[…] Conferenza stampa ieri per “illustrare il manifesto cattolico” spedito in 65mila copie alle 28mila parrocchie , a associazioni e giornali diocesani – dei due candidati al Senato della Margherita. Bobbia (Acli) e Binetti (Scienza e Vita) avevano annunciato un paio di giorni fa la lettera con la quale si fanno “garanti” presso l’elettorato cattolico “frastornato” che nel governo dell’Unione non ci saranno “derive laiciste”: e quindi sì alla tutela della vita dal concepimento alla morte naturale (niente eutanasia né modifiche alla legge sulla fecondazione assistita); no a PACS e matrimoni gay, ma aiuti alla famiglia eterosessuale fondata sul matrimonio; nessun timore di tagliare fuori le scuole cattoliche o le cliniche cattoliche. A dodici giorni dal voto i temi della laicità, dei diritti civili e della bioetica infiammano la campagna elettorale. “Cari amici”, scrivono, “è la prima volta che ci candidiamo…ci spiriamo alle parole di Benedetto XVI”. Puntualizza Binetti: “Lo stesso programma di Ruini? Può darsi, ma del resto ci ispiriamo alla stessa fonte”. La dottrina della chiesa di papa Ratzinger. […]
Il testo integrale dell’articolo di Giovanna Casadio è stato pubblicato oggi su Repubblica