Rai e Vaticano, accordo sempre più stretto

Benedetto XVI ha ricevuto oggi in udienza privata il presidente della RAI Paolo Garimberti, il direttore generale Mauro Masi, il direttore di Raiuno Mauro Mazza, il direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce, il direttore della comunicazione e delle relazioni esterne Guido Paglia, il direttore di Rai Educational Giovanni Minoli e il responsabile della struttura Rai Vaticano Giuseppe De Carli. Il papa ha auspicato una colaborazione sempre più stretta tra il servizio pubblico RAI e la Santa Sede.

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126 commenti

Stefano Bottoni

-Kari tirettori, fogliamo fare qvalcosa per qvei brutti ateacci di TG3 che NEIN mettono mai me in apertura und si permettono di kriticare koferno tanto prafo und puono?-
-Non c’è problema, santità, stia tranquillo, ci pensiamo noi, agli ordini!-
-Pene pene… und ora zmettete di lekkare pantofole ti Prada che me le zporkate…-

roberta

collaborazione piu’ stretta di quella che c’ e’ adesso vul dire un intero tg al giorno dedicato
alla chiesa, una fiction alla settimana sui santi,maratone natalizie e pasquali….
e divieto di parlare di altre religioni o di laicita’ in fascia protetta…
i bambini vanno tutelati…

Corrado Luciani

Chissà, se mettessero qualche discorso di teologi e filosofi, che magari parlino della riscoperta di certi valori di solidarietà e simili al posto di fiction con protagonisti nevrotici arrivisti ed egoisti, o trasmissioni quali “l’isola dei famosi”, potremmo anche avere una televisione più accettabile.

ateismo

Ma non mi dite… ormai la propaganda clericale della RAI (io ormai guardo solo Blob e le partite…) si spinge ancora sulle polemiche del satanismo nell’heavy metal, non sono nemmeno originali. Vedi le agghiaccianti dichiarazioni del prete di turno a “La linea d’ombra” (rai due, 23 giugno 2009)

Vituzzo

Pessima notizia. Temo che questa collaborazione possa risultare molto utile per la chiesa. Anch’io ho cominciato a credere a circa 8-10 anni perché ho visto troppe trasmissioni sui miracoli.

marcigno

Il papa ordina e i dirigenti RAI obbediscono, ma il canone lo paghiamo noi che dovremmo essere gli unici ed i soli a dettare le regole del palinsesto!
È impossibile, per un italiano sano di mente, guardare la maggior parte dei programmi televisivi: l’informazione è inesistente e lo spettacolo è indecente, non esistono professionalità e preparazione, ma solo servilismo ed ignoranza.

Matteo

@Stefano Bottoni

ahuahauhauhauhauahuahuahuah bellissima, bisognerebbe dare il testo a Vauro!

strozzapreti

Anatema! Del Noce, noto gay ricevuto a San Pietro……. togli l’ interesse che il mondo ( Vaticano ) è giusto. I vertici Rai, riceveranno disposizioni per i futuri palinsesti, ciao Lciana Letizzetto, la satira e la libertà di stampa riguardanti fatti e personaggi Vaticanensi saranno sempre più tabù, ci vogliono imporre uno Stato a cultura cristiana invece che laica, la democrazia, quella vera, fù.

Angela

E la cosa più sconcertante è che tutto questo avviene senza che si levi una sola voce di critica e di condanna, in nome della laicità. CHE SCHIFO!!!!

Emanuela

Io direi che questa è l’occasione buona per disdire l’abbonamento. Se tutti gli atei d’Italia lo facessero sarebbe un bel segnale no? Molto meglio pagare per vedere Sky…

roberta

per senso di giustizia devo ricordare che qualche anno fa su una rete mediaset
andava in onda MIRACOLI
ovviamente solo miracoli cattolici:solo nell’ultima puntata vi fu un breve accenno ai miracoli
in altre religioni,prontamente demoliti dai teologi in studio…

Fri

@ Emanuela

Purtroppo si sono tutelati anche su questo: il canone non è piu (da un pezzo) l’abbonamento per guardare i programmi rai, ma è una tassa su qualsiasi apparecchio atto a ricevere trasmissioni televisive, compreso il computer. Quindi anche se non hai la tv, ma possiedi un computer, anche non dotato di scheda tv ma potenzialmente adattabile a ricevere, dovresti pagare il canone. Questo ovviamente vale anche se hai una televisione e guardi esclusivamente sky o se hai tolto il ricevitore dalla tua tv e la usi solo per guardare film in dvd.

Emanuela

@Fri: sì hai ragione, ora che mi ricordo è proprio così. Probabilmente si erano resti conto che gli abbonamenti stavano diminuendo…

ser joe

Chissà perchè nel leggere la notizia mi è venuto un brivido.

frank

Non riesco a capire cosa stà succedendo.
Penso che siamo all’inizio di qualcosa di terribile.
Pensare che poi la paghiamo noi, non bastava l’8 per mille e affini.
Cosa possiamo fare?

Toptone

Segnalo ai forumisti che esistono almeno due modi per evitare il pagamento della tassa RAI. Scopriteli su Internet.

Intanto, niente mi toglie dalla testa il dubbio che, semmai dovessero toglierlo, con la scusa che sarebbero finanziate proprio dal canone sparirebbero trasmissioni come Report. Che non portano soldi o pubblicità ma spesso querele (sempre perse dai querelanti, ma tant’è).

frafra

Avete rotto con la vostra laicità, fino a quando la sinistra non smetterà di fare discorsi filosofici è destinata a perdere, ma a quanto pare non lo hanno ancora capito..

matteo

Ma se l’Italia è uno stato laico (così è scritto, poi nella pratica è tutto da vedere…) perchè tutte le domeniche al telegiornale c’è un servizio dedicato all’angelus in piazza san pietro? Con quale diritto si permettono di invadere così la rete televisiva nazionale? Un conto è se ci fosse una notizia di cronaca legata allo Stato del Vaticano, un altro è un resoconto dettagliato delle assurdità che il papa pronuncia ogni domenica! Adesso avremo anche letture di passi della bibbia in televisione! Tutto ciò è VERGOGNOSO.
Se la chiesa vuole professare il suo credo (è ovviamente libera di farlo e ne ha il diritto, io personalmente ritengo che il cristianesimo sia inutile ma ad ognuno la sua decisione) allora crei un proprio canale televisivo dove trasmettere messe e letture della bibbia 24 ore su 24, NON INVADA LA TELEVISIONE DELLO STATO (ricordo) LAICO

Macklaus71

Avete visto oggi, un pezzo orrendo della trasmissione “a sua immagine”? Una ragazza down, “votata al signore” (parole testuali del conduttore baciapile) che, intervistata, parlava sull’aborto, condannandolo ovviamente e rispondendo a domande ben indirizzate.

anonimox

@Macklaus71
L’ho visto anche io, ma perchè lo definisci orrendo?

Andrea (Mi)

Sono lontani i bei tempi in cui al papa gli sparavano….eh…..

stefano

e quando mai l’alleanza trono papale-emiciclo parlamentare è stata messa in discussione? in televisione poi non ne parliamo, ogni 10 minuti passa la pubblicità dell’8×1000 a reti unificate.

stefano

x Macklaus71

purtroppo ne ho vista una parte 🙁 veramente orribile.

luca trentini

Mi associo: è un bello schifo.
Com i miliardi di euro che gli regaliamo, il Vaticano potrebbe avere la decenza di farsi la sua TV, senza corrompere il servizio pubblico televisivo italiano.

Jan Hus

Oggi al tg2 hanno fatto un servizio sul bambino che hanno sparato in un campo di calcio. Il giornalista ha intervisto per primo il parroco del luogo, Il quale ha detto che ieri era stata organizzata una veglia di preghiera(!) successivamente un uomo delle forze dell’ordine ed infine il sindaco. E’ pazzesco!!!!! L’altro giorno per non so quale importante commemorazione della guardia di finanza trasmessa in diretta su rai1 in prima fila c’era un porporato dilegentemente inquadrato, idem ieri in occasione del rendiconto generale della cortrte dei conti, in prima fila un porporato!! E’ pazzesco!!!! Ma che sta succedendo in questo paese????!! Concordo con frank

anonimox

La stessa cosa che voi vi domandate sulla Chiesa, io me la domando sul calcio e sui reality show, perchè i miei soldi devono andare in tutto questo?perchè si deve perdere tempo a mandare in onda tutto questo?.Il problema è che c’è gente a cui interessa il calcio e a cui interessano i reality. Quando non ci sarà più nessuno che guarda Messe o cose inerenti alla religione parleranno di altro(vedi caso Messa di Natale in Francia)

Giona sbattezzato

Jan Hus: sei nell’Iran d’Europa, ecco cosa succede.

