La lettera che Benedetto XVI ha inviato ai presbiteri per l’apertura dell’ “Anno Sacerdotale”, da lui proclamato in occasione del 150° anniversario della morte di San Giovanni Maria Vianney contiene un riferimento (non esplicito, ma interpretato come tale dai mass media) ai preti pedofili. Scrive il pontefice: “Ci sono, purtroppo, anche situazioni, mai abbastanza deplorate, in cui è la Chiesa stessa a soffrire per l’infedeltà di alcuni suoi ministri. È il mondo a trarne allora motivo di scandalo e di rifiuto. Ciò che massimamente può giovare in tali casi alla Chiesa non è tanto la puntigliosa rilevazione delle debolezze dei suoi ministri, quanto una rinnovata e lieta coscienza della grandezza del dono di Dio, concretizzato in splendide figure di generosi Pastori, di Religiosi ardenti di amore per Dio e per le anime, di Direttori spirituali illuminati e pazienti”. Il testo contiene anche un riferimento alla secolarizzazione: “I sacerdoti non dovrebbero mai rassegnarsi a vedere deserti i loro confessionali né limitarsi a constatare la disaffezione dei fedeli nei riguardi di questo sacramento”.
Benedetto XVI sui casi di pedofilia nel clero: “situazioni mai deplorate abbastanza”
105 commenti
Commenti chiusi.
Ovvero “i preti pedofili sono casi marginali” e “predicate fino all’ultimo”.
Che pizza.
prima di uscire vi saluto con un proverbio popolare
“muoiono molte più pecore per causa dei pastori che dei lupi..indi pecorelle quando qualcuno si dice pastore…fate attenzione!”
ciao e buona discussione a tutte/i
🙂
“I sacerdoti non dovrebbero mai rassegnarsi a vedere deserti i loro confessionali nè limitarsi a constatare la disaffezione dei fedeli nei riguardi di questo sacramento”
E cosa dovrebbero fare i sacerdoti, incitare al peccato? A confessarsi ci si va per essere mondati dalla colpa, quindi, in ogni caso, la condizione prima perché si acceda al confessionale è che si commettano peccati. E in linea di principio se i fedeli non si confessano più, o sempre meno, perchè non potrebbe anche essere che peccano di meno?
Evidentemente il primo a non crederci è proprio il papa!
Cari fedeli, prendete esempio dal vostro pontefice, così i confessionali torneranno ad essere pieni……………….
AHAHAHAH come al solito non dice un c.
si ricordera’ di quella volta in cui un cardinale si salvo’ da un tribunale americano perche’ eletto papa? se non sbaglio tale tribunale lo voleva processare per responsabilita’ diretta nella copertura di casi di pedofilia.
potreste aiutarmi a ricordare il nome del cardinale e la sigla che si e’ appiccicato addosso come papa?
“Ci sono, purtroppo, anche situazioni, mai abbastanza deplorate, in cui è la Chiesa stessa a soffrire per l’infedeltà di alcuni suoi ministri.”
Detto da uno che, per non essere processato, negli Stati Uniti, per aver protetto i preti pedofili, ha sfruttato il suo status di capo di stato estero per ottenere l’immunità diplomatica, suona giusto un tantino ipocrita…
firestarter scrive:
18 Giugno 2009 alle 21:39
Rispondo io! rispondo io! rispondo io!
Nome di battesimo: Joseph Ratzinger
Nome d’arte: Benedetto XVI
Dal succo del “tiscorso” (articoli dei ciornali on line) viene fuori che quello che lo preoccupa “feramente” è lo “skàntalo”, non tanto il danno che hanno fatto i suoi amici.
@ Jan Hus,
nome di battesimo:joseph ratzinger OK
sigla che si è appiccicato addosso come papa:babbucce rosse targate prada!
Intanto non si dice da nessuno parte che si tratta di pedofilia. B 4×4 potrebbe benissimo riferirsi ai preti omosessuali o a quelli con famiglia. Ma ammettendo pure che si riferisca proprio alla pedofilia mi sembra scandaloso quello che dice. Mi spiace contraddirti firestarter, ma a me pare che qui dica una cosa gravissima e cioe’ che pur soffendo per questa infedelta’ (perche’ non si capisce bene chi sia a deplorare queste situazioni), e’ il MONDO che si scandalizza, la chiesa invece non e’ che bada a queste “debolezze”, non e’ cosi’ “puntigliosa”. Per la serie: che il mondo si scandalizzi pure, ma finche’ e’ un ministro della chiesa a fare certe schifezze si tratta solo di puntigli…
Certo, quello che e’ veramente importante per la chiesa non sono quattro ragazzini stuprati ma la “rinnovata e lieta coscienza della grandezza del dono di Dio”. Per inciso, qui si potrebbero anche sprecare i doppi sensi sulla “grandezza” del dono di dio (mica per niente, come facevano notare in un post precedente, il termine inglese god deriva da goat, il capro…)
“Ciò che massimamente può giovare in tali casi alla Chiesa non è tanto la puntigliosa rilevazione delle debolezze dei suoi ministri, quanto una rinnovata e lieta coscienza della grandezza del dono di Dio, concretizzato in splendide figure di generosi Pastori, di Religiosi ardenti di amore per Dio e per le anime, di Direttori spirituali illuminati e pazienti”
Ah, e io che pensavo che giovasse adottare una politica interna con lo scopo di dare la caccia, scovare, denunciare e cacciare a calci nel deretano questi criminali. Che ingenuo.
ed ecco; ancora una volta riaffiora prepotente la morale pretesca del:
” dire bene e non lo fare;
fare male e non lo dire…”
@enrico mini
🙂 🙂
E te credo che so’ “situazioni mai deplorate abbastanza”.
Nella sola California la CCAR ha dovuto sganciare
oltre 1.000.000.000 (un miliardo) di dollari U$A alle vittime dei preti!
Il papa non ha nominato la pedofilia (testo completo: http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/24004.php?index=24004&lang=it).
Sono alcuni giornali che ne parlano, e per esempio Avvenire non lo fa (http://www.avvenire.it/Chiesa/papa+lettera+preti_200906181048475600000.htm) e nemmero l’Osservatore (http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/text.html#2). Sempre guardarsi bene dal parlare chiaro, tanto per non smentirsi (o per poter smentire).
