Repubblica ha pubblicato ieri un interessante articolo di Jenner Meletti, dal titolo La confessione è finita. La crisi di questo sacramento cristiano è raccontata attraverso le voci dei confessori stessi: “I giovani non vengono quasi mai. Quelli sotto i quarant’ anni sono mosche bianche”. Non più del 10-12% dei fedeli dichiara di confessarsi almeno una volta al mese; il 30% non si confessa mai.
La crisi della confessione
121 commenti
Commenti chiusi.
quanto mi dispiace…
è dalla fine del Medioevo che la Chiesa è in lento ma costante declino
tra qualche secolo la basilica di san Pietro sarà un wine bar…
Infatti più che la laicizzazione può la noia e la tristezza che questi figuri ispirano.
E ci credo. Con tutti i disastri che hanno combinato nel corso di 2000 anni che spadroneggiano, ora hanno il coraggio di stupirsi ?
Ci si confessa quando si fà peccato. Ora le cose sono due: o non si pecca più (e non credo) o è finita la fiducia nella chiesa. A parte il fatto che occorerebbe rivedere tutti i termini di peccato, in quanto quelli proposti dai religiosi mi convincono poco o nulla, ho l’impressione che una maggiore presa di coscienza di se stessi elimini gradualmente il bisogno di avere un tutore che ti rassicuri.
quanto mi dispiace…come soffro…
Per fortuna l’8xmille va meglio…
Dall’articolo “La confessione è finita”:
Ci sono sacerdoti che confessano bambini e adulti fuori dal confessionale, in un banco della chiesa. «Io resto fedele alla tradizione. Il confessionale garantisce il segreto e il silenzio. Io resto qui ad aspettare e mi sento davvero utile. Chi altri può offrire luce, certezze, consigli, coraggio e consolazione?»
Questo sacerdote offre nientepopodimeno che luce, certezze, consigli, coraggio e consolazione. E in più aggratis. Quasi quasi ne approfitto.
Il giorno che gli psicologi prendono per tariffa un obolo simile a quello che si dà in chiesa per l’assoluzione, per il Vaticano è finita, quindi 🙂
la fiducia nelle istanze della ragione si rafforza e conseguentemente la fiducia nelle superstizioni sacre (le religioni) diminuisce, non ci vuole Einstein per fare 2+2…
Caro Lello, tutte le chiese, sono dei wine & bread bar. Da sempre
Webmaster, c’è un obolo per la confessione?
@ Sergio: quando la gente capirà che per sfogarsi o chiedere consigli basta un amico falliranno entrambe le categorie.
La confessione è “sempre” stata in crisi.
Quanto riferito nell’Ultimissima potrebbe essere datato indifferentemente 438, 759, 893, 1247, 1458, o anche 2387, 3489, 7654 ecc.
Webmaster, c’è un obolo per la confessione?
Traduzione: Sergio ha sostanzialmente detto che quando gli psicologi lavoreranno gratis allora per i preti sarà finita la pacchia e anche quelli che vogliono “confessarsi” preferiranno andare da chi ha le competenze (si spera) per fare questo mestiere e non da un tizio vestito di nero con uno strumento di morte al collo.
Chiaro adesso? 😀
Ma non è stato solo pochi giorni fa che B16 si è lamentato per questa disaffezione verso il sacramento della confessione incitando i sacerdoti a darsi da fare per rilanciarlo? Ora, per quanto ne so, un sacramento non è che si possa liquidare da un giorno all’altro… quindi sono curioso di vedere cosa si architetterà per renderlo ancora appetibile ai fedeli. Il tentativo di trasformarlo in una sorta di seduta psicanalitica pare non abbia avuto molta fortuna, anche perchè, se proprio se ne sentisse il bisogno, qualche garanzia in più (non molte, ma insomma…) la darebbe l’analista patentato. Viceversa sentirsi frugare dentro per scoprire chissà quali traumi rimossi, non è che sia molto apprezzato.
Credo che l’unico espediente cui potrebbe ricorrere la chiesa sia puntare sulla fama taumaturgica di qualche nuovo padre pio (per farsi confessare dal quale pare occorresse prenotarsi mesi prima), ma – anche se per esempio ieri sera sulla rete rai principale e in prima serta si è tenuto un ‘gran galà’ in suo onore – ricostruire un ricettacolo per tutte le superstizioni come il frate pugliese, è impresa quasi impossibile.
Francamente non vedo alcune avvenire per queso che, se non ricordo male, dal protestantesimo era considerato ‘il maggiore abominio della chiesa di Roma’.
2011 fine della chiesa e di tutti i papati
x the don
“o anche 2387, 3489, 7654 ecc.”
dubito che le religioni almeno per come le conosciamo adesso esisterannoa ancora entro e non oltre un paio di secoli…
Ma com’e’ che noi valdesi non abbiamo confessionali, pecchiamo e ci rimettiamo alla grazia del Signore senza oscure procedure?
Secondo me la storia della confessione come proposta dalla CCAR (solo al presbitero di turno, possibilmente in un confessionale scuro, con la persona in ginocchio sottomessa a un suo simile..) e’ solo la solita maniera di aquisire informazioni.
Questo e’ quello che penso…
@Felipe^2
Quoto in toto.
