Cambogia e Thailandia in guerra per un tempio

Il tempio khmer di Preah Vihear ha almeno mille anni. Come il più famoso sito di Angkor, inizialmente era un luogo di culto induista, ma fu poi riconvertito al buddhismo quando i sovrani khmer scelsero questa nuova religione. Il suo pregio architettonico è tale che, soltanto tre mesi fa, è stato inserito dall’Unesco nell’elenco dei luoghi che costituiscono un “patrimonio dell’umanità”, e in quanto tale oggetto di una speciale protezione.
La decisione dell’Unesco ha purtroppo sortito l’effetto opposto. Il tempio si trova al confine tra Cambogia e Thailandia: già conteso da decenni dai due paesi, è ora oggetto anche degli interessi economici legati a un probabile, crescente interesse turistico.
Benché sia un luogo sacro del buddhismo, ed entrambi i paesi siano a larga maggioranza buddhisti, nei giorni scorsi il conflitto ha assunto aspetti bellici: scontri a fuoco tra soldati dei due eserciti hanno avuto luogo l’altro ieri. I thailandesi avrebbero addirittura sparato un missile; da parte sua, il premier cambogiano Hun Sen ha minacciato di trasformare la regione in “una zona di morte”, qualora le truppe thailandesi non l’avessero sgomberata. Un ritiro è stato annunciato, ma manca al momento una conferma ufficiale che abbia effettivamente avuto luogo.

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16 commenti

San Gennaro

Tutto questo per la venerazione di un uomo molto illuminato, saggio e buono …
o per amore del dio QUATTRINO?

Stefano Bottoni

La Storia insegna che mai, assolutamente mai, una guerra è scoppiata per motivi esclusivamente religiosi. La religione può essere utilizzata come specchietto per le allodole nei confronti della carne umana mandata al macello, per fomentarne il fanatismo, ma i condottieri (re, imperatori, presidenti…) hanno sempre agito con in mente due ben precisi obiettivi: ricchezze e potere. Null’altro.

Valentino Salvatore

Non sottovalutiamo il potentissimo richiamo a livello propagandistico, motivazionale e ideologico che da sempre ha avuto la religione per spronare proprio quella “carne da cannone” alla guerra. E non sottovalutiamo neanche il fatto che la religione è anche espressione di un certo tipo di potere, una componente organica di esso, specie di quello autoritario. Insomma, potere, ricchezza e religione sono spesso elementi in stretta correlazione, che si sostengono l’uno con l’altro.

Aldo

La religione è di per se una guerra. Religione viene dal latino religo che significa unire e di fatto divide perché separa chi la pensa in un modo da chi la pensa diversamente. Lo stesso Gesù diceva: “Non sono venuto a portare la pace, ma la spada. A mettere il fratello contro il fratello”.

Lucia aka zeta

Ci sono momenti in cui dubito della bontà dell’evoluzionismo…

Andrea

Noi abbiamo avuto le nostre crociate, adesso loro hanno le loro.
Triste davvero che questi dei abbiano tutti una grande sete di sangue, dal primo all’ultimo.

Ciao a tutti

Mikele

Quoto Andrea. Non c’è stata religione che non abbia scatenato guerre (indipendentemente dal fatto che sia solo la scusa dei potenti)…Solo la ragione (e la pancia piena) inducono la persone a ragionare.
Provate a dire a un tale che ha tutto ciò di cui ha bisogno “Devi combattere gli infedeli e morire per l’amore di Dio/Allah/Ywh/Buddha ecc.”…Il tizio risponderebbe “Ma vedi di andare dove devi andare e non seccarmi!”…Invece l’ignorante e il morto di fame diranno “SI! MASSACRIAMO GLI INFEDELI!”, in fondo che avrebbero da perdere…

Leonardo

In questocaso non c’entra niente il Buddhismo. La questione è puramente politica e territoriale infatti tempio è solo una vecchia rovina oggetto di attrazione turistica.

Nietzche---

Per la millesima volta, il buddhismo non è una religione. E’ una filosofia.
Parlare del buddhismo come una religione è non solo una semplificazione sbagliata, ma è anche assurdo perchè i buddhisti non venerano alcuna divinità (cosa fondamentale di una religione), quindi non hanno dogmi di fede da combattere o simili.
E’ talmente palese che questa è solamente una guerra economica, che non credo serva a molto continuare a parlare di “religione” in questo caso.
Sarebbe come insistere che l’invasione americana in Iraq sia una guerra tra Islam e Cristianità.

