltre, i dati biologici dimostrano che l’embrione è una entità essenzialmente diversa dall’essere umano formato e pronto per acquisire, con la nascita, vita autonoma. Questi dati non possono esseri ignorati nel risolvere una questione etico-giuridica. La legge non può dire che un gambero è un delfino solo perché così sembra giusto ad una lobby politico-religiosa.

Bruno Gualerzi

X Valerio
In effetti ho mescolato le questioni… ma non a caso. A mio modo di vedere il trovarsi o meno di fronte ad una vita – intendo ‘vita umana’, perché di questo qui si parla – sarà sempre e solo una questione culturale. La scienza, da questo punto di vista, potrà offrire ‘pezze d’appoggio’ per una scelta in un senso o in un altro, ma mai potrà dire una parola definitiva in merito.

Mifepristin

ah, ovviamente, io farò tutto il possibile per propagandare il mio “valore” secondo cui la vita embrionale non è un valore, mentre è sicuramente un valore l’autodeterminazione individuale, anche con riguardo alla scelte riproduttive, perché è giusto che chi non la pensa come i cattolici possa avere una alternativa culturale, senza appiattirsi su posizioni etiche che non gli appartengono: ci sono donne che pur non credendo nella sacralità dell’embrione vivono l’aborto come un dramma: è tutta colpa della cultura in cui viviamo, apparentemente laica e pluralista, in realtà cripto-cattolica in tutte le sue espressioni.

Mifepristin

bisogna farla finita con l’idea di voler imporre a tutti il convincimento che la nascita di un nuovo individuo umano è sempre e incondizionatamente un bene, senza tenere conto delle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, della personalità e dello stato di salute di chi ha concepito, delle condizioni in cui sarà destinato a vivere ciò che è stato concepito quando diventerà uomo, le persone che intimamente credono che bisogna nascere e far nascere a tutti i costi sono liberi di regolarsi come credono nelle scelte che riguardano la propria vita, ma non hanno il diritto di interferire con le scelte di chi non condivide i loro valori con divieti legali o ostacoli burocratici diretti magari, in maniera fraudolenta, a far allungare l’attesa per eseguire l’intervento, in modo che scada il termine legale e di fatto alla donna risulti impedito l’aborto.

Mifepristin

ah, volevo far notare un’altra barbarie dell’Italia: il parto cesareo non è coperto dal servizio sanitario nazionale(salvo in caso sia necessario per salvare vita della madre e del feto o comunque in presenza di complicazioni), un cesareo costa tra i 5mila e 10mila euro(secondo che venga effettuato in una struttura pubblica o privata), così continua la barbarie indecente del parto vaginale, anche per quelle donne che se lo vorrebbero risparmiare

Mifepristin

e pensare che il cesareo può essere programmato: la donna potrebbe partorire prima che inizi un vero e proprio travaglio, senza subire violenze, anche prima della fine del tempo per esempio quando sia entrata nell’ottavo mese, abbreviando così la durata della gestazione, ma questo paese è troppo primitivo per queste cose

Mifepristin

ovviamente questo non c’entra niente con il diritto di abortire, però non è detto che le donne che, al contrario, hanno scelto di avere un figlio debbano soffrire per questa scelta, senza potersi avvalere dei mezzi che la tecnica mette a disposizione per evitare situazioni al limite della decenza e dell’umanità