Che si tratti di pedofilia, di mafia, o altro che possa arrivare a scandalizzare la gente, la scelta della Chiesa e’ di non soffermarsi “alla puntigliosa rilevazione delle debolezze” (cioe’ non denunciare), quanto piuttosto di voltare lo sguardo verso “le miriadi di sacerdoti” a posto. (alla faccia della strenua lotta)
L’Osservatore parla, a proposito dei preti colpiti da questa vaga “infedelta'”, di peso “infinitamente meno importante” rispetto alla miriade di preti fedeli. Ora, sempre che si sia voluto fare accenno alla pedofilia, le cifre parlano di 4-8% di preti cattolici coinvolti: non siamo propriamente in un ordine di grandezza infinitesimale. E l’infedelta’ non coinvolge “solo” i preti dal peso infinitesimo, ci sono i diretti superiori che, quando avvertiti spesso li trasferiscono. Secondo questo articolo (http://www.bishop-accountability.org/news2007/03_04/2007_04_17_Sipe_InternationalTraffic.htm)
il 60% dei preti il cui comportamento viene segnalato a un superiore viene trasferito. Direi che piu’ che infinitesimale, ci stiamo spostanto nell’ordine dei decimi.
Sembra più dispiaciuto dello scandalo che addolorato per le vittime.
p.s.
e dei soldi sborsati, ovvio…
http://www.uaar.it/news/2009/06/17/processo-prete-accusato-pedofilia-doppia-posizione-del-sindaco-alemanno/#comment-272290
Ma ai cattolici la vicenda dei preti pedofili non insegna nulla?
Il Papa ha una reazione del tipo “sempre di più”. Siccome i preti commettono peccati orrendi, allora si deve dar maggior adito alla dottrina del peccato.
la gente che non si confessa non perde qualcosa. Il fatto che non si confessi significa che non ritiene che la propria vita morale abbia a che fare con lo schema concettuale di stampo religioso del peccato.
Il rito della confessione perde di valore proprio al perdere di valore dell’idea di peccato.
Si vede bene dove il concetto del dio cattolico perda terreno: nei suoi aspetti di contorno. La perdita di affezione della gente nei confronti dell’etica eteronoma della religione a favore di quella autonoma, la dispersione dei concetti di anima, di spirito.
Per una persona può essere difficile vivere senza dio, ma più facile vivere senza l'”anima”, o con un’anima non così moralista come quella cattolica, ma più spiritualista.
Molte persone vivono la propria interiorità inoltre come psiche: qualcosa che è sì immateriale, ma che è condizionata alla natura immanente dell’essere umano.
Ciò che loro vivono come delusione è in realtà un guadagno in autonomia e libertà di scelta da parte degli individui.
“Ciò che massimamente può giovare in tali casi alla Chiesa non è tanto la puntigliosa rilevazione delle debolezze dei suoi ministri, quanto una rinnovata e lieta coscienza della grandezza del dono di Dio, concretizzato in splendide figure di generosi Pastori, di Religiosi ardenti di amore per Dio e per le anime, di Direttori spirituali illuminati e pazienti”
Sostituendo alcune parole, possiamo leggere quanto segue:
ciò che massimamente può giovare, in casi di camorra, allo Stato italiano non è tanto la puntigliosa rilevazione dei camorristi, quanto una rinnovata e lieta coscienza della grandezza del senso di giustizia, concretizzato in splendide figure di generosi magistrati ardenti di amore per lo Stato.
P.S. denunciare i pedofili e i camorristi è SEMPRE utile!
ma se un prete compie atti di pedofilia non dovrebbe essere denunciato
alle forze dell’ordine come chiunque altro?
i confessionali andrebbero aboliti in quanto luoghi bui che facilmente possono indurre in tentazione prestandosi a certi peccati ah ah ah
Per la serie: «i preti pedofili danneggiano la nostra popolarità: chissenefrega di limitare questa piaga, facciamo pure in modo che continuino, ma parliamone di meno!».
Lo sappiamo caro il mio hitlerjügend omertoso, che navigate nello sterco. Chiese sempre piú vuote, vittime sempre piú ribelli. Il mondo che prima era tenuto in piedi dall’ ignoranza e dalla paura sta per cadere e tu lo sai. Iniziamo a proporre ai bookmakers scommesse sulla fine della chiesa di Roma… io dico fine 2011!!!
Ho dimenticato:
ma parliamone di meno, dando più spazio a “cose buoniste”, così magari ci salviamo il c*** (e continuiamo a guadagnare, arf arf!)».
@ CLAUDIO 285
condivido tutto pienamente anzi,c’è da imparare
@ UAAR
saluti dai miei parenti in argentina!!!!
E’ probabile che alluda a quello, ma mi rifiuto di interpretare i farfugliamenti di un vecchio eccentrico vestito da super eroe medio orientale.
roberta scrive:
19 Giugno 2009 alle 0:05
La risposta la trovi qui
http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=iene&data=2009/02/06&id=5064&from=iene
eh ma voi poveri ateacci non potete capire il discorso di Rubinetto XVI… è un raffinato intellettuale, lui 😀
e io dico CRIMEN SOLLECITATIONIS…
@ Claudio285
Ottima davvero la tua analisi.
“debolezze dei suoi ministri” …un reato sessuale contro un minore è solo una debolezza? Non è un crimine?
A mio giudizio, la presenza di casi di pedofilia tra i preti cattolici, in proporzione molto maggiore che nel resto della società, è da ascriversi principalmente alla vita sessuale innaturale a cui i preti cattolici sono costretti.
L’astinenza forzata dal sesso, come ormai è scientificamente assodato, produce squilibri psico-fisici nell’individuo che la subisce, e quindi lo induce a comportamenti anomali.
Molti preti, fortunatamente, resistono. Altri, altrettanto fortunatamente, riescono ad avere (segretamente o meno), relazioni sessuali normali (con donne, o con uomini, adulti).
Alcuni preti, purtroppo, deviano, e diventano pervertiti.
E’ pura statistica. Chi non lo ha capito, o fa finta di non capire, o è un semianalfabeta.
Fatti e non chiacchiere. Il problema per Ratzinger è che si parli di questo scandalo, non che i preti criminali vengano assicurati alla giustizia. E difatti i vescovi non denunciano mai i preti criminali e li fanno sbattere in galera.
E’ facile condannare a chiacchiere se i fatti ci dicono il contrario: i preti criminali non vengono mai denunciati dai loro superiori, ma, al contrario, vengono protetti e, finché è poossibile, sottratti alla loro punizione giudiziaria.
Di tutti i crimini che l’uomo commette quelli della chiesa cattolica sono i più neri.
Saluti
Difficile rivitalizzare la confessione: la stragrande maggioranza dei cattolici, con tutto che sono credenti, sono pur sempre persone adulte che non si mettono più volentieri in ginocchio davanti a un prete per raccontargli … che cosa poi? I propri peccati? E quali sarebbero questi peccati da confessare? La scappatella, il furterello, il peccato di gola, l’invidia, l’accidia, l’ira e gli altri peccati capitali, cioè mortali? Possibile che non conoscano nemmeno i sette peccati capitali.
La confessione è ormai defunta, ci vanno i ciellini, i focolarini, i giovani plagiati e le vecchiette. Un mio collega sacerdote mi diceva: una vecchietta mi confessa di aver ceduto a un peccato di gola mangiando la marmellata. E’ mai possibile che dobbiamo sentire in confessione queste fesserie?