Andrea

@ anonimox

Hai ragione, ma siamo in Italia, un Paese “diversamente democratico”: non bastano i cali di ascolti, c’è comunque qualcuno dall’alto che decide cosa puoi o non puoi vedere (vedi editto bulgaro, Luttazzi cacciato da LA7 quando fa 2 milioni di ascolti, censure varie…).

brunaccio

x anonimox

poi avrei da fare un po’ i fatti miei..ma dico la mia(nn su servizio nn ho visto…)

io personalmente rispetto ai vari integralisti ti considero cmq altra cosa anke se partito un po’ di petto all’inizio ;)…anche io me le domando su altre cose personalmente stesse domande..ma la chiesa ha il problema politico grosso per me…se fosse una religione come le altre nn rappresntata da stato sovrano e strutture che si legano allo stato io nn avrei alcun problema coi cattolici..personale.. no è Flame nè polemica con stefano o altri..mia idea personale.poi io la chiesa la reggo male come altri poteri già precisato molto.

saluti a tutte/i buona serata

brunaccio

x anonimox

rispondo anke a domanda sulla fede

io studiai bene la metafisica di aristotele senza aver letto i vangeli(se nn i classici padre nostro ecc..) poi studiai un po’ le religioni..per quello ke mi attacco su ristotele come ieri…

tra me e te

anonimox

@Andrea
Niente di più giusto, il problema è che quando si toccano gli interessi di qualcuno è più facile rimuovere che affrontare, e questo può valere anche per uomini di Chiesa.

Rideyo

@anonimox
“Quando non ci sarà più nessuno che guarda Messe o cose inerenti alla religione parleranno di altro”
Il problema è che quanto affermi non è vero! Anzi si vogliono imporre, a tutti e con ogni mezzo, modelli che alla gran parte della gente sembrano inutili, medievali o semplicemente non voluti.
E qualunque cosa tu voglia dire, sotto a tutto c’è solo il pecoraro che cerca di tosare il gregge.

bright77

Cazzo! Da Minoli non me l’aspettavo.Speriamo che la storia siamo noi non diventi un contenitore di propaganda clericale.Visto le modeste richieste del capo del vaticancro perche’ non la chiamiamo RAV(radiotelevisione vaticana)?Ah pastore tedesco ma mi faccia il piacere!

marilena maffioletti

per anonimox guarda che parlare di calcio e di reality, anche se non piacciono, non è la stessa cosa che parlare di chiesa e religione. Lo stato è laico e la tv pubblica deve rispettare le regole della laicità. non so come fai a non capire la differenza. Non se ne può più, ieri sera anche Augias secondo me non ha saputo condurre la trasmissione sul misticismo e l’estasi : ha lasciato quasi l’i
mpressione di crederci. Qualcuno mi può dare più informazioni sul programma se l’ha visto tutto?

anonimox

@Brunaccio
Grazie Brunaccio; in parte condivido ciò che dici, è facile per il potere politico appoggiarsi alla religione ed è facile per la religione essere appoggiata dal potere politico, vedo anche io nel mio piccolo tutto questo e non giova a nessuno credenti e non credenti.certo sarebbe più facile se il cristianesimo si occupasse solo della sfera spirituale senza occuparsi di quella legata allo stato, ma peccato che non sia così. Il cristianesimo proprio perchè è vivere con Cristo non può non toccare la vita pratica, lla vita dello stato, quindi la Chiesa deve anch’essa ricordare alle persone che si occupano di politica che tutto ciò che decidono deve essere fatto in Cristo, che il loro lavoro non deve essere un tornaconto personale ma servizio per gli altri e per Gesù. Ad ogni modo sta tranquillo, aspetta 10 anni circa e questa ingerenza non ci sarà più perchè non saranno più in tanti a preoccuparsi della Chiesa, almeno penso guardando i miei coetanei

anonimox

@Brunaccio
riguardo ad aristotele..ognuno ha il suo filtro attraverso cui guarda le cose, io non sconfesso aristotele e neppure la logica ma dico che questa logica non si può usare per capire Dio,
ti riporto il catechismo di san pio x
“Comprendiamo noi come le tre Persone divine, benché realmente distinte, sono un Dio solo?
Noi non comprendiamo né possiamo comprendere come le tre Persone divine, benché realmente distinte, sono un Dio solo: è un mistero. ”
Noi non riusciamo a comprendere tutto questo, lo sappiamo perchè ce lo ha mostrato Gesù, possiamo forse soltanto dire che l’amore che unisce Figlio e Padre è talmente grande da far di tre persone una sola, questo è tuuo ciò che si può dire

Rideyo

@marilena
io ne ho visto un bel pezzo e, più o meno, augias è riuscito a mettere in luce che l’estasi è un evento reale ma di cui si sa poco o nulla. E che ci sono tante speculazioni al riguardo, tutte di matrice metafisico-religiosa.

Il problema “te lo dico io cos’è l’estasi” è una delle radici più antiche degli scontri tra religioni ed è uno dei punti su cui mai troveranno accordo.

anonimox

@Rideyo
Sta tranquillo che tutto ciò si ritorce contro di noi perchè la maggior parte dei preti e dei vescovi non riesce a comunicare l’essenza della fede, Gesù Cristo; ciò che si mostra senza far capire il perchè si mostra genera rifiuto

brunaccio

x anonimox

grazie di che.avvo notato che non eri malizioso. io non entro sul merito della tua fede in Cristo,se la senti non mi fa problemi

io cmq ho 35 anni quasi nn sono vekkissimo 🙂

sul fatto che fra 10 anni non so..chi dice di vivere in cristo e poi pensa troppo ai soldi,sta giocando le carte…la storia non si sa prima..spero tanto.

ciao anonimox

ciao uaar

Rideyo

@anonimox
ti assicuro che sono tranquillissimo e spero che nulla ti si ritorca contro.

Hai notato che comunichi in termini di “noi” e “voi” e che parli da “manager della chiesa”?
Ciò che dovrebbero fare preti e vescovi, cosa comunicare etc.
Hai mai pensato che prima di affermare “esistono tre persone divine che sono una” varrebbe la pena soffermarsi su “ma ne sono così sicuro?”.

A parte il racconto più volte sentito, tutta una serie di Ipse Dixit e qualche bel black-out autoreferenziale, personalmente non ho mai trovato uno straccio di fondamento a tali affermazioni.
Tu come stai messo in tal senso?

frank

La trinità è un problema per chi obbedisce alle gerarchie.
Il problema è tutto vostro ,malgrado non riuscite ad ammettere che
qualcuno possa crescere vivere senza il vostro concorso.
Come ho ripetuto altre volte chi non è cattolico voi pensate che sia contro di voi,non è
così,chi non è cattolico è che dellei vostre teologie gliene importa un bel niente.
Se volete soffrire fatelo pure ma senza fare chiasso,nella sofferenza non c’è alcun merito.
E soprattutto soffrire non è obbligatorio.

anonimox

@Rideyo
Parlo in termini di voi e di noi perchè così è più facile capirsi. Riguardo a ciò che dovrebbero fare preti e vescovi… non è da manager dire tutto questo, è da fedele che spesso attende una buona omelia un buon catechismo e rimane a bocca asciutta.
Ne sono così sicuro? a volte sì, a volte no, a volte mi sembra di aver capito tutto, a volte mi sembra di non aver capiti niente, ma sempre sono sicuro di ciò che dice il Magistero ispirato da Gesù che fornisce alla Chiesa il giusto volto di Dio, aldilà dell’altalenante capacità umana di comprendere Dio. Ma questa è fede, non è roba da non credenti 🙂

anonimox

e poi il titolo di questo post è un altro,la trinità non ha nulla a che fare con la RAi, il discorso era tra me e Brunaccio su cose già discusse

gigi

ja che pello foi essere di telefusione italiana!!!! arma finale di dottor goebels!!!
pultroppo la frase non è mia ma del grande BONVI.
buona notte o buon post.

darik

Il papa ha auspicato una colaborazione sempre più stretta tra il servizio pubblico RAI e la Santa Sede…….

più stretto di così?

forse ci sarebbe il modo: affastellare insieme con una corda i protagonisti
succitati e………….(la conclusione, alla vostra fantasia.)

