A Spinea (Venezia) un parroco, don Mario Scattolon, si scaglia con un editoriale del bollettino parrocchiale contro le eccessive cure che verrebbero riservate ai cani, in particolare contro coloro che, appena sposati, “comprano” cani ma non figli, che spendono “più per il proprio cane che per la carità cristiana”.
Il sacerdote ricorda infatti come nella Bibbia il miglior amico dell’uomo compaia in 36 citazioni, di cui 32 sono di chiaro disprezzo (anche nel Vangelo) e come venga trattato bene solo in Tobia oltre che nel Genesi, denunciando quella che sarebbe un’overdose di superficialità e consumismo, molto diffusa tra i fedeli.
“Si troveranno i soldi per il canile zonale prima che per una casa per i fratelli terzomondiali? Se sì, giuro che suonerò campane a morto, per un buon tempo, perchè sarà morta la fraternità umana. Diceva Gesù: ‘Non date le cose sante ai cani, date loro le briciole'”, afferma il sacerdote. Gli animalisti dell’area si mobilitano per protestare, minacciando di entrare chiesa coi loro “amici”. Ma don Scattolon prosegue: “io i sacramenti a loro non li posso dare. Ci sarà un perchè!”
Venezia: prete critica gli amanti dei cani
68 commenti
Commenti chiusi.
pensare che alla maggior parte degli italiani con l’8 per mille tocca adottare controvoglia un prete, quando potrebbe spendere quei soldi per la propria famiglia.
in un caso come questo sarebbe più che giusto entrare in chiesa a spinea con i cartelli “dio c…”
E’ sempre incredibile – a volte al limite del grottesco come in questo caso – constatare come, per sostenere una posizione qualsiasi, fondata su considerazioni condivisibili o meno (in questo caso una denuncia della cura eccessiva riservata ai cani rispetto, magari, a quella riservata ai nostri simili) si ricorra alla bibbia, e proprio elencando minuziosamente quante volte vi si parla male dei cani, e quante invece vi si parla bene. Da qui si capisce anche la misoginia tipica di chi si ispira alla bibbia, visto che non è che delle donne si parli bene troppo spesso! Insomma, alla fine ciò che conta è l’avallo che, per qualsiasi scelta, danno le sacre scritture. Per cui – confronto d’obbligo – là dove queste stesse scritture considerano dviinità alcuni animali, questi sono serviti e venerati molto più dei propri simili.
Personalmente, da convinto animalista, considero i cani, e qualsiasi altro animale un essere vivente con diritti all’esistenza che devono essere sempre riconosciuti… Il che per altro non deve farci nascondere come l’eccesso delle cure che a volte vengono loro riservate sia solo chiara manifestazione di compensazione per una qualche carenza affettiva che porta poi magari a trattare i nostri simili ‘peggio dei cani’.
Ditegli che avevamo capito che con il 20/25% del patrimonio immobiliare (esentasse) in italia e 4’500’000’000 di contanti accertati all’anno ci avrebbe pensato il vaticano a procurare “una casa per i fratelli terzomondiali”… e anche che un canile costa moooolto meno di un condominio.
Poi lasciatelo farneticare da solo… che ormai l’italia è diventata il primo paese del terzo mondo anche grazie a gente come questo prete.
La Bibbia parla male dei cani? Bene, un ulteriore motivo per ritenere quel libro una raccolta di stupidaggini da dimenticare!
Ma dai!:…trattato bene solo in Tobia… ahahahahahaha!!! 😀
“Non date le cose sante ai cani, date loro le briciole”. Il mio cane l’ha letta e non è stato d’accordo, mi ha chiesto: “Ma chi è questo Gesù di cui tanto parlate voi umani? C’è qualcosa su cui non ha fatto una qualche affermazione?” Ho rinunciato a spiegargli… Siamo usciti e siamo andati a correre nel bosco, che è una cosa che ci piace tanto. Io poi mi sono chiesto: “Ma quali saranno mai queste cose sante? Saranno poi tanto buone?” Se ne troviamo qualcuna proviamo ad assaggiarla, sono certo che poi, schifati, la daremo a quel povero pretonzolo che, come tanti suoi simili poveri di spirito (e di materia), la mangerà con gusto, per tornare in breve a vomitare scempiaggini di cui il mio cane ride con tanto gusto… Sorridiamo, dall’alto dei nostri saldi principi etici, di questi sub-umani fermi all’età del ferro!