“quando gli psicologi lavoreranno gratis allora per i preti sarà finita la pacchia”
Per quale data è previsto il tutto?
x felipe
i confessionali servivano nel medioevo anche per raccogliere le delazioni si pie persone dabbene che spifferavano i nomi delle possibili streghe, povere donne spesso sole e vedove ma spesso anche ricche, che venivano arrestate torturate e bruciate e i loro beni confiscati dalla pia congrega…la storia della chiesa nel suo orrore è farcita anche di episodi come questi.
Dispiaciuti di non poter sapere tutti i fatterelli del paesino in anteprima eh.
x loriz91
più che altro dipiaciuti di non poter più bruciare, sotterrare vivi o impiccare chi non la pensa come loro.
Se cominciassero a fare leggere Freud a scuola, con serietà, le nuove generazioni saprebbero di che sono fatti e di che hanno bisogno, invece di affidarli a chi sfrutta indecorosamente il disagio giovanile.
La confessione è finita perché è diventato evidente che non serviva a nulla ed era solo un imbroglio;ma ancora oggi i giovani sono costretti a scoprire da soli cosa vogliono; qualcuno non ci riesce e, purtroppo, cade in tragiche trappole.
Caro Felipe, per “acquisire informazioni”, la procedura è molto diversa: seduti e con una lampada in faccia.
“i confessionali servivano nel medioevo”
Della serie: “Qui siamo tutti professori!”.
I confessionali sono nati “dopo” il Concilio di Trento.
Per sapere i fatterelli del paesino, basta andare dalla parrucchiera.
Lì si confessano tutte tranquillamente, e non c’è neppure il problema del segreto.
tranquillamente e pubblicamente (ovvio)
Questa notizia era riportata anche su “La Stampa” di ieri. Indovinate chi hanno intervistato? Giulio Andreotti! E sapete cosa ha ammesso? Che non si confessa più da quando era ragazzino! Parole sue, eh!
Stefano;
«… più che altro dipiaciuti di non poter più bruciare, sotterrare vivi o impiccare chi non la pensa come loro…
Non esageriamo, Stefano. Mi diverto sempre leggendo i tuoi interventi, però qui non ti seguo. Don Alberto non ha queste intenzioni. Forse quello di Radio Maria, Falzaga o qualcosa di simile. Ai cattolici abbiamo tagliato gli artigli e limato i canini e sono diventati anche cristiani, per cui quelle cose lì non le pensano e non le fanno più. Il rischio che ci ricadano è minimo. Terrei piuttosto d’occhio i fratelli musulmani.
si lo so caro don, dopo il 1563, ma le streghe venivano bruciate anche nei 3 secoli precedenti il concilio e le delazioni venivano raccolte anche in chiesa sottoforma di bigliettini con su scritto il nome della presunta strega, infilati in una cassetta simile a quella delle offerte … contento ora?
@ Sergio I
I preti non sono mai così pericolosi come quando sembra che dormano. Anonimo medioevale
Forse ci si è stufati di andare a rccontare i ca*i propri a un vecchio ribecillito?
ma xk cavolo uno dovrebbe andare a raccontare i fatti suoi al prete?! e poi siamo davvero sicuri che rimangano segreti tutti i fatti che i fedeli confessano ai sacerdoti?
com’è come non è dindondan la gente che si confessa ormai è quasi esaurita, sarà che sempre più gente si è scrollata di dosso il senso di colpa con cui la castrante religione che tu professi ha dominato le masse di ignoranti. al peccato non ci crede più nessuno. e soprattutto perchè voi pretaglia avete il privilegio di non finire in galera quando nel segreto del confessionale venite a conoscenza di reati gravi, tipo i tuoi colleghi che molestano bimbe e bimbi, senza avvisare le autorità? si chiama favoreggiamento. se aveste fatto il vostro dovere di esseri umani invece che di anonimi burocrati della ditta, a quest’ora molti meno bimbi crescerebbero con gli incubi ogni volta che vanno a dormire per quello che hanno subito dal clero. per non parlare di totò riina e tutta la sua accolita di gentlemen, tutta gente che si è sposata con rito religioso quando era latitante e che quindi prima di impalmare la sposa si sono per forza dovuti confessare…e non tirar fuori fanfaronate su sacramento e diritto canonico, l’unico sacramento che conosco è la città della california
scusate!!
da psicologa ci tengo a precisare che la mia professione è assai diversa da quella di un prete a cui confessare i peccatucci…
noi psicologi abbiamo imparato, nel corso della nostra non breve formazione, ad utilizzare tecniche e strumenti per alleviare e sovente risolvere difficoltà e disagi psicologici.
il colloquio clinico non è una confessione religiosa e non è una chiacchierata con un amico.
riguardo poi all’esistenza di psicoterapie gratuite, caro don alberto, ti informo che quelle esistono da tempo immemore e per averle basta rivolgersi ai DSM territoriali…nulla di troppo complicato. come esistono ginecologi e dermatologi a pagamento e quelli offerti dai servizi pubblici…lo stesso vale per gli psicologi…
vi garantisco che nel mio studio sono arrivate persone tormentate e distrutte dalla semplice vita quotidiana…persone che ora hanno ristabilito un rapporto equilibrato con loro stessi e con il sociale… e pensate senza nemmeno fargli dire un’ ave maria o dieci padre nostro…incredibile!!! dico anche che molto spesso i problemi psichici che le persone portano in seduta derivano proprio da un’educazione religiosa bacchettona e frustrante.
perdonate la precisazione ma è difficile per me pensare di essere paragonata ad un prete…
saluti
Sergio I, ti ringrazio.
