La Corte Europea dà ragione a Lombardi Vallauri e torto all’Università Cattolica

Undici anni fa a Luigi Lombardi Vallauri, docente presso l’Università cattolica di Milano, non fu rinnovato l’incarico perché le sue opinioni furono ritenute “nettamente contrarie al­la dottrina cattolica”. Pertanto, “per rispetto della verità, del bene degli studenti e di quello del­l’Università”, non doveva più insegnare. Lombardi Vallauri ricorse al TAR, poi al Consiglio di Stato: senza successo. Decise allora di rivolgersi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, che ieri mattina gli ha dato ragione. Il provvedimento condanna l’Italia per avere violato la libertà d’espressione del professore e il suo diritto a un giu­sto processo, e definisce “priva di motivazione e presa in assen­za di un reale contraddittorio” la decisione dell’Università di Milano.

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37 commenti

Ulv

A una prima, cursoria lettura del comunicato stampa, emerge che la condanna si basa su aspetti puramente procedurali: diritto a un giusto processo e libertà di espressione inserita nel solo contesto delle garanzie processuali. La Corte ha dunque evitato di esprimersi sulle questioni sostanziali (libertà di pensiero, divieto di discriminazione). Sarebbe stato interessante capire cosa i giudici di Strasburgo hanno da dire su questi temi.

Markus

E’ come se la corte dicesse che il nostro consiglio di stato non fosse all’altezza del senso giuridico europeo. Io fossi al posto loro mi dimetterei per lasciare la sedia a chi ne capisce di diritto. (magari è lo stesso del crocifisso valore universale ??)

Sergio

Che bella notizia. “Nera luce” è davvero un bel libro.

Penso però che Vallauri avrebbe dovuto lasciare spontaneamente l’università poiché non poteva più considerarsi cattolico. Probabilmente si sarà rivolto alla Corte europea per il modo con cui è stato messo alla porta (la decisione fu presa “in assenza di un reale contraddittorio”). Non conosco la reazione degli studenti. Ma non c’era stato anche il precedente di Severino?

Certo in una università cattolica non può esistere la libertà d’insegnamento, non puoi irridere il dogma e l’autorità papale.

bismarck

Comunque si aprono le vie anche per i ricorsi alla corte europea delle cause sull’ora di religione se verranno bocciate dal consignlio di stato, con un po’ di pazienza ma alla fine si arriva.
Chissà se questa sentenza avrà un influsso immediato sulla decisione del consiglio di stato sul ricorso che il ministero dell’istruzione ha fatto contro la decisione del tar del lazio sull’ora di regione.

Paolo

Probabilmente la Corte Europea non ha potuto entrare nel merito delle opinioni del prof. essendo queste, appunto, non discusse con un contraddittorio, ma solamente riportate dalla Cattolica.
Mi chiedo invece come un’università riconosciuta e finanziata anche dallo stato possa avere una libertà simile.

Ulv

@ Paolo
No. Il comportamento della Corte è una mossa di comodo (legittima, per carità). Dal momento che la decisione ha costituito una violazione della CEDU ai sensi degli artt. 6 e 10, essa ha ritenuto opportuno sorvolare sulle altre presunte violazioni indicate dagli avvocati di Vallauri, le quali concernevano questioni ben più “scottanti” e di difficile soluzione.
Del resto – e qui mi rendo conto di esprimere un’opinione non condivisa da tutti su questo sito – anche la libertà di impiego in ambiti in cui le opinioni contano (es. insegnamento) è una libertà che deve essere garantita (a certe condizioni ed entro certi limiti: mi pare che la legge italiana – non il Concordato – lo preveda esplicitamente). La Corte lo sa bene e ha preferito, comprensibilmente, non avventurarsi in una complicata ponderazione tra diritti contrastanti.

marco

Peccato che queste notizie non vengono commentate dai vari don e fra,come mai…?non c’è niente da dire…? o non è possibile riggirare la frittata in questo caso…? magari leggendo il vostro libretto delle istruzioni pieno di manipolazioni qualche cosa esce fuori…!
che zio sia con voi.

Giorgio Villella

L’Università cattolica di Milano come paga i suoi professori? Con i soldi dello Stato italiano? Secondo la costituzione i professori hanno in Italia libertà di insegnamento; può lo Stato pagare professori che non hanno tale libertà?

Gli studenti che escono da quell’Università hanno un titolo valido in Italia anche se non sono istruiti dalla loro università, ma solo indottrinati?

g

zautern dee ikonoblasta

Tuttavia nel contempo il parlamento europeo rigetta le iniziative legislative per ristabilire la libertà di informazione in Italia ed altrove in Europa!

http://www.ilcittadinoonline.it/index.php?id=18645

L’Italia è forse un esperimento-pilota in previsione di ben più virulente e subdole tirannie mediatiche culturali?

Tiziano

Perché ormai non mi stupisco più a sentire questo genere di notizie?!?!?

… e per di più soprattutto nella penisola italica??