Si sa che tra cani c’è sempre competizione.. questo è un esempio
Ragazzi, so che dovrei vergognarmene, ma io da bambino ho ‘battezzato’ il mio primo cane 🙂
Secondo me nelle parole di quel prete c’è istigazione al maltrattamento degli animali…
Forse forse una denuncia alla magistratura non ci starebbe male.
Credo che questo di don Scattolon possa essere un’implicita ammonizione a non darsi alla pratica della zoofilia.
E’ evidente che questo prete non abbia dimestichezza ne con l’etologia ne con la storia dell’uomo se no saprebbe che il cane si è evoluto dal lupo proprio grazie agli uomoni. Il cane è il fidato compagno dell’uomo perchè sono entrambi animali che si sono incontrati centinaia di migliaia di anni fa e da cui è nata una relazione di interessi reciproci che dura tutt’oggi. Il prete inoltre facendo riferimento alla bibbia omette di scrivere che la stessa è il prodotto culturale di una precisa area culturale dove anche oggi gli animali vengono trattati con disprezzo. E cosa ben più grave si dimentica di San Francesco d’Assisi. Parrocchiani ribellatevi un prete così non può che essere un uomo mediocre!
Evidentemente non siamo tutti creature del signore…. 😀
Se non sbaglio anche per l’islam i cani sono animali impuri e quindi possono essere detenuti solo da alcune categorie di persone (cacciatori, pastori e altri che non ricordo). Voglio dire: dio, nella sua perfezione ecc. ha creato alcunchè di “impuro”? Ha fallito miseramente e vuole essere venerato? Si vergogni piuttosto!
comunque a me sembrano tanti poveretti quelli che costringono per “amore” dei cani a vivere in appartamenti – al servizio dei cani: per strada a raccogliere le loro deiezioni – dedizione perfetta e peversa …hihhiihih
E se questo don Scattolon fosse stato morso da un cane ?
Si spieghrebbero tante cose…
Don Scattolon ha ragione: lasciate almeno qualche soldo da investire per le sue cure psichiatriche.
“che spendono “più per il proprio cane che per la carità cristiana””
Ecco: date più soldi al prete che tutto si risolve.
Certo non avrebbe mai affermato una cosa simile se anche i cani potessero essere dei contribuenti della chiesa (almeno potenziali): un cane non prende sacramenti (a differenza di un bambino), non gli si può lavare il cervello con le loro falsità e, crescendo, non adotterà un prete (per usare le parole di watchdogs) devolvendo l’8×1000. Senza contare che fare figli in italia è un investimento per soli ricchi, visto gli alti costi che ci sono fin dal concepimento (ecografie, visite, amniocentesi per la madre, e così via…) per passare poi dalla nascita (sperando che sia sano!!!), continuando per tutta l’infanzia (oltre a pagare il prete per sacramenti, questi fanno leva sulla mente innocente dei bambini per estorcere altre questue per i poveri, che altri non sono che i preti) e continuando per tutta la vita fino alla morte.
Un cane non ha tutte queste esigenze (e nonostante tutto è comunque una spesa anche quando viene trattato bene) e quindi le coppie si son liberate del prete, che ovviamente non ci sta.
Come si può tirar grande un figlio in italia? Non ci sono sgravi ragionevoli per crescere un figlio (senza contare sulla speculazione attuale dei beni di necessario consumo): se non ci sono soldi e il figlio ha fame non gli si può dire taci e aspetta!!!
Forse se i preti si privassero almeno dei loro avanzi di ricchezza per venire davvero incontro alle famiglie bisognose (come in teoria predicava 2000 anni fa il loro caporeparto) forse questa polemica non sarebbe mai nata: se l’8×1000 viene usato solo al 20% per far del bene (l’80% viene mangiato dalla chiesa!!!) ci credo che uno preferisca allevare un cane che fare figli!!!
