Giulio Colangeli, 20 anni, è sopravvissuto al terremoto che ha colpito l’Abruzzo. Non così suo zio, sua zia, alcuni suoi amici. Ciononostante il padre Antonello, medico, attribuisce il suo salvataggio a un “intervento divino”. La storia è circolata all’estero, grazie a un articolo di Lucy Bannerman pubblicato sul sito del Times.
Il terremoto e la teodicea: “un intervento divino”
111 commenti
Commenti chiusi.
Evidentemente questo buon dio delle quasi trecento persone che sono morte se ne è sbattuto le palle…
Lasciamo perdere cio’ che dice una persona coinvolta emotivamente, diamogli supporto psicologico e solidarietà.
Il fatto e’ che c’e’ stata una tragedia, che sono morte più di 290 persone, che ci sono feriti, invalidi, sfollati a causa di un evento
Ora che qualcuno si permetta di dire che quell’evento e’ divino e’ veramente di pessimo gusto: sia l’evento intero (castigo divino?), che alcuni dettagli (dovremmo ringraziare l’intervento divino che ha salvato la persona X, ma ha lasciato morire le persone Y?)
Si può capire la gioia di un padre che ritrova il figlio sopravvissuto e che nell’emozione del momento mette in secondo piano tutte le altre vittime della tragedia, suoi familiari compresi, e si può anche capire che, credente o non credente ‘ringrazi dio’ per questo salvataggio usando un’espressione stereotipa da non prendere alla lettera… ma qui pare che si tratti di una convinzione profonda. E si tratta di un medico, cioè di una persona con gli strumenti culturali, non dico per mettere in discussione, se credente, l’operato divino in questa corcostanza, ma almeno per non personalizzarlo in questo modo. E invece emerge tutto il rapporto superstizioso che si ha con dio e che si vuol salvaguardare ad ogni costo (e a che costo, in questo caso!), sempre e comunque. E che poi viene contrabbandato per ‘fede’.
(Non conosco, se non molto approssimativamente, l’inglese e non sono stato in grado di leggere il lungo articolo riportato. Se ne emergessero elementi tali da rendere improprie queste considerazioni, me ne suso)
Come sempre, il superstite testimonia come la sua preghiera sia stata ascoltata dal suo dio; la vittima non può raccontare come mai le sue mille pietose invocazioni siano rimaste del tutto disattese.
Conclusione: o dio è un po’ sordo, o un po’ str*#zo.
Questo dio smaccatamente di parte. Ma non dovremmo essere” tutti figli suoi”?
la madre dei fessi e’ sempre incinta. purtroppo……
@ Maurizio
I disegni di Dio sono imperscrutabili. Chi sei tu che osi giudicare il suo operato? Abbassa la cresta, inginocchiati, porgi le terga. Dio dà la vita, Dio la riprende: ora e sempre rendiamo grazie a Dio per la sua infinita bontà e misericordia.
“Vuolsi così colà dove si puote, e più non dimandare.”
Molti credono o ringraziano dio più mero “istinto psicologico” che per vera fede!
si tratta del commento di una persona fortemente provata e quindi lascia il tempo che trova. Circa le convinzioni dei dottori devo dire che non ho mai conosciuto una categoria di persone più superstiziosa dei medici.
Sergio I scrive:
13 Aprile 2009 alle 9:58
I disegni di Dio sono imperscrutabili. Chi sei tu che osi giudicare il suo operato?
———————————-
E tu come fai a saperlo?
E chi sei TU per arrogarti il diritto di deciderne l’imperscrutabilità?
Senza contare la trolleria di venirlo a raccontare qua…
@ Maxalber
Accidenti, ho capito: quando scherzo devo sempre segnalarlo, altrimenti passo subito per troll.
Eppure che scherzassi mi sembrava chiaro (visto che bazzico da almeno un anno da queste parti).
Evidentemente gli altri morti non erano degni di essere salvati. Che schifo questo Dio.
L’avevi messa giù bene e io sono stato frettoloso.
Fatta la mia monata quotidiana, spero di averle esaurite per oggi…
è tutto già scritto nel libro di richard dawkins The God Delusion. Credo che RD abbia bene o male parlato nel libro di tutte le assurdità (tra cui questa) nel libro, elencando le incredibili e paradossali affermazioni di quanti danno priorità alla fede e non alla ragione. Perché un dio che salva una persona su 297, o è pazzo, o è diabolico, o è malvagio, oppure semplicemen- te e molto più probabilmente non esiste per niente. Ma questo lo capisci se usi la ragione, non lo capisci neanche minimamente se la tua fede ti fa “ragionare” così, senza logica.
Buona resurrezione di amici immaginari
nella sua infinita saggezza questo dio ha anche distrutto decine di chiese inutili monumenti alla paura e all’ignoranza. questo dio si chiama natura.
Dio…puah!
quel medico non sta facendo il proprio mestiere….
Benvenuto al neo-troll Sergio I!
@ Per tutti
Non penso tanto al padre; il singolo può lasciare il tempo che trova ma lo sciacallaggio da condannare su questa storia sarà quello del prete di radio maria, bruno vespa, buttiglione, formigoni e ciellini vari………
N.B. tutte le minuscole sono volute.
Non capisco né il senso dei commenti né tantomeno lo scopo della pubblicazione di tali notizie. E’ evidente che se non crediamo in Dio tali eventi ci debbono lasciare totalmente indifferenti e non dovremmo insultare una creazione degli uomini. Del resto se siamo credenti non ci fa certo paura la morte e di fronte alla vita eterna tutte le vittime non hanno perso assolutamente nulla. L’ipotesi di un atto soprannaturale dovrebbe essere visto da una mente aperta (che può essere una persona di scienza ma a suo modo credente) in altro modo: può essere che la nostra spiritualità metta in moto forze sconosciute. Quindi Dio non interviene direttamente, ma semplicemente crea delle leggi che permettono “il miracolo”. Del resto se i fisici quantistici stanno spendendo miliardi di euro per osservare solo un 4% della realtà, con tanti di quei aggiustamenti per elaborare un “modello standard”, allora vi possono anche essere fenomeni sconosciuti.
ambarabacciccicocò quale credente salverò…
MA CHE DIO SIMPATICO!
“A poco a poco prevale il silenzio, e allora, dalla mia cuccetta che è al terzo piano, si vede e si sente che il vecchio Kuhn prega, ad alta voce, col berretto in testa e dondolando il busto con violenza Kuhn ringrazia Dio perché non è stato scelto.
Kuhn è un insensato. Non vede, nella cuccetta accanto, Beppo il greco che ha vent’anni, e dopodomani andrà in gas, e lo sa, e se ne sta sdraiato e guarda la lampadina senza dire niente e senza pensare più niente? Non sa Kuhn che la prossima volta sarà la sua volta? Non capisce Kuhn che è accaduto oggi un abominio che nessuna preghiera propiziatoria, nessun perdono, nessuna espiazione dei colpevoli, nulla insomma che sia in potere dell’uomo di fare, potrà risanare mai più?
Se io fossi Dio, sputerei a terra la preghiera di Kuhn.”
