Messa in latino: il Vaticano dà direttive ai seminari

Il Vaticano chiederà ai seminari di tutto il mondo di istruire i candidati al sacerdozio affinché sappiano celebrare la cosiddetta messa in latino, a quanto afferma il card. Dario Castrillon Hoyos, responsabile della Santa Sede per i rapporti con i tradizionalisti, che assicura che in “tutte” le parrocchie si potrà dire messa nel modo tradizionale.

Il porporato, che la settimana scorsa è stato ospite della Società della messa latina dell’Inghilterra e del Galles, a Londra, ha reso noto in conferenza stampa che la commissione Ecclesia dei da lui presieduta sta scrivendo una lettera in questo senso a tutti i seminari. Al giornalista che domandava se il Papa vuole che in “molte parrocchie” si celebrai la messa tridentina, Castrillon Hoyos, a quanto riferito dal ‘Catholic news service’, ha risposto: “Tutte le parrocchie. Non molte, ma tutte, perché questo è un dono di Dio”.

Dopo la pubblicazione del Motu Proprio che ha liberalizzato il messale pre-conciliare, ha spiegato il cardinale durante una conferenza presso la stessa associazione, “da una parte nessun prete dovrebbe essere obbligato a celebrarer messa in base alla forma straordinaria (in latino, ndr.) contro la sua volontà. Ma d’altra parte i preti che non vogliono celebrare in base al messale romano del 1962 dovrebbero essere generosi nell’andare incontro alle richieste dei fedeli che lo desiderano”.

Il porporato ha fatto un accenno chiaro anche alla controversa questione della preghiera per gli ebrei prevista dal messale pre-conciliare. “Come sapete – ha detto – il Papa ha scelto ‘motu proprio’, cioè per sua iniziativa, di alterare il testo della preghiera pro Iudaeis nella liturgia del venerdì santo. L’intenzione della preghiera non è stata indebolita in alcun modo, ma è stata adottata una formulazione che rispetta le sensibilità”.

L’articolo è tratto dal sito Quotidiano.net

15 commenti

Aldo

Ho saputo che in Spagna di sono diverse chiese cattoliche di stampo tradizionalista  legate agli ambienti Falangisti che stanno preparando una preghiera in cui verrebbe affidata alla madonna la conversione di atei ed ebrei.Proprio riguardo alcune norme relative ai seminari cattolici non  difficile accorgersi che è in corso nella C.C.A.R. una sorta di tentazione pre- conciliare, a livello liturgico ed ecclesiale prima di tutto.In Veneto si stanno ristampando i libbri dei Fratelli Scotton, tre preti ultra tradizionalisti dell’ 800 in stretto legame con Pio NonoCosa si può fare? Io penso ben poco se gran aprte del popolo italiano forse un pò per inerzia è debole e vede anzi in queste cose una specie di protezione dalla paura del futuro.. Non è semplice

Pierluigi

Tanto più la Chiesa adotta comportamenti che sembrano fatti apposta per distaccarla dai fedeli (attuali e potenziali), tanto più i media e l’establishment ci si prostrano davanti a mo’ di zerbino. Che brutto secolo.

Bruno Gualerzi

E adesso che so tutte queste cose, in quanto ateo, cosa me ne faccio? E’ come essere messo al corrente dei traffici interni di un club privato che per non disamorare troppo gli iscritti si studia, a scadenze quasi fisse, di introdurre, o reintrodurre, nuove forme di intrattenimento.
Sì, lo so, si tratta della CCAR, che è tutto meno che un club privato… ma almeno sia chiaro che si tratta di pratiche – come tutto ciò che ha a che fare con la liturgia – tendenti solo a riempire con inutili cianfrusaglie un vuoto pauroso. A cosa serve dircelo fra noi? Dovrebbe almeno servire per intravvedere quanto di ‘liturgico’ la lunga tradizione cattolica, e religiosa in genere, è riuscita a trasferire anche all’esterno. Nella società civile.

Druso

Premesso: chi se ne frega!
Speriamo che 16 continui la sua crociata contro il modernismo (in cui possiamo annoverare la lingua italiana), obbligando i suoi sottoposti a sparare boiate solo in latino, anche in televisione. Con l’ignoranza imperante che c’è in questo paese, non li capirebbe nessuno. Il suicidio mediatico è in atto, speriamo che segua quello istituzionale….

pastafarian

@Druso
ti quoto in pieno, anzi direi di più: CHI SE NE FREGA!!!

lacrime e sangue

Non credo si possa parlare di suicidio mediatico, anzi.
Cosa spingeva i protestanti a convertirsi al cattolicesimo nei secoli passati?
Lo sfarzo e la magnificenza della messa (oro, incenso, luce, musiche, processioni etc.) e il rito in latino.
Voi direte: ma chi lo capisce il latino? Appunto.
Più è incomprensibile il rito, più è fascinoso, misterioso, diverso dal quotidiano, più straniante…
Cervelli che non devono più riflettere, ma lasciarsi andare all’incomprensibile, sinonimo per loro di dio.