La loro carità cristiana e valida quando la ricevono, ma se devono farla loro agli altri, allora entra in gioco un famoso detto veneto:
“SIAM TUTTI FRATELLI MA LE TASCHE NON SONO SORELLE!”
E pensare che pure Don Camillo aveva un cane da caccia (fulmine detto ‘ful’) con tanto di pedigree e gli voleva un bene dell’anima… ihihihihihihihihihih
Questo stesso astio contro i cani è anche tipico dei mussulmani (anch’essi figli della Bibbia e non solo del Corano). Il cane, per i mussulmani è una animale immondo e può essere tenuto solo per far la guardia al gregge o per aiutare l’uomo nella caccia.
i cani sono immondi anche in india –
qui invece si vezzeggiano a volte, invece per le mucche c’è solo il macello
i cosiddetti amanti degli animali che poi contribuiscono alla loro sofferenza magiando carne come porebbero essere definiti senza ingiuriarli?
i cani sono immondi anche in india –
qui invece si vezzeggiano a volte, invece per le mucche c’è solo il macello
i cosiddetti amanti degli animali che poi contribuiscono alla loro sofferenza mangiando carne come porebbero essere definiti senza ingiuriarli?
da come parla è palese a questo del terzo mondo gliene frega quanto a me delle squadre di calcio.
ma poi che casa vuole costruire? cosa crede basti una casetta per risolvere i casini del terzo mondo dovuti anche alle loro politiche? iniziassero a predicare l’uso dei preservativi insegnassero a coltivare nei posti dove è possibile cominciassero a rendere la religione cattolica meno antropocentrica (in modo tale da diminuire gli allevamenti intensivi che portano alla devastazione delle terre soprattutto quelle povere all’inquinamento delle falde acquifere e all’impoverimento ulteriore del terzo mondo ) i problemi del terzo mondo sarebbero belli che risolti.
infine come sarebbe niente soldi per il canile? brutto ignorante con tutta la gente che crepa in incidenti dovuti a gentaglia che abbandona i cani per la strada. le suoni bene le campane a morto e sia lieto di essere parte del sistema che diffonde la tanto detestata “cultura della morte”
Come ha detto Nietzsche(mi pare)”l’unico vero cristiano è morto sulla croce”!!!!
Schopenhauer criticava durissimamente questi monoteismi che non rispettano gli animali, e diceva che mentre il Buddhismo pensa agli animali e li salvaguarda sin dal principio, da noi si è dovuto aspettare l’800 per avere un movimento animalista che proteggesse gli animali in Europa.
Dopotutto, cosa ci si può aspettare da una religione che non solo non tutela gli animali, ma anche li mette su un piano di inferiorità rispetto all’uomo?
“comprano” cani ma non figli ???
mi arrendo, questo scattolon va mandato a Zelig
@Giovanni Angelo Meles
scarica l’apposito modulo x lo sbattezzo canino 🙂
Se questo dicono dei cani figuriamoci cosa pensano del “gregge”.
Io ho un gatto, vale anche per me?
Prego notare l’argomento decisivo “io i sacramenti a loro non li posso dare. Ci sarà un perchè!”
OK, OK, davanti a tanta incontrovertibilità non possiamo che inchinarci. E poi dicono che fede e ragione non possono conciliarsi…
@ giuseppe sbattezzato (un margine alla notizia)
Concordo – se ho capito bene – sul fatto che spesso l’amore per i cani o altri animali, è amore per se stessi dimostrato dal fatto che si costringono le povere bestiole, per far fare bella figura ai loro padroni, a bardarsi in modi ridicoli o a comportarsi spesso contro la loro natura.
Non condivido invece del tutto l’accusa che di solito si rivolge a certi animalisti – come me, per esempio – di dichiarare rispetto per gli animali e nonostante questo non rinunciare ipocritamente – come appunto faccio anch’io – ad una dieta a base anche di carne. Rispetto e ammiro i vegetariani che lo sono proprio per coerenza col loro amore per gli animali (non cioè per ‘salutismo’), ma ritengo che sarebbe già un gran bel passo avanti – pur non rinunciando da un giorno all’altro ad una dieta che in qualche misura richiede ancora l’apporto calorico della carne – fare in modo intanto di diminuire drasticamente questo alimento dove, appunto non esiste più questa necessità, e poi, soprattutto, il far soffrire gli animali il meno possibile con trattamenti… bestiali.