Primo Levi – Se questo è un uomo
@ Massimo
Anche a me era venuto subito in mente questo passo molto conosciuto di Primo Levi. Ti ringrazio, e credo ti ringrazino anche gli altri (credenti esclusi), per averlo riportato. Penso che commento più appropriato non ci sia.
Catastrofi come questa mostrano esattamente il contrario di quello che viene detto strumentalmente oppure amplificato a mo’ di propaganda come in questo caso.
un dio discriminatore che salva una persona per farne morire 290, in fondo, sarebbe in linea con quanto scritto nella bibbia. un’idea razzista che è stata messa in evidenza più volte… guarda caso, questa idea si concilia poco con quella rassicurante e buonista che esponenti della chiesa come cantalamessa vorrebbero propinare al popolino dell’italietta. per cui l’apparato divino, che da duemila e passa anni cercano di propinarci in tutte le salse, non riesce proprio a stare in piedi in nessun modo. dispiace per loro!
purtroppo la piu dura lezione che insegnano questi eventi è che la natura è selvaggiamente indifferente alla nostra storia, per cui sarebbe il caso di aiutarci un po’ di più tra di noi (e non soltanto quando succedono terremoti), senza impugnare crocefissi ed acquasante.
quando ci capita una calamità non è dio che ce la manda e non è dio che ci salva se la scampiamo
questo è quanto
tutto il resto è fuffa
@ Per tutti
Secondo “La Republica” un buon numero degli Abruzzesi attendati stà disertando le messe celebrate sul campo. Secondo voi da cosa dipende? Questa aria l’ha avvertita anche il vescovo che nell’omelia di ieri se l’è presa anche con il cielo (per opportunismo, naturalmente).
Non capisco perché si pubblichi e si commenti la notizia di Giulio Colangeli (un cognome che è tutto un programma) che sarebbe stato salvato dal “buon” Dio in persona dalle macerie del terremoto aquilano e non si pubblichi la notizia di Radio Maria che ha affermato -via etere e al mondo intero- che il terremoto che ha raso al suolo parte dell’Abruzzo e provocato la morte di più di 250 persone è stato “voluto” dal “buon Dio per rendere la popolazione abruzzese partecipe delle “sofferenze” patite dal suo “filgliolo” Gesù circa 2.000 anni or sono.
Queste auguste “parole” di Radio Maria possono essere sentite cliccando su http://www.youtube.com/watch?v=obKwqICewQA
Gli accessi a questo video risultano alle ore 12 del 14.4.09 ben 31.122 e i commenti, piuttosto feroci, 470. Nel mio piccolo ho contribuito, così come ha fatto Axteismo, ad agevolare la diffusione delle deliranti parole della Radio Vaticana pubblicandole sul blog.
E l’UAAR?
come sempre, grande Primo Levi!
e per chi non li avesse mai letti consiglio i Racconti Fantastici, fantastici racconti di quasi fantascienza.
Non capisco. Se quelli che sono sopravvissuti erano particolarmente meritevoli agli occhi di Dio, vuol dire quindi che quelli che sono morti dovevano essere – per forza di cose e chissà per quale ragione – particolarmente invisi ai suoi occhi. Ma allora cade uno dei mantra che i credenti ripetono compiaciuti dopo ogni catastrofe: che Dio, nella sua infinita bontà, chiama a sé i più meritevoli, destinatari di qualche oscuro disegno. In tal caso, dunque, devono essere i sopravvissuti ad essere poco meritevoli di essere chiamati dal loro Dio.
In un caso e nell’altro, dovrebbero mettersi d’accordo e decidersi una buona volta.
@maxalber
tranquillo ne hai fatte 2 la mia (riferita a Dalila) nel tread precedente era un antifrasi e avevo evitato commenti + pesanti dato il contesto.
🙂
La “sindrome di Munchausen per procura” e’ una forma di perversione che spinge
certi individui a danneggiare la salute di chi gli e’ vicino,simulando malattie o incidenti,
al preciso scopo di poter sostenere la parte del buon samaritano,a volte per ricavarne
vantaggi personali,ma talvolta solo per un patologico bisogno di esercitare la propria
“bonta”.
I casi piu’ frequenti sono purtroppo di madri ai danni dei loro bambini.
Negli States si sono registrati numerosi casi clamorosi:2 signore premiate come
“madri dell’anno”rispettivamente da Reagan e da Clinton sono risultate affette da questo vizietto.
Ora,direi che nostra Santa Madre Chiesa ne e’ stata affetta in tutta la sua storia:
per secoli ha ostacolato lo sviluppo della medicina in occidente,per questo nel medioevo e nel rinascimento gli unici medici affidabili erano ebrei e arabi.
Ancora all’inizio dell’800 nello Stato Vaticano era proibita la vaccinazione
antivaiolosa !
Non parliamo poi delle infinita lagne scatenate ultimamente contro la ricerca sulle
staminali,l’uso del profilattico,il vaccino HIp eccetera.
Madre Teresa di Calcutta a quanto si legge fuori delle agiografie era un vero alfiere di questo tipo di politica !
Niente di strano quindi che il Dio che la Chiesa e’ capace di inventarsi rifletta
i suoi archetipi di comportamento,no ?
“Non capisce Kuhn che è accaduto oggi un abominio che nessuna preghiera propiziatoria, nessun perdono, nessuna espiazione dei colpevoli, nulla insomma che sia in potere dell’uomo di fare, potrà risanare mai più?”
Non mi sembra una affermazione agnostica o tantomeno atea, anzi! Temo che qualche credente leggendo questa frase potrebbe ripondere “nulla che sia nel potere dell’uomo, ma solo il mistero di un Dio che si fa uomo per condividerne le sofferenze, come nessuna madre può impedire la sofferenza di un figlio che soffre ma può stargli vicino.” Boh…attenti alle citazioni, dico io.
“Ancora all’inizio dell’800 nello Stato Vaticano era proibita la vaccinazione
antivaiolosa !”
Attenti a non diffondere notizie infondate che potrebbero dare modo ai cattolici di darci dei bugiardi: questa notizia non è vera come si può evincere da questo estratto di archivio municipale del comune di Anzola a proposito delle vaccinazioni antivaiolose “Questo compito era di assai difficile attuazione, soprattutto a causa dello scetticismo della popolazione nei confronti della vaccinazione ; di fronte all’ alta mortalità infantile i genitori arrivavano ad attribuirne addirittura la responsabilità al vaccino, invece che considerarlo un deterrente.
Le autorità tuttavia non si arresero mai e continuarono in tutti i modi a sollecitare la salutare pratica delle vaccinazioni annuali, anche durante il periodo del governo pontificio. I risultati furono del tutto discontinui: si ebbe una punta massima di 436 vaccinati nel 1823, mentre negli anni successivi la media fu di 75-80 inoculazioni all’anno, con di nuovo una punta di 181 vaccinati nel 1850.” http://www.bibliotecanzola.it/storia_locale/pagina29.html
Ribadisco: attenti alle citazioni!! (soprattutto se generiche e non linkate a testi ufficiali)
Putroppo quando le persone sono disperate, si attaccano anche a questo.