Però anche il papa dà il buon esempio e si confessa. Ha un confessore privato, credo che sia quel fessacchiotto di Cantalamessa. Cosa confesserà mai? Di non aver recitato il breviario, di essere stato vanitoso?
E’ un fatto però che ci tengono a mantenere in vita questo sacramento, rifiutato ormai anche dai credenti: anche GP II insisteva e condannava la penitenza collettiva. Be’ si capisce, obblighi la gente a raccontarti tutto, ma proprio tutto delle tue malefatte se vuoi l’assoluzione (che ti rimette a nuovo): se non è un mezzo di controllo e di dominio questo!
l’avesse detto ;anche quando era il protettore a tempo dei preti Pedofili in America,oggi sarebbe più credibile.
Il Vaticano: la Spectre???”’CHI E’ IL BOFFEL DI TURNO”””???
come si intitolava l’altra lettera che scrisse questo individuo? de delictis gravioribus mi pare…
eppure i mass media non ne hanno dato tanto risalto…
La confessione è un concetto, prima ancora che un sacramento, potentissimo. Fa leva su due grandi capisaldi della religione: il senso di colpa e la discriminazione assoluta di cos’è bene e cos’è male. Si appropria del bene e del male. Più potente di così.
“Daltonica merce, preda dell’usura,
sorella del confine tra clero e cloro,
badessa della comunione,
dio!!!!!! Sono sempre loro!”
“Ciò che massimamente può giovare in tali casi alla Chiesa non è tanto la puntigliosa rilevazione delle debolezze dei suoi ministri, quanto una rinnovata e lieta coscienza della grandezza del dono di Dio…”
Mi sembra chiaro: la “puntigliosa rilevazione delle debolezze” cioè denunciare chi ha commesso reati (siano essi pedofilia, reati di mafia e qualunque altra cosa commessa da sacerdoti), non è considerata dal papa un’azione importante. La giustizia terrena non gli interessa. Se ci sono delle vittime che hanno sofferto, non c’è problema: che si accontentino della “coscienza della grandezza del dono di Dio”.
Poi se le persone in questione continuano indisturbate a commettere reati altrove, che importa?
@ Pierluigi
“la presenza di casi di pedofilia tra i preti cattolici, in proporzione molto maggiore che nel resto della società, è da ascriversi principalmente alla vita sessuale innaturale a cui i preti cattolici sono costretti.”
Ma basta co sta storia. Vi dico la mia. Allora dal 1952 al 2002 (secondo l’indipendente e non cattolico John Jay College of Criminal Justice della City University of New York) sono stati 958 casi di preti accusati di pedofilia negli Stati Uniti (l’unica nazione della quali ci sono dati pressoché certi) su circa 110.000 (0,8%). Non sto dicendo che siano pochi ma non esageriamo i numeri al di là dei dati. Lo stesso studio disse che l’81% dei preti condannati erano omosessuali.
Nel 2006 secondo l’ONU, in collaborazione con UNICEF, OMS e OHCHR i casi stimati di violenza su minorenni nel mondo siano circa 150.000.000 (centocinquanta milioni) cioè il 2,5 % su una popolazione di 6 miliardi di persone (e non sono tutti adulti).
Sarò prete, scemo, irrazionale, stupido e quello che volete ma non pensate che questo accanimento mediatico (nel senso di far percepire dati ben più alti) sulla Chiesa Cattolica serva a qualche lobby pedofila (il giro di soldi supera i 5 miliardi di euro) a far pensare che il pedofilo sia il prete in modo da sviare l’attenzione su un problema serissimo?
E ripeto quello che ho detto in un altro post: ogni prete pedofilo (e anche non prete) in meno sulla faccia della terra è un guadagno per l’umanità intera e non sto negando in nessun modo che nella Chiesa cattolica si siano preti pedofili, sto solo dicendo che la situazione che si cerca di far percepire è ben diversa dalla realtà.
Crimen sollicitationis e De delictis gravioribus?
Ancora?
“….Ciò che massimamente può giovare in tali casi alla Chiesa non è tanto la puntigliosa rilevazione delle debolezze dei suoi ministri, quanto una rinnovata e lieta coscienza della grandezza del dono di Dio, concretizzato in splendide figure di generosi Pastori,….”
Ma come fa un cattolico a condivedere queste posizioni? Mi sembra chiaro il perchè a B16 non piaccia l’Illuminismo. Come disse Schopenhauer: “le religioni sono come le lucciole: per brillare hanno bisogno delle tenebre”.
Claudio285
“Nel cuore dell’empio parla il peccato,
davanti ai suoi occhi non c’è timor di Dio.
Poiché egli si illude con se stesso
nel ricercare la sua colpa e detestarla.
Inique e fallaci sono le sue parole,
rifiuta di capire, di compiere il bene.
Iniquità trama sul suo giaciglio,
si ostina su vie non buone,
via da sé non respinge il male.”
Il peggior peccato caro Claudio è non riconoscersi peccatori, chiudere il cuore e la mente davanti agli uomini e davanti a Dio, ritenersi senza alcuna particolare colpa secondo la mentalità del tempo, Non è questione di esseere moralisti o meno, è guardarsi nel profondo dell’animo e vedere quanto c’è di diverso tra i miei sentimenti e l’amore che manifesta Gesù
Ci sono (non sono negate), purtroppo (e se ne dispiace), anche situazioni, mai abbastanza deplorate (che significa che bisognerebbe deplorarle di più), in cui è la Chiesa stessa a soffrire per l’infedeltà di alcuni suoi ministri (non sta negando niente).
È il mondo a trarne allora motivo di scandalo e di rifiuto (il mondo, uomini, donne, bambini, giovani, adulti, ecc…). Ciò che massimamente può giovare in tali casi (ciò che può aiutare) alla Chiesa non è tanto (frase che chiaramente significa che bisogna farlo, ma non è LA soluzione) la puntigliosa rilevazione delle debolezze dei suoi ministri, quanto …
Sinceramente non capisco perché non leggere in italiano ma travisare le frasi.
“situazioni mai deplorate abbastanza” ma molto insabbiate….
sempre e solo contraddizioni!
Sinceramente non capisco perché non leggere in italiano ma travisare le frasi.
Din Dan Don antonio:eccellente autodefinizione!
Poveruomo, ormai è una carcassa con un cervello presente solo anatomicamente, ma la Mente è ormai dipartita, ammesso che un credente abbia facoltà mentali sane non disturbate da anni di repressione sessuale come nei preti se fosse per me li obbligherei ad avere un sano rapporto sessuale almeno una volta la settimana.
Anonimox
Non ci siamo capiti: non è che le persone abbiano perso d’un tratto il loro senso morale.
Esse però non esprimono più i giudizi morali in termini di peccato.