Spesso questa accusa di ipocrisia viene rivolta agli animalisti dai cacciatori, i quali poi si arrampicano sugli specchi per sostenere che loro in realtà ammazzano alcune povere bastiole bardati da ‘rambo’… per contribuire all’equilibrio naturale.
(Aspetto linciaggi dagli uni e dagli altri).
io ho una gatta perennemente in calore… don Sciattolon, che devo fare? 😀
Ma sono l’unico che crede che abbia ragione?
Va bene, bisogna amare gli animali – non credo che il prete si sentirebbe di negarlo – ma gli esseri umani valgono di più. Chi è disposto a spendere fior di soldi per nutrire un animale che un tempo si faceva vivere con molte meno pretese, e non è disposto a farlo per il prossimo suo, credo sia lui la bestia.
E non mi si dica che non amo gli animali: la stessa cosa credo che valga anche per i propri figli…
Io la interpreterei come una battaglia culturale. E valida anche.
Gli esseri umani valgono più degli animali? Mi sembra un’affermazione troppo perentoria.Al massimo possiamo dire che per la società umana l’animale uomo viene prima degli altri animali. Poi ognuno, nella sua vita privata, è libero di spendere i suoi soldi come vuole, se ad uno i cani piacciono più dei neonati non vedo perché dovrebbe essere il prete a decidere cosa lui deve amare. Sicuramente ci sono degli animali che, nella mia vita, vengono prima degli esseri umani e degli embrioni.
Gli animali non umani sono i migliori amici dell’uomo, perché all’interno della stessa specie c’è troppa competizione. Inoltre io preferisco spendere i miei soldi per finanziare un canile (dove peraltro le cagne vengono sterilizzate per evitare la sovrappopolazione), piuttosto che per finanziare l’ulteriore aumento del formicaio umano del terzo mondo: quello lo ha creato prevalentemente la chiesa con la sua politica antimalthusiana e procreazionistica, quindi se lo gestisca la chiesa…
@ Ulv
Non sei l’unico, e certi aspetti validi presenti della condanna del prete li prendo in considerazione anche nei miei commenti. Ciò che – almeno a me, animalista convinto, sia pure con qualche riserva – risulta grottesco, è la motivazione vera che porta il nostro parroco a sostenere che gli animali valgono meno degli uomini (come fai anche tu; io non lo credo ma rispetto la tua opinione) e di conseguenza a stigmatizzano certi comportamenti: perché così dice la bibbia!
(Chiedo scusa, mi è ‘scappato’ il post prima che lo rileggessi e linguisticamente fa un pò schifo… ma credo si capisca ugualmente).
Evidentemente il grande capo ha parlato al prete, deve essere geloso delle maggiori cure riservate ai suoi colleghi invece che a lui…
@ Bruno Gualerzi (ma basta Bruno, no?)
Anche io condivido molto di quello che hai detto. Non mi definisco animalista, ma pur essendo carnivoro simpatizzo per i vegetariani. E aggiungo che credo cheun uomo adulto neppure abbia bisogno diell’apporto nutrizionale della carne, e che potrebbedunque farne a meno.
Non sono d’accordo però su un un punto: secondo me il prete non crede che i cani valgano meno degli uomini perché così dice la bibbia. Semplicemente – io credo – utilizza gli argomenti più congeniali a sè stesso e (si spera, ma non sono sicuro!) ai suoi parrocchiani per motivare una convinzione che prescinde dalla sua fede religosa. In altre parole, ho l’impressione che consideri la sua opinione un dogma del buon senso e dell’umanità, piuttosto che un dogma della fede cattolica. Ma forse lo interpreto così perché mi sento vicino alle sue idee.
Io credo che gli animali vadano rispettato, certo. Non sta bene fare classifiche, dire “questo vale di pù di quello…”, ma penso che se ci si immagini di dover compiere una scelta (esclusiva) che comporti il salvare la vita a un cane o a un uomo, indipendentemente dall’uomo, penso e spero che anche molti animalisti opterebbero per il secondo. Questo intendevo.