Rideyo

@anonimox
quindi anche tu non hai uno straccio di fondamento a tali affermazioni. Però tu, al contrario di me, le accetti e le decreti vere dentro te senza verifica perchè qualcuno ti ha convinto che questa è una buona cosa da fare.
Deduco quindi che per te fede significa accettare acriticamente ciò che ti viene raccontato.
Mi chiedo come fai a discernere il vero dal falso?

anonimox

@Rideyo
Posso sapere una cosa? Per sapere se una persona ti ama, cosa fai?
Lo puoi capire da ciò che lei fa per te, ma ti potrei dire che ciò che lei fa per te in realtà è tutto finto, che ciò che a te sembra amore in realtà e falsità, che lei è una bugiarda. L’unico modo per capire se questo è vero o è falso è vivere questa relazione, se essa resiste alla situazioni più brutte allora è vera, se alla prima difficoltà scopare allora era in realtà una bugia. Così è per la fede, tu devi viverla giorno per giorno, meditare su ciò che la tua fede ti suggerisce di fare e capire con la coscienza se questo è male o è bene.

Stefano Bottoni

@ gigi

Grande la serie di vignette delle Sturmtruppen sull’arma finale del dottor Goebbels (appunto la televisione). Bonvi era uno dei miei fumettisti preferiti. Quando seppi che era morto ero in un ristorante a Città di Castello in gita con amici, e lanciai un NOOOOOOOO!!!!! da competizione. Tutti gli avventori si girarono verso di me domandandosi chi fosse quel pazzo.
Se non vado errato (non ho voglia di cercare su Google) fu il 14 dicembre 1995. La notizia fu data la domenica. Il Torino, che aveva appena assunto Franco Scoglio, sconfisse il Piacenza 4-2.
Che memoria, eh?
Comunque Goebbels era un piccolo uomo come tutti i gerarchi nazisti, ma una sua sinistra grandezza ce l’aveva. Qualcuno mi sa spiegare quale grandezza (anche sinistra) si può trovare nei gerarchetti del nanetto?
Io non ne vedo proprio nessuna.

frank

Giorni fà ho letto da qualche parte che è in atto un piano del Vat. per scardinare
lo stato Italiano ,penso che sia vero.
Stanno minando lo stato di diritto.
Carissimo Jan Hus hai ragione, tra non molto li vedremmo alla sagra dei coccomeri,
o alla corsa dei sacchi.

Rideyo

@anonimox
Stavo parlando di affermazioni, proposizioni e del loro fondamento.
Come fai a discernere se un’affermazione è vera o falsa?

A proposito se tu mi dicessi, senza provarlo, che la mia donna è una subdola, quanto meno ti darei del pettegolo! Hehe!

Giol

Ma che schifo.
Mi chiedo perchè debba esistere una cosa come “Rai-Vaticano”. Ma perchè?

takeshi

Forse quando l’economia andrà completamente a p****ne, nonostante i tentativi di Al Tapponejad (come lo chiama Travaglio) e di tremonti per nascondere il disastro dei conti pubblici, compreso il debito il Debito pubblico di nuovo al 121 % come 16 anni fa, la gente comincerà a capire che in questo modo non si può andare avanti. Non possiamo regalare tutti questi soldi al Vaticancro, servono per salvarci il c**o. Madrid ci ha superato, andiamo verso il pil della Bulgaria a grandi passi.

gigi

@ Stefano Bottoni
hai proprio ragione in questi gerarchetti non si vede nessuna grandezza, solo sete di denaro e nulla più. Unita a una sciatteria immensa.

brunaccio

x stefano bottoni

non concordo in pieno.

i nazisti e molto goebbels erano dei fanatici esaltati e mostri(di qui la loro sinistra grandezza..noi ne restiamo spaventati…)

questi sono solo un’allegra banda di lestofanti che non si sa come il popolo gli crede.

solo questo. io stamane lavoro buona mattina e buon proseguimento ciao

Asatan

@anonimox
Posso farti una domanda? Come stabilisci quale dio è quello vero e come stabilisci quale chiesa lo rappresenti?

roberta

@Asatan
credo proprio che anonimox riflettera’ molto a lungo su questa domanda….
senza trovare nessuna risposta soddisfacente

anonimox

@roberta
be sai, di solito non mi alzo alle sette a leggere le domande di Asatan.
@Asatan
Quel Dio che muore per me
Quella Chiesa che il Dio che muore per me mi indica
Arrivederci

Jan Hus

@Asatan
i tipi come anonimox amano il parlar difficile. Loro si esprimono attraverso la T E O L O G I A, è il modo di comunicare trasmettendo il NULLA al popolo dei creduloni, che a bocca aperta con gli occhi rivolti alla finestra ascoltano i lestofanti sapientoni di turno.
Come pensi che ti possa rispondere ad una così semplice domanda? Cmq mettiti comodo, tanto la risposta non arrivarà mai.

Jan Hus

Mentre scrivevo è arrivata la NON risposta di anonimox. Come volevasi dimostrare!

Bruno Gualerzi

@ anonimox
Una considerazione e una domanda.
Considerazione. Immagino concorderai che un ‘Dio che muore per te’ è sostenibile solo per fede.
Domanda. Il ‘Dio che muore per te’, l’hai conosciuto prima o dopo che te lo indicasse la Chiesa?

ecosve

Collaborazione? Tze! Se stiamo perlando della Rai vt (vaticana e non Tv) ci sarà sempre e solo sudditanza ai desiderata del signor Ratzinger e dei suoi scherani. Non illudiamoci! Il servilismo imperante in tutte le emittenti televisive è duro a rimuovere. I giornalisti liberti in Italia sono troppi. I seri pochi!

Andrea

Niente di nuovo.
Ormai la Rai, il servizio pubblico televisivo, fatta salva qualche eccezione, è un giocattolino completamente in mano ai poteri tradizionali di questo paese.

L’unica speranza è che sempre meno persone diventino tv-dipendenti.

ecosve

Aggiungo: ma si sa con quanto soldi il vaticano prebenda i noti giornalisti pubblici che fanno sempre la riverenza al ratzinger ed alle sue stregonerie?

Emanuela

Credete che ora sarà possibile avere trasmissioni come quella puntata di Annozero in cui si parlò dei preti pedofili? E’ più forte Santoro o il Pastore Tedesco?? 🙂

Rideyo

@anonimox

Sarebbe gentile da parte tua, essendo sceso in discussione, rispondere a tono alle domande.
Sai qualcuno potrebbe iniziare a darti del troll!

Al link http://www.linux.it/~della/fallacies/ troverai una discreta raccolta di strutture logiche fallaci.
Sarebbe per te un’utile esercizio provare a riconoscere quelli che più utilizzi.
Vedrai che la tua comunicazione ne trarrà gran vantaggio.

Quasi lo dimenticavo: non c’è bisogno di nessun atto di fede, una Petizione di Principio o il Ricorso alle Credenze sono errori pari a 2+2=6 !

Marco C.

“Il cristianesimo proprio perchè è vivere con Cristo non può non toccare la vita pratica, lla vita dello stato,”
Si. E’ normale che in uno stato laico i presidenti della televisione pubblica stringano alleanze con un capo religioso per fare i suoi interessi.

“quindi la Chiesa deve anch’essa ricordare alle persone che si occupano di politica che tutto ciò che decidono deve essere fatto in Cristo, che il loro lavoro non deve essere un tornaconto personale ma servizio per gli altri e per Gesù”

Il loro lavoro non deve essere nè a favore di Gesù, nè di Buddha o Maometto; semplicemente deve essere un servizio di informazione pluralista, che faccia ascoltare anche le voci del dissenso, non come avviene ora, dove tutte le notizie che mettono in cattiva luce la chiesa vengono censurate e papa e Berlusconi parlano in continuazione spesso senza contraddittorio. A tal esempio ti cito la puntata del tg1 dell’ altra sera, dove si è mandato in onda il comizio di Berlusconi che minacciava gli oppositori dicendo che bisogna chiudere loro la bocca; bene, non è stata data notizia delle reazioni dell’ opposizione, tant’ è che per leggerle sono dovuto andare sotto internet.