Tutti sanno che se tradiscono per es. commette atto immorale o disdicevole. Ma ciò che li blocca dal commettere tali atti non è più la paura dell’inferno o quant’altro, ma altre ragioni. per es. un uomo non tradisce la moglie per semplice fedeltà al patto sentimentale che ha con essa.
Nel tradire la moglie non c’è nulla di peccaminoso, ma molto di immorale.
Don Antonio,
La situazione non e’ negata, ma neppure nominata: come fai ad affermare o negare qualsiasi cosa se non la indichi? E perche’ non farlo chiaramente se vuoi affrontare e risolvere il problema? Il problema non e’ “solo” dei preti pedofili, ma e’ anche e soprattutto la connivenza delle gerarchie, la complicita’ alla pedofilia che e’ stata la linfa vitale perche’ questa situazione si radicasse nel tempo, sono secoli che e’ nota nella chiesa. E’ la cultura del silenzio, che e’ molto ben radicata e di cui i vari documenti sono solo un’espressione: puo’ anche darsi che l’intenzione fosse “buona” di protezione e di riservatezza, ma che si e’ tradotta in omerta’, e di questo rischio i legislatori non potevano non essere al corrente.
Sostituisci l’organismo Chiesa con Politici mafiosi o corrotti, e guarda se non c’e’ una strana somiglianza tra i due atteggiamenti. E ovviamente tra i risultati di trasparenza in entrambi i contesti.
IN SINTESI:
La pedofilia del clero è da deplorare NON perchè sia un orrendo crimine…
… ma perchè fa decrescere la popolarità della chiesa nell’opinione pubblica!
“Poveruomo, ormai è una carcassa con un cervello presente solo anatomicamente, ma la Mente è ormai dipartita, ammesso che un credente abbia facoltà mentali sane”
Basta perdere tempo con persone (la maggior parte) incapaci di ascoltare, dialogare e confrontarsi ma solo di offendere e di dire frasi senza senso.
Poi quando anche a voi capiterà di lasciare questa vita mi toccherà anche farvi il funerale religioso altrimenti si griderà come per Welby.
Il bello è che se dopo la morte non c’è niente io avrò vissuto contento delle mie favole e voi avrete perso il vostro tempo in arrampicate intellettualoidi e arrabbiati con il 99% della popolazione mondiale (da sempre e per sempre) contenta di credere in qualche favola (da Dio a manithu agli alberi parlanti). E in più se c’è qualcosa potrò togliermi lo sfizio, almeno per un attimo, di farvi vedere dove mio nonno metteva l’ombrello, voi neanche questa soddisfazione.
Vi saluto tranquillo di aver provato a confrontarmi e aver avuto conferma anche da voi che Dio esiste (altrimenti non se ne parlerebbe così tanto).
Con affetto.
… Benedetto XVI sui casi di pedofilia nel clero: “situazioni mai deplorate abbastanza” …
Il vero problema a mio parere, è che troppo spesso i cattolici sottoposti a questi atti da appartenenti al clero spesso si sentono loro stessi in colpa non rendendosi conto che sono invece loro le vittime. Non aiuta poi la palese omertà nei confronti del reato commesso dal prelato, che si tratti di pedofilia o quant’altro. Inoltre chi osa denunciare il prete, viene discriminato, ridicolizzato ed accusato, sia dagli altri cattolici (che credono al prete per fede) sia dalla chiesa stessa che soprattutto in Italia non si arrende all’evidenza nel vano tentativo di salvare la faccia.
Io direi che il giusto titolo potrebbe essere: “situazioni mai denunciate abbastanza”.
Lo stesso Ratzinger, come sempre ricordo in queste occasioni, ma come più sopra già detto da altri di voi, ha una denuncia per favoreggiamento aslla pedofilia negli U.S.A., alla quale è riuscito a sfuggirne diventando papa.
Quindi mi viene spontanea una riflessione: “ma da che pulpito viene la predica?”.
Come possono i cattolici continuare ad accettare che sia questa chiesa composta da così tanti orrendi personaggi ad essere la loro fonte di comunicazione con un dio onnipotente?
Forse dovrebbero cominciare a rifiutare questa chiesa e chiedere al loro dio (che se esistesse sarebbe certo in grado di ascoltarli senza l’intermezzo della chiesa stessa) di scendere sulla Terra e porre rimedio (ma anche loro sanno che chi vive sperando muore cantando).
Ciao a tutti
Claudio 285
grazie della chiarificazione. Ma il motivo per cui ci andiamo aconfessare non è per paura dell’inferno ma per desiderio di riconciliazione con Dio e con gli uomini, se fosse così, e così può essere stato in effetti, perderebbe senso il sacramento della confessione perchè perdeebbe il suo centrale senso di riconciliazione. Riguardo al tradimento, esso è chiamato peccato perchè tradisce l’amore di qualcun altro, immorale non mi piace come termine perchè mi sembra più volto ad identificare l’atto in sè pittuttosto che le motivazioni profonde che portano a questo atto
Per quanto ho potuto leggere non si parlava affatto di dio, ma ma di un’ autoritá religiosa, la massima della chiesa cattolica, che ha fatto un discorso agli addetti ai lavori. Lo stile é quello del marketing, che la chiesa ha inventato e usato sempre (Gesú lava piú bianco), e si esprime nella sua sostanza con la frase: “Ciò che massimamente può giovare in tali casi alla Chiesa non è tanto la puntigliosa rilevazione delle debolezze dei suoi ministri, quanto una rinnovata e lieta coscienza della grandezza del dono di Dio, concretizzato in splendide figure di generosi Pastori, di Religiosi ardenti di amore per Dio e per le anime, di Direttori spirituali illuminati e pazienti”; non bisogna concentrarsi nel denunciare chi ha delle mancanze (cosa che arbitrariamente qualcuno ha accostato alla pedofilia del clero), ma fare la migliore pubblicitá per i missionari e i sacerdoti che tengono alto il nome della chiesa.
Non c’é molto da travisare: noi ce l’ abbiamo con lui e tutto il clero perché non fanno nulla di realmente utile per impedire che stuprino i bambini, anzi la linea d’ azione é il silenzio e la copertura. UN PRETE A ROMA, SEDE DELLA CHIESA CATTOLICA, É ACCUSATO E PROCESSATO PER PEDOFILIA: questo la dice lunga sull’ attenzione nella lotta a questo crimine che voi prestate. Bandirvi da questo paese mi sembra l’ unica soluzione.
Per essere un po’ più precisi, Don Antonio, i preti condannati sono stati meno di mille, ma i preti accusati sono stati quasi cinquemila. Se paragoni i condannati per pedofilia tra i preti con altre persone che genericamente compiono “violenze su minori”, le statistiche non sono realistiche. La pedofilia è infatti solo una delle tante violenze compiute su minori.
E’ comunque un dato scientificamente provato che l’astinenza sessuale può provocare disturbi psicofisici, anche nella stessa sfera sessuale. I preti cattolici la attuano per libera scelta, ma in tantissimi casi non ce la fanno a mantenerla, perchè è comunque una scelta contro natura.