Mi spaventano discorsi come quello di CandyFruit: pur non essendo d’accordo nemmeno io con la politica “antimalthusiana” della chiesa non mi songno nemmeno di dire che il “problema” devono risolverlo loro, perché il “problema” sono migliaia di vite umane… E loro (la chiesa) sono degli incapaci.
– la carne non è necessaria da nessun punto di vista per la dieta umana, comunque per che uno si dichiara animalista e mangia animali vedo gravissime contraddizioni
Come vedi anche a me è scappato il post prima di rileggerlo… 😛
@bruno dei
complimenti per la vena poetica, però li caposco questi credenti, vedessi i testimoni di geova come correvano quando ho liberato il MIO pastore tedesco (che ne abbiamo già uno al Vaticano ma di quello non mi interessa!)
Quoto in pieno Giuseppe sbattezzato e intervengo a favore della sua posizione. Sono animalista e vegetariana da venti anni, una scelta che ha cambiato la mia vita e me stessa (sono convinta in senso positivo): La coerenza è importante per chi ha una certa sensibilità verso gli “altri” animali, con cui condividiamo la stessa capacità di soffrire essendo tutti dotati di sistema nervoso. Dunque, da questo punto di vista, un cane vale tanto quanto un maiale, un pesce o un uomo, ecco perchè un animalista dovrebbe rinunciare all’alimentazione carnea. Inoltre, il vegetarismo è in grado di favorire la soluzione di certi problemi mondiali quali la fame nel mondo e la salvaguardia dell’ambiente. Pensate che in occidente si destinano enormi quantità di cereali per alimentare gli animali negli allevamenti zootecnici, spesso intensivi e dunque inquinanti, mentre potrebbero sfamare tante persone nei paesi poveri. Meditate gente, meditate….. Riguardo a quel prete non ho parole, anche se rappresenta il pensiero millenario delle religioni monoteiste che sono causa principale di crudeltà e violenza verso gli animali. Pensate alla macellazione rituale praticata da ebrei e musulmani su animali coscienti che vengono sgozzati e fatti morire lentamente solo perchè c’è scritto nei Libri…
x angela marino – abbiamo la stessa posizione e lo stesso cognome, cmq chi si vuole informare su tutta la problematica può farlo agevolmente in internet
Io quando cammino per strada allungo il passo per non pestare un insetto.. questo sia ben chiaro, ma se mi dicessero fai morire 100 animali e in questo modo salvi un bambino non esiterei un attimo.
100 gatti o 100 cani o 100 di quello che volete voi.
Saro’ impopolare, ma soldi per i canili io non ne spenderei… non con i problemi che abbiamo in Italia e nel mondo.
Quanto ci vuole x un canile ??? 100.000 euro ?? bene 100.000 euro di scatolette e medicine da mandare ai bambini in Africa.. me ne frego se salvo 50 cani e giu’ non arrivano a 5 anni.
Quando la fame nel mondo sara’ sconfitta mi occupero’ dei cani e dei gatti.
io la vedo cosi’… poi e’ chiaro il prete lo avra’ detto per interessi suoi e del suo capo.
L’intervento di TaK, molto esplicito, mi ha suggerito una domanda che rivolgo agli amici di UAAR – e proprio in quanto aderenti o simpatizzanti, come sono io, di UAAR: cosa ne pensano della sperimentazione fatta su corpi animali per avere indicazioni utili all’uomo in quanto servono alla ricerca medica?
Personalmente, per non nascondermi – anche se mangio carne e quindi accetto che animali vengano allevati e uccisi per mio utile, consapevole della contraddizione in cui vengo a trovarmi – sono contrario.
allora perchè costuiscono le chiese invece di aiutare chi muore di fame si puo anche pregare in casa ecc , ecc,
mah… siamo sempre li col discorso… se la sperimentazione ( ma io mica dico ammazzare a caso facendo esperimenti inutili ) servisse a salvare la vita di un uomo sarei un pazzo a essere contrario.
Se a un suo caro venisse salvata la vita con un medicinale scoperto grazie alla sperimentazione su animali come la prenderebbe ??
se NON venisse salvato perche’ il medicinale, non potendo essere stato provato su animali, e’ ancora in uno stadio troppo arretrato ???
p.s.
