È davvero in atto un’offensiva tradizionalista dai tratti clericali che impedisce in Italia l’adozione delle riforme civili dei moderni paesi occidentali? Massimo Teodori con l’occhio dello storico e la verve del polemista laico ripercorre le ultime tappe dell’antimodernismo antiliberale: fecondazione assistita, coppie di fatto, bioetica, aborto, terrorismo, radici cristiane, Stato e Chiesa. Ma la responsabilità del ritorno a un fosco passato non è di papa Ratzinger e del cardinal Ruini che fanno aggressivamente il loro mestiere. È piuttosto di quei politici che nel centrodestra e nel centrosinistra abdicano alla loro autonomia e inseguono la Chiesa per ottenerne i favori. L’imbroglio italiano non sta dunque nella vecchia divisione politica tra il cattolico e il laico, in cui ciascuno rispettava le ragioni altrui. Sta nella crociata neo-tradizionalista guidata dagli atei devoti, dai laici pentiti e dai liberali bigotti che, sulla scorta delle direttive episcopali, pretendono di stabilire che cos’è il “nuovo liberalismo” e la “sana laicità” mentre si adoperano per imporre un nuovo oscurantismo.
Massimo Teodori, “Laici. L’imbroglio italiano, (Marsilio editore, 2006)
Fonte: Nuova Agenzia Radicale