Il Network Arabo per i Diritti Umani ha reso noto che il sito dei laici arabi www.3almani.org è già stato messo al bando da cinque paesi mediorientali: Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi, Siria e Tunisia. A detta del Network, i contenuti laici sembrano essere i più temuti da parte dei regimi arabi, più ancora dello stesso tema dei diritti umani.
Governi arabi mettono al bando sito laico
10 commenti
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Teocrazia teocrazia
per piccina che tu sia
fai le valige e fila via!
insomma cosa deve fare il libero pensatore a questo mondo?? leggere e convertirsi
alle fedi del nulla ????perche’ di nulla parliamo quando andiamo a vedere in fondo alla torta.
Anche il papa demonizza il laicismo. Se potesse immagino che anche la chiesa farebbe chiudere i siti a tema laico.
Sia mai che qualcuno/a cominci a pensare con la propria testa…
maletetten ateisten 🙂
@ MetaLocX
Il papa non solo teme il laicismo, ma lo ha inventato lui !
Non esiste alcuna differenza tra laicità e laicismo, però siccome (con l’eccezione del principe Ruspoli e pochi altri) i confessionalisti non hanno il coraggio di definirsi tali, definiscono essi stessi “laici” indicando come laicisti quelli che non sono d’accordo con loro
Nelle miserie della cronaca nostrana, mi è capitato spesso di leggere le diatribe tra cattolici e mussulmani a proposito della costruzione di moschee in Italia.
Spesso, coloro che non amano lo spuntare dei minareti sul nostro territorio, invocano, non senza un fondo di ragione, il cd. “principio di reciprocità”.
Tale principio è richiamato, a volte, nei rapporti diplomatici bilaterali tra Stati per indicare che si autorizza una determinata iniziativa di uno Stato nel territorio soggetto alla sovranità di altro Stato a condizione, appunto, di reciprocità.
Al di là dell’istituto diplomatico richiamato dai cattolici, ritengo urgente che l’Europa, oltre all’Italia, si ponga politicamente il problema di tutelare, non tanto o non solo coloro che professano altre religioni nei paesi mussulmani, ma soprattutto i liberi pensatori, gli atei e gli agnostici.
Le discriminazioni come quella riportata da questo articolo sono gravi e reiterate. Molti atei, quando esprimono le loro idee, in alcuni di questi paesi, rischiano letteralmente la vita.
Se l’Europa non avrà la capacità o il coraggio (o l’interesse) di intraprendere una dura politica nei confronti di questi regimi teocratici ed intolleranti, a difesa dei principi fondamentali della nostra società occidentale, non ci si potrà allora stupire quando nel cuore della “vecchia Europa”, che ha conosciuto il Rinascimento, l’Illuminismo e tutte le altre correnti di pensiero che ci hanno portato ad essere quello che oggi siamo (e ad avere un sito come questo, ad es.), sorgeranno sempre più quartieri, centri culturali, luoghi di culto frequentati da persone che sembrano provenire direttamente dal nostro peggiore medioevo.
Su un punto così fondamentale, è inutile nascondersi dietro un dito (intendo i farfugliamenti delle anime belle) si tratta di un vero e proprio scontro di culture, se non di civiltà.
Saluti
E adesso banditeci tutti.
Slogan che fra non troppo riecheggierà purtroppo tra atei e agnostici.
I governi teocratici e semi-teocratici islamici hanno il terrore che la storia si ripeta: loro che sono ancora nel medioevo, temono la rivoluzione illuminista.
Che invidia sta provando b16