Ma non offendere “S”tefano, confondendolo con “s”tefano.
ma perchè paragonarci a dei cialtroni?
un po’ di rispetto per la professione di psicologo per cortesia 😉
alice mi ha preceduta 😀
Cara ALICE, io ho chiesto, ma qui non c’è ancora “lo psicologo della mutua” (forse ho chiesto alle persone sbagliate).
Che la religione possa fare danni, non c’è dubbio.
Ma a volte è anche dura fare capire a qualcuno, che non ha tanto dei peccati e che quindi stia sereno, ma invece dei sensi di colpa/complessi/nonsocomedire, e che siete voi -e non io- a potergli risolvere i problemi.
Quindi non sei certo tu a dovere giocare il ruolo del “prete”, quanto noi, a volte, a dover fare gli psicologi (da quattro soldi), proprio per non fare sentire “in peccato” povera gente che non ha ancora risolto i problemi con la mamma.
dimenticavo: Grazie per il “vecchio ribecillito (sic)” e del “cialtrone”.
La Chiesa cattolica ha usato sempre la confessione dei peccati come mezzo per controllare le menti dei fedeli e aumentare il suo dominio sul mondo. Al contempo però ha sempre avuto problemi ad imporlo. In passato si serviva del potere politico per imporre la confessione, ora annaspa nella speranza che qualche giovane sfigato si accosti a questo sacramento, ma i numeri parlano chiaro. Per chi volesse approfondire la storia della confessione cattolica consiglio questi due libri, il vecchio, ma sempre utile, Lea H. C., Storia della confessione auricolare; e il più recente A. Prosperi, Tribunali della coscienza, Einaudi, Torino 1996;
Verrà un giorno che in tutte le chiese cattoliche italiane il numero dei fedeli che seguono la messa sarà inferiore alla decina, anche di domenica.
@don alberto
“Quindi non sei certo tu a dovere giocare il ruolo del “prete”, quanto noi, a volte, a dover fare gli psicologi (da quattro soldi), proprio per non fare sentire “in peccato” povera gente che non ha ancora risolto i problemi con la mamma”
é proprio qui che ti sbagli don alberto…voi preti non dovete fare gli psicologi perchè non potete…non siete in grado di farlo, vi mancano le competenze. io non mi permetterei mai di fare il chirurgo perchè non ne sono capace …così rischiate di fare veramente molti più danni di quelli che a mio parere già fate per altre cose.
se ritieni che un tuo fedele abbia bisogno di una consulenza psicologica tuo dovere è quello di indirizzarlo verso chi può offrire questo servizio, privato o pubblico che sia, non dovresti permetterti di farlo tu!
preti avete rotto le scatole! non potete pensare di essere onnipotenti e onniscienti perchè rischiate di fare del male alla gente. ..
@don alberto
se la povera gente che non ha ancora risolto il problema con la mamma viene da voi perchè si sente ancora più in colpa a causa di quello che voi gli instillate, è colpa vostra o degli psicologi?
scusa, non posso dire a un medico che è colpa sua se un tizio si è bruciato un braccio col fuoco che gli ho dato io ed è venuto a lamentarsi con me anzichè chiedere aiuto al medico.
una persona già fragile “rincitrullita” da sensi di colpa e credenze varie non è che migliora la sua qualità di vita chiedendo aiuto a chi quei sensi di colpa glieli ha fatti venire.
poi non so su cosa si basino le tue prediche, magari sbaglio io partendo dal presupposto che un cattolico debba come minimo avere la vaga idea di quel che dice la sua religione.
mi ricordo la trascrizione del colloquio di una tizia a detta sua molto credente che era in una situazione di dilemma e “lacerazione interna” diciamo perchè per i suoi problemi di depressione aveva chiesto aiuto a un prete che le aveva detto una cosa, poi a un altro che gliene aveva detta una diametralmente opposta e ora al terapeuta diceva di non sapere a chi credere e cosa fare… per la serie “meglio stare zitti piuttosto che creare problemi ulteriori”, magari…
@ Stefano Bottoni
“Indovinate chi hanno intervistato? Giulio Andreotti! E sapete cosa ha ammesso? Che non si confessa più da quando era ragazzino! Parole sue, eh!”
da quell’età in poi avrebbe dovuto confessarsi 1 volta ogni 2 giorni… e ne avrebbe avute talmente tante da dire che il prete avrebbe tirato fino all’alba… ergo hanno esentato il Gobbo per manifesta ed irrecuperabile recidività 😀
x dysphorya
ti devo dare torto…lì si va sulle 100 al giorno con penitenze durissime!
🙂
Chi ha bisogno di confessarsi (non necessariamente con un prete – anche con uno psicologo, o con un amico, o con la moglie/marito) nasconde qualcosa che non va nel rapporto con se stesso.
ALICE, lo so benissimo che non devo fare lo psicologo
(a parte che ripensando a me, qualche volta ci prendo)
Ma se una persona viene e si accusa di un qualche “peccato”,
che non mi sembra tale, ma che mi sa di qualcosa di irrisolto,
e io le dico: “Guarda che a me questo tuo comportamento
non mi pare un peccato (e stai quindi serena),
ma un disagio/senso di colpa/questione irrisolta,
e forse uno psicologo te lo risolve in cinque minuti”
in che cosa sbaglio?
