Bisogna dirlo a Carlo Giovanardi: all’ombra della Mole proliferano nazisti. Accade questo: la dottoressa Michela Paschetto ha realizzato un sondaggio i cui risultati sono stati giudicati così interessanti e “clamorosi” da essere pubblicati sull’ultimo numero di Torino medica, l’organo ufficiale dell’Ordine dei medici: “nella certezza di aprire un dibattito sereno”. Da questa inchiesta emerge che tre infermieri su quattro dicono sì all’eutanasia, il 74 per cento degli interpellati; e il 44 per cento si è trovato più volte di fronte a pazienti che hanno chiesto espressamente e ripetutamente di morire perché venisse posto fine alle loro atroci e senza speranza sofferenze. […] La maggioranza degli interpellati ha fra i 30 e i 40 anni, lavora in terapie intensive, lungo-degenze e chirurgie. Molti sono cattolici: “il 76 per cento degli infermieri che crede è favorevole all’eutanasia volontaria. Il contatto quotidiano con il dolore ha messo in crisi le loro convinzioni”, dice la dottoressa Paschetto, che aggiunge: “La mia convinzione dimostra quanto gli infermieri vivano e ‘sentano’ il problema. Oltre il 50 per cento dice di essersi documentato molto, partecipando a convegni, leggendo libri e articoli. È un tema, questo, che può essere confinato tra quelli solitamente definiti dei “diritti civili”? O non è anche questo un problema sociale? Quante persone coinvolge e riguarda? L’enorme sofferenza, dolore, avvilimento nel constatare che il proprio corpo non risponde più, non è anche questo un qualcosa che a giusto titolo di può definire “problema sociale”? […]
Fonte: Italia TV