Marco C.

La cosa migliore sarebbe una bella campagna contro il pagamento del canone.

O, meglio ancora, rivolgo un messaggio ai capi della UAAR.
Perchè non raccogliete dei fondi per aprire un canale (o aprire uno spazio dedicato anche all’ interno di alcune reti minori) come ha fatto la lega con Telepadania ?
Potrebbe essere un buon inizio, finalmente avremo un tg laico e uno studio in cui vedremo degli ospiti laici esperti che disquisiscono sulle questioni di nostro interesse, senza platee di oppositori cattolici che sbraitano contro mentre parlano, a fine di zittirli.

Dal momento che in Italia è la tv che conta e si legge poco, fateci un pensierino, perchè continuare a lamentarsi del monopolio reazionario senza far nulla serve quel che serve. Se volete, avrete tutto il mio appoggio.

A tal proposito mi piacerebbe anche sentire l’ opinione dei gestori UAAR (se non sbaglio il segretario dovrebbe essere il sig. Villella).

Marco C.

“Posso sapere una cosa? Per sapere se una persona ti ama, cosa fai?
Lo puoi capire da ciò che lei fa per te, ma ti potrei dire che ciò che lei fa per te in realtà è tutto finto, che ciò che a te sembra amore in realtà e falsità, che lei è una bugiarda.”

Cos’ è, la descrizione del vero volto della chiesa ? Perchè se sì, non fa una grinza. Complimenti Anonimox, vedi che, quando ti ci metti di impegno, qualcosa di sensato lo dici pure tu ?

romeno82

comunque non preoccupatevi, nessuno verra a suggelarvi il televisore

stefano

l’ignoranza è la patrona del popolo italiano altro che santi e altre scemenze che in ultima analisi senza l’ignoranza come sostreto sociale non verrebbero mai venerati ne creduti.
vero anche il discorso su mass media non sono i gusti degli italiani ad orientare le scelte ma il volere delle lobbyes politico-religiose, purtroppo viviamo nella repubblica di bananopoli, prima ce ne rendiamo conto meglio sarà.

anonimox

@Rideyo
Avevo fretta,certcherò di usare toni meno bruschi
@Jan Hus
Non è una non risposta, è l’unica risposta che ho, come disse”Non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici” se non ti va bene mi diaspiace ma non ne ho altre,
@Bruno Gualerzi
L’ho conosciuto nella Chiesa Cattolica, e poi ho capito che quella era la Chiesa giusta, ma non subito, dopo alcuni anni, alla altre manca qualcosa.
E il fatto che il Figlio, di natura divina muoia, non toglie nulla a Dio, PAdre Figlio e Spirito Santo, anzi mostra davvero che è tale. ma rchi si esntra sempre nello stesso discorso, sul fatto che non è possibile razionalmente capire come tre persone siano una e come una persona possa morire per risorgere nell’eternità, ma una cosa mi domando, su un punto convergiamo, ossia quello che la nostra ragione ha dei limiti, perchè è sbagliato affidarsi alla Ragione di Dio, lui che queste cose le comprende e fidarci di ciò che Lui ci dice?
Non so quando potrò leggere la tua risposta, prima o poi cercherò di farlo

Bruno Gualerzi

@ anonimox
Hai ragione, qui si rischia di dire sempre le stesse cose. A me personalmente interessava verificare con te, cui va tutto il mio rispetto, un punto: ciò che ‘si conosce’, o comunque entra a far parte della propria esperienza, per fede, non potrà mai essere spiegato razionalmente. Mi interessa particolarmente perchè – da sempre, ma con questo papato con maggiore insistenza – c’è questa pretesa di presentare come razionale, nel senso di essere comprensile alla mente umana anche senza bisogno della fede, molti dei principi irrinunciabili della chiesa. Con tutto quel che comporta in merito a questioni cruciali come, per esempio, aborto, testamento biolgico ecc.
E a proposito di ‘pretesa’, proprio sulla base della constatazione dei limiti della ragione umana, trovo illusorio pensare di andare oltre questi limiti proiettando sè (il solito concetto di alienazione) oltre se stessi. Ciò che tu dici essere ‘la parola di Dio’ – se questo Dio non si mostra palesemente invece che per enigmi da risolvere tipo Trinità e altre cose – a proposito dell’amore di cui parli, così come per la ‘voce’ che dici di sentire, non vedo come tutto non possa che provenire da nessun altro che da te stesso.

Marco C.

“L’ho conosciuto nella Chiesa Cattolica, e poi ho capito che quella era la Chiesa giusta, ma non subito, dopo alcuni anni, alla altre manca qualcosa.”

Alle altre chiese in effetti manca una cosa che sola la chiesa cattolica possiede, ossia l’ arroganza e la pretesa di ritenersi perfetta e immagine di Dio in terra, con il compito e il diritto di distruggere il dissenso o piegarlo ai suoi voleri e ai suoi comodi, onde un giorno poter regnare incontrastata sulla terra intera e poter liberamente usufruire e sfruttare l ‘uomo per i suoi sporchi interessi di potere, esattamente come faceva qualche secolo fa.

“su un punto convergiamo, ossia quello che la nostra ragione ha dei limiti, perchè è sbagliato affidarsi alla Ragione di Dio, lui che queste cose le comprende e fidarci di ciò che Lui ci dice?”
No, non convergiamo, la ragione di per sè non ha dei limiti, cosomai li ha la nostra conoscenza attuale. Non è sbagliato affidarsi a Dio ma, non essendo dio dimostrabile razionalmente e pertanto non “conoscibile” (tutto ciò che “sappiamo” di lui deriva da testi scritti da esseri umani, testi non scientifici, semplici racconti), questo rimarrà un semplice e puro atto di fede che non può avere la pretesa di essere una cosa provata, dimostrabile e “imponibile” quindi a tutti. Se fosse una cosa così palese e unica, allora perchè esistono tante religioni ? Io di leggi di Keplero, di Newton e di Gay Lussac ne consoco una sola, non centinaia, che variano a seconda delle idee di chi le ha emesse.

Marco C.

“ma rchi si esntra sempre nello stesso discorso, sul fatto che non è possibile razionalmente capire come tre persone siano una e come una persona possa morire per risorgere nell’eternità, ma una cosa mi domando, su un punto convergiamo, ossia quello che la nostra ragione ha dei limiti, perchè è sbagliato affidarsi alla Ragione di Dio, lui che queste cose le comprende e fidarci di ciò che Lui ci dice?”

Ma qui si entra sempre nello stesso discorso, sul fatto che non è possibile razionalmente capire come il simpatico e rubicondo signore di rosso vestito e dalla folta barba, riesca a viaggiare su una renna volante e visitare in una sola notte tutte le case dei bambini del mondo, ma una cosa mi domando, su un punto convergiamo, ossia quello che la nostra ragione ha dei limiti, perchè è sbagliato affidarsi alla Ragione del Sommo Babbo Natale, lui che di queste cose se ne intende e fidarci di ciò che Lui ci dice ?