E non stiamo qui a discutere quanto sia labile il confine tra ciò che è naturale e cio che non lo è, per la dottrina cattolica, altrimenti non la finiremmo più.
Concludo con una considerazione: la pedofilia tra i preti cattolici è una piaga che probabilmente il Papa sta cercando di combattere. Purtroppo l’impressione è che non la si voglia combattere alle radici per rimuovere le cause, ma semplicemente per rimuoverne gli effetti, cioè fare in modo che dei preti pedofili non si parli più.
@ don Antonio
Antonio, fai una prova?
Partecipa ad un blog cattolico facendo finta di essere ateo…
Ecco, lo sapevo, me lo avete fatto arrabbiare!!CATTIVISSIMI!
Proprio ora che cominciavo a divertirmi…
ricorda che stiamo parlando di gente che molesta i bambini… non c’é niente di divertente, specie se il massimo responsabile copre questa gente. Se poi consideri divertente il modo in cui parafrasano il loro capo… preferisco una partita a tetris!
oramai il recinto è rotto da tempo e le pecorelle sono arrivate lontano lontano. A papa: prrrrrrrrrrrrr
Stefano
. La questione non è essere cattolici o meno, la questione è essere rispettosi verso il prossimo. Pensate che forse sia bello per noi fare il paragone tra Chiesa e mafia, tra Chiesa e pedofilia, tra Papa e Hitler, tra Gesù e Thor, tra cristinanesimo e antisemitismo, tra cristianesimo e guerre? Voi ci vedrete così ma toccate ciò di cui più caro abbiamo. MA cosa ne trarrei se a questo rispondessi con frasi doffensive?Niente. Ma poichè questo è il vostro pensiero ,niente possiamo farci, l’unica cosa che possiamo fare è dialogare e portare il nostro punto di vista senza offese inutili. Detto questo, io non rispondo per i forum cattolici, non so cosa vi dicano, (mi piacerebbe fare finta di essere ateo, ma non riesco e non voglio, anche se alcune perle di saggezza le ho imparate 🙂 ) io guardo me stesso , il loro comportamento sarà giudicato da un Altro.
Anonimox è il fratello maggiore di Viano di Vagli.
Don Antonio: una prece
Da oggi l’aria sarà molto più pulita
@ don Antonio
“Il bello è che se dopo la morte non c’è niente io avrò vissuto contento delle mie favole ”
Antonio, trovo deprimente non aver modo di verificare se ho avuto torto.
Non posso far a meno di concludere che, come ho detto più volte, non è la verità la vostra principale preoccupazione. Lecito. Basta non farsene paladini.
@ anonimox
l’educazione non è prerogativa di nessuno, atei o credenti. E’ un severo impegno di chi la ritiene un valore.
Comprendo, ma non approvo, alcune reazioni.
Sono quelle di chi si è stancato di sentire le solite argomentazioni, ritenute prive di fondamento.
E quando dico senza fondamento, almeno per me, giustifico quel che dico.
Capirai che chi non vuol sentire prediche (e qui una frecciatina è anche per te) consideri questo sito spazio di libertà. Se è violato si inquieta. Come faresti tu, giustamente, se qualcuno bestemmiasse in chiesa.
Gli argomenti sollevati, poi, non mi sembrano fuori bersaglio. Potranno esserlo, nelle modalità, i singoli interventi. Ma come ho già detto a Viano se qualcuno pubblicizza un detersivo dicendo che senza quello non si può ottenere il bianco che pù bianco non si può, non può protestare se si trovano macchie.
Infine, ribadisco che le persone meritano rispetto, non le idee. Se ti offendo come persona (possibile perché non sei perfetta e onnipotente 😉 ) sbaglio, ma non se critico, anche energicamente, una tua idea. In quel caso se ti offendi il problema è tuo. E’ solo una pretesa pensare che qualche idea possa essere immune da critica perché altrimenti si offende il suo portatore. Che al contrario non dovrebbe avere alcuna paura delle critiche, anche serrate, se ha buoni argomenti a supporto. Se non ne ha, quale miglior difesa di un pretesto?
Ieri sera il TG1 si lagnava per l’esborso di risarcimenti miliardari, atroce salasso applicato da miscredenti in difetto nei confronti dell’ingenua Sacra Romana Chiesa, e che, se non fossero salassati da questi miscredenti e dai giudici che condannano la SRC a pagare, potrebbero andare impiegati in ben più meritevoli opere di carità.
Ok, il tono era un filo più neutro, ma la logica era esattamente questa.
Hanno ragione i preti… non è vero che la pedofilia è il crimine d’elezione del clero cattolico, c’è anche lo stupro
http://www.repubblica.it/online/cronaca/preti/preti/preti.html
Il punto in comune con la pedofilia è che, sistematicamente, i colpevoli godono di coperture e immunità. Il problema è sempre la memoria corta… misurare la densità criminale di questa casta sul breve periodo facendo quadrare le percentuali è molto più facile che indagare a fondo tornando indietro nel tempo fino a quando il coperchio della pentola mediatica non era ancora saltato.
Che schi.fo…
Esemplare il congedo di don Antonio (ammesso, e da parte mia sperando, che sia veramente tale) nel formulare il quale è riuscito finalmente ad esprimere ciò che ha sempre veramente pensato dei suoi ‘amici atei’. Un concentrato di luoghi comuni tra i più squallidi in merito agli atei ‘che lui capiva’. Dalla pretesa disperazione per non riuscire a dare un senso alla vita, destinata infallibilmente a emergere nel momento del trapasso… alla ossessione – richiamata anche recentemente da quel capolavoro di miseria intellettuale che è risultato l’articolo su ‘Libero’ – nei confronti di un dio che proclamano inesistente e di cui però parlano in continuazione… fino – questo tipico, a volte anche simpaticamente, del suo carattere – del gesto dell’ombrello che ci riserverà quando si troverà finalmente al cospetto di dio. Tra l’altro riprendendo – incurante anche qui di tutta la povertà proprio spirituale di questo argomento – la tesi del ‘pari’ pascaliano: lui che avrà ‘scommesso’ sull’esistenza di una vita nell’aldilà, se perderà la scommessa non avrà modo di rimpiangerla, mentre se la vincerà vincerà ‘solo’ l’eternità… mentre noi atei, perderemo comunque perchè anche se vinceremo la scommessa, anzi proprio se la vinceremo, non avremo vinto niente. Non tenendo conto, tra l’altro, della possibilità pure per lui di finire all’inferno, anche se la parola d’ordine in merito è da tempo quella di parlare dell’inferno non come di un posto reale ma solo simbolico, metaforico… da ripescare poi però come luogo di dannazione eterna quandi si tratta di parlare alle anime semplici.