Idem più o meno anche per Kaworu.
preti avete rotto le scatole! non potete pensare di essere onnipotenti e onniscienti perchè rischiate di fare del male alla gente. ..Grazie Kaworu
fanno già del male, non solo al bambino, anche a chi non è presente, ed ho notato un perverso meccanismo che lo stacca dal genitore e dagli affetti
Don Alberto, hai detto in altro blog che la comunione va fatta tardissimo, giusto! i bambini e i ragazzini non si devono confessare, niente catechismo fino a maggiore età.
x aldo
di fondo hai ragione,ma con un amico nn è confessione è dialogo,parlarne insieme perkè amici…ki nella vita nn passa momenti difficili? è il nn risolverli ke genera malessere..ma qui ci sono alice kaworu ke ne sanno più di me..io solo ci stavo riflettendo
cmq aldo spessissimo condivido quello che dici
Ho notato che per formare un prete lo si deve staccare dal rapporto di amore e affetto con rispetto sano con la mamma, colpevolizzandola fuori luogo, ogni momento e dove non ha “colpa”, (fin che una mamma senta sgradevole o anche ostile il figlio, con gran sofferenza, non vorrebbe mal trattarlo) di conseguenza il figlio ottiene reazioni che in ogni caso, anche l’indifferenza, mandano il giovane in crisi, perché accorra a dirlo in chiesa a estranei plagiati- plagiatori, è il primo passo per rovinarli e sottometterli in elemosina di amore. Ci saranno altri furti di “amore” ai diritti elle donne
I piccolini non fanno a meno di pensare alla mamma, e voi li staccate affettivamente, ti ho già sgridato, forse vi hanno insegnato di mettere problemi inventati contro la mamma, ingigantirli, per consolare voi i giovani? vi permettete di dare giudizi e farla giudicare da piccole menti “sconsacrandola” emolendo i piccoli, demolendo la forza ella mamma e il rispetto che meritaso di qualcuno che ne chiede informazioni, riducendoli a meschine spie della mammina indaffarata, piccole menti pilotate da errati giudizi, mini caccia alla strega, , dirottando l’amore verso un Grande da adorare addirittura. Rovinando il rapporto affettivo in genere per rubare l’amore e la fiducia da dare a voi e“l’amicoGrande” che non si fa vedere, ma sottomette
era a Don Alberto
la gente si sta chiedendo se non siano i preti a doversi confessare alla gente
magari un giovane potrebbe confessare di aver fatto sesso da minorenne con un prete …….
Ho letto l’articolo, ecco dove vogliono ficcare il peccato ed il senso di colpa: “L’ abbandono del confessionale è confermato dal sociologo Pierpaolo Donati professore nell’ ateneo bolognese e membro della Pontificia accademia di scienze sociali. «C’ è una forte attenuazione, se non la scomparsa, del senso del peccato, soprattutto in quella che viene ritenuta la sfera privata che riguarda affetti, erotismo, sesso. Soprattutto i giovani pensano sia più grave non pagare le tasse, parcheggiare male, guidare ubriachi… insomma fare cose che possano danneggiare gli altri.(…) Nella sfera intima, invece, ognuno si giudica da sé.” Bene! Non è giusto?
Scrive ancora:”Il motivo è questo: si pensa al peccato solo verso gli altri e c’ è meno l’ idea di un peccato verso Dio». L’ abbandono del confessionale è provocato anche da sacerdoti che hanno perso un certo carisma. «Perché – si chiedono in tanti – io devo confessarmi davanti a un altro uomo?” vorrebbero apparire come dei.
Belle le idee di Alfredo e Giuseppe sbattezzato!
Tutti abbiamo delle contraddizioni da risolvere.
Gli psicoanalisti o gli psicologi non le hanno risolte tutte; molte le hanno portate ad un livello più che accettabile con un lungo e impegnativo lavoro su sè stessi.
La differenza è che per i psicologi le tecniche di riferimento sono molteplici e, comunque, sono soggette a continui aggiornamenti ed arricchimenti.
La realtà è continua trasformazione!
Per i religiosi la cosa cambia. Vi sono dei punti di riferimento immutabili nel tempo.
I testi sacri non sono soggetti ad aggiornamenti, arricchimenti o cambiamenti di testo, cambiano le continue interpretazioni da parte di chi si fa tramite.
A noi la scelta!
Scusate rispondevo a quesiti posti parecchio prima da @ don alberto e @ alice
La partecipazione ai Sacramenti è un problema dei credenti. La vostra è una indebita ingerenza.
meglio ingerire in questo modo: è solo un granellino rispetto all’enorme ingerenza dei preti di ogni risma……
Fiero di appartenere alle mosche bianche 😉 e in barba a tutti gli articolisti e opinionisti massonici 😀
tipo quando pontificano sulla natura delle cose salendo sul pulpito dell’ignoranza
e della malafede anche, spesso
mah!
la notizia mi sembra partire dall’assunto che siamo tutti cristiani. io mi domando: quel 30% che non si confessa mai, siamo sicuri che siano credenti non praticanti? non potrebbero essere semplicemente non credenti?
Ho smesso di confessarmi da circa 45 anni perchè mi sono trovato a pensare:” per quale motivo avrei io dovuto assolvere un prete che vuole indagare su fatti miei?”
Ho sempre pensato che la confessione servisse alla Chiesa nei bei tempi andati per “tastare il polso” alla società civile, ad essa sottomessa.