So bene che la sperimentazione sugli animali non esaurisce ne completa la ricerca sui rimedi medici.. era solo un esempio “estremo”.
Saluti.
@ Tak
Ma non dipende tutto da come vengono considerati gli animali? Infatti non rivolgevo a te la domanda, in quanto la risposta era implicita nel tuo intervento.
Comunque utilizzo il tuo esempio – ‘estremo’, lo so bene – per fare un ragionamento ancora più estremo, volutamente paradossale, e ripeto, in ogni caso non rivolto a te: se si considerano gli animali portatori degli stessi diritti che si riconoscono agli uomini, perchè il tuo stesso esempio non potrebbe essere applicato agli uomini chiedendo come la piglierebbe chi vedesse morire un proprio caro perché non si è permesso un esperimento su un uomo (come poteva davvero ‘pigliarla male’ un nazista perchè non si era fatto l’esperimento su un ebreo o su un rom considerati come animali)?
@Ulv
“Va bene, bisogna amare gli animali – non credo che il prete si sentirebbe di negarlo – ma gli esseri umani valgono di più. Chi è disposto a spendere fior di soldi per nutrire un animale che un tempo si faceva vivere con molte meno pretese, e non è disposto a farlo per il prossimo suo, credo sia lui la bestia.”
E’ troppo facile tirare fuori questo discorso solo quando si parla di animali.
Per coerenza andrebbe fatto per tutto. Perché spendere un sacco di soldi in vestiti firmati, viene prima il tuo prossimo, quindi tutti a comprare i vestiti ai mercatini. Perché spendere un sacco di soldi per la macchina nuova e potente, viene prima il tuo prossimo, quindi tutti a girare con piccole utilitarie, meglio se di seconda mano. Perché spendere un sacco di soldi per pitturarsi la faccia, viene prima il tuo prossimo, quindi tutte le donne d’ora in poi senza trucco. Perché spendere un sacco di soldi per vacanze in posti esotici, viene prima il tuo prossimo, quindi tutti in vacanza ai giardinetti in città. E via discorrendo…
la specie umana si comporta proprio come nazista con gli altri esseri viventi, vabbene che se non cambia il disastro non è lontano, scomparirà trascinandodsi dietro la maggior parte delle altre specie, ma la vita sulla terra continuerà ,,,,,,
Per chi avesse voglia di ascoltare una canzone, piuttosto particolare, di Herbert Pagani, sempre sottovalutato ma mai dimenticato e, credo, ancora caro al cuore di molti, consiglio “Concerto per un cane”.
La consiglio soprattutto a quel degno personaggio di mario scattolon (che chiamare don mi pare eccessivo).
@giuseppe sbattezzato
parole sante è il caso di dirlo!!
@bruno gualerzi
io sono un carnivoro pentito, nel senso che dopo mi sento in colpa. Per la sperimentazione sono furibondo quando viene fatta a fine cosmetico, molto scettico sull’utilità a fine medico, e sostanzialmente contrario.
Se si considerano gli animali portatori degli stessi diritti che si riconoscono agli uomini, allora tutto il mio ragionamento va a farsi benedire, logico.. ma potra’ mai essere cosi’ ?
La domanda da farsi allora e’ questa, cosa rende diverso un uomo da un animale ?
Secondo te Bruno ?
“la specie umana si comporta proprio come nazista con gli altri esseri viventi,….”
boh potrei essere d’accordo con te Giuseppe… io sono contrario alle pellicce, inorridisco quando in tv ripropongono il massacro delle foche a bastonate, affonderei tutto il Giappone per la caccia alle balene, metterei in galera chi abbondona i cani in autostrada ecc ecc…
mi vengono pure i lacrimoni se vedo un gattino spiaccicato sull’asfalto, ma non esiterei a provare un nuovo vaccino su 1000 gatti, se questo mi permettesse di salvare UN essere umano.
