Il Papa contro Pacs e unioni gay

“Politici e legislatori” salvaguardino “i diritti della famiglia”: è una nuova, totale condanna di quelle “soluzioni giuridiche per le cosiddette unioni di fatto […] Dal pontefice anche un monito sulla “preoccupante” crescita dei divorzi. “Nella nostra società crescono in modo preoccupante, rompono l’unità familiare e creano non pochi problemi ai figli, vittime innocenti di tale situazioni”. […] Le parole di Benedetto XVI fanno discutere e torna di attualità la richiesta di revisione del Concordato, vessillo sventolato ancora una volta dalla Rosa nel pugno. A sinistra c’è chi parla di “crociata contro i diritti delle nuove famiglie”, come Franco Grillini dell’Arcigay, e chi invece, come Antonio Di Pietro, “da cattolico” ammette che al di là della famiglia ci sono realtà che “lo Stato ha il dovere di affrontare”. Diversa l’opinione di Clemente Mastella, che mette in guardia dai “pastrocchi” sui pacs, non contemplati dal programma dell’Unione. “In Parlamento – dichiara il segretario dell’Udeur – esiste una maggioranza trasversale in grado di impedire questo attentato laicista alla famiglia”. Quanto alla Casa delle libertà, la neo-opposizione accoglie con favore il nuovo appello del papa, e mette in evidenza le contraddizioni presenti nel centrosinistra sulle unioni civili. Per Forza Italia, Sandro Bondi ricorda che tra i principi del “popolo dei moderati” c’è “la difesa del valore della vita e della famiglia naturale fondata sul matrimonio”, messa in discussione da molte “regioni governate dalla sinistra” e dalle proposte di legge dell’Unione. Si schiera con il pontefice anche il leghista Roberto Calderoli, che sostiene: chi vuole queste “imitazioni artificiali” della famiglia va “contro natura”. Le affermazioni del pontefice mettono in luce le preoccupazioni della Chiesa per il futuro governo, spiega Riccardo Pedrizzi di An, mentre l’Udc incalza: “Fastidioso il silenzio di Prodi” di fronte “all’intolleranza verso il papa”, manifestata da alcuni settori del centrosinistra, dice Luca Volontè. Sparigliano le carte i radicali del centrodestra, favorevoli a un intervento sulle unione civili. “Non ha alcun senso ostinarsi a negare” la possibilità di “un riconoscimento giuridico”, ammette Benedetto Della Vedova dei Riformatori liberali. Il dibattito, insomma, è tutto aperto.
Fonte: Repubblica.it

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