Ecco un altro testo che smentisce questa falsa notizia che circola:
http://books.google.it/books?id=bXMFAAAAQAAJ&pg=PA18&lpg=PA19&dq=Leone+XII+circolari+ai++legati+opere+mediche&output=html
Non facciamoci autogol!
un imbecille ke si imbatte in un evento sismico, a parte ogni altra doverosa
considerazione umanitara, imbecille era e imbecille rimane.
non c’è altra scappatoia.
@ alex
Per me invece la citazione da ‘Se questo è un uomo’ di Primo Levi è in perfetta sintonia con quanto riferito di quel dottore. Tu temi che qualche credente leggendo la frase che riporti possa rispondere come hai riportato che che possa rispondere… ma un credente risponderà così di fronte a qualsiasi testimonianza.
Però tu affermi che anche a te non sembra “una affermazione agnostica o tanto meno atea, anzi!”. Senza doverti ricordare chi era Primo Levi (un difensore sofferente di una dignità umana che aveva sperimentato come potesse essere calpestata oltre ogni immaginazione), ritengo che questo riferimento all’impotenza dell’uomo di fronte all’abominio, che non ha più niente di umano, che si sta perpetrando nel lager e che tuttavia porta il vecchio Khun a sperare che il suo dio continui a proteggere lui rifiutando l’evidenza, si possa senz’altro equiparare all’impotenza dell’uomo di fronte ad un evento naturale catastrofico e che nonostante tutto porta quel medico a ringraziare dio rifiutandosi di vedere che realtà sta vivendo.
Naturalmente si tratta di una brano che può sempre essere letto anche in altro modo. Come fai più che legittimamente tu.
Quelli che abitavano in case fatte con criteri antisismici si sono salvati. I morti erano nelle case fatte con la sabbia. Fatte dagli uomini ovviamente. I cristicoli hanno parlato di mistero. Il vero mistero è che cosa c’entri dio col terremoto. Dio non esiste, ma se anche esistesse, chiamarlo in causa con ‘sta faccenda del terremoto non credo giovi granchè alla causa dei credenti. Meglio così dunque.
esiste un personal god per ogni uomo o esiste un dio unico? chi è morto era protetto da un dio minore o è stato solo sfortunato? lo so che sono domande idiote ma quando si leggono certe caz.za.te non si può reagire in altro modo che mettendo tutto in barzelletta.
la teodicea…:)…pazzesco, e i morti?
La storia personale di questo padre, merita solo rispetto, come tutte le altre tragedie provocate dal sisma, la storia dell’ inervento divino è anch’ essa una brutta storia, ancora pù brutta se affermata dai giornalisti, trovare una spiegazione così irrazionale, è tipica dei credenti, altrimenti non sarebbbero tali. Ma in questo frangente solo dolore e rispetto per le persone colpite, non certo per certi giornalisti che dovrebbero essere processati per sciacallaggio mediatico.
x alex
concordo in pieno, la leggenda che il papato proibì la vaccinazione antivaiolosa è errata.
esistono fonti storiche del periodo che attestano senza ombra di dubbio l’esatto contrario.
non cadiamo nell’errore di credere a tutto ciò che è anti-religione, sarebbe un clamoroso autogol.
Mi disse un medico, che geneticamente le persone si dividono in due tipi: quelle portate al “credere” e quelle portate al “sapere”. Le seconde, haimè, nel tempo si sono decimate, per le persecuzioni subite da chi aveva interessi(caste sacerdotali e varie) a tenere in piedi “false credenze”. Se il clero impera è perchè in giro c’è poca intelligenza, vedi quelli che si fanno abbindolare dalle Wanne Marchi e Ratzinger vari(tutti per me sullo stesso piano)
x patrizia
stesso argomento usato da Stirner nel suo Unico; gli uomini moderni (pensanti) sono stati ridotti al silenzio con la tortuta e l’omicidio, la calunnia, il ricatto dagli uomini antichi (i nobili, i preti, la nascente classe industriale, i giudici, gli organi di polizia) 🙂 allo scopo di mantenere intatti i loro privilegi ed impedire all’umanità tutta di godere dei benefici del progresso.
il credente, nella buona o cattiva sorte, s’affida al suo Dio (nel Padre Nostro dice “sia fatta la Tua volontà”) l’ateo e l’agnostico a chi s’affidano ?
@ cefo
alle proprie risorse interiori, ed alla generosità di persone valorose, al di là del proprio credo…
x cefo
l’ateo si affida a se stesso.
Caro vico, ci tengo ancora una volta a comunicarti che Dalila e Dalida NON sono la stessa persona.
Credo che tu ti riferisca a DaliDa comunque e non a me…
@ cefa
Non è che bisogna proprio affidarsi a tutti i costi.
Quando la sorte è cattiva, è cattiva; bisogna anche saper riconoscere una sconfitta quando la si ha davanti, senza sperare sempre in un arbitro che trucchi la partita a nostro favore. Una simile speranza non soltanto non è realistica, non è nemmeno etica.
lo stesso vale per francesc_ateo che si riferisce a me ma risponde ad una trollata di DaliDa,
“non nominare il mio nome invano” 😀 soprattutto perchè non sono io il bersaglio giusto ma una che si fa chiamare come una cantante dai capelli rossi…!
x Cefa
L’ateo è più sano psicologicamente, è cresciuto. Il credente, quando ha capito che i genitori non sono onnipotenti e che non possono più colmare i bisogni di onnipotenza tipici del bambino, s’illude di un padre superiore ancor più potente, il dio. L’ateo invece sa rassegnarsi al fatto che lui nell’universo c’è per caso e che può contare solo sui suoi simili. Non cerca un illusorio paradiso dove vivere per sempre e in delizia.
In genere ama più i suoi simili che un ente di cui non sa. Non è comunque un illuso, sa che fra i suoi simili c’è anche il male, ma cerca di affrontarlo in modo diverso dal cattolico, pur senza giustificare cerca di capire scientificamente ed empaticamente il problema.
Io lo capisco poveraccio. Se ti succede una cosa del genere, è normale che ti vada il labirinto fuori posto. Però nei paesi civili le persone colpite da gravi tragedie (Anche ad es. la perdita di un’arto) vengono sottoposte a trattamento psicologico, altro che santiemadonne.
Chissà perchè i sopravvissuti sono opera di un dio e invece i morti no…
A parte il fatto che non vedo dove stia la notizia: senza bisogno di essere credenti, è normale tra la gente dire, di fronte a fatti inspiegabili e inaspettati, “è un miracolo!”. Più che un richiamo divino mi sembra una metafora, come quando per commentare un incontro di calcio si dice: “è stata una battaglia”. Non è che ogni affermazione di questo tipo debba essere vagliata dalla magistratura, così come ogni richiamo al miracolo non apre una causa di beatificazione.
La mia impressione è che, non avendo niente da dire, ci si aggrappi a tutto pur di ripetere le solite cose, buone per ogni occasione, e che questa ripetizione, alla fine, basti a se stessa, esaurisca il desiderio legittimo di capire, di dare un senso alle cose, arrivando fino al punto di costruirsi un proprio dio personalizzato al quale imputare tutti i mali dell’umanità. Perché, sia detto per inciso, e con un po’ di ironia, il dio di cui parlate voi non sta né in cielo né in terra. E qui si potrebbe aprire una lunga discussione su quanto ci sia di superstizioso e di consolatorio in quest’immagine di dio che vi siete creati, e quanto ci sia di religioso nella vostra idea di ragione… ma questo ci porterebbe senz’altro fuori tema.