@ Tak
io non credo di avere nessun potere per impedire l’abominio degli inutili esperimenti sugli animali più che informarmi su chi li fa senza alternative e più che limitarmi a non agevolarli non posso fare
sono favorevole a tutti i tipi di ricerca compresa quella su feti abortiti su embrioni e su tessuti umani lasciati alle banche dopo la morte ma non a quella sugli animali
il sito sarà un pò di parte ma esprime il mio pensiero:
http://www.ricercasenzaanimali.org
la polemica di questo prete è ridicola; se fosse per le religioni come il cristianesimo e l’islam gli animali sarebbero considerati recipienti vuoti senz’anima, neanche capaci di provare affetto e dolore fisico.
Tak…per cortesia, non essere ingenuo!
I problemi dei fratelli terzomondiali non sono risolvibili nemmeno con tutti i soldi del mondo, pertanto continua pure a nutrire il tuo cane con serenità….le 100.000 euro non salveranno mai nemmeno un bambino africano, fidati.
Io ho:
1 cane
4 gatti
4 serpenti
Ho sempre avuto animali. Melgrado questo ho trovato il tempo e i soldi per fare volontariato e adottare dei bambini a distanza.
Molt cattolici hanno solo i loro vestitini firmati, le belle auto, ecc e trovano solo i soldi da dare al prete. Ironico no?
Sulla ricerca. Ci sono alcuni campi (staminali, trapianti,ecc) dove ahimè è necessaria la sperimentazione sugli animali. Non sono contraria in se per se, però sono contraria alla crudeltà inutile. L’altro giorno ho visto un servizio su un centro di ricerca sulle cellulle staminali in Cina. Quello che mi ha colpito molto è il rispetto con cui trattavano i maiali questi ricercatori. Stalle spaziose e pulite, buon cibo, la possibilità di uscire e ruzzalare in giro, ecc.
Poi penso ai centri di ricerca lagher occidentale.
La differenza di mentalità è titanica.
Un’altra cosa è la sperimantazione cosmetica fatta iniettanto a coniglie topii vari ombretti, profumi, creme, ecc. Quello che mi chiedo è:
1) sono prodotti per uso topico quindi che senso ha iniettarli?
2) ma colture cellullari di pelle umana non darebbero risultati più credibili?
Tak mi chiede cosa rende diverso un uomo da un animale.
Risposta mia personale: tante cose ovviamente rendono diverso un uomo da un animale… meno una, sostanziale, che invece li accomuna: soffrono entrambi allo stesso modo, e non come specie, ma proprio come individui.
Da questo punto di vista gli uni e gli altri hanno ‘diritto’ a rifuggire dal dolore provocato da altri esseri viventi.
dicono che Budda non parlò mai né mai rispose a domande su Dio; voleva che gli esseri umani si impegnassero a liberarsi dalla sofferenza e far scelte che diminuissero la sofferenza per tutti gli esseri
Questo don Mario dovrebbe evitare di citare le sacre scritture a proposito degli animali. Sulla bibbia c’è scritto che i pipistrelli sono uccelli.
Ok ragazzi, finiamola con questa storia appiccicosa e un po’ irritante dell'”animalista”. Io non sono assolutamente un animalista. Che vuol dire essere animalisti? Siamo o non siamo animali? Sì, lo siamo, e poi via coi distinguo, con i ‘ma’, con i ‘però’. Basta, please!!! Che rottura di scatole. La cosa è semplicissima, addirittura banale. Come un coccodrillo o un ornitorinco porrebbero, e credo pongano, se stessi al centro del creato, così facciamo noi umani. E’ ovvio e naturale. Ma lo è solo in una condizione primitiva di lotta per la sopravvivenza: con l’acquisizione di una coscienza più evoluta diventa inevitabile rendersi conto che in questo bel ‘creato’ c’è al centro la vita. Non la mia o la tua o quella del coccodrillo. La vita! Per me amare il mio cane è come amare me stesso o il mio prossimo umano. Senza distinguo, nè ‘ma’ o ‘però’. Il resto sono sciocchezze. Io amo la vita. Come la ama il mio cane. E il mio prossimo umano. Odio il dolore, quello del mio prossimo umano e quello che esiste, a sfascio, nel creato intero. Io non sono animalista, e non mi piacciono gli animalisti, perchè non si sentono animali come quelli che vogliono difendere.
