Una setta religiosa nota come “Grande Opera di Mairia”, che operava nella zona di Ragusa, è stata smantellata dalle forze dell’ordine, con l’operazione antitruffa “Blasphemia” [sic!]. Sequestrati milioni di beni e arrestati quattro adepti, tra cui la “santona”, i quali avrebbero truffato i fedeli per molto tempo.
Il vescovo della diocesi di Noto aveva sconfessato la setta, ma nonostante ciò essa continuava ad attirare e circuire fedeli, chiedendo il versamento di beni e denaro. La santona affermava infatti di comunicare con la Madonna e di avere particolari visioni mistiche. Il suo gruppo di fedeli era inizialmente a contatto con altri gruppi di preghiera locali, ma era caratterizzato da maggiore rigidità e settarismo. Le offerte venivano destinate, seguendo le “visioni” della mistica, alla costruzione di un tempio, dove “ripararsi quando l’Angelo Distruttore annienterà l’iniquità degli uomini che non crederanno a tali rivelazioni salvifiche”, come affermava la donna.