Bruno Gualerzi

@ Marco C.
Quando anonimox afferma che ‘su un punto convergiamo ossia quello che la nostra ragione ha dei limiti’ per quanto mi riguarda si tratta davvero dell’unico punto su cui convergiamo… il che poi non significa nulla perchè da questa convinzione traiamo conseguenze assolutamente inconciliabili.
Se, come affermi, la ragione umana di per sè non ha dei limiti nel senso che niente e nessuno può impedirne l’esercizio se non l’uomo stesso, perfettamente d’accordo, ma se per non avere limiti intendi che possa permettere di conoscere ciò che la ragione stessa – a causa della precarietà della condizione umana – esigerebbe di conoscere (le famose domande esistenziali che prima o poi ci porrà), non concordo. Ci sarà sempre una dimensione della realtà che ci sfuggirà… che è poi quella che il credente ritiene invece di giungere a conoscere alienando la propria umanità postulando la trascendenza.

anonimox

@Bruno Gualerzi
Perchè dici che postuliamo la trascendenza, perchè dici alieniamo la nostra umanità. Nella mia esperienza di fede mi sono detto, io non riesco a conoscere la rsiposta a queste domande, continuo a pensare che non è possibile trovare una risposta, continua a vedere la risposte che dà la fede come lontane, non razionali per il fatto di sfuggire al modo usuale con cui si vede il mondo oppure prendo in considerazione l’ipotesi della fede, a qusto punto cosa è la fede? un rapporto con Gesù da instaurare col tempo, con la preghiera, leggendo Vangelo e andando a Messa, allora continuo a pensare che queste strade siano stupide? o provo ad intraprendere la strada della fede. Io ho deciso di intraprenderla perchè se non l’avessi fatto mi sarebbe rimasto dempre il dubbio. e così ho capito che affidarsi a Dio non è togliere nulla all’umanità propria, significa prendere coscienza dei priopri limiti e affidarsi a Lui. Il fatto che non tu non riesca a pensare ad un Dio onniponte, alla trinità non vuol dire che esse non esistono, certo non puoi dire peuupre che esistano, cosa fare allora? cercare altre vie, se percorrendole si vede che non portano a nulla, che sono insensate nella realtà, che ti portano a fare scelte cattive, significa che è sbagliata, altrimenti è giusta.
@Marco C
Riguardo a Babbo Natale, me lo sono spesso chiesto anche io che differenza c’è tra credere in Dio e credere a Babbo Natale, entrambi dicono di comportarsi bene, entrambi dicono che ti daranno una ricompensa, ma una sola è la differenza che uno si è rivelato a persone, l’altro no, che seguendo l’esempio di uno si lascia tutto ciò che è proprio per gli altri fino alla morte, per l’altro ci si veste e si va a scampanellare in giro.

anonimox

@Bruno Gualerzi
Come ti poni tu davanti alle domande, chi ha creato l’universo, cosa c’è dopo la morte, perchè è diffferente se uccido una persona dal caso in cui uccido un semplice animale, entrambi sono materia in stadi evolutivi diversi

Marco C.

“Ci sarà sempre una dimensione della realtà che ci sfuggirà… che è poi quella che il credente ritiene invece di giungere a conoscere alienando la propria umanità postulando la trascendenza.”

Le domande esistenziali sono più questioni morali e filosofiche che razionali, che l’ uomo si pone per dare un senso al rispetto e all’ amore verso le altre persone. E, proprio perchè non è una questione razionale, esistono diverse risposte.
La ragione spiega il come, il quando, il dove, non il perchè, ma non per un suo limite, ma perchè qui entriamo in un piano completamente diverso, che non le appartiene, a mio modesto parere.
Comunque, alle domande esistenziali esistono anche risposte non trascendentali, come quella del con credente, ad esempio, che, senza nulla togliere a chi crede e rispetta le idee degli altri, santifica la vita e la natura (terrene) proprio perchè sono le uniche cose certe che ha e attribuisce loro un’ importanza intrinseca, non dipendente da fattori esterni.

Marco C.

“ma una sola è la differenza che uno si è rivelato a persone, l’altro no, che seguendo l’esempio di uno si lascia tutto ciò che è proprio per gli altri fino alla morte, per l’altro ci si veste e si va a scampanellare in giro.”

Sul fatto del “si è rivelato a persone” ci sono molti dubbi in merito, in quanto molti studiosi storici affermano che le fonti in nostro possesso non ci forniscono un’ immagine di Gesù come quella descritta nei Vangeli e alcuni addirittura mettono in dubbio la sua esistenza come personaggio storico.

“che seguendo l’esempio di uno si lascia tutto ciò che è proprio per gli altri fino alla morte”
Ti invito a riflettere come questo in parte discorda con la visione ufficiale della chiesa, ossia quella familista che proprone come unico modello di realizzazione dell’ uomo (e soprattutto della donna) il vivere stabilmente all’ interno di una famiglia, mentre nella Bibbia e nel Vangelo, sia Dio che Gesù chiedono ad altri uomini di lasicare i loro agi e anche le loro famiglie per andare con lui.

For all the gods

@ anonimox- rileggi la tua bella frase con le mie brrevi fra parentesi
Riguardo a Babbo Natale, me lo sono spesso chiesto anche io che differenza c’è tra credere in Dio e credere a Babbo Natale, entrambi dicono di comportarsi bene, entrambi dicono che ti daranno una ricompensa,(uno te l’ha data, fosse anche piccola,continua e dona gioia) ma una sola è la differenza che uno si è rivelato a persone, l’altro no,(rivelato, bella parola che vuol dire che ha preso l’iniziativa di imporsi lui…nel lavaggio del cervello, l’altro lo cercavi tu e chi lo vuole lo cerca, prende una iniziativa) che seguendo l’esempio di uno si lascia tutto ciò che è proprio per gli altri fino alla morte,(azzzz, chiede poco? ) per l’altro ci si veste e si va a scampanellare in giro.(meglio)

anonimox

@Marco C
Anche vivere in famiglia vuol dire lasciare qualcosa di proprio e cambiare per il fatto che nella tua vita entra un coniuge e figli eventuali; e non è vero che una persona è realizzata soltanto quando è in famiglia, chi ti ha detto questo? I preti non sono realizzati, i laici consacrati neppure mica è obbligatorio sposarsi e avere una famiglia.
Gesù chiama pochi a lasciare la sua famiglia per dedicarsi interamente a Lui.

antonioD

…nelle stesse ore si svolgeva il gay pride nazionale a Genova… nella speranza di avere qualche notizia sulla Rai mi sono beccato lo stesso servizio sull’incontro col papa in canali ed orari differenti… per dovere di cronaca il Tg5 ha mandato in onda un servizio (per quanto criticabile) sulla manifestazione di Genova… per i diritti degli omosessuali in italia speriamo in un “miracolo”…

For all the gods

Non ti porre con una raga così ignobilmente critico, tipico dell’educazione dei preti, con la mente intossicata: potrebbe semplicemente essere che ti piace stare vicino a lei, solo sentirla al telefono ti rallegri, non chiederle nulla, in amore si amano i difetti, o non si vedono,o non sai amare, la natura per la sopravvivenza provvede a questo.
“ Per sapere se una persona ti ama, cosa fai?(azz)
Lo puoi capire da ciò che lei fa per te, (naaa serva?) ma ti potrei dire che ciò che lei fa per te in realtà è tutto finto, che ciò che a te sembra amore in realtà e falsità, che lei è una bugiarda. (ti poni male, l’amore che dura nei decenni evolve lentamente, finirà che nessuna ti fila)
“L’unico modo per capire se questo è vero o è falso è vivere questa relazione, se essa resiste (!) alla situazioni più brutte (bravo rovina tutto subito, che te lo dice il prete) allora è vera, se alla prima difficoltà scopare allora era in realtà una bugia. (scopare eheh..che vorresti? scompare? se tu che l’hai spaventata, lei non spaventa te, ma non si deve sciupare con uno che non sa amare , o che ama solo qualcuno di duemila anni, per sentito dire) Così è per la fede, tu devi viverla giorno per giorno (certo, e finisci in convento, ci vuoi andare?)

