Nuovo sondaggio sul sito UAAR

Un nuovo sondaggio è ora disponibile sul sito UAAR. La domanda è: “Cosa pensi della partecipazione di esponenti UAAR a trasmissioni TV molto seguite, ma talvolta anche molto rissose?”
Otto le opzioni tra cui scegliere la propria risposta preferita:
– Sono contrario: ci si abbassa a livelli frequentemente incivili
– Sono contrario: i conduttori vogliono soltanto mettere in cattiva luce l’associazione
– Sono contrario: il pubblico che le segue non è interessato alle attività UAAR
– Sono contrario: agli esponenti UAAR manca l’esperienza necessaria
– Sono favorevole, ma solo se gli esponenti UAAR non scendono sul piano della rissa
– Sono favorevole: è un buon modo per fare conoscere l’associazione e le sue battaglie
– Sono favorevole: sono occasioni importanti per far cambiare idea alla gente
– Non so / altro

Si è nel frattempo concluso il precedente sondaggio. Il quesito era: “Come valuti la sentenza europea che ha detto ‘no’ al crocifisso in classe?”
Questi i risultati (3304 voti):
57% Positivamente ma non basta: il governo farà di tutto per non applicarla
20% Positivamente: ma è triste constatare che c’è stato bisogno di ricorrere all’Europa
9% Positivamente: finalmente si afferma il principio di laicità
7% Negativamente: il crocifisso rappresenta le tradizioni italiane
5% Negativamente: il crocifisso è un simbolo inoffensivo
1% Negativamente: il crocifisso rappresenta la laicità dello Stato
1% Non so / altro

Archiviato in: Generale, UAAR

33 commenti

Antonio

Capisco il desiderio di visibilità che noi dell’UAAR abbiamo per far conoscere la nostra associazione, tuttavia l’aver preso parte ad una trasmissione televisiva il cui target è rivolto ad un pubblico da Italietta rissosa e bigotta non mi entusiasma più di tanto anzi mi lascia l’amaro in bocca.
Meglio prediligere altri canali per propagandare le nostre ” sacrosante ” idee: giornali, libri e radio.
Chi vorrà capire, capirà.

daigoro

se c’è tra noi qualche “animale da palcoscenico” capace di sostenere lo stress della cagnara di questo genere di trasmissioni allora ok.

ricordiamoci che in TV non ci verranno concessi degli spazi preconfezionati come ad un vescovo.

Sandra C.

Io sono d’accordo,visibilità dappertutto! Anche prendere parte a trasmissioni con pubblico rissoso e bigotto dove l’italietta può riconoscere più evidentemente le differenze comportamentali e civili dei non credenti.
Comunque…non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire,o ascoltare e la mamma degli stronzi è sempre incinta e duemila anni di ipnosi non sono pochi.

Elena

Personalmente sono favorevole al presenzialismo televisivo, pur non accendendo io il televisore da quasi due anni ormai: chi disse “nel bene o nel male, l’importante è che se ne parli” non aveva tutti torti.

E aggiungo: “la pubblicità è l’anima del commercio”. D’anime, in questo caso. 😉

strozzapreti

Sono favorevole alla partecipazione alle trasmissioni, salvo che sia evidente il trappolone,dove ad esempio siano presenti i showman della rissa e del trash ( Sgarbi, Santanchè, Mussolini, Mieluzzi ecc. ecc. ). I rappresentanti della UAAR, hanno sempre dato lezione di stile e savoirfair, senza mai perdere la calma, poichè le nostre ragioni, sono radicate nella razionalità e non c’ è alcun bisogno di scaldarsi per arrogarle.

moreno83

Se si va in una trasmissione bisogna anche sapere rispondere a tono, e la tesoriera dell’UAAR invece ha fatto scena muta alla sbraitate di Sgarbi e non per una questione di stile, ma perché non sapeva che cosa rispondere, e questo si trasforma in un autogol ricordiamo che in TV vince chi sa fare la voce più grossa o riesce ad avere l’ultima parola.

Sandro

@moreno83
Rispondere a tono non deve diventare l’equivalente di “abbassarsi al loro livello”.
E con uno come Sgarbi è impossibile controbattere senza mettersi a urlare come o più di lui (in Italia, penso che solo Wanna Marchi o Roberto “er Baffo” ne siano capaci, per lo meno a livello di volume). Quindi Isabella ha taciuto e, dal mio punto di vista, ha fatto bene.
La gente in sala che ha applaudito di fronte alla maleducazione di Sgarbi, dimostra