valerio

“In ogni caso io vorrei capire perché una parte deve imporre i suoi convincimenti etici all’altra
io non credo che l’embrione(entità diversissima da un feto di 6 mesi)sia un essere umano.
Ci sono tante cose che gli altri fanno nella loro vita privata e sul loro corpo che a me, personalmente, non piacciono, non per questo pretendo che la legge le vieti”
Forse non ho molta dimestichezza con la lingua italiana, ma non mi sembra proprio che io abbia mai avuto la pretesa di imporre alcunché a nessuno, e non appartengo a nessuna parte e parlo soltanto per me.
Non ho nessuna verità assoluta da difendere, anzi è proprio perché sono pieno di dubbi e diffido di qualsiasi verità assoluta, sia essa religiosa o ideologica, che mi affido alla ricerca scientifica per stabilire quando ci si può ragionevolmente trovare a fare i conti con una nuova vita che in quanto tale possa essere degna di tutela.
E’ solo dalla scienza che aspetto la risposta sul quando una madre si trovi di fronte ad un figlio ed uno stato laico ha la pretesa di affermare che un figlio non sia mai proprietà privata di un genitore.
Tutto qui. Se non si capisce questo si continui pure nelle crociate pro o contro aborto del tutto ridicole quanto drammatiche.

“Per me, personalmente, la vita allo stadio embrionale non è un valore: io non cambierò mai idea”
Vedi…invece io sono dispostissimo a cambiare idea se qualcuno mi fa notare che la mia è sbagliata secondo logica e razionalità.
E per favore smettila di tirare in ballo sempre le lobby politiche-religiose..almeno qui spero che non sia necessario.

“ah, volevo far notare un’altra barbarie dell’Italia: il parto cesareo non è coperto dal servizio sanitario nazionale(salvo in caso sia necessario per salvare vita della madre e del feto o comunque in presenza di complicazioni), un cesareo costa tra i 5mila e 10mila euro(secondo che venga effettuato in una struttura pubblica o privata),”
…oh mamma!!…vivo proprio in un altro paese…ah vabbè..allora hai ragione 😀

valerio

@ Bruno Gualerzi
“il trovarsi o meno di fronte ad una vita – intendo ‘vita umana’, perché di questo qui si parla – sarà sempre e solo una questione culturale”
Su questa tua affermazione mi permetto di non essere d’accordo.
Mai porre limiti alle risorse della scienza 🙂
Rimarrà sempre una questione culturale il grado di tutela giuridica da attribuire alla vita umana, la preminenza degli interessi da salvaguardare etc. tutte cose che rimarrebbero tali e quali anche se la scienza un giorno dimostrasse senza ombra di dubbio che la vita umana inizi col concepimento.
Se invece mi dici che nemmeno la scienza può essere a-confessionale, allora è un’altra questione, ma qui si riapre l’eterno dibattito tra scienza e etica.
La cosa più disarmante è costatare come non si possa ormai più parlare di questioni etiche, anche tra laici, senza tirare in ballo sempre la chiesa cattolica, e detto francamente sarebbe anche ora di smetterla perché francamente mi ha stufato.

valerio

@ Chris
“Quindi, please, evitiamo di dire fesserie e cerchiamo di STUDIARE prima di affrontare temi importanti”
Letto, approvato e sottoscritto…
…ma sei proprio sicura di aver studiato bene la legge 194? 😀

Magar

@valerio
“E’ solo la scienza che può stabilire quando inizi la vita e quindi la sua tutela.”
“Quindi”? L’embrione è sicuramente vivo e sicuramente un essere umano, questo ci dice la scienza, ma non ci dice (non è suo compito) se quell’essere vivente umano debba essere tutelato o meno. Quello è proprio compito dell’etica, la stessa che ci dice che uccidere una persona è sbagliato. E le leggi di uno stato devono essere basate su di un’etica razionale condivisa, ovviamente. Dunque, ragioniamoci su e confrontiamoci nel merito.

A mio parere ad un essere tanto lontano, nelle sue caratteristiche mentali, dagli individui già formati della stessa specie (è più simile a un vegetale che ad un animale!) spettano ben poche tutele, soprattutto quando esse vadano in contrasto con le tutele per l’organismo ospitante, la madre.

Sole

Un fatto. L’embrione al di fuori della pancia della mamma, muore.

Un fatto. La legge stabilisce che un feto vitale al di fuori dell’utero, è una persona.