Oggi, invece, dovrà adottare altri mezzi per “tastare il polso” e “prendere la pressione”. State certi che madama la marchesa non rimarrà senza informazioni…..
Mi dispiace per il simpatico don Alberto, ma mi sa che a proposito del… sacramento della confessione dovrà (e non solo lui) mandar giù dei rospi piuttosto indigeribili. Il fatto mi sembra del tutto naturale, vista la curiosità morbosa del clero sul comportamento della gente, specialmente sotto le lenzuola del letto. Cosa farà il povero don Alberto, in tutto il tempo che il mancato esercizio di confessione gli lascia libero? Avete qualche idea? Io non penso mai male a priori, e voi? Ha tutta la mia comprensione, caro don Alberto!
xhalftrack
scusa di che? interessantissimo!
pure io è parekio ke nn mi confesso(dall’età di 11 anni…) nè ne sento il bisogno…kiaro ke se sentissi buki logici o cose strane(tipo voci o suggestioni..) mi rivolgerei ad uno specialista…x ora quando mi ragiono sopra nn ne sento..poi nn so qnt possa fare auto-analisi io ke studioso della PSYKE nn sono..ma nn ho grossi problemi nella vita pratica..ergo..tutto è rivedibile io nn nego la serietà dei tuoi studi,nn mi permetterei mai!
ciao halftrack grazie
“I confessionali sono nati “dopo” il Concilio di Trento.”
Prima dove andavano a confessarsi ?
Comunque dopo il Concilio di Trento eravamo in epoca di piena controriforma, quindi di regressione verso il medioevo dopo il (purtroppo) breve periodo dell’ umanesimo.
“La vostra è una indebita ingerenza.”
Smetteremo di ingerire nei vostri (sporchi e loschi) affari solo quando i tuoi superiori in Vaticano la smetteranno di fare pressioni sul governo per far approvare le leggi che vogliono loro, senza preoccuparsi minimamente di sentire cosa ne pensa la gente, anzi, boicottando addirittura i referendum.
per @Viano di Vagli “La partecipazione ai Sacramenti è un problema dei credenti.”:
Il battesimo viene imposto a chi non può dire di no da parte dei credenti.
per @brunaccio
grazie per “la serietà dei tuoi studi” ma è stata solo curiosità ben ripagata. Quando scrivi “ma nn ho grossi problemi nella vita pratica” hai fatto proprio il punto della situazione!
“Cosa farà il povero don Alberto, in tutto il tempo che il mancato esercizio di confessione gli lascia libero?”
E’ semplice, verrà qui a fare i suoi commenti. Per l’ inciso, lo sta già facendo.
x don alberto: i confessionali, intesi come struttura,nascono, è vero, dopo il concilio tridentino ma le summae confessorum nascono a partire dal VII secolo. Vero è altresì che le delazioni e le denunce non venivano fatte ai confessori ma all’officium inquisitionis, almeno a partire dalla nascita dello stesso.
LA confessione è un terribile sistema per il controllo delle coscienze degli individui. Solo un apparato totalitario come la chiesa cattolica poteva concepirlo, ma per fortuna la secolarizzazione avanza.
“Il battesimo viene imposto a chi non può dire di no da parte dei credenti.”
Già e poi difendono addirittura il diritto di parola delle morule e delle blastule.
Comunque, anche la comunione e la cresima vengono imposte. Se ci si ribella, è facile supporre che si possa andare incontro ad uno di quei trattamenti di cui parlava Peppe in un post citando le parole di Gesù (portate i vostri figli ribelli in piazza e lapidateli, più o meno faceva così).
“LA confessione è un terribile sistema per il controllo delle coscienze degli individui.”
Già. Era prassi comune a quei tempi chiedere alle donne anche la posizione in cui facevano l’ amore, del tipo, niente sopra il marito perchè la donna è inferiore.
Ma forse accade ancora oggi… don Alberto ?
semi-OT: Tornando al discorso “quando gli psicologi lavoreranno gratis”… mi sembra utile informarvi, in modo che possiate a vostra volta informare chi potesse essere interessato, che gli psicologi dell’ASL lavorano davvero a tariffe che CHIUNQUE si può permettere.
Seguii 5-6 anni fa un paio d’anni di terapia di coppia col mio compagno (e per le coppie costa un poco di più, perchè vengono seguiti da DUE terapisti/e) e pagavamo 36 euro PER TRE SEDUTE, in due.
Questo genere di dato è poco conosciuto e mi pare potrebbe essere un bene per chi ne ha bisogno sapere di avere quest’opportunità senza “svenarsi”.
x halftrack
continuo a kiamare seri i tuoi studi..poi vedi te
serve sempre uno stimolo per centrare il punto..anzi io ci ho riflettuto(ovvero riportare a se’) sul punto da te centrato.
ciao uona giornata
🙂
““quando gli psicologi lavoreranno gratis”… ”
@don Alberto.