L’unico punto sul quale concordo con lui, traendone però considerazioni diverse, è in merito a questo insistere di tanti frequentatori atei del blog sulla ormai irreccuperabile degerazione senile della mente del papa. No, amici, il papa dice cose insensate non perchè è rimbecillito, ma perchè è, a tutti gli effetti, il papa.
Anonimox
Ma se la questione non è essere cattolici o meno, allora qual è?
Se la religione non rende diverse le persone che la seguono, allora a che serve?
I preti dovrebbero avere una moralità superiore, e invece sono come tutti gli altri uomini, e ve ne sono di buoni e cattivi, e di molto buoni e di molto cattivi come accade per tutti gli altri uomini.
Essi si comportano cioè come se il dio della loro religione non esistesse, poichè egli non riesce a far nessuna differenza.
E’ chiaro che per tot persone che in media hanno pulsioni pedofile o sessualmente violente sui minori, coloro che maggiormente hanno a che fare con bambini e minori saranno più esposti al rischio di “cedere” a queste pulsioni. I preti sono tra questi, poichè hanno facile accesso alla compagnia di bambini e minori (parrocchie, catechismo, associazioni cattoliche per l’infanzia ecc.)
Tan’è che sono “categorie a rischio” anche i maestri, gli educatori ecc.
Questo sarebbe un buon argomento in vostro favore, ragionevole e plausibile. Ma non lo potete usare. E non lo potete usare proprio perchè ciò implica che il vostro dio non fa nessuna differenza, non vi rende in alcun modo speciali.
Di ciò è prova il fatto che il Papa mette l’accento proprio su persone carismatiche che dovrebbero rappresentare esempi di questà diversità. Ma è una pia illusione.
La questione non è essere cattolici o meno, la questione è essere rispettosi verso il prossimo.
Dici?
Pensate che forse sia bello per noi fare il paragone tra Chiesa e mafia, tra Chiesa e pedofilia, tra Papa e Hitler, tra Gesù e Thor, tra cristinanesimo e antisemitismo, tra cristianesimo e guerre?
In effetti bello non è, ma corrisponde a verità.
Voi ci vedrete così ma toccate ciò di cui più caro abbiamo.
E un bel chissenefrega?
MA cosa ne trarrei se a questo rispondessi con frasi doffensive? Niente. Ma poichè questo è il vostro pensiero ,niente possiamo farci, l’unica cosa che possiamo fare è dialogare e portare il nostro punto di vista senza offese inutili. Detto questo, io non rispondo per i forum cattolici, non so cosa vi dicano, (mi piacerebbe fare finta di essere ateo, ma non riesco e non voglio, anche se alcune perle di saggezza le ho imparate 🙂 ) io guardo me stesso , il loro comportamento sarà giudicato da un Altro.
Sì… bla bla bla…
Tra l’altro riprendendo – incurante anche qui di tutta la povertà proprio spirituale di questo argomento – la tesi del ‘pari’ pascaliano: lui che avrà ’scommesso’ sull’esistenza di una vita nell’aldilà, se perderà la scommessa non avrà modo di rimpiangerla, mentre se la vincerà vincerà ’solo’ l’eternità… mentre noi atei, perderemo comunque perchè anche se vinceremo la scommessa, anzi proprio se la vinceremo, non avremo vinto niente.
Corretto. Tant’è che la scommessa di Pascal si basa su un’ipotesi implicita evidentemente indimostrabile, ovvero che se esiste un dio allora quel dio è il dio cristiano. Toccherà vedere, alla fine dei giorni, se sono gli islamici ad aver ragione e i preti cattolici ad aver torto: il corano è molto chiaro in proposito e chi crede che gesù sia dio se la vedrà brutta nell’aldilà di allah 😆
don Antonio, è semplicemente terribile che tu dica “Crimen sollicitationis e De delictis gravioribus? Ancora?” , terribile e irrispettoso. Vallo a dire alle migliaia di famiglie dei molestati, che vedono il massimo ruolo all’interno della Chiesa occupato dal silenzioso complice dei loro molestatori, ma certo forse per te la questione è semplicemente noiosa, lo posso comprendere.
Ops, ops (si scrive così?), ho commesso un errore madornale!!!
Ho chiosato il commiato di don Antonio, pensando in reatà a don Alberto. Per la verità, a parte alcuni riferimenti specifici proponibili solo per don Alberto, avendo sott’occhio quanto scritto da don Antonio, non ho molto da correggere. Qualcosa però sì (e me ne scuso con don Alberto): quando – pensando fosse lui a dire certe cose – gli ho attribuito una esternazione di quanto avrebbe sempre pensato di noi senza dirlo che, almeno in questi termini, non è da lui.
@ GérardReve
Se ti riferivi a me, io non mi riferivo affatto agli scempi compiuti da certi sub-umani, ci mancherebbe altro!
Piuttosto trovo irresistibilmente divertente leggere il come ci si arrampichi sugli specchi per difendere l’indifendibile e soprattutto per poi scoppiare (a sorpresa) in un’esplosione di rabbia “da primadonna” che si arroga il compito di presenziare la morte-anche atea-.
Quello è stato un momento forte!
Il puntuale Bruno Gualerzi nel suo “errore madornale” ha comunque colto nel segno: il Don è esploso dicendo papale papale cio’ che ha sempre pensato di noi atei.
CI ha provato con la gentilezza.
Poi ha capito non potercela fare, nonostante gli sforzi.
La sua missione è miseramente fallita (avevamo dubbi?)
Ha perso.
Ed io, a leggere il tutto, mi stavo semplicemente divertendo.
congedatosi don Antonio ritorno io per salutare il buon nonnetto bruno… e peppe il tirocinante… e tutti gli altri.
Noto che ultimamente è comparso un certo brunaccio, mi sembra uno dei pochi con cui si possa parlare seriamente… ma ormai sarà in vacanza.. e io torno a lavorare.
ma lascio un commentino al post: il difetto di questo papa mi pare soprattutto il fatto di non saper gestire bene la comunicazione: ci vuole più chiarezza più immediatezza più pane al pane e vino al vino. ANche se poi rimane vero che ognuno filtra sempre ogni comunicazione secondo le proprie precomprensioni. E un esempio lo troviamo in ogni discussione… quando si finisce con l’insulto reciproco…
@ Bruno
“se perderà la scommessa non avrà modo di rimpiangerla”
Ma nemmeno di sapere che ha avuto torto.
Come vedi non è la verità la prima preoccupazione…
@ fra Pallino
e io torno a lavorare
ma non ti disturbare, per carità!
Com’è cattivo il mondo (almeno con noi atei)!
Uno ha appena finito di gioire per il commiato del don Antonio che ti ritorna fuori il fra pallino… minacciando oltre tutto di restare trovando, bontà sua, qualcuno col quale merita perdere il suo tempo prezioso per dialogare. Eh già, se no come avrebbe potuto giustificare la sua presenza tra quei poveretti che siamo quasi tutti noi?
