Fin dal Settecento il mondo cattolico ha mostrato un profondo interesse per le conversioni degli atei (o di più banali mangiapreti) in articulo mortis. Nel terzo millennio le cose non sembrano andare molto diversamente: dopo la presunta conversione di Antonio Gramsci, annunciata e poi smentita nel novembre scorso, è ora il turno di Indro Montanelli. Ne dà notizia il sito Affari Italiani: la fonte è l’imprenditore Cesare Romiti, il quale non è però riuscito a precisare alla giornalista che lo intervistava in cosa consisterebbero le “informazioni in suo possesso”.
Montanelli convertito?
28 commenti
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Romiti? L’a.d. della Fiat che nel 1987 da un lato sproloquiava di “qualità totale” e dall’altro lanciava sul mercato la Duna (ammaccandola all’istante)?
Ah beh, allora…
Ma quando la smetteranno i corvacci ad appropriarsi di chi a loro non appartiene?
Mai, purtroppo.
Tanto, i morti non possono replicare.
Indro Montanelli è stato un giornalista che si poneva il problema di non avere il dono della fede.dopo la sua morte lessi su una rivista una lettera post morten che un giornalista(non ricordo chi) gli ha scritto nella sua ipotetica dimensione nella quale si sarebbe trovato ora ammutolito e incredulo (parole dell articolista) a osservare la sua nuova e entusiasmante realta a dispetto della sua mancanza di fede dell esistenza terrena.ma anche nell impotenza di un narratore come lui di non poter battere nemmeno una virgola per il più grande reportage della sua carriera.(parole sempre dell articolista ).mah!!!!vorrei pensare che Indro se ne stia davvero beato ammutolito e incredulo e non senta bisogno magari di fare reportage perchè il pianeta terra con tutte le sue vicende umane gli apparirà lontano ma lontano lontano.
Bisogna riconoscere che il pensiero
secondo cui di fronte alla morte sia „naturale“ ravvedersi
è molto diffuso.
Questo mette in evidenza ancora una volta
(se mai ce ne fosse bisogno)
il comportamento immorale degli “esperti in cose divine” (preti, imam, ecc.)
La immoralità sta nel fatto di approfittare della innocente credulità dei bambini
per inculcare precocemente nel loro cervello, ancora in via di formazione, i dogmi religiosi,
che poi questi si porteranno dentro tutta la vita
(anche a livello incosciente), quasi fossero idee innate.
Così, alle numerose sofferenze concrete della vita
i norcini dell’anima aggiungono anche il terrore dello aldilà,
ossia un’altra grande ed inutile sofferenza.
Bisogna sempre rinfacciare a questi squallidi individui questo loro comportamento genuinamente immorale, soprattutto quando alzano la testa per predicare la loro “morale”.
se non c’è l’aldilà allora ai poveri conviene organizzarsi e prendere la roba dei ricchi!!!!
ma uno come romiti puo’ essere sincero e credibile ???manon e’ stato indagato e condannato ??
per falso in bilancio???poi graziato dalle leggi dello pisconano??CREDIBILITA”’ ZERO.
d’altronde, far parlare i morti (o parlare in nome loro) è la loro specialità…
Vabbè, devo andare.
Qualcosa mi dice che vi farete una ragione della mia assenza.
sì vabbè, glielo avranno detto i servizi segreti.
Oltre il testamento biologico, bisognerebbe introdurre anche un “testamento etico”…
Ma che noia.
Vogliono avere ragione a tutti i costi e farci credere che chiunque in punto di morte diventi uno di loro.
Perché non si vergognano e la smettono con queste denigrazioni?
Bugiardoni…
hahahaha “morendo è dio che dovrebbe dare spiegazioni a noi, e non il contrario” lo disse proprio Montanelli tempo prima della sua morte.
i soliti ciurmadori cattolici in cerca di conversioni in punto di morte, ma sbattono regolarmente la ghignata contro la vastità delle caz.za.te che interebbero dare a bere a chi usa ancora il cervello.
D’accordo con Nifft. Giuseppe Garibaldi lo lasciò:
« Siccome negli ultimi momenti della creatura umana, il prete, profittando dello stato spossato in cui si trova il moribondo, e della confusione che sovente vi succede, s’inoltra, e mettendo in opera ogni turpe stratagemma, propaga coll’impostura in cui è maestro, che il defunto compì, pentendosi delle sue credenze passate, ai doveri di cattolico: in conseguenza io dichiaro, che trovandomi in piena ragione oggi, non voglio accettare, in nessun tempo, il ministero odioso, disprezzevole e scellerato d’un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell’Italia in particolare. E che solo in stato di pazzia o di ben crassa ignoranza, io credo possa un individuo raccomandarsi ad un discendente di Torquemada ».
temo che Montanelli non potrà smentire Romiti… visto che quando c’è la morte noi non ci siamo +
W Garibaldi!
Se fosse un nostro contemporaneo, sono certo che siederebbe ad-honorem a fianco di Margherita Hack e degli altri alla presidenza dell’UAAR.
Se fosse un nostro contemporaneo, i paraculi bigotti di cui è piena l’Italia direbbero che è un vergognoso sovversivo e i vari leccapiedi di regime (non faccio elenchi ma sappiamo tutti chi sono) farebbero a gara a blaterare le più ridicole invettive. 🙁
@ el condor
bellissimo….. non lo conoscevo …me la farò tatuare sul petto
@ el condor
bellissimo….. non lo conoscevo …me lo farò tatuare sul petto
Veramente mi pare che sia l’ultimo papa ad essere morto ateo…
Mi sento Garibaldino!
# Simplicius Micius scrive:
19 Aprile 2009 alle 2:09
Mi sento Garibaldino!
e allora datti da fare! visto ke il tuo (nostro) eroe è sul punto di non esserlo più;
vista pure l’aria di revisionismo leghista ottuso; e offensiva oscurantista clericale
incombente.
@ Markus
Veramente mi pare che sia l’ultimo papa ad essere morto ateo…
Che vuol dire?Woitila ha rinnegato in punto di morte ciò che aveva predicato per una vita?
Le solite chiacchiere di chi non ha prove
romiti chi? quello che ha lasciato la fiat sull’orlo del fallimento andandosene con una liquidazione da sceicco? adesso è diventato il mentore di Indro Montanelli…
“la fonte è l’imprenditore Cesare Romiti”
Qui ho smesso di leggere.
Chissà che pernacchie in faccia farebbe Garibaldi a Romiti.
Ricordate Curzio Malaparte?
Io allora ebbi dal prete che insegnava religione la strabiliante notizia in classe che, secondo il confessore presentatosi non so come alla morte dello scrittore (chiamato forse dalla sua amica o che che era la madre degli Agnellini), il quale confessore era tenuto sì al segreto di confessione e non poteva riferire alcunché ma …, lo scrittore si era in punto di morte, proprio proprio in punto di morte, ma di morte proprio, si era convertito…ma il confessore non poteva parlare!
Ah sì, di Curzio Malaparte si è detto questo, ma non solo.
Si narra che Malaparte, ormai prossimo alla morte, abbia voluto accanto a sé, per non sbagliarsi, un prete e un comunista.
@ Infiltrata
Direi di sì.
“lasciatemi andare”… invece di “attaccatemi il sondino”
Insomma, sta fede cos’è ? il capriccio di un papa o una realtà immutabile ed eterna ?
Il buon Carol è morto da ateo… o almeno così si dice
Cesare Romiti…? hahahahahahahahaha cos’è una barzelletta ?