Per concludere: l’ateismo non ha risposte da dare alle domande di senso che l’uomo si pone. Non ha niente da dire a una persona che ha perso un famigliare in un terremoto, se non che è stato un caso. E francamente non mi sembra un gran che. Quindi, ben vengano anche i miracoli, veri o presunti che siano.
Buon lunedì non lavorativo a tutti.
@dalila
chiedo ovviamente venia per il frainteso 🙂
patrizia scrive:
13 Aprile 2009 alle 13:32
Mi disse un medico, che geneticamente le persone si dividono in due tipi: quelle portate al “credere” e quelle portate al “sapere”. Le seconde, haimè, nel tempo si sono decimate, per le persecuzioni subite da chi aveva interessi(caste sacerdotali e varie) a tenere in piedi “false credenze”. Se il clero impera è perchè in giro c’è poca intelligenza, vedi quelli che si fanno abbindolare dalle Wanne Marchi e Ratzinger vari(tutti per me sullo stesso piano)
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http://www.uaar.it/ateismo/opere/202.html
Se non l’hai ancora letto lo consiglio caldamente per affrontare l’argomento preparati.
precariatoassicurato scrive:
«Per concludere: l’ateismo non ha risposte da dare alle domande di senso che l’uomo si pone. Non ha niente da dire a una persona che ha perso un famigliare in un terremoto, se non che è stato un caso. E francamente non mi sembra un gran che.»
Alle domande di senso che io, tu, noi tutti – almeno occasionalmente – ci poniamo provo a rispondere coi mezzi di cui dispongo (esperienza, ragione, tradizione, cultura ecc.). Cercandole anche con gli altri, almeno finché gli altri non cominciano a dire sciocchezze che non stanno né in cielo né in terra dando segni evidenti di pazzia.
Direi che la differenza fondamentale tra noi non credenti e voi che vi dite credenti sta proprio in questo: che non abbiamo libri sacri in cui è stata depositata una verità definitiva e che dobbiamo accettare anche se cozza contro la ragione, il buon senso, l’esperienza.
Però un libro sacro a dire il vero ce l’abbiamo anche noi: è il libro della natura, che non ci stanchiamo di consultare e dal quale ricaviamo quasi sempre o almeno spesso risposte soddisfacenti, talvolta persino bellissime e straordinarie che ci riempiono di gioia. E’ tornata la primavera: il primo verde “che spacca la scorza” mi rallegra. Ah, ecco il primo, saltimpalo, e to’ lo zigolo giallo: com’è bello.
Be’ lo ammetto, cosa sarà mai uno zigolo giallo a confronto delle gioie che ci aspettano di là se obbediamo ai preti…
Dici che noi non credenti ci siamo fatti un dio che non sta né in cielo né in terra. Strano, visto che abbiamo la stessa tradizione e storia alle spalle e abbiamo letto gli stessi libri (almeno in parte, tra cui i vostri libri sacri che ci hanno obbligato a leggere – ma che evidentemente non abbiamo capito bene, visto che rifiutiamo l’autorità del papa che sarebbe il vicario di Cristo ovvero di Dio uno e trino eccetera eccetera eccetera).
No, non ci siamo fatti e non ci facciamo nessun dio a nostra immagine e somiglianza: direi che questo dio ve lo siete fatto piuttosto voi credenti.
Ma poi ti chiedo di essere concreto, possibilmente terre à terre, perché noi siamo dei poveri di spirito che al trascendente proprio non ci arriviamo per quanto ci diamo da fare.
Che senso daresti dunque tu all’umana vicenda? Sii per favore breve e concreto (non rimandare alla lettura di una biblioteca di teologia). Concisione e chiarezza sono un segno di rispetto e di cortesia verso chi ci ascolta: che non deve essere costretto a sforzi immani per seguire le scempiaggini di chi si atteggia a filosofo, teologo o scienziato (una cosa che vorrei dire a Emanuele Severino, il filosofo dell’aria fritta e di vaniloqui semi o del tutto incomprensibili, quasi peggio di un teologo).
Ricordo che da bambino ci facevano ripetere a pappagallo: Chi ci ha creato? Ci ha creato Dio. Perché ci ha creato Dio? Per amarlo e servirlo in questa vita e per goderlo poi nell’altra in paradiso.
Chissà, forse trovi queste formulette semplici e geniali. O forse mi dirai che nel frattempo la Chiesa di strada ne ha fatta e non ripropone più queste idiozie per i pargoli.
Per finire. Un prete disse non molto tempo fa: su questa parola – Dio – grava un’ipoteca immensa. Sarebbe meglio dire, invece di Dio, «senso». Quest’osservazione mi è rimasta, mi è sembrata ragionevole, accettabile. Soprattutto perché sul senso della vita, della mia e degli altri, TUTTI abbiamo qualcosa da dire, TUTTI siamo esperti, TUTTI abbiamo il diritto di esprimerci.
Voi invece, umilmente, vi rimettete al giudizio del vicario di Cristo. Per il quale bisogna anche pregare (“preghiamo per le intenzioni del santo padre” ci dicevano le suore).
@ precariatoassicurato
“Per concludere: l’ateismo non ha risposte da dare alle domande di senso che l’uomo si pone. Non ha niente da dire a una persona che ha perso un famigòiare in un terremoto, se non che è stato un caso. E francamente non mi sembra un gran ch. Quindi ben vengano anche i miracoli, veri o presunti che siano”
Non pretendo che tu condivida quanto molti qui hanno detto in merito a questa ‘non-notizia’, ma non ti passa nemmeno per il cervello che il fatto che si diano risposte diverse dalle tue alle ‘domande di senso che l’uomo si pone’ non per questo significa che non si diano risposte? Non ti rendi conto con quanta sciocca presunzione liquidi una concezione del mondo e della vita solo perché non è la tua? Se vuoi venire su questo sito non solo per prevocare, ma per cercare un dialogo, ti consiglio vivamente di cambiare tono.
@ precariatoassicurato
Dimenticavo di completare la frase. “Ti consiglio vivamente di cambiare tono… per non togliere spazio a quei credenti – non molti, ma ci sono – cui invece un confronto serio interessa veramente”
Mi dispiace aver sintetizzato in maniera brutale e poco argomentata quella che comunque è la mia impressione. E’ da un po’ che leggo i commenti sul terremoto, e di tutta questa concezione del mondo e della vita non ho trovato molte tracce se non, ripeto, che siamo qui per caso e per caso ce ne andremo. Bella consolazione.
Tuttavia, visto che oggi invece di accettare il confronto si lanciano avvertimenti e ci si appella al bon ton, vi lascio alla vostra discussione e vi saluto.
“Per concludere: l’ateismo non ha risposte da dare alle domande di senso che l’uomo si pone.”