Gli psicologi non lavoreranno mai gratis perchè loro lavorano e si guadagnano il pane, al contrario di altri che vengono mantenuti e sputano sul piatto dove mangiano.
x sol letto ora
tornando al discorso kiaro ke mi rivolgerei a strutture pubblike a cui ho seguito cure mediko-fisike..oltre al discorso economico nel pubblico sebekki uno ke nn va puoi cambiarlo..dal privato prima scuci di cambiare…
inoltre a ke so io i medici delle strutture pubblike dovrebbero perlomeno parlare tra loro..mentre il solone privato ha la sua idea e con nessuno è posto a confronto..poi kiaro ke si corre il riskio di consorterie..ma meglio il riskio ke buttare via soldi e tanti
poi..e qui nn sono sicuro..si può anke andare oltre il comune di residenza volendo..ma avendo seguito tutta riabilitazone nel mio comune su qst nn so…magari qui è interessante,ki preferisce confessarsi al prete bene così..ma indikazioni su qst cose sono sempre utili.
ora mangio.
buon pranzo poi se qlc sa meglio ben lieto di dare okkio
@brunaccio
beh un medico è vincolato dal segreto professionale, e ancora di più uno psicologo 😉
l’unico rischio che correresti in una struttura pubblica (ma anche privata) è di beccare qualcuno che conosci mentre aspetti.
ma eventuali problemi derivano dal fatto che qui c’è ancora una concezione della psicologia da vignetta della settimana enigmistica tale per cui chi va dallo psicologo è fuori come un balcone e come minimo si crede napoleone.
x kaworu
ops..è vero un conto è una collaborazione su un problema di ossa o muscoli…un conto altro…grazie 🙂
poi sì sul concetto di colpa dei problemi mentali siamo indietro molto
cn tutto il rispetto di voi,come degli avvocati io dico sempre “mi auguro di nn averne bisogno”..ma nn si sa mai..
ciao kaworu grazie 😉
frase ripresa proprio da una mia amica laureanda in psikologia nn so poi bene l’indirizzo
😉
e finisco kaworu..so la differenza tra psicologo e psikiatra…e c’è ki dice ke visita psicologo ogni tanto farebbe bene..io su qst no concordo..uno si deve ragionare addosso essere freddo e se realizza di avere bisogno vada pure…e vergogna x ki ne ride!
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ATTENZIONEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Trollaggio in vista!
Non cadete nella trappola di Troll Alberto! In questo post si doveva parlare della crisi del cattolicesimo e siete finiti a parlare di piscologi!
Riportiamo il discorso sul tema vero! In chiesa ci va meno gente e nel confessionale a quanto pare, ancora meno… c’è solo da esserne felici e brindare… un po’ di secolarizzazione si vede nonostante tutto. Segno che forse l’ipocrisia dei preti sta stretta non solo a noi ateacci miscredenti ma anche a molta gente che si definisce cattolica e che anno sempre meno potere sulle menti umane! Io alzo il bicchiere e brindo!!
W il libero pensiero! Abbasso la Chiesa!
pardon.. mi è scappato un anno sprovvista di “h”…..correggo… hanno…. Devo confessarmi per questo peccato grammaticale?? 🙂
cito (non letteralmente) da “l’eco di san gabriele “,una rivista pubblicata dai frati
dell ‘omonimo santuario qui in abruzzo:
anni fa c’era un articolo sulla psicologia che si concludeva con :
tante persone si rivolgono allo psicologo per problemi che
potrebbero benissimo essere risolti dal confessore…
gia’ all’epoca rimasi senza parole…che c’azzecca la psicoterapia con la confessione?
i massoni si confesseranno?
beh uno in meno che si confessa sono io…. ma me l’hanno impedito i preti!!
non tanto perchè a 24 ani mi sono sbattezzata…. ma perchè a 12 mi hanno rifiutato l’assoluzione!!!
(potete immaginare quali gravissimi crimini, quali nefandi ed imperdonabili peccati possa aver commesso una 12enne!)
quella fu l’ultima volta che andai a confessarmi. Oltretutto il confessore che c’era presso la mia scuola allungava regolarmente le mani sulle nostre ancora scarsissime rotondità anteriori, quindi alla fine meglio così!
*refuso imbarazzante, scusate, era aNni con due N, of course. Imparassi a rileggere, eh?*
@ Cardinal Bagnato
“pardon.. mi è scappato un anno sprovvista di “h”…..correggo… hanno…. Devo confessarmi per questo peccato grammaticale?? :-)”
Certo che no! Se dai il tuo 8×1000 alla Chiesa e voti UDC è sufficiente 😉
w tutte le belle psicologhe che allietano le ore passate nelle aule studio con i loro graziosi corpi.
per quanto riguarda la confessione…boh…se a uno non gli passa proprio un …zo può sempre andare a confessare qualche peccato divertente e scherzoso…o magari fare una supercazzola al prete
Ho notato che per formare un prete lo si deve staccare dal rapporto di amore e affetto con rispetto sano con la mamma, colpevolizzandola fuori luogo, ogni momento e dove non ha “colpa”, (fin che una mamma senta sgradevole o anche ostile il figlio, con gran sofferenza, non vorrebbe mal trattarlo) di conseguenza il figlio ottiene reazioni che in ogni caso, anche l’indifferenza, mandano il giovane in crisi, perché accorra a dirlo in chiesa a estranei plagiati- plagiatori, è il primo passo per rovinarli e sottometterli in elemosina di amore.Dove lo hai saputo?Nel libro dei sacerdoti satanici?Se è si allora credo se è no allora no.
pardon.. mi è scappato un anno sprovvista di “h”…..correggo… hanno…. Devo confessarmi per questo peccato grammaticale?? Non voglio offendertti mi suso i primis,ma secondo me a te il regime americano,messaggi subliminali entrati nel tuo subincoscio,ti abbiano fatto il lavaggio del cervello.per questo non devi andare da un prete,psicologi o giudici per confessarti,mma in un centro dove il tuo cervello è nuovo come quello di un neonato.Tu combatti anche contro i psicologi quindi oppure per i magistrati,perchè confessando i tuo reati o i tuo problemi sociali o psicologi vogliono controllare la tua mente vero?Lo ripeto per l’ultima volta.Le uniche forme di propaganda che riescono a controllare le menti sono i messaggi subliminali che entrano nel nostro subincoscio e che essi sono presenti nella musica,nella pubblicità e nei film anche.Questi messaggi subliminali sono quasi dappertutto.