Scusate la tirata, ma io amo la vita. Saluti.
@ bruno dei
Solo un appunto in merito alla tua tirata che – pur con qualche ‘finiamola’ di troppo – mi trova poi sostanzialmente d’accordo.
‘Animalista’, come ‘femminista’, è uno di quei termini che trovano una ragion d’essere, più che come valore assoluto, in quanto esprimono una sensibilità che si è fatta faticosamente strada in un contesto storico – tutt’altro che superato, v. la notizia che stiamo commentando – in cui animali e donne erano visti come essere inferiori.
Con tanti bersagli ancora da colpire in questo senso, non credo che il principale sia costituito da chi si professa animalista.
Ciao.
@ bruno Gualerzi,
guarda però che, amando la vita, io amo (beh, non esageriamo, diciamo che io rispetto) anche gli animalisti, come i femministi, un po’ meno altri -isti (e ce ne sono tanti)!
Credo in realtà che tanti animalisti la pensino (e soprattutto ‘sentano’) in sostanza come me, come noi. Solo che penso che dovremmo avere il corsaggio di arrivare fino in fondo al ragionamento, perchè il nostro scopo è misurare fino in fondo la distanza abissale che ci separa da quella ‘umanità’ primitiva e non evoluta che si scorge dietro a notizie come quella che qui andiamo commentando.
Sarà presunzione la mia, ma credo che i gradini che ci separano, e debbono separarci, dal pretonzolo in oggetto e dal suo mondo siano tanti, tantissimi. Non è l’uomo al centro del mondo, nemmeno al centro del NOSTRO mondo, in quanto esseri umani. C’è la vita. E da qui discendono a cascata una quantità di idee e valori che forse non riusciamo a misurare fino in fondo.
Ciao.
Segnalo questo video che può stimolare una riflessione in chi sostiene posizioni antropocentriche, si trova anche sottoforma di file powerpoint:
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=6386
Perché non una parolina per tentare di rinsavire coloro che i cani – ed altri animali – li maltrattano?
Vedere su http://www.firmiamo.it/animali.
Mi piacerebbe che don Mario Scattolon ci facesse sapere cosa ci fanno i frati della Sacra congregazione dei figli dell’immacolata a Nerviano, vicino a Milano con tutte quelle scimmie di specie protetta, pare importata anche dalle Mauritius.
Cosa ne facciano delle scimmie non si sa. Perché lì pare che nessuno vuole parlarne e all’ingresso, protetto da telecamere e filo spinato, non lasciarono nemmeno avvicinare alcuni giornalisti Rai.
Vedere http://www.report.rai.it trasmissione del 22 ottobre 2004.
….“comprano” cani ma non figli, che spendono “più per il proprio cane che per la carità cristiana”.
Bene, allora via con gli anticoncezionali ed adottare i bambini del terzo mondo per toglierli dalle bombe – a volte benedette da preti ufficiali?- dalla miseria e dalle grinfie di possibili missionari cattolici repressivi, ansiogeni, manipolatori di coscienze eccetera eccetera.
Se il Vaticano – chissà per quali difficoltà – non riesce a controllare quel che combinano certi sacerdoti del cortile di casa figuriamoci quelli a migliaia di chilometri; d’altronde mi pare che la Chiesa non abbia una gran voglia di collaborare con i magistrati.
(Personalmente sono favorevole ad una severa scuola per una “patente per possesso di cani”. Non solo per quelli potenzialmente più pericolosi).
@ Ann
“Tak…per cortesia, non essere ingenuo!
I problemi dei fratelli terzomondiali non sono risolvibili nemmeno con tutti i soldi del mondo”
Eh si, soprattutto quando tutti quei soldi i fratelli “terzomondiali” non li vedono.
“pertanto continua pure a nutrire il tuo cane con serenità….le 100.000 euro non salveranno mai nemmeno un bambino africano, fidati.”
Io il cane non lo nutro, semplicemente perche’ non ce l’ho, e non ci tengo neppure ad averlo.
Poi che 100.000 euro non possano rendere la vita migliore di un bimbo ad esempio preso in affidamento a distanza lo dici tu, quindi scusami ma non mi fido.