Il Paraguay sceglie il presidente: favorito un ex-vescovo “rosso”

Ad Asuncion più che gli avversari, nelle elezioni presidenziali di domenica in Paraguay, il candidato favorito dovrà battere la propaganda “sporca” e i possibili brogli di un partito – i Colorado – che in decenni di potere s’è da tempo confuso con lo Stato. Fernando Lugo, un vescovo di 57 anni, sospeso a divinis dal Vaticano un anno fa quando si è candidato, è da mesi in testa ai sondaggi ma nelle ultime settimane, quando la sua vittoria è divenuta una possibilità reale, è stato al centro di una campagna denigratoria nella quale viene accusato di essere un simpatizzante delle Farc, la guerriglia colombiana che tiene in ostaggio Ingrid Betancourt, e di aver ricevuto grossi finanziamenti dal presidente venezuelano Hugo Chavez. Formatosi nell’alveo di quella che fu la “Teologia della Liberazione” di padre Leonardo Boff, Lugo è un personaggio molto popolare che – come è già accaduto in Bolivia con Morales, in Ecuador con Correa e in Venezuela con Chavez – miscelando promesse populiste e socialisteggianti ha fatto ampiamente breccia nelle fasce più povere del paese (60 percento dei 6 milioni di abitanti) strappando all’elite al potere il bacino popolare di voto di scambio. […]

Il testo integrale dell’articolo di Omero Ciai è stato pubblicato sul sito di Repubblica

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10 commenti

Nifft

Ma la “teologia della liberazione” non è stata condannata come eretica?

Luciano

Il dovere della chiesa, coerentemente col messaggio evangelico, dovrebbe essere quello di occuparsi dei poveri e dei diseredati. Ma, a dimostrazione della sua assoluta ipocrisia, la cupola ecclesiastica è subito pronta a sigmatizzare chiunque tra i suoi membri voglia perseguire un minimo di giustizia sociale. Di contro è sempre disponibile e tollerante verso i Pinochet, i Videila, i Franco, i Mussolini, gli Hitler. Chi ha orecchi per intendere intenda.

Ernesto

Il Paraguay è uno stato nato come dominio gesuitico. L’esperienza non gli ha insegnato nulla.

claudio r.

Lugo sospeso a divinis perche’ si occupa di politica, e ruini e bagnasco allora?

schock

Scommettete che se questo vescovo viene eletto il vaticano aprirà teneramente le sue braccia per riaccogliere il figliol prodigo?

enrico

” la fede non può essere divisa dalla politica “. L’ha detto ieri a new york il buon benny decimoSEXto. Meglio sarebbe se avesse detto ” la fede non pùò essere divisa da certa politica “, tant’è vero che il vescovo rosso è stato sospeso a divinis mentre vescovi e cardinali neri possono, anzi devono, fare politica!

enrico mini

riccardo zanetti

Spero che vinca perchè è l’unica persona che può aiutari i poveri in quel paese.
Ammiro molto queste persone anche se mi ritengo ateo, credo che la religione in questi casi non c’entri o non dovrebbe l’importante è la giustizia, democrazia e legalità uguale per tutti, valori che io non accetterei mai da berluska e compagnia ma dall’ex- vescovo Lugo sì !
Cordiali saluti Riccardo

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