È una partita dinamica quella giocata tra Regione e Cgil. Ieri sono arrivate le motivazioni della sentenza del Tar, e già oggi è stata convocata una riunione di giunta. Fine primo tempo, cambio campo.
All’ordine del giorno di oggi: la stesura del ricorso da presentare al Consiglio di Stato contro la decisione del Tribunale amministrativo regionale. Parola d’ordine: massima urgenza. Eppure si respira un clima sereno al Pirellone, perché «le nostre linee di indirizzo – ha detto il presidente, Roberto Formigoni – non violano né la Costituzione né la legge 194, né limitano il diritto all’interruzione volontaria della gravidanza».
Poi la sorpresa: una lettera datata 14 marzo 2008. Il mittente: Livia Turco, al tempo ancora ministro della Salute. Il contenuto lo rivela il destinatario, l’assessore Luciano Bresciani: «Questa è la prova che anche la Turco si era convinta della bontà delle nostre linee guida». Tra una riga e l’altra, infatti, nella lettera l’ex ministro definisce il provvedimento lombardo «un atto di riferimento molto importante per le altre regioni» e ancora «un esempio di buona politica».
Tar contro Turco, quindi, e non solo contro l’azzurra Lombardia. E infatti il presidente Formigoni non sembra per nulla preoccupato: «Le motivazioni addotte dal Tar appaiono curiose, se non speciose». Curiose «perché si parla di Costituzione, ma non è compito del Tar intervenire su questo tema». Speciose, «in quanto è assurdo affermare che la 194 non lascerebbe spazio a interventi di normazione amministrativa, quando basta una semplice lettura per rendersi conto che già gli articoli 1 e 2 prevedono contributi e competenze di Stato, regioni ed enti locali ai fini della corretta attuazione della legge stessa».
[…]
lombardia, com’è facile volerti male…
Il solito pasticcio all’italiana condito di legalese e politichese.
Intanto Nazinger ha già fatto sapere ai politicanti cosa vuole: via la 194. Il PdL ha subito rizzato le orecchie e solo Pannella ha risposto per le rime. Tutto come da copione.
Siore e siori, benvenuti alle prove di clericalismo.
Ci deve essere da qche parte una Lombardia rossa-rose’, ma con tanto verde-azzurro non si nota molto. Che tempi! Pannella assomiglia sempre di più a Cassandra. Il tempo passa e la gente non si avvede!? Avanti ZP! Facci vedere che il cambiamento è possibile.
Curiose «perché si parla di Costituzione, ma non è compito del Tar intervenire su questo tema».
Forse secondo Formigoni il TAR non può dichiarare l’atto amministrativo illegittimo perchè contrario a costituzione, spettando tale compito solo alla Corte costituzionale.
Come sa qualsiasi studente del primo anno di giurisprudenza, la Consulta è competente solo in merito alla declatoria di incostituzionalità degli atti con valore legislativo, non anche nei confronti di quelli amministrativi o regolamentari.
Probabilmente il Presidente della Regione Lombardia rimarrà ‘stupito’ anche della sentenza del Consiglio di Stato che confermerà quella di primo grado..
pvero formigoni è stato un duro colpo vero? Si espira un clima sereno però c’è massimaa urgenza? Ma a chi la vogliono dare a bere?