Il problema è che le risposte che ci propina la religione fanno spesso letteralmente schifo (vedi notizia). E che solo un atteggiamento razionale e disincantato è in grado di mettere al loro posto i no-sense che scaturiscono da un pensiero religioso, e rendono la vita più sensata e degna di essere vissuta.
Se questi sono gli interventi di dio, meglio essere ateo…
anzi… caro dio, occupati dei tuoi servi devoti…
Io non capisco come un medico, che dovrebbe avere una visione scientifica e dunque razionalista della vita, possa credere in un’entità soprannaturale e dunque insondabile. A me questo tipo di medici fa paura…
@ precariatoassicurato
Solo per dirti che io ho parlato a titolo personale e che non intendo in alcuno modo interpretare il parere degli altri. In effetti è più che legittima, anzi più che giusta, la tua impressione che – visto il tono che ho usato a mia volta – ti abbia dato un consiglio a nome di tutti, ma puoi continuare tranquillamente a frequentare il blog senza tenere alcun conto di quanto valeva, e vale, solo, per me.
Se Dio ha creato il Mondo, perché DIAVOLO l’ha fatto ballerino. A che DIAVOLO serve il terremoto. Poteva fare una bella sfera fissa e inamovibile. Forse non ha “avvitato” bene le terre e quindi ogni tanto sussultano, uccidono, distruggono quello che lui stesso avrebbe creato…. Già dimenticavo, è il disegno divino e quindi non si discute.
Fossi il procuratore della Repubblica dell’Aquila lo iscriverei nel registro degli indagati per disastro doloso.
Hanno intervistato il tizio che la sera prima del terremoto s’era trasferito nella nuova casa antisismica.
La nuova è rimasta in piedi senza danni, la vecchia è rasa al suolo.
Anche lui ha parlato di miracolo.
L’unico miracolo secondo me è che qualcuno usi ancora la ragione…
@ precariato che dice:
Per concludere: l’ateismo non ha risposte da dare alle domande di senso che l’uomo si pone. Non ha niente da dire a una persona che ha perso un famigliare in un terremoto, se non che è stato un caso.
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Fammi capire.
Prova ad ammettere per un momento che IN REALTA’ risposte alle domande di senso che l’uomo si pone non ce ne siano. Perlomeno nella direzione che auspichi tu.
Se fosse vero quindi che non ci sono risposte consolanti alle domande che poni, il tuo messaggio è che una menzogna consolatoria sia preferibile a una realtà triste e dolorosa?
Ho interpretato correttamente il tuo pensiero o l’ho travisato?
Grazie signore, grazie…
Dov’è la notizia?
Non sono almeno duemila anni che andiamo avanti con questa storia?
Ce ne dovremmo stupire?
Aspettiamoci nei prossimi giorni (come sempre nei momenti successivi ad una qualche catastrofe) che la ricerca del buon dio da parte di qualche ‘miracolato’ si faccia pressante. Aspettiamoci che i morti vengano dimenticati e i sopravvissuti celebrino le giaculatorie per la loro imprevista sopravvivenza.
E’ piuttosto banale. La difficoltà di accettare il dolore e la morte rende tutti un po’ più passivi e forse un po’ più stupidi; e allora ci si chiede: ‘Dio mio, ma sono ancora vivo? Grazie per avermi salvato’.
La favoletta del buon dio (a cui necessariamente proprio io devo essere particolarmente caro e gradito) è un buon contentino per chi sia di bocca buona e soprattutto non abbia il coraggio e la serenità necessari per riconoscere la nostra condizone di assoluta precarietà in questo universo indifferente (ricordate il ‘picciol pomo’ di Leopardi?).
I preti di ogni religione ci mangiano sopra da secoli e millenni…
Grazie signore, grazie…
Dov’è la notizia?
Non sono almeno duemila anni che andiamo avanti con questa storia?
Ce ne dovremmo stupire?
Aspettiamoci nei prossimi giorni (come sempre nei momenti successivi ad una qualche catastrofe) che la ricerca del buon dio da parte di qualche ‘miracolato’ si faccia pressante. Aspettiamoci che i morti vengano dimenticati e i sopravvissuti celebrino le giacu-latorie per la loro imprevista sopravvivenza.
E’ piuttosto banale. La difficoltà di accettare il dolore e la morte rende tutti un po’ più passivi e forse un po’ più stupidi; e allora ci si chiede: ‘Dio mio, ma sono ancora vivo? Grazie per avermi salvato’.
La favoletta del buon dio (a cui necessariamente proprio io devo essere particolarmente caro e gradito) è un buon contentino per chi sia di bocca buona e soprattutto non abbia il coraggio e la serenità necessari per riconoscere la nostra condizione di assoluta precarietà in questo universo indifferente (ricordate il ‘picciol pomo’ di Leopardi?).
I preti di ogni religione ci mangiano sopra da secoli e millenni…
Condivido quello che dice MAXALBER. Aggiungo che la Scienza, che ovviamente a mio parere è l’opposto della Religione, risposte ne da, eccome. E’ la fede che semmai non da risposte e lascia tutto al caso e alla totale arbitrarietà di un Dio che sceglie le sue vittime con un criterio che conosce solo lui. La Scienza, o la ragione, non voglio dire l’ateismo, le spiegazioni le da eccome. Il terremoto non può prevedersi, ma può spiegarsi. Il sapere razionale e scientifico con indagini e approfondimenti ci farà capire perché putroppo, una casa è crollata e l’altra no. La Fede, dal comodo del suo parlare dogmatico, termine per dire sparati nel cervello e non pensare, se la cava con un “è la volontà di Dio”. Spiegazione che ricorda un po’ il prezzemolo che lo metti ovunque q.b., perché tanto sta bene in ogni ricetta.
Non credo che il parente di una vittima potrà accontentarsi di un bel “è la volontà di Dio”. Se vorrà conoscere quello che è successo non sarà certo la Religione a dargli una spiegazione.
non cade foglia che dio non voglia,dicono i preti.figuriamoci quando cadono i palazzi.qualche anno fa furono i crocifissi ad abbattersi sulla testa dei fedeli in sardegna e calabria.non si sa se i parenti dei defunti abbiano individuato un intervento divino
Se si comincia a credere agli interventi divini, prima o poi si incomincia a credere anche all’esistenza degli iettatori come causa dei terremoti (cioè al fatto che il governo ha annunciato un piano casa e subito le case sono crollate.)
@8×1000
anche da ateo e materialista quando vedo Berlsconi l’idea che porti sfig…sfortuna mi sfiora… 😉
@ maxalber
Faccio fatica a risponderti. Date le tue premesse, personalmente, nel caso specifico di una persona che davanti alla propria sofferenza domanda una spiegazione, io non me la sentirei di rispondere: “nessuna spiegazione, è così e basta”. Dunque direi che hai interpretato correttamente, meglio una bella menzogna consolatoria. Ipocrita ma pietosa.
La difficoltà nasce dal fatto che se esiste una domanda, deve esistere una risposta, dunque cadono le tue premesse. La risposta della religione non ti convince? Benissimo, anch’io ho molti dubbi. Tuttavia: è possibile sapere cosa diresti tu ad una persona che soffre, se ti chiedessi di non limitarti ad una critica di quanto dice la chiesa e a non far ricorso a concetti religiosi di nessun tipo?