Spinoza

“per rispetto della verità, del bene degli studenti e di quello del­l’Università”

Dovrebbero chiamarla L’Università Barzellettiera Cattolica. Che schifo…

erasmus

Non ho esperienza diretta di università confessionali, ma ho conosciuto un paio di laureati
della cattolica di Milano;Latino e Greco studiati a memoria,come si attenuano i ricordi,crol
lo rovinoso. Non credo si tratti di caso fortuito,mi risulta che sia l stessa musica in tutti i di
plomifici e laureifici cattolici, indottrinamento a parte.
Di contro, ci sono i professori “intellettuali” che indottrinano i ragazzi e le maestre che han
no trascinato i bambini a dimostrare con loro.
Credo fermamente che la libertà di insegnamento debba rispettare anche la libertà del di
scente di non essere plagiato.

mauro

Ma ragazzi, non vi sembra di esagerare con nickname come Spinoza, Nietzsche …
Ma almeno sapete chi erano e che hanno scritto?
D’accordo siamo tutti qui con molta passione ed abbiamoi tutti i nostri Numi, ma addirittura usarne i nomi…
Senza offesa

mauro

e poi avete idea di chi e’ Vallauri ?
scaricate gli mp3 da rai radio3 nella sezione “meditazione d’Occidente”, vi sentirete tutti un altra persona

Massi

Ogni tanto una buona notizia fa bene… ma bisogna allontanarsi dall’Italia.

biondino

la notizia, naturalmente (anche se molti sembrano non averlo notato) è la condanna dello Stato Italiano per le sue procedure incongrue rispetto alle direttive europee, la corte non si è occupata degli ordinamenti dell’università cattolica.

bardhi

@ mauro

avevo sentito due anni fa un altro suo programa da radio rai, ho cercato ma non lo trovato “meditazione d’Occidente”.
potresti per piacere postare il link?
grazie

Paul Manoni

L’UNICA COSA CHE DOVREBBE ESSERE “BENEDETTA”, E’ LA CORTE EUROPEA!! 😀
Ora riderei volentieri in faccia ai giudici cattotalebani Italiani…
Peccato che c’e’ poco da ridere…una cosa banale come questa, ci hanno messo undici anni a fargliela capire! 🙁
E’ comunque la dimostrazione che certe battaglie e’ inutile combatterle in Italia…Occorre arrivare alla corte Europea per avere giustizia nel significato corretto del termine! 😉
Mi riferisco ai vari processi sulle ore di religione…crocefissi in aula…ecc,ecc!

vico

@mauro
ci tengo a precisare che vico è la contrazione di Lodovico 🙂

fab

O guarda, il consiglio di stato ha scritto una sentenza abominevole. Chi l’avrebbe mai detto.

Danx

Qualcuno mi sa dire, anche se è off topic, se all’estero ci sono i crocefissi nei luoghi pubblici, come scuole e uffici statali e aule di tribunale?

erasmus

Bravo, prova a leggerli, certe opere “minori” ti coinvolgono più delle maggiori, vedi il Trat
tato contro i miracoli di Spinoza o L’Elogio della follia di Erasmo.
Poi, magari ti vien voglia di adottarli come pseudonimo.

don alberto

marco, ti ha risposto biondino.

PS come al solito i titoli carcanici “creano” le notizie.

per il past president:
alla cattolica ti danno 3 lauree, solo che tu sappia a memoria i 10 comandamenti.

Fabio

Lo so che è un commento poco costruttivo, ma volevo condividere con voi un pensiero…
A volte la mattina, dopo svegliato mi viene in mente che esiste l’università cattolica, che ci sono predicatori in chiesa, che il vaticano è uno stato a parte, che il papa non solo esiste, ma viene pure preso in considerazione, che il TG1 è di fatto il TG1 e cose del genere.
Io, dopo anni e anni, ancora mi stupisco e se mi chiedo come sia possibile, come possano esistere nel XXI secolo cose del genere, come possano le persone acconsentire a certi scempi intellettuali.
Ma a voi non capita mai? O sono strano io?…

fra Pallino

@marco

se interveniamo interveniamo rigirando la frittata, se non interveniamo è perchè non sappiamo cosa dire… è tutto qui il tuo acume razionalista?

Ulv

@ don alberto (e @ biondino)

Posso permettermi di risponderti dal momento che, ancor prima del biondino, ho dato una lettura della notizia meno “entusiasta” rispetto a quella di altri visitatori… Faccio solo notare che la Corte non ha censurato l’operato della Cattolica semplicemente perché non avrebbe potuto farlo. La Convenzione (e non le direttive europee, come dice biondino) vincola soltanto gli stati e non i privati, e quindi solo i primi potranno essere oggetto diretto delle sentenze della Corte. Sta poi allo stato adeguare la propria legislazione (e dunque vincolare i privati) in conformità alla CEDU.
In ogni caso, dice il comunicato stampa: “Mr Lombardo Vallauri also complained of the fact that the Faculty Board had confined itself to taking note of the Congregation’s decision, which had also been taken without any adversarial debate”. Indipendentemente dalla responsabilità giuridica, anche la Cattolica non è esente da critiche… Come al solito, infatti, non ha concesso all’avversario di parlare a propria difesa. Qual era la famosa frase di Salvemini? “Domandano le loro libertà a noi laicisti in nome dei principi nostri, e…”

amante dell'arte

E’ una condanna sulla procedura seguita non sulla sostanza.
L’Università Cattolica potrà continuare a svolgere la sua attività tranquillamente e legittimamente secondo i suoi principi religiosi come d’altronde garantiti dalla Costituzone. Come ha sempre fatto e farà.
Libertà di insegnamento secondo la Sua visione di vita.
Il contrario sarebbe stato antdemocratico.

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