““quando gli psicologi lavoreranno gratis”… ”
@don Alberto.
Gli psicologi non lavoreranno mai gratis perchè loro lavorano e si guadagnano il pane, al contrario di altri che vengono mantenuti e sputano sul piatto dove mangiano.
Allora un prete non lavora mai,che ogni giorno deve pensare alla parocchia e solo un’ora a se stesso.Ma tu la sai la vita che fà un prete prima di parlare a vanvera?Sono ogni giorno impegnati a mantenere una parocchia,ad aiutare giovani drogato dipendenti da altre porcherie,insomma hanno solo poche ore x loro.Io di tutto questo ne sono testimone.Io a volte sto giornate con preti e vedo ciò che fanno e ciò che non fanno.
l’hai scampata bella!
Sol scrive: 21 Giugno 2009 alle 15:26 perchè a 12 mi hanno rifiutato l’assoluzione!!!”
ha fatto un abuso di potere, demolendoti con l’inferno, ma non sei crollata a piangere disperata per dargli possibilità di asciugarti le lacrime e toccarti, almeno le curvette come suo uso?
Se eri molto credente e ci tenevi, sottomessa, all’assoluzione, ti poteva dare un appuntamento in privato(un giorno in cui non abbia colleghi in parrocchia) dimodochè tu riflettessi un intero giorno di pentimento, poi tornata, potevi aggiungere un peccatuccio di bontà verso lui, tanto assolve cumulativamente!
Magari no, sicuramente no, ma non si spiega dove volesse arrivare…una violenza mentale.hai rischiato, i bimbi non prevedono le cose che succedono.
Come disse qualcuno che non ricordo:
“Da quando non mi confesso più non faccio più peccati”.
se solo potessero ci brucerebbero volentieri tutti, vedere gentaglia come CaGNasco, biechi inquisitori bramosi di riaccendere quei roghi che hanno permesso alla pia congrega di conservare il potere temporale per 18 secoli ed in parte fino ad oggi.
sveglia, certo anche altri fondamentalismi sono pericolosi come quello islamico ma se sottovalutiamo la Ccar siamo proprio degli ingenui.
Don Alberto,che cos’è la confessione…??….
“di tutto questo ne sono testimone.Io a volte sto giornate con preti e vedo ciò che fanno e ciò che non fanno”
mi verrebbe la battuta che quando lavorano vogliono sempre testimoni, eppure ti credo che per alcuni sarà così come dici. Invece da queste parti i preti fanno lavorare molto i giovani al loro posto e vogliono testimoni se lavorano loro. Ci saranno sicuramente ottimi preti, non discuto, bravi ragazzi di buona famiglia (sig) non ne conosco personalmente. Un giovane mi ha riferito poco ma notevole, es.nelle chiese dei dintorni “sono impazziti tutti” e sono stati trasferiti, o sono scomparsi. Io rimasi indifferente, tanto mi sembrò normale, non chiesi quanti , non ne conosco …ma lui era allarmato. E’ uno dei ragazzi/e tanto attivi e catechisti fin da giovani, alla fine non hanno fatto famiglia, presi dall’illusione di fare i buono cristiani. sono stati completamente assorbiti nei loro tempi dopolavoro e non solo i 2 che conosco che ora hanno 40 anni, altre coppie o ragazze, invecchiano senza figli a servire in chiesa, poiché il tempo è poco se “anche”si lavora, non resta spazio per i figli.
“Dove lo hai saputo?Nel libro dei sacerdoti satanici?Se è si allora credo se è no allora no”
“Ho notato” queste cose non vengono scritte, capitano per caso, si sentono, si ripetono, si vedono atteggiamenti, se si è capaci di notare
@Cosimo Ancora: non ho fatto nessuna delle cose indicate… 8 per mille ai valdesi… 5 per mille a UAAR e il voto….all’estrema sinistra! Sono empio vero???? 🙂
@Mauro: si può sapere di quali messaggi subliminari vai farneticando? Non ho mai letto un messaggio così sconclusionato come il tuo….:-S
@Mauro Aggiungo che non sempre si ha la “fortuna” di venir a sapere dai parrocchiani stessi che i preti sono impazziti
“Sono ogni giorno impegnati a mantenere una parocchia,ad aiutare giovani drogato dipendenti da altre porcherie,insomma hanno solo poche ore x loro”
Sicuro, come, no, tutto il giorno ad aiutare i drogati e a dar da mangiare agli affamati. Qui hai un reale testimonie di cosa fanno i preti, perchè ho passato 2 anni all’ università in un affitto presso un istituto religioso. Beh, ho pagato fior di quattrini, tantè che poi me ne sono andato e ti assicuro che a fare le cose che dici tu non ne ho mai visto nessuno.