Bruno Gualerzi

@ anonimox
Come vedi finiamo sempre per dire le stesse cose. Non è che possiamo sempre riprendere la vecchia questione per cui se possiamo pensare un essere perfetto ne dobbiamo ricavare anche che esiste al di fuori del nostro pensarlo. O, viceversa, ma è sempre la stessa questione, se non posso dimostrare che una cosa non esiste non per questo la debbo ritenere inesistente. La storia della filosofia potrebbe anche essere ripercorsa avendo come filo conduttore questa questione (il famoso ‘argomento ontologico’), ritenuto probante da alcuni, inaccettabile – come per me – da altri. Ciò che invece non posso accettare è l’affermazione per cui se non riconosco l’esistenza di dio seguendo altre strade non approderei a nulla, a cose ‘insensate nella realtà’, a fare ‘scelte cattive’, ecc. Ma non ti rendi conto che questo discorso potrebbe essere rovesciato pari pari – e ti garantisco che la storia non manca certo di testimonianze in questo senso – su chi crede in dio, cioè crede in qualcosa che non esiste al quale pertanto si può far dire e fare ciò che più piace, tanto chi può verificare e smentire? mentre invece il credente certamente può non fare cose cattive, ma se – lui come tutti – le giudica tali a lume di ragione indipendentemente dalle norme dettate da dio. O pensi davvero che il monopolio della morale sia esclusiva dei credenti?
Nella mia ricerca sono arrivato a questa conclusione, già ripetuta tante volte non pretendendo che venga accettata senz’altro. Di fronte al riscontro della precarietà della nostra esistenza c’è chi non ritiene di poterla accettare e punta ad una dimensione che la trascenda. Tu dici che in questo modo si realizza l’umanità nella sua vera essenza? Lo devi dire per forza per legittimare la tua scelta, altrimenti dovresti accettare qualla condizione alienante che affermi di non capire.
C’è invece chi (e spero – ho troppo rispetto per la tua intelligenza – non mi venga a dire che, essendo una minoranza, solo per questo ha torto) si pone di fronte alla precarietà (tutti sappiamo, per sintetizzare al massimo il discorso, che dobbiamo morire) senza illudersi di evitarla fuggendone, ma cercando – ognuno come meglio crede – di renderla, per sè e per i propri simili, il meno precaria possibile. E solo a lume di ragione ritiene ciò possibile. Punto.

PS. Come mi pongo io “di fronte alle domande chi ha creto l’universo, cosa c’è dopo la morte, perchè è differente se uccido una persona dal caso se uccido un semplice animale, entrambi sono materia di studi evolutivi diversi”?
A parte che si tratta di domande per niente confrontabili, alle prime rispondo che non lo saprò mai e che pertanto sarebbe assurdo che programmassi la mia vita in funzione di qualcosa che non farà mai parte della mia esperienza. Alla seconda, non ho capito bene cose intendi, ma di sicuro non stabilisco alcuna gerarchia tra le specie viventi accomunandole tutte – che ne abbiano o non ne abbiano coscienza come la intendiamo noi – alla necessità di sopperire a dei bisogni per sopravvivere e alla fine, come individui, nella morte.

@ Marco C.
Non sto qui a riprendere e sviluppare un tema che più volte ho affrontato su questo blog (non trovando per altro molto consenso), ma accenno solo a questo. La distinzione tra scienza e morale per me non ha alcun senso, o lo ha solo strumentalmente, essendo entrambi aspetti collegati ad una condizione umana che ci pone di fronte a problemi conoscitivi e a problemi di comportamento originati dalla stessa condizione. Per cui se ho parlato ‘solo’ di problemi esistenziali dovevo precisare che tra questi allo stesso titolo ponevo sia quelli conoscitivi che quelli comportamentali. Per cui se dal punto di vista conoscitivo non potrò dare, a mio parere, mai una risposta in grado di essere quella definitiva per quanto riguarda la conoscenza della cosiddetta realtà, ma al contrario ogni acquisizione raggiunta col metodo sperimentale esige subito che si pongano altre domande (questo, per altro, la grande forza della scienza), non lo posso considerare indifferente rispetto alle scelte comportamentali. In quanto tutto poi dipende dall’uso che farò di queste conoscenze… e qui siamo nell’ovvio, lo sanno anche i bambini delle elementari… molto meno ovvio invece considerare come tutto ciò incida sulla scienza stessa qualora si approfondiscano i confini teorici (cioè entro quale spazio reale possono operare, non biologici) dei processi conoscitivi.
Questo solo per cercare di spiegare ciò che intendo per ‘quesiti esistenziali’ ben consapevole che occorre ben altro per sviluppare questa tesi.

Marco C.

“e non è vero che una persona è realizzata soltanto quando è in famiglia”

Beh, un conto è deciderlo prima di sposarsi di fare altre cose, un conto è abbandonare in seguito una famiglia già formata e su quest’ ultimo punto non mi pare che la chiesa sia a favore.

Il modello di realizzzione dell’ uomo principalmente all’ interno della famiglia è proposto in continuazione dalla chiesa e dalla politica di destra, tant’è che qualsiasi forma di unione esterna alla (loro) concezione di famiglia, secondo i loro riti e le loro idee (leggasi famiglia tradizionale e patriarcale) viene bandita, anche per legge. Il discorso è ovvio che non valga per i preti, in quanto loro si autocollocano in un piano superiore dell’ esistenza.

“Gesù chiama pochi a lasciare la sua famiglia per dedicarsi interamente a Lui.”
Che ne abbia chiamati pochi o molti, poco cambia, il messaggio non cambia.

For all the gods

Rispondi alla chiamata, se sei innamorato/a di Gesù
Non farti illusioni per il resto, sei solo un ammasso di cellule intelligentemente aggregate opo grandi selezioni in milioni di anni, per sopravvivere in eterno, con la riproduzione, ecco lo scopo finale, a costo di lievi derive genetiche per adattarsi all’ambiente sempre più tossico. Da quando le radici eterne degli alberi sempreterni vennero bruciate, Da quando gli organismi eterni vennero mangiati, si procedette all’evoluzione per riproduzione, perfino dalle piante. Ci sono ancora tipi come le lumache che hanno un solo sesso, femminae un poco maschio, gli altri preferiscono mescolarsi. Lo scopo della vita è lei stessa, LA VITA riprodursi riprodursi in eterno. Per mescolarsi volentieri bisogna amare davvero SE SEI INTELLIGENTE, è una facoltà mentale. T u amati il tuo fantasma

brunaccio

ciao

io non capisco, e non parlo solo per anonimox,cosa state discutendo.

lui ammette per fede,che posta l’esistenza di dio,esso abbia i contenuti delle scritture,che parla per prfeti,poi si “incarna” ecc ecc.

ora anche a me pare impossibile che un dio diventi uomo(rimanendo pienamente dio)…solo il credente può farlo.

ora la fede è fede..il problema è che questa fede porta ai riultaati (al di là delle azioni patorali o missionarie singole) che si sanno (ovvero fedeltà al magistero).

se vogliamo essere una forza laica a noi in fin dei conti deve interessare di noi,non rapportarci (e parlo di politica,la filosofia teoretica già abbastana..) coi cattolici, ma tra laici…i cattolici già dentro di loro hanno un po’ di problemi…se noi facciamo lo scontro diretto glieli risolviamo sempre tirando le fila gli eserciti si radicalizzano…(nn parlo di sbatezzo,quello da valutare ma nn parlo a casa d’altri di mie idee)

io giudico una fede sulla sua bontà(non verità)..alora se i cattolici,che dovrebbero essere primariamente cristiani,vivessero nel vangelo e nell’aiuto ai poveri ecc… per me nessun problema…

ripeto qua sotto le varie argomentazioni,il nucleo è politico.

Marco C.

“La distinzione tra scienza e morale per me non ha alcun senso, o lo ha solo strumentalmente, essendo entrambi aspetti collegati ad una condizione umana che ci pone di fronte a problemi conoscitivi e a problemi di comportamento originati dalla stessa condizione.”

Senz’ altro la scienza può influire sulla morale e viceversa, ma non riesco proprio a comprendere come tu faccia a mettere le due cose sullo stesso piano. La morale non è basata per forza su concetti cognitivi, anzi, speso si basa su ragionamenti astrusi e scollegati dalla realtà delle cose e ancor più spesso sfocia nell’ ambito dell’ irrazzionale, del credere perchè non si conosce.
Le nuove scoperte portano al formulare sempre nuove domande ? Può darsi, in alcuni casi e in molti altri sono state comunque scoperte delle raltà oggettive che hanno anche smentito quelle pregresse, magari non basate sulla conoscenza ma sul credo. Il campo della scienza è una continua sfida e le realtà sono sempre molte e dalle molteplici facce, mai una sola e se si crede che la razionalità abbia dei limiti invalicabili anche per quel che concerne la capacità di conoscere e comprendere, questo può essere un pericolo, quasi che noi volessimo limitare la nostra capacità di conoscere e di scoprire cose nuove in nome di un qualcosa che questa capacità la vuole opprimere e annichilire e non certamente per nobili fini e qui è inutile che la chiesa continui a dire che nei secoli scorsi si era opposta alle scoperte scientifiche per combattere il materialismo e difendere la dignità umana, quando loro hanno continuato a massacrare e a sfruttare i propri simili per secoli.