Intanto però ci dona un prezioso distillato della sua sapienza: ognuno – tranne naturalmente lui – ‘filtra sempre ogni comunicazione secondo le proprie precomprensioni’!
Ma chi mai l’avrebbe detto?
@ fra pallino
nn sono cmq in vacanza…mi hanno chiamato a lavorare a fare qualke extra…a ultimo momento…tra un’oretta e mezza devo riprendere..indi nn mi va nemmeno di stare troppo dietro.
cmq grazie..io se uno mi dice una cosa buona lo ringrazio.
@ tuttr/i
ci sentiamo,continuate pure,che io tempo di braccia nn di testa
🙂
@fra pallino
chi è quel “signore” che ha chiesto l’immunità come capo di stato .in usa?????????
più chiarezza…….pane al pane & vino al vino
Trovo che siete stati troppo duri con don Antonio anche se – pure a parer mio – le ha sparate un po’ grosse. Se lo meritava? Mah, suvvia, un po’ di carità cristiana.
Stefano:
«Infine, ribadisco che le persone meritano rispetto, non le idee. Se ti offendo come persona (possibile perché non sei perfetta e onnipotente ) sbaglio, ma non se critico, anche energicamente, una tua idea.»
Elementare, Watson. Incredibile che si debba ancora ribadire certe cose. C’è infatti ancora gente che seriamente e tranquillamente ripete ad ogni occasione: non condivido le sue idee, ma le rispetto. Come io possa rispettare idee astruse o dementi è un mistero.
Ma purtroppo è così che tantissimi considerano la critica alle loro idee come un attacco personale, tanto è forte l’identificazione con esse, specialmente le idee religiose. E non è solo questione di psicologia e buona educazione (“critico, ma in modo rispettoso”): anche la più blanda critica – alle idee, non alla persona – fa perdere le staffe a tanta gente.
Diceva Popper: Se qualcuno mi dimostra che sono in errore sono io il primo a rallegrarmene.
Atteggiamento davvero esemplare. Ma quanti sono davvero così maturi (e quindi forti, sicuri) da accettare con piacere di essere smentiti?
danno la sensazione di una montagna che sta franando piano piano….speriamo!
proprio partendo (religiosamente, dominando) dalla mancanza di rispetto delle idee, si va alla mancanza di rispetto della persona ed alla violazione del corpo del fedele sottomesso.
Il demonio, Satana il falso, è nella chiesa. molti buoni religiosi anche lontani lo tengono nei sotterranei del Vaticano, alcuni più vicini al Vaticano con nmolto potere possono aprire fessure per inebriarsi con un poco di fumo diabolico, eheh…altre volte (sempre) lui stesso passa dalle fessure
fra e don, non mi potete smentire, o continuo, con il Vs. linguaggio
Ovviamente è tutta una lotta santa e faticosa di dominare il iavolo ma mantenere il dominio e potere sulle persone. Un goco di equilibri oscillanti. Per questo dice, il dominio sulle persone prendetelo con le loro confessioni
“Allora dal 1952 al 2002 (secondo l’indipendente e non cattolico John Jay College of Criminal Justice della City University of New York) sono stati 958 casi di preti accusati di pedofilia negli Stati Uniti”
Balle… leggi qua, gli accusati sono stati molti di più. I condannati sono stati solo 958.
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=8201a28f92f825b
Per quanto riguarda il Crimen Sollecitationis, la chiesa ha fornito un’ interpretazione alquanto bizzarra e di comodo del documento, nel tentativo di difenderlo nella parte dove si parlava della segretazza in casi di processi per pedofilia (e nel documento non è precisato che la segretezza era da tenere solo nell’ ambito del processo canonico, è solo un’ interpretazione della chiesa).
Ad ogni modo, ti riporto le (per voi) autorevoli parole del cardinal Bertone, che addirittura nega che un sacerdote deva denunciare anche al di fuori del segreto confessionale:
“Indipendentemente da questo documento, nella Chiesa è stato autorevolmente sostenuto che un Vescovo non deve denunciare penalmente un sacerdote che gli ha confidato, al di fuori del segreto confessionale, di aver commesso il delitto di pedofilia, in virtù di un più ampio “segreto professionale”, come viene riferito da Mons. Tarcisio Bertone in un’intervista al mensile cattolico 30 giorni a pochi mesi dall’emanazione della lettera De delictis gravioribus”
http://it.wikipedia.org/wiki/Crimen_sollicitationis (intervista completa a Mons. Tarcisio Bertone)
In genere i parroci si misurano con tante difficoltà, ma non sono allenati ad essere aggrediti da un branco di atei inselvatichiti. Chi viene nel vostro sito deve essere preparato anche a questo.
@Viano di Vagli scrive:
In genere i parroci si misurano con tante difficoltà, ma non sono allenati ad essere aggrediti da un branco di atei inselvatichiti. Chi viene nel vostro sito deve essere preparato anche a questo.
Diciamo che qui si chiamano le cose col loro nome, ed al cattolico, ed ancor più al prelato quando si parla di religione non piace che i fatti vengano affrontati in modo crudo senza nessuna reverenza. Poi aggiungi pure un anticlericalismo dovuto al comportamento della chiesa e dei cattolici ed ti fai un quadro abbastanza chiaro della situazione.
Ma senza gente come noi (anche più coraggiosa forse di tanti di noi) saremmo ancora qui a credere che la Terra sia al centro dell’Universo e finiremmo bruciati vivi se lo negassimo.
Ciao a tutti
@ Viano di Vagli
Per l’ennesima volta: ma chi glielo fa fare di venire a farsi sbranare da ‘un branco di atei inselvatichiti?’ Le mie ipotesi:
a – perchè sono masochisti;
b – perchè sono votati al martirio;
c – perchè sperano di acquistare dei meriti;
d – perchè sperano di convertire qualcuno;
e – per mettere alla prova la loro fede.
Nessuno di questi motivi (tranne forse l’ultimo, ma solo se sincero) – ovviamente a mio parere – giustifica le loro incursioni.
Se poi il tuo intervento voleva essere ironico… vorrà dire che non l’ho capito.
@fra Pallino scrive:
….ANche se poi rimane vero che ognuno filtra sempre ogni comunicazione secondo le proprie precomprensioni. E un esempio lo troviamo in ogni discussione… quando si finisce con l’insulto reciproco…
Vedi, spesso non è facile trattenersi. I cattolici e soprattutto il clero sono in genere indisponenti e prevaricanti.
Voi le vostre ideologie, invece di tenervele per voi, le somministrate in tutte le salse alla intera comunità, battendovene allegramente del danno che arrecate.
Diciamo quindi con tutta tranquillità che non siete certo ben visti, soprattutto in un sito come questo.