@ Bruno Gualerzi
Vista la considerazione di cui godi, non mi permetterei mai di “non tenere in alcun conto” di quello che dici. E questo caso non fa eccezione.
quello che afferma precariatoassicurato trova una qualche conferma nelle parole dello psicanalista Jung; “la religione è un mezzo per curare spesso mali della mente e dell’anima ma poichè non saprei dire con precisione come funziona la prima e se esista la seconda affermo che chi non ha bisogno di religione è mentalmente e spiritualmente sano” 😉
Mia figlia si trovava in un paese vicino e a parte la grande paura non le è successo nulla.
Se le fosse capitato qualcosa di grave l’unica mia reazione, a chiunque mi avesse parlato di disegno divino, sarebbe stata quella di prenderlo a calci nel fondo schiena.
posso segnalare questa notizia assurda all’uaar:
http://www.corriere.it/esteri/09_aprile_13/russia_azero_minigonna_60a65ef0-2829-11de-9c1c-00144f02aabc.shtml
islamico in russia fa uccidere la propria figlia da connazionali perché indossava la minigonna
precariatoassicurato scrive:
13 Aprile 2009 alle 22:08
…La difficoltà nasce dal fatto che se esiste una domanda, deve esistere una risposta, …
——————————–
Da dove ricavi questa certezza?…
Comunque la risposta che darei io alla domanda non potrebbe essere consolatoria e non è riassumibile in poche righe in un blog.
Sostanzialmente comunque sarebbe qualcosa che tu saresti autorizzato ad etichettare come “non risposta”.
agli amministratori
Come mai nel sito tra le citazioni si parla ancora del presunto divieto di vaccinazione? Non sarebbe meglio eliminare un dato ormai riconosciuto falso? Non diamo argomenti a chi ci vuol far passare per antistorici….
“la religione è un mezzo per curare spesso mali della mente e dell’anima ma poichè non saprei dire con precisione come funziona la prima e se esista la seconda affermo che chi non ha bisogno di religione è mentalmente e spiritualmente sano”
io direi la stessa identica cosa del sadomasochismo, della musica metal, delle orge, dei baccanali, delle sette clandestine vestali presenti fino al XIX secolo ecc ecc…
poi per carità, non sono di certo Jung, ma fino a quelle profondità di pensiero lì ci arrivo anch’io…
@precariato
se posso intromettermi…
una domanda sintatticamente corretta può non esserlo semanticamente, al di là di questo caso specifico…..
al perchè di un terremoto vi sono tantissime risposte da dare, certamente il perchè sul piano tecnico è una domanda con un senso, il perchè sul piano dello “scopo” è una domanda semanticamente scorretta.
del resto, se un quadro appeso ad un muro da 10 anni ti cade improvvisamente su un piede dubito che tu ti ponga dei “perché” filosofici…..non c’è bisogno di vederci un disegno a monte, in piccolo come in grande…in tutti le migliaia di quadri che cadono improvvisamente nel mondo ogni tanto capita che qualcuno finisca su un piede….
in secondo luogo, io personalmente preferisco sempre la verità, per quanto crudele, anche se non ti biasimo affatto se tu dici che non te la sentiresti di dire la verità in certi casi…
per quanto riguarda le calamità, temo che la risposta sia semplicemente che la “natura” è assolutamente indifferente ai sentimenti dell’uomo..per qualcuno può essere terrificante, per me al contrario…ci sono i moti delle placche e ci sono i terremoti per questo motivo….se si costruisce in zona sismica è giocoforza che possano capitare tragedie,come si dice:chi scherza col fuoco…
le ragioni ci sono e sono già abbastanza esaurienti e c’è già molto da cui imparare per gli uomini di buona volontà.
spero di aver dato un contributo alla discussione illustrando queste mie impressioni…
ciao
I religiosi non vedono l’ora di essere puniti.
Quindi non capisco perchè si rallegri che un suo parente sia stato trovato morto.
Sono tutti strani e pazzi i cattolici.
Manifesto la mia solidarietà a precariato:forse non tutti possiedono l’elasticità mentale per interpretare idoneamente il tuo pensiero(che è anche il mio peraltro).Anche a Patrizia vorrei dire che ho espresso esattamente gli stessi argomenti in un’altra notizia dello stesso tipo.Tra l’altro mi fa piacere venire a conoscenza che un aspetto umano di cui ho sempre sospettato l’esistenza(e cioè che ci sono persone portate al credere ed altre portate al sapere)abbia ricevuto l’autorevole avallo di una persona qualifcata come un medico.
precariatoassicurato scrive:
“è possibile sapere cosa diresti tu ad una persona che soffre, se ti chiedessi di non limitarti ad una critica di quanto dice la chiesa e a non far ricorso a concetti religiosi di nessun tipo?”
Si puo’ dire a chi soffre che il defunto e’ finalmente andato lontano dai credenti, non ho dubbi che qui molti lo troverebbero di conforto.
No so come si possano trovare argomenti di discussione su una notizia del genere.
Io so solo che da un medico così non mi farei curare nemmeno un callo.
Premetto che in casi disperati e tragici come questi puo’ saltare il lume della razionalita’ a chiunque anche ad un medico di cultura scientifica, pero’ sinceramente tirare fuori l’intervento divino, per esaltare alla fin fine una fortuita casualita’ di un proprio parente sopravissuto,la trovo egoistica ai massimi nel confronto di tutte le altre persone decedute,perche’ dio non avrebbe potuto salvare anche gli altri nella sua onnipotenza? Va a seconda della classe sociale delle persone o a random?…alla fine ogni persona che si affida al trascendentale, che crede ai miracoli e spera in essi e’ solo un illuso e spesso un egoista che fara’ di tutto per simpatizzarsi quel dio a cui si chiede protezione, ma solo per se stessi ed i propri cari, non certo per le altre che se muoiono dispiace pero’ l’importante e’ che dio ha fatto il miracolo a me per il resto me ne frego..insomma e’ una forma spudorata di egoismo pure questo…da un caso fortuito di sopravvivenza si inferisce in modo irrazionale ed errato un intervento trascendentale meschino che sa decidere ( lo sa solo lui come ) chi deve morire e chi deve salvarsi…grazie dio sei il peggior amico dell’uomo, fattelo proprio dire.
@ vico
Figurati 🙂
non vorrei che piovessero su di me “cocuzze e infamità”…
Oh sì, decisamente un miracolo.
Ieri ho vinto 2 euro al gratta e vinci. Decisamente un miracolo.
Eccolìììììììì. Prepariamoci alla consueta sfilata di Padripii e madonnine miracolanti che ci proporranno nei prossi giorni per spiegarci cosa è accaduto in Abruzzo e per tranquillizzarci tutti quanti che Dio c’è e che interviene proprio come il Governo, che divinamente consola e tranquillizza.
Prima di condannare gli sciacalli il pretame vario che fa certe affermazioni dovrebbe prendere in considerazione un bell’esame di coscienza.
Amen.