Fede

In guerra per un tempio????????????????????
Beh, ora ho la scusa per dichiarare guerra a quell’antipatico dell’ufficio che ha la scrivania meno logora della mia…

Fabio

Anche in questo caso si rileva come le religioni fanno parte della conflittualità della razza umana. Ogni religione è un paletto psicologico verso il simile e crea un casta, poi, quando ci sono di mezzo i profitti economici dei pellegrinaggi, si scatenano tutti gli istinti primordiali della violenza.

Aldo

Infatti. Anche per questo non credo che le religioni scompariranno. E non scomparirà l’irrazionalità umana. Quella roba cioè che genera conflitti, malesseri e che ci fa vivere tutti peggio. Come sarebbe un mondo in cui tutti si comportassero bene, si rispettassero a vicenda? Un’utopia secondo me.

Alessandro S.

Nietzche— scrive:
16 Ottobre 2008 alle 17:48

Per la millesima volta, il buddhismo non è una religione.

Evidentemente ne sai molto di più degli stessi buddhisti, di tutte le tradizioni, culture e nazioni. Copio alcuni brani dalla discussione della Wikipedia sul buddhismo dove si è dibattuto il problema.
Buona parte degli studiosi definiscono il buddhismo una religione e ciò spiega il motivo per cui è inserito nelle enciclopedie di religione, perché esistono manuali accademici che si intitolano “La religione buddhista”, etc. Nonché in Wikipedia che come avrai notato ha inserito il Buddhismo nel Progetto Religione.
Oltre ad essere comunemente intesto come religione dai suoi praticanti, come tale, ad esempio, rientra nella Classificazione decimale Dewey, come allo stesso modo viene trattato nei corsi universitari, nelle enciclopedie ad argomento religioso e rientra nella pubblicistica di studi religiosi; dall’altro alcuni studiosi hanno evidenziato come, per quanto concerne il buddhismo delle origini, esso sia poco assimilabile alla definizione di religione così come intesa nel suo significato tradizionale. Altri studiosi non sono d’accordo è assimilano anche il buddhismo delle origini all’oggetto-religione indicando però, con il termine “religione”, un più allargato spettro di significati che non è vincolato ai confini del trascendente, della necessità o meno di divinità o deità, e al soprannaturale. Tutte le scuole buddhiste nel mondo si denominamo comunque come religiose, partecipando agli incontri interreligiosi e fondando associazioni che si autodefiniscono religiose. In Italia la maggiore organizzazione che rappresenta quasi tutte le tradizioni buddhiste presenti in Italia, l’U.B.I., Unione Buddhista Italiana, si definisce un’associazione religiosa ed è stata riconosciuta come ente religioso con un Decreto del Presidente della Repubblica. Tutti i centri e i monasteri buddhisti presenti in Italia che conosco si definiscono centri religiosi e stampano pubblicazioni che parimenti si definiscono religiose. Centri e rappresentanti delle principali tradizioni buddhiste hanno partecipato ai lavori del “Parlamento della religione” fin dal 1909, agli incontri interreligiosi di Assisi, alla Conferenza mondiale delle religioni per la pace. l’EBU, l’Unione buddhista europea, che associa quasi tutte le comunità buddhiste presenti in Europa, definisce nella sua Costituzione il buddhismo una religione. Il principale monastero Zen italiano organizza un “Seminario teologico” (vedasi: http://www.fudenji.it/it/seminario/seminario.html). La Soka Gakkai, che non fa parte dell’UBI, si considera però lo stesso un ente religioso e come tale è stata riconosciuta dallo stato. Tutti gli asiatici buddhisti che conosco non solo considerano il buddhismo una religione, ma si offendono quando si insinua che non lo sia.
Come puoi negare tutto ciò?

Nietzche---

@ Alessandro
“Altri studiosi non sono d’accordo è assimilano anche il buddhismo delle origini all’oggetto-religione indicando però, con il termine “religione”, un più allargato spettro di significati che non è vincolato ai confini del trascendente, della necessità o meno di divinità o deità, e al soprannaturale.”
Appunto, dipende tutto da come intendi la parola religione.
Se ti fa piacere, riformulo dicendo che, con il significato di religione che si da comunemente, e che riporta subito alla mente i tre monoteismi occidentali, il buddhismo non è religione.
Quei buddhisti che, tu dici, si offendono con simili insinuazioni, forse hanno scordato che Buddha abborrì sempre di essere considerato un “dio”, e che una religione senza un pantheon (più o meno grande) andrebbe più correttamente definita una filosofia.

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