Questo non vuol dire che allora chi si presenta come cattolico, prete, frate, ecc, sia corretto che venga insultato a tutto spiano, ma ti assicuro che è ben difficile trattenersi, visto che qui si discute proprio dei problemi che creano i tuoi fedeli e i tuoi colleghi e quindi presentarsi qui come “fra Pallino” ti mette già dalla parte dei “cattivi”.
Per capirsi, voi cattolici e prelati, siete i tormentatori della comunità (quella che non fa parte della vostra chiesa, ma spesso anche di altri cattolici), e non vedo come tu pretenda di essere trattato coi “guanti”; il fatto che qui l’astio sia mirato quasi solo a voi e non ad altre religioni per i motivi di cui sopra, è dimostrato dal fatto che molti di noi (anche io) ha in più occasioni dato l’8×1000 ai Valdesi, che è una religione alla stessa stregua della tua e quindi l’astio è solo nei vostri confronti, non nelle religioni in genere, proprio perchè solo la vostra per ora costantemente peggiora il nostro modo di vivere.
Tenetevi la vostra religione per voi e non prevaricate l’umanità cone le vostre pretese, si vivrà tutti meglio.
Ciao a tutti
In genere i parroci si misurano con tante difficoltà, ma non sono allenati ad essere aggrediti da un branco di atei inselvatichiti. Chi viene nel vostro sito deve essere preparato anche a questo.
Ma lo pescrive il medico il proselitismo coatto anche sul principale blog degli atei italiani? Mah…
@ Viano di Vagli
Inselvatichita sarà tua sorella.
inselvatichiti?
gli atei vivono nelle foreste?^_^
Questo monarca assoluto coperto d’oro che ORA si lamenta, dovrebbe bene rammentarsi di cosa NON fece nei confronti di un certo Don Marco Dessì nel lontano 1991.
La storia di questo mostro sardo-nicaraguense è la prova del nove sul vero volto (laido) di questa faccia di faina, falsa e cattiva.
E ha ancora il coraggio di cianciare su morale e moralità, invece di star zitto e meditare su quello che ha fatto.
19 Giugno 2009 alle 16:44 : intendevo.. (religiosamente dominando) “”la libertà di pensiero” parlavo della mente dell’individuo, velocemente scrissi “idee” ma poco sopra c’era un concetto delle” idee” che giustamente si devono poter discutere ed eventualmente contestare, di Stefano che approvo .totalmente!
Non vorrei dare adito a fraintendimenti, quindi chiarisco, pur se venne compreso il senso giusto evolutivo del discorso.
19 Giugno 2009 alle 16:44 : intendevo.. (religiosamente dominando) “”la libertà di pensiero” parlavo della mente dell’individuo, velocemente scrissi “idee” ma poco sopra c’era un concetto delle” idee” che giustamente si devono poter discutere ed eventualmente contestare, di Stefano che approvo .totalmente!
Non vorrei dare adito a fraintendimenti, quindi chiarisco, pur se venne compreso il senso giusto evolutivo del discorso.
19 Giugno 2009 alle 16:44 : intendevo.. (religiosamente dominando) “”la libertà di pensiero” parlavo della mente dell’individuo, velocemente scrissi “idee” ma poco sopra c’era un concetto delle” idee” che giustamente si devono poter discutere ed eventualmente contestare, di Stefano che approvo .totalmente!
Non vorrei dare adito a fraintendimenti, quindi chiarisco, pur se venne compreso il senso giusto evolutivo del discorso.
scusate, stavo ancora scrivendo, ed alle battute partì il mess
Spero che Viano dica che è una battuta quella insultante del “branco di atei inselvatichiti” altrimenti è di nuovo lui nel branco degli inselvatichiti, poverino, lo dicono i suoi capi, L’IGNORANZA, è un Sacramento!!! della chiesa fino agli anni 70 ed ora c’è ma tenuto nascosto:
“Sta dicendo che la maggior parte dei vescovi della Chiesa cattolica è in peccato mortale?
AMORTH: Quando ero ragazzino il mio vecchio parroco mi insegnava che i sacramenti sono otto: l’ottavo è l’ignoranza. E l’ottavo sacramento ne salva più degli altri sette sommati assieme. Per compiere peccato mortale occorre una materia grave ma anche la piena avvertenza e il deliberato consenso. Questa omissione di aiuto da parte di molti vescovi è materia grave. Ma questi vescovi sono ignoranti: non c’è dunque deliberato consenso e piena avvertenza.”
Nessun don ha potuto contestarmi, intanto che ho 1 frase in sospeso, dedico questo a Viano:
“29 giugno del 1972. Era la festa di san Pietro, principe degli apostoli. Era la festa di san Paolo, colui che ha portato il Vangelo di Cristo fino all’estremo Occidente. E in quel 29 giugno, festa dei santi protettori di Roma, il successore di Pietro che aveva preso il nome di Paolo lanciò un grido drammatico. Paolo VI parlò del nemico di Dio per antonomasia, di quel nemico dell’uomo che si chiama Satana. Il nemico della Chiesa. «Attraverso qualche fessura» denunciò Paolo VI «il fumo di Satana è entrato nella Chiesa». Un grido angoscioso, che lasciò stupiti e scandalizzò molti, anche all’interno del mondo cattolico.”
scusate ma b16 non è quello che ha riconfermato la procedura del segreto e non denuncia dei preti pedofili alla giustizia?
come fà a dire di aver deplorato la pedofilia?
le condanne delle diocesi americane dimostrano che i pedofili avevano delle coperture dall’alto e non erano azioni individuali.
Per tutti gli dei! Ti ringrazio per la dedica, che incornicio. Ma, soprattutto, ti ringrazio per la stima che hai della mia intelligenza. Mi dispiace deluderti, ma non ho capito un caucaso di quanto mi vuoi dire. Siccome ti sei dimenticato di sottotitolarti, ti dispiacerebbe spiegarti meglio?
c’è un mess. in sospeso che è una prima parte di ciò che ti inviai, messo fra virgolette perchè è un brano di un sito molto cattolico, dovrebbe piacerti (infatti lo incornicerai) . Le frasi non sono mie.
L’ignoranza è un sacramento, l’ottavo.
For All The Gods: Ti hanno servito sul piatto una fetta dell’ intervista o l’ hai letta tutta? Il commento di Padre Amorth era ironico e si riferiva a quei vescovi che non nominano sacerdoti esorcisti. Rimane vero che l’ ignoranza salva molte persone, molti di voi compresi. Se sapeste cosa significa bestemmiare e sostenere che Dio non esiste, non lo fareste. Ma non sapendo cosa fate, sarete (parzialmente) scusati. In questo senso l’ Ignoranza può essere intesa, più che come sacramento, come viatico.
“Se sapeste cosa significa bestemmiare e sostenere che Dio non esiste, non lo fareste.”
Se non farlo significa ridursi male come te, meglio lo inferno.
“In questo senso l’ Ignoranza può essere intesa, più che come sacramento, come viatico.”
Più che un sacramento, è il vostro modo di vita.