A Bologna è stato eseguito il primo trapianto di spalla al mondo. Il paziente si chiama Giampiero Cocchini e sembra entusiasta del risultato dell’operazione che ha appena subito. L’intervento, realizzato al Rizzoli dall’equipe diretta dal professor Sandro Giannini, è il primo al mondo nel suo genere.
L’ospedale bolognese non è peraltro nuovo a primati di questo tipo, avendo già aperto la strada per quel che riguarda gli interventi su ginocchio, caviglia e alluce. Cocchini, 47 anni, di Montesilvano, impiegato al comune di Pescara ed ex pesista dilettante, soffriva da tempo di una grave forma di artrosi post-traumatica che aveva completamente consumato la cartilagine che riveste la parte terminale dell’osso provocandogli dolore anche per movimenti senza sforzo. All’uomo è stata impiantata una “protesi biologica”
e non meccanica composta da uno strato sottile di un centimetro fra ossa e cartilagine, prelevato da un donatore di 38 anni, morto da circa dieci giorni.
“Il materiale impiantato – ha sottolineato il professor Giannini – mantiene la vitalità delle cellule della cartilagine, dando vita ad una articolazione simile a quella che il paziente aveva prima”.
[…]
W IOR e la sanità pubblica
Dunque, non dovrà assumere immunosoppressori per prevenire il rigetto? Il testo riportato non lo specifica.
NB: IOR = Istituti Ortopedici Rizzoli, in questo caso
Roberto Grendene
I miei più vivi complimenti per l’equipe medica che ha ottenuto questo eccellente risultato. Per fortuna, tra una riesumazione e l’altra (e non mi riferisco solo ai piisanti ma anche ai fenomeni da baraccone che ci dovranno governare) in questo nostro paesucolo c’è pure qualcosa di positivo!!!
@ Sole
Scommetto che hai fatto apposta ad usare solo l’acronimo dell’ospedale, tanto per il gusto di creare un po’ di ambiguità.. Comunque confesso che anch’io, prima della precisazione di Roberto Grendene, ero andata a fare una ricerca con Google, per scongiurare che il tuo plauso potesse essere rivolto al famigerato Istituto per le Opere di Religione.
a volte si possono leggere anche belle notizie provenire da questo “povero” paese.