Poi i drogati sono curati e accolti nelle case di accoglienza e non nelle parrocchie e qui operano volontari sia laici che religiosi retribuiti per un servizio sociale, non c’ entra nulla con l’ attività sacerdotale fine a se stessa di cui parlavo.
sergio I scrive:
……Ci sono sacerdoti che confessano bambini e adulti fuori dal confessionale….
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specialmente con i bambini, quest’approccio diretto, per certi religiosi si dimostra piuttosto redditizio.
il mio buon curato partecipava cosi intensamente al sacramento della confessione e soffriva cosi tanto per le mie infrazioni alla purezza (ke voleva conoscere nei minimi dettagli) tanto ke spesso lo sentivo gemere al di là della grata.
talvolta la confessione la faceva altrove e allora mi (ci) teneva sulle ginokkia e mi (ci) carezzava per incoraggiarmi (ci) a superare la naturale ritrosia di un fanciullo….;-)
@ don Alberto: “quando gli psicologi lavoreranno gratis allora per i preti sarà finita la pacchia”
sei un mito…..
cmq, per la mia breve esperienza, nn mi confesserei o lo farei a pagamento, visto che le domande erano piuttosto ‘piccanti’…
MARCO, La confessione/penitenza/riconciliazione è essere ristabiliti nel rapporto di amore/amicizia/alleanza con Dio e con il prossimo.
(Più generico e onnicomprensivo di così, non mi riesce).
-Cmq il confessore uno se lo può scegliere.
-E probabilmente la confessione senza una contemporanea direzione spirituale (qualcuno non ha parlato di dialogo/consiglio con un amico? -tra l’altro non è detto che il direttore spirituale sia sacerdote), sa un po’ di qualcosa di meccanico e/o di automatico.
Cioè: posso avere un amico con cui confidarmi, sfogarmi, confrontarmi, a cui chiedere consigli ecc., e che possa anche darmi il perdono per i miei peccati?
Cosa c’è di tanto strano?
Il 30% non si confessa mai? Vuol dire che esiste ancora un 70% di polli che lo fanno almeno una volta nella vita?
@Mauro
ti riferisci ai messaggi subliminali di cui parla il centro culturale SAN GIORGIO?
I giovani non vengono quasi mai? Allora qualche speranza per un futuro migliore c’è.
“La confessione/penitenza/riconciliazione è essere ristabiliti nel rapporto di amore/amicizia/alleanza con Dio e con il prossimo.”
Perchè se mi masturbo non posso più essere amico di Dio e del prossimo ?
e nel paese di Andreotti e Berlusconi pretendono di trovare qualcuno che fa una confessione???
La confessione/penitenza/riconciliazione è essere ristabiliti nel rapporto di amore/amicizia/alleanza con Dio e con il prossimo.
Ovvero? Tradotto dal pretesco?
Perchè se mi masturbo non posso più essere amico di Dio e del prossimo?
Forse perchè vogliono essere invitati anche loro 😉
e nel paese di Andreotti e Berlusconi pretendono di trovare qualcuno che fa una confessione???
Oggi come oggi sono rimasti solo i pentiti di mafia. Gli altri (preti e mafiosi in parlamento) negano l’evidenza.
@Mauro
ti riferisci ai messaggi subliminali di cui parla il centro culturale SAN GIORGIO
certo io sn anche un cacciatore del subliminale.Ogni volta noli siamo messi in cattiva luce,ogni volta che veniamo intervistati allla RAI non ci permette di dire qualè la verità che noi dobbiamo esporre la verità sui messaggi subliminali su ogni tipo di propaganda.A volte esageriamo un pò.
I giovani non vengono quasi mai? Allora qualche speranza per un futuro migliore c’è.
Un futuro migliorre non l’avremo mai se non si combattono i problemi quelli reali e gravissimi non avremmo mai un futuro migliore.I veri problemi sarebbero la MAfia,mentalità moderna(mi riferisco ai questi seguenti ideali che si hanno oggitipo sesso a volontà,lussuria,illuminati,il dire di”fai quello che ti pare e piace”ecc.Vi dò un consiglio se volete sconfiggere un male realmente esistito,bisogna sconfiggere le radici e poi tutto il resto.Se noi parliamo solo e non partiamo all’azione,i problemi saranno sempre più forti e gravi.
@Marco C
In realtà la mania delle posizioni sessuali non è motivata tanto dal discorso dell’inferiorità della donna, quanto dal fatto che per secoli i teologi sono stati convinti che ogni posizione che non fosse quella “naturale” impedisse il concepimento (per posizione naturale intendevano lei sdraiata sulla schiena, lui sopra). Considerando poi che da S.Agostino in avanti la contraccezione è equivalente all’omicidio nella scala dei peccati, qualunque atto “contracettivo” era sottoposto a sanzioni penitenziali pesanti. Ci sono stati zone\periodi dove potevano toccarti 10 anni di penitenza (che ai tempi era molto più tosta) per una pecorina.
Diciamo che il piacere, a meno che non escluda la procreazione, è diventato accettabile (nel matrimonio) solo nel ventesimo secolo). In precedenza era un concezione minoritarie ed in alcuni casi tacciata di eresia (quante vicendevoli accuse di eresia e vere e proprie guerre teologiche si son fatti i due fronti non le si riesce nemmeno a contare).