Le realtà sono infinite o quasi, così come è infinito l’ universo e il limite a mio parere non sta nella capacità di analizzare o di conoscere (anch’ essa potenzialmente infinita), ma nello stato delle conoscenze che abbiamo in un dato momento storico e che è sempre potenzialmente aggiornabile.

brunaccio

x marco c

non d’accordo sulla ragione..essa ha un limite costituivo cioè quando si domanda perkè esiste il mondo,può ammettere 2 soluzioni (l’agnosticismo vuol dire non voglio pormele) la causa prima o il caso (ripeto il caso è antropomorfo…se mi cade un mattone in testa io dico caso ma sono una serie di sequenza fisiche..il mio percorso,la mano scivolosa del muratore magari una macchoina che mi ha ritardato un secondo,permettono al mattone di cadermi in tetsa..caso per me evento normale materiale in assoluto).

ma poste queste due soluzioni,ammettendo causa X poi cosa essa sia realmente noi nn lo capiremo mai,se nn al max il link tra gli enti ma lungo….darle l’immagine di Dio delle religioni presuppone un salto ke la ragione nostra non può per suo limite naturale-costitutivo fare.

brunaccio

x marco c

su altre cose tipo idea per raccolta fondi per un canale televisivo e al 99% mi trovo sempre d’accordo..qui filosofia speculativa,se non diventa dogma religioso non incide sulla pratica..per me

Rideyo

A mio avviso “Chi ha creato l’universo?” non è una domanda esistenziale ma un’inganno in quanto contiene già l’assunto implicito “qualcuno ha creato l’universo”.
Anche la domanda “cosa c’è dopo la morte?” assume che dopo la morte ci sia qualcosa, che è tutto da verificare, ma non verificabile.
E’ un modo molto subdolo e tipico delle religioni di aggrovigliare la testa delle persone per spingerli ad entrare nei contraddittori meandri della metafisica.
Un discorso analogo può essere fatto per moltissime delle domande spacciate per “esistenziali”.
Credo anch’io che la mente umana abbia dei limiti ( ed ognuno si può verificare i suoi ) ma che sia anche splendidamente capace di riconoscere una domanda che non ammette risposta come una che potenzialmente ce l’ha ma che non è stata trovata.
Altra domanda esistenziale ad uso inceppo “da dove veniamo?”: io da una trombata dei miei genitori. E prima non c’ero!
Anonimox, tu da dove vieni?
Metaphisica sunt, non legitur!

brunaccio

un po’ alla fine anche il problema del Male non è così difficile oggi come oggi..a me sembra Male ciò che è male per me..ma il mondo è mobile,quindi che io muoia è così perchè il ciclo vita si fonda su questo…l’idea di sopravvivenza anima è dibattibile..solo cosa poi fosse tale sopravvivenza è talmente concettualmente non pensabile (sempre per nostro limite-naturale animale-umano-essere limitato) che legarla al seguire condotte o dogmi mi sembra impossibile,o peggio vivere in funzione di un’ipotesi non riscontrabile di fatto (ecco la forza dell’ateismo-pensiero) questo ci aliena secondo me….io firmerei per evitare di verificare la possibilita..per capirci 😉

Rideyo

Brunaccio,
da dove veniamo? dove andiamo? per dove passiamo? a che ora arriviamo? ma siamo in tempo?
Dimmelo tu, che sono tutto limitato!!
🙂

Bruno Gualerzi

@ Mrco C.
“La morale non è basata per forza su concetti cognitivi, anzi, spesso si basa su ragionamenti astrusi e scollegati dalla realtà delle cose e ancor più spesso sfocia nell’ambito dell’irrazionale, del credere perché non si conosce”.

Ma ti rendi conto di ciò che affermi? In questo modo verresti a dar ragione al nostro amico anonimox. Se c’è un aspetto dell’esistenza che più di ogni altro deve essere affrontato razionalmente – e proprio di una razionalità di cui si riconoscono i limiti – è il campo della morale. Non sarebbe basato per forza su concetti cognitivi? Su cos’altro allora? Ma davvero ritieni che la razionalità si possa esprimere solo per risolvere i problemi posti dalla scienza col metodo sperimentale e non si possa, anzi si debba, applicare la stessa razionalità, sia pure per fini diversi, alla morale? Adesso non sono io a capire cosa intendi per morale. Forse un doversi comportare in base a ciò che l’indagine scientifica ci fa conoscere, oltre che per quanto riguarda la natura, per quanto riguarda l’uomo? Ma quali criteri, se ricavati da una ricerca scientifica, possono essere determinanti per regolare il nostro comportamento? La biologia, la medicina, le neuroscienze, la psicologia, debbono fornire questi criteri? Queste scienze servono, e come!, anzi sono insostituibili per poter pervenire con sempre maggiore cognizione di causa alla conoscenza dei meccanismi che regolano le nostre funzioni vitali ed eventualmente intervenire per affrontare certe disfunzioni dell’organismo e correggerle, e questo avrà certamente riflessi determinanti anche sui comportamenti, ma, proprio per il carattere necessariamente sempre ‘in progress’ della scienza, non è possibile decidere i comportamenti in base a conoscenze mai – io dico per fortuna – definitive. Irrinunciabili se comprovate, ma mai definitive. Per decidere come comportarmi con i miei simili devo forse attenermi all’ultimo ritrovato della ricerca in campo psicologico e sociologico (ammesso che queste vengano considerate a rigore vere scienze)? Tenerne conto, certo, ma poi le decisioni da prendere debbono rifarsi ad altri criteri. Quali? Ecco il punto: quelli ricavati da una concezione religiosa della vita in cui – qui sì – si concentrano tutte le più pericolose spinte irrazionali, oppure da un concezione della vita – chiamala filosofica o come meglio credi – ricavata dalla ragione?
Davvero ritieni che si possa dare una risposta scientifica ai quesiti veramente esistenziali, come la vita , la morte, il senso da dare ad entrambe per poi agire di conseguenza? Ecco dove ha buon gioco a insinuarsi la religione per denigrare la scienza, perchè se si aspettano da essa risposte che non potrà mai dare trova il campo libero per invaderlo con le sue illusioni sommamente pericolose.

In che senso allora metto sullo stesso piano scienza e morale pur muovendosi in ambiti diversi? La questione, ripeto, è complessa e ho cercato di argomentarla nei modi in cui sono stato capace in rflessioni esposte nel mio sito, ma posso comunque dire che la base comune di entrambe è proprio la razionalità, a sua volta da considerare entro i limiti posti dalla condizione umana. Modificabile fin che si vuole, certamente, e sempre migliorabile proprio per mezzo della scienza, ma entro quei limiti di spazio e di tempo in cui ogni singolo essere vivente si trova a condurre la propria esistenza.

Asatan

@Anonimox
Quale fra i vari dei che è morta per amore e per redimere l’umanità? Tammuzz, Attis, Adonis, ecc? Quale? Sai come quello dei vangeli è solo l’ultimo di una sterminata serie di dei autosacrificatesi per amor dell’umanità.
Per chiesa “che si sacrifica per amore dei suoi figli” immagino non si intenda la cattolica, visto che semmai è adusa a sacrificare i suoi figli per la conquista di richezze terrene? E lo fà tutt’oggi….

Immagino che il fattore abitudine giochi un ruolo determinante in questo.

peppe

Quella Chiesa che il Dio che muore per me mi indica

Muahahhahahahahahhaha 😆

Asatan

@Brunaccio
NO il punto è che sostiene sia provato che:
– il cristianesimo fù una religione innovativa mai prima. Asssunto falso su tutti i punti sia dal punto di vista degli schemi mitologici che dei contenuti morali… tutti già visti per millenni.
– che il dio dei cattolici è quello vero e solo lui.