@ precariatoassicurato
Una bugia pietosa o la cruda verità?Penso che quando capiti una disgrazia,la prima cosa da fare sia evitarle entrambe…Un caldo abbraccio da più conforto di mille parole.Lascia che la persona pianga e si sfoghi,poi piano piano comincerà lei a porsi le domande che le premono e da lì capirai da solo quale delle due strategie sia più affidabile. Se comincia col chiedersi “Perchè dio ha permesso questo?” capisci che è il caso di usare la bugia pietosa. Se domanda “Perchè è successo?”senza tirare in ballo dio,allora puoi provare a darle altri tipi di spiegazioni:scientifiche,sulle colpe umane (vedi case costruite con la sabbia),sugli eventi naturali…Non partirei dal presupposto che che l’unico modo di consolare una persona è quello di tirare in ballo la fede.Se qualcuno cercasse di consolarmi così dopo una disgrazia non mi sarebbe minimamente d’aiuto.Anzi,al mio fardello aggiungerebbe lo stress di ascoltare delle parole per me vuote e prive di senso,allo stesso modo che si cercasse di consolarmi parlando delle frazioni numeriche.
penso che nei panni del dottore avrei detto la stessa cosa,più che altro perchè nella nostra lingua le emozioni più intense vengono sempre espresse con riferimenti religiosi.”Ringraziando il signore\la madonna\il cielo” sono frasi che sentiamo ripetere da quando nasciamo ed entrano a far parte di un linguaggio istintivo,come dire “ahi” quando ci facciamo male.Anch’io di primo acchitto mi sorprendo ad esclamare”dio ti prego aiutali!”.Ma subito dopo averlo pronunciato penso “ma dio non esiste,che cavolo dico?”Magari anche il dottore ha esclamato la prima “frase istintiva”che gli è passata per la testa,bisogna vedere semmai se la sua è stata una semplice esclamazione o ci crede per davvero.
avete notato come i grilli parlanti
(Fra Pallino, Don Alberto, ecc) sul tema teodicea non hanno assolutamente nulla da dire?
Sanno tutto sulla bioetica, sulla storia, sulla sessualita’, ecc.
Ma quando si tratta di giustificare la bontà di Dio con il male del mondo,
si comportano come il “grande teologo” B16: non hanno assolutamente nulla da dire.
E’ chiaro che anche in un mondo senza Dio le disgrazie naturali continueranno a succedere.
Ma in queste occasioni balza in evidenza la inutilita’, o meglio la palla al piede delle religioni.
In concreto: ora è evidente a tutti cosa lo Stato potrebbe fare di quei mille milioni di euro
che anche quest’anno, purtroppo, andranno a quei parassiti della Chiesa.
PS
Megane
ci sei ancora?
Mi hai fatto una domanda sul libero arbitrio
ma non ho fatto in tempo a risponderti.
A volte ci vorrebbe un test portatile contro l’ipocrisia 🙂 Davvero c’è gente che nonostante glielo possa aver consigliato un amico non andrebbe da un medico se esso fosse un credente convinto e praticante e magari con un grosso crocifisso nell’ambulatorio?
Secondo me questo è il vero mistero della fede… Come è possibile essere pensanti e credenti. Sarà che diamo troppa importanza alla sapienza mentre la vera consapevolezza è data dall’intelligenza, che prescinde dalle nozioni apprese? Un ottimo medico potrebbe essere capace di fare solo quello che ha studiato, senza essere poi così intelligente da essersi analizzato in fondo e chieste se è plausibile l’esistenza di un dio in termini razionali e non dogmatici o superficiali.
Guardate che i Medici, almeno in Sicilia, votano tutti UDC!
Do You Understand?
@rolling stone
ho l’impressione che se c’è qualcuno che non ha proprio niente da dire su quanto è successo siano purtroppo persone come te… e non ti viene il dubbio che in questa settimana i vari fra e don abbiano molto di più da lavorare che in tutti gli altri giorni dell’anno? Sono passato ieri e proprio adesso a dare un’occhiata ai vostri commenti… e non avevo intenzione di commentare tanta tristezza mi fanno. Ma la mia ovviamente è solo una impressione soggettiva.
Teodicea: Dio non ha nessun bisogno di una teodicea, ossia di qualcuno che lo difenda: perchè se Dio c’è e se è buono, la sua bontà non è certo la proiezione dei desiderata degli uomini su come andrebbe governato il creato. Un Dio fatto uomo che patisce con l’uomo e lo raggiunge nell’intimo della sua sofferenza dandole senso e uno sbocco sull’eternità, a me questo basta. Proprio perchè io non lo avrei voluto nè immaginato possibile.
Invece di un Dio che si comportasse a misura della mia (supposta) bontà non saprei davvero cosa farmene… perchè sarebbe solo la proiezione delle mie fantasie e desideri. E ti assicuro, i miei desideri non passano attraverso l’esperienza della morte dei miei cari sotto le macerie causate da un terremoto, nè attraverso l’esperienza di qualsiasi forma di morte in genere.
Per voi il terremoto e la conseguente agoscia e le lacerazioni causate della perdita di chi si ama sono solo il frutto del caso e al limite dell’umana imperizia… bene, contenti voi, se siete convinti che tutto sia governato solo dal cieco caso, contenti tutti… non sarò certo io a voler cambiare questa vostra granitica e assolutamente dimostrata (???) verità.
Saluti
@ fra Pallino.
Ho tentato di leggere fino infondo la sua noiosa predica, ma giunto nemmeno alla metà mi sono addormentato sulla tastiera.
@marco
è ovvio…
“contenti voi, se siete convinti che tutto sia governato solo dal cieco caso”
Preferisco che sia il caso ad uccidere un mio caro tramite un terremoto, piuttosto che un Dio assassino dalle mani lorde di sangue, come quello in cui credete voi.
E poi non è stato nè il caso, nè Dio, ma una faglia in movimento e di cui si sapeva già da un pezzo della sua esistenza.
Il motivo per cui non credo a un dio onnipotente è perché mi toglie tempo alla riconoscenza che devo verso chi, da essere umano, si distingue per bontà, coraggio, e dedizione alle cause del suo tempo.
fra Pallino: di fronte ad una tragedia causata dall’essere umano come questa, mi aspetto che pure un cristiano ammetta che dio non c’entra niente se qualcuno, per guadagnare un po’ in tangenti, ha usato sabbia di mare al posto di sabbia di fiume per fare il cemento e alla prima scossetta il castello di sabbia è crollato sui poveri ignari.
Mi sono stufato di sentir dire “miracolo” se un medico salva una persona o “mistero di fede” se un palazzo che sarebbe dovuto essere antisismico crolla su degli innocenti. Un po’ di meriti e un po’ di colpe vere non farebbero male a nessuno in questo Paese di “rintontiti”.
Dice fra Pallino che la bontà di dio verso gli uomini non può essere a misura dei desiderata degli uomini… che non sono mai contenti. Di un dio così lui non saprebbe cosa farsene… molto meglio un dio che ci fa soffrire (perché è lui che manda i terremoti con conseguenti disgrazie vero? Non si penserà per caso che sia il caso o l’umana imperizia!) avendoci insegnato – soffrendo a sua volta – come si fa a dare un senso al dolore.