Una considerazione personale. In Italia c’è un odio da parte del “sesso forte” per il preservativo che manco in Uganda, come si suol dire.
La colpa della mancanza di contraccezione è anche delle donne che accettano questo ricatto oppure che, semplicemente, quando fanno sesso se ne fregano altamente dimenticandosi come delle minchione di avere gli ovuli.

Mifepristin

io sull’embrione non cambierò mai idea perché sulla questione embrione non c’è più nulla da scoprire, è la questione più semplice ed idiota che la scienza si sia mai potuta porre, sono i cattolici che si sono inventate questa sciocchezza che la scienza avrebbe dimostrato che l’embrione fin dal primo istante è un essere umano come noi: a me sembra che la scienza dimostri proprio il contrario: forse sono loro che, usando alcuni dati scientifici adeguatamente selezionati, sono riusciti ad inventarsi un nuovo teorema mistico ideologico per sostenere che embrione e uomo formato e vitale sono la stessa cosa.

Mifepristin

senza le lobbies religiose, sarebbero veramente una minoranza, una ultraminoranza le persone ragionevoli disposte a credere che l’embrione, fin dal primo istante, è la stessa cosa di un essere umano formato e vitale. la religione c’entra, certo poi ci sono anche delle correnti politiche alle quali fa comodo avvallare la personalità dell’embrione, perché sono preoccupate del fatto che le donne italiane procreano poco

Mifepristin

oppure dal momento che le varie forze politiche non sanno come assicurarsi l’appoggio del mondo cattolico o almeno la sua non interferenza, considerato anche che alcuni di essi hanno in mente progetti a dir poco criminali(visto che vorrebbero togliere ai cittadini italiani ciò che resta dello stato sociale), ignorando tutto il resto della dottrina cattolica, cercano di accontentare la chiesa attuando con la forza la parte più irragionevole antisociale ed anacronistica di tale dottrina che opprime i più deboli ed indifesi(donne che non vogliono procreare, transessuali, gay, lesbiche)e che non disturba i loro programmi: così la chiesa è soddisfatta e li lascia fare indisturbati per tutto il resto…insomma certi partiti italiani non si accontentano di volerci ridurre tutti poveri e schiavi dal punto di vista economico: ci vogliono privare anche delle sancrosante libertà personali, stuprare fin nella nostra intimità, renderci impossibile ogni attimo della nostra vita

Chris

x Valerio
Ti riferisci per caso all’art. 7 ultimo comma ?
Spiegati meglio…

valerio

@ Magar
“A mio parere ad un essere tanto lontano, nelle sue caratteristiche mentali, dagli individui già formati della stessa specie (è più simile a un vegetale che ad un animale!) spettano ben poche tutele, soprattutto quando esse vadano in contrasto con le tutele per l’organismo ospitante, la madre.”
Concordo nella seconda parte del tuo ragionamento.
Quando la tutela di due individui entrano in conflitto è giocoforza optare per la tutela di uno dei due e sono pienamente d’accordo con te che nel caso specifico sia da tutelare la madre rispetto l’embrione.
Non c’è dubbio che il ricorso all’aborto in caso di pericolo di vita per la madre o per la sua salute o quando sia il frutto di una violenza subita è più che legittimo.
Io facevo riferimento al caso di aborto come forma di contraccezione; all’aborto “per leggerezza” come definito da Zagrebelsky.
Concordo con Sole, in Italia non esiste una “cultura” della contraccezione; un certo becero maschilismo ancora sedimentato ritiene l’uso del preservativo una menomazione della virilità.
Quello che mi dà da pensare è invece la prima parte del tuo pensiero, quando parli di “essere lontano, per le sue caratteristiche mentali, dagli individui già formati della sua stessa specie”.
Questa “lontananza” è possibile riscontrarla anche tra individui adulti, quindi, cosa facciamo? ne facciamo una questione solo di età o la possiamo estendere anche agli altri individui?
E’ questo il mio dubbio.

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