Se la risposta che ottengo chiedendo come si stabilisca chi è il vero dio è “quello che si è sacrificato per amor mio” non posso che sorridere…. il dio sacrficato è presente in TUTTE le mitologie solari. Gli dei auto immolati per redimere l’umano gregge sono veramente numerosissimi. C’è ne è perfino uno, inventato secoli prima, che è: nato da madre vergine il 25\12, faceva miracoli, guariva la gente, faceva risorgere i moriti ed è stato assasinato, la cui morte a redento i peccati di tutti. Indovina un po’ chi? 😆
Piccolo indizio: l’imperatore Costantino, malgrado usasse il cristianesimocome arma politica, fù un suo devoto fino al giorno della sua morte (e modello il cristianesimo sul culto di quel dio):

brunaccio

x asatan

no,ma io parlavo per i non cattolici…e il punto è ke facessero i cattolici tra loro.

il resto che dici pienamente d’accordo(come può dio essere definito pèrfettamente e vero dio????)..poi forse nn so magari poikè amare il prox ecc..sono cose semplicissime,magari jeshu l’ha sentita così e ci ha pensato su..nn ci vuole dio nè kissà cosa..anke i lakota dicevano lo stesso..

brunaccio

hanno sempre detto meglio,perkè ancora non definitivamente sterminati…anzi presto vi linkerò una sorpresina su razinge e i nativi ma ancora da vedere…..

brunaccio

nel senso vedere la fonte ecc perkè a me piace dire le cose se sicure

Marco C.

@ Bruno Gualerzi

“Se c’è un aspetto dell’esistenza che più di ogni altro deve essere affrontato razionalmente – e proprio di una razionalità di cui si riconoscono i limiti – è il campo della morale. Non sarebbe basato per forza su concetti cognitivi? Su cos’altro allora? ”

Sorbole Bruno. Sono d’ accordo con te. Ho solo detto che morale e scienza sono due cose distinte e che c’è chi la morale la intende anche non razionalmente. Se parliamo dei perchè, queste sono questioni filosofiche che non riguardano la scienza, che spiega solo il come, il dove e il quando (come ho già detto, d’ altronde se uno scienziato smette di fare ricerca per porsi queste domande ho seri dubbi che si possa definire ancora scienziato). Per i limiti, questi non sono della razionalità come concetto potenziale di comprendere tutto lo sciibile, ma dell’ uomo che è un essere finito mentre lo sciibile è potenzialmente infinito. Altrimenti dovremmo dire anche che Dio è un qualcosa che ha dei limiti (e secondo me potrebbe anche darsi), perchè il concetto di Dio è filtrato comunque dall’ uomo.

“non d’accordo sulla ragione..essa ha un limite costituivo cioè quando si domanda perkè esiste il mondo”
Ma queste, ripeto, sono domande emotive, che rientrano nel campo della filosofia e delle varie ideologie, non razionali, perchè nascono dai sentimenti, dal bisogno dell’ uomo di giustificare e spiegare anche quello che non può essere spiegato razionalmente, ossia l’ amore e il rispetto per gli altri. E se ben vediamo anche qui un concetto razionale può esserre posto, ossia si può far ricorso al concetto di istinto di sopravvivenza e di conservazione della specie o al concetto del non credente che ama la vita (terrena) perchè è l’ unica cosa certa che ha e per questo, magari, la ama anche di più di chi crede che sia solo una passeggiata e che la vera vita sia altrove.

Marco C.

@Bruno

Scusa Bruno, con simpatia, ma adesso butti anche me un pò nella confusione: leggi attentamente le tre frasi seguenti che hai scritto. Mi pare che prima affermi un concetto, poi lo neghi e poi addirittura lo riprendi.

“Ma davvero ritieni che la razionalità si possa esprimere solo per risolvere i problemi posti dalla scienza col metodo sperimentale e non si possa, anzi si debba, applicare la stessa razionalità, sia pure per fini diversi, alla morale?”

“ma, proprio per il carattere necessariamente sempre ‘in progress’ della scienza, non è possibile decidere i comportamenti in base a conoscenze mai – io dico per fortuna – definitive”

“Tenerne conto, certo, ma poi le decisioni da prendere debbono rifarsi ad altri criteri. Quali? Ecco il punto: quelli ricavati da una concezione religiosa della vita in cui – qui sì – si concentrano tutte le più pericolose spinte irrazionali, oppure da un concezione della vita – chiamala filosofica o come meglio credi – ricavata dalla ragione?”

Senz’ altro si possono dare risposte, diciamola così, anche razionaliste ai perchè, ma questo ambito è molto più condizionato dalle ideologie che da seri e rigorosi metodi di ricerca scientifica ed ecco che il credente avrà una risposta, il non credente un’ altra e così via, mentre la legge di gravità, ad esempio, non penso conceda molte altrnative, a meno che un credente non sia così ottuso da voler negare anche le realtà oggettive.

anonimox

@asatan
dimmi dove posso trovare questi miti per leggerli, ho trovato un po’ di cose scritte qui e li ma ci sono tante castronerie su internet…tu che sei a conoscenza di questi miti potresti darmi un link sicuro?
ma da quel poco che ho letto ho notato una sostanziale differenza tra il Dio cristiano morto e risorto e gli dei morti e risorti, il primo è il Dio che si autodefinisce Via, Verità, Vita che mette sè stesso al centro di tutto e tutti, gli altri devono condividere il phanteon con altri dei, questo nonfa di lui il Dio sopra gli dei. Ma ripeto, ho letto poche cose, inoltre in Tammuz si parla di tradimento a cui segue evirazione cosa che ad un Dio non si addice

Bruno Gualerzi

@ Marco C.
Secondo me nessuna contraddizione. La razionalità può – e ho cercato anche quanto meno di accennare al perché – esprimersi a vari livelli pur avendo una matrice comune. La razionalità per quanto riguarda i grandi quesiti esistenziali consiste proprio nel ritenere che non abbiano risposta, nè scientifica nè di altro tipo (tipo, appunto quella che pretendono di dare le religioni) PUR AVENDONE L’UOMO L’ESIGENZA.
Le conoscenze ‘mai definitive’ proprie della scienza, ottenute razionalmente col metodo sperimentale, non si riferiscono tanto alla loro validità e fruibilità che anzi ritengo solo la scienza è in grado di rendere possibili, quanto al fatto che, per loro natura (una teoria è valida fino a prova contraria) non possono costituire di per sé criterio morale. Del resto lo dici anche tu, salvo il fatto che anche per la morale, cioè per i criteri che debbono presiedere ai comportamenti umani,occorre usare la razionalità in altro modo. E in che modo? Ripeto, dando la sola risposta razionale ai grandi quesiti esistenziali, quella che consiste nel ritenerla impossibile… ma – e qui forse sta il punto di maggior divergenza tra noi – ciò non toglie che l’esigenza rimanga. Ciò di cui approfittano le religioni.

E’ uscito mentre scrivevo una altro tuo commento. Porta pazienza, ma una razionalità che non comprenda, e proprio perchè razionalità, le componenti istintuali dell’animale uomo, è tutto meno che razionalità. E’ astrattezza, e porta alla schizofrenia (un uomo spaccato in due: di qua la ragione e di là gli istinti) che credo sia la ragione principale delle derive autolesioniste regolarmente ricorrenti nella storia della civiltà a dispetto dei tanti progressi conseguiti. E come sempre lasciando così via libera alle religioni.

PS. Scusa, ma la filosofia – almeno come l’intendo io – non è certo riducibile a sola emotività, quanto un esercizio il più possibile libero del pensiero. Che per essere tale non può certo disconoscere, come del resto affermi anche tu, la dimensione biologica con tutto ciò che comporta.

brunaccio

x marco c

in soldoni una morale filosofica vuol dire cercare di analizzare le proprie passioni per non farle diventare fanatismo

ex non posso amare senza limite sarei folle..io umano ho un limite proprio quello del dare e ricevere e se non capisco questo amando follemente non amo sono solo un folle.ecco io la dico così

😉

Bruno Gualerzi

@ brunaccio
Sul piano, come dire, teorico, quanto dici credo sia più che pertinente… anche se rimanda un pò troppo a quel dominio delle passioni attraverso l’intervento della ragione che è sempre difficile stabilire se sia una forma di controllo o una forma di repressione. Credo, in altre parole, che il ‘dosaggio’ non possa essere che soggettivo. La sua efficacia o meno la si potrà valutare solo dalle conseguenze… a loro volta valutabili soggettivamente.

brunaccio

no,che repressione….io se continuo amare una che non mi fila sono fuori tutto qua!

brunaccio

o mi sforzo diciamo di non amarla più ecco…no è che il limbo cerebrale assolutizza le spinte emotive ecco…

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