E poi dice ai non credenti: ‘contenti voi’…
Uomo CANDIDO… DOVEVA STUDIARE VOLTAIRE
@fabio
in questo sono perfettamente d’accordo (a parte il fatto che credere in Dio invece dovrebbe proprio obbligare a riconoscere i meriti degli altri…).
Diciamo che le responsabilità alla fine sono due:
1) Senz’ altro ci sarà stata qualche impresa che, nel nome del suo sporco interesse, ha pensato al guadagno risparmiando in materiali da costruzione, ma qui sarà la magistratura a far luce e non me la sento di giudicare.
2) La maggior parte degli edifici crollati comunque sono stati quelli dei centri storici e qui parliamo di costruzioni vecchie anche di secoli; non a casa molte sono state le chiese e gli edifici storici che sono crollati, per la cui ricostruzione Berlusconi addirittura ha chiesto aiuto ad Obama. Ma come si fa a far vivere delle persone in edifici vecchi di secoli in una zona altamente sismica, dove la faglia in movimento è visibilissima in superficie ? Altro che Dio, qui c’è ben altro di mezzo.
@bruno
mi pare che tu non abbia capito una h di quello che ho detto, ma pazienza. Sei l’espressione di quanti danni abbia fatto una certa versione popolare e semplificata all’eccesso del “catechismo”… ci vorranno generazioni per rimediare, e ormai tu sei troppo affezionato all’idea che ti sei fatto del cristianesimo.. troppo affezionato perchè almeno la puoi criticare e farci su facili ironie.. ma è solo il tuo personale giocattolo intellettuale…
“la bontà di dio verso gli uomini non può essere a misura dei desiderata degli uomini… che non sono mai contenti”
Al contrario, mi accontento eccome fra Pallino, basta solo che non ci mandi i terremoti.
“Sei l’espressione di quanti danni abbia fatto una certa versione popolare”
Ah, quanto è sporca e meschina questa democrazia che promuove il diritto del popolo ad esprimersi, mettiamo su una bella dittatura teocratica, così risolviamo tutti i problemi del mondo.
Fra Pallino
1. Dubbi ne ho molti. Ma non che il fatto di vendere acqua e sale come fate Voi, e come faceva Vanna Marchi, sia un lavoro e tantomeno un lavoro onesto.
2. Il concetto di bontà è uno solo: quello che gli uomini, secondo la loro morale naturale , hanno. Se il concetto di bontà che Dio ha non è quello che gli uomini hanno, nessuno può parlare – Voi per primi – del “buon” Dio. Anche un tiranno o criminale qualsiasi potrebbe sostenere di essere buono, ma che il suo concetto di bontà non è il nostro.
3. Riguardo al ritornello del “Dio che patisce con l’uomo” da notizie di seconda mano mi risulta che l’Agnello di Dio in questo momento se ne sta beatamente in Paradiso, mentre molti di noi nello “aldiquà” entrano ed escono da ospedali, case di ricovero, sedute di chemio, ecc.
4. Ma anche ammesso che il Vostro Dio sia “buono”, perché non comunica con le sue creature predilette tramite l’amore, invece che tramite la sofferenza?
5. E’ meno amaro constatare che il mondo sia governato dal caso o da una cieca volontà, piuttosto che pensarlo governato da un criminale che si diverte a torturare le sue creature “predilette”. Se poi questo criminale esistesse davvero, l’uomo farebbe bene per prudenza a temerlo e ad assecondare i suoi comandamenti, ma mai potrebbe adorarlo, come invece fate Voi.
@ fra Pallino
“…ormai ti sei troppo affezionato all’idea che ti sei fatto del cristianesimo”
Tu invece non sei per niante affezionato all’idea che ti sei fatto dell’ateismo, vero?
Ma lasciamo perdere. Perché, invece di ripetere frasi con la pretesa che abbiano un briciolo di logica, non dici senza tante storie “Io credo a queste cose, ma per favore non chiedetemi di spiegarle usando il povero intelletto umano. Se non ne capite un’h è perchè pretendete di capirle.” Gira e gira si ritorna sempre allo stesso punto: fede e ragione, nonostante tutti gli sforzi dei teologi, non si incontraranno mai”.
Stammi bene.
Peccato che l’intervento divino fallisce tutti i giorni in Africa dove muoiono centinaia di bambini, nelle megalopoli dove si cerca la speranza nelle discariche, nel ricco occidente dove gli uomini offendono continuamente la natura. Dio interventi a pioggia please.
i credenti come fra pallino ed altri che scrivono qui NON RIESCONO affatto a concepire il loro dio come uno che se ne sbatte quotidianamante delle miserie umane, i loro post caotici e pieni di sofismi non fanno altro che confermare una mia idea che i primi ad essere atei sono proprio loro, inconsapevoli per adesso del loro ateismo quiescente.
noi atei o agnostici non sottiliziamo su ciò che di orrendo capita al nostro paineta ogni giorno ma ci limitiamo ad accettarlo perchè frutto del caso, consapevoli che solo la ricerca ed il progresso della scienza potranno un giorno debellare simili tragedie ci dimostriamo più maturi psicologicamente e meno vulnerabili agli eventi negativi.
@ Sergio I
Ho letto solo ora il tuo commento di ieri, forse era bloccato. Ti rispondo brevemente e spero in modo chiaro.
Innanzitutto rivendico di aver espresso per primo il concetto che “vi siete creati un dio per poterlo criticare”, ma mi inchino di fronte all’espressione “giocattolo intellettuale”: meravigliosa!
Nel merito della questione: i cristiani non sono così stupidi da non saper leggere il libro della natura: abbiamo tutti lo stesso cervello, funziona per tutti nello stesso modo. L’ateo non è e non può considerarsi più dotato intellettualmente, perché se così fosse sarebbe anche razzista, e questo non è possibile (sofisma?). Anzi, dato che il cristiano non rinuncia affatto alla possibilità di ragionare ma l’ateo rinuncia coscientemente alla possibilità di credere, è lui stesso a non sfruttare al massimo le sue potenzialità (caotico?). L’ateo ragiona col limitatore attivato.
Per questo del grande libro della natura il cristiano non si ferma ad ammirare le regole grammaticali ma si gode il signifikato.
Quanto alle formulette del catechismo, è veramente imbarazzante ma ti confesso che io ho smesso di credere alla matematica quando ho scoperto che la mia maestra delle elementari non mi aveva mai svelato l’esistenza delle equazioni di secondo grado.
@Precariato
la faccenda del significato della natura lo puoi trovare in una “disputa” che R.P.Feynman ebbe con il suo grande amico ed artista Zortian, poiché costui sosteneva che solo gli artisti possono cogliere ad es la bellezza di un fiore, mentre gli scienziati, sezionandolo per apprendere il significato ed il funzionamento dei suoi apparati lo facevano a pezzi rendendolo banale…ecco, ovviamente una cavolata più grossa è difficile immaginarla, anche perché scoprirne il funzionamento significa scoprirne il significato, il perché di quell’organo, di quel colore etc….
e anche conoscendone scientificamente la struttura non si vede come possa impedire di ammirarne la bellezza…..
rimango veramente basito di fronte alla disinvoltura con cui vengono dette certe cose…
P.S. la matematica non è un qualcosa in cui credere e NON è un opoinione..
ciao