Kattochè?

Loro se la cantano in latino? Bene! Noi li criticheremo in “grammelot”… 😆

Stefano Bottoni

@ lacrime e sangue

Allora, tanto varrebbe convertirsi in massa al rito ortodosso, che da ateo ho trovato molto più suggestivo (per di più i fedeli devono seguirlo in piedi o inginocchiati, visto che non esistono comode panche). In particolari occasioni, alla fine della messa ti danno pure da mangiare dei dolci e da bere della tuica (un liquore di prugne fermentate molto buono).
Poi, i preti ortodossi sono incoraggiati a sposarsi e a fare figli (tanto che un prete può celebrare un matrimonio solo se è sposato a sua volta).
Comunque… grazie a dio sono ateo! 8)

felice

Il latino è roba già vista, sti vaticanoidi son proprio retrogradi.
IN CINESE SAREBBE PIU’ GANZO…..(magari anche in versione cantata he! he! he!)

stefano

quello che mi preoccupa è la dilagante ignoranza ingigantita dai mass media.
ricordiamoci in quale tipo di paese viviamo.
maghi maghetti e astrologi sono ospiti graditi in tv sia pubbliche che private.
solo 1 italiano su 10 legge regolarmente mentre internet è quasi sconosciuto come fonte di approvigionamento di notizie e di cultura.
occhio ragazzi, al vaticano rimane solo l’italia…si attacherà a noi come una cozza allo scoglio…prevedo tempi duri molto più che in passato.

venezia63jr

Poveretti,copiano a piene mani l’islam,vorrebbero una lingua universale,vediamo se riescono a fare il miracolo.

sti.ca1970

Salve a tutti, è la prima volta che scrivo. sono d’ accordo con Silesio ed aggiungo che per moltissime persone leggere, informarsi e pensare è molto faticoso. Conosco pochissimi che impiegano, anche 1 ora al dì, per ” ridurre” la loro ignoranza, vero male da sempre. I più preferiscono adottare slogan preconfezionati da “altri”, e questo in tutti gli ambiti che conosciamo( politico, sociale, economico, religioso etc. etc.), ed è triste oltre che avvilente. In italia tutti i cattolici o la maggior parte, non è in realtà tale, non essendosi mai informata sui dogmi principali, e non è un caso che la chiesa abbia per così dire “trascurato” tale indottrinamento ( per forza data l’incredibilità di certe affermazioni, come la transustanzazione) . Purtroppo bisognerà lottare sempre e non per dere mai la “nostra” razionalità, vera bussola nel mare delle tantissime assurdità. Di nuovo un caloroso saluto a tutti.

lacrime e sangue

@Stefano Bottoni
Pochi conoscevano la ritualità ortodossa, in Occidente, perchè i confini Occidente Catto/protestante – Oriente ortodosso erano culturali prima che geografici. Era dal secolo XI che lo scisma d’oriente aveva separato i due riti.
C’è poi da dire che i barboni non erano e non sono di moda…

Dalla regina Cristina di Svezia a Tony Blair, molti si sono lasciati attrarre dai lustrini cattolici, dalla “pecorosità” (passatemela) degli atteggiamenti, dalla sospensione della logica.

L’uso del latino è voluto: una lingua che sempre meno si studia a scuola, che da Harry Potter, Codice da Vinci, Indiana Jones è associata alla magia, alla divinità, ai superpoteri, ha un appeal straordinario sui semi-analfabeti e sulle menti deboli.
I giovani ascoltano e non com-prendono (=prendere con, dentro): come farsi di ecstasi e straniarsi, uscire dal quotidiano, partecipare ad un mega-show (celeste), uscire dalla banalità della lingua della mamma e della TV… Parafrasando Guccini, ascoltano canzoni inglesi e non capiscono niente, possono benissimo ascoltare le messe in latino e divertirsi.

E i preti possono dire quello che vogliono, anche ‘filiaque’ senza che nessuno si scandalizzi. E così controlloranno il volgo, che parla appunto volgare.

lacrime e sangue

OPS!! Barboni nel senso di barbuti!
Ivan il Terribile fece rapare le barbacce pelose dei nobili, ma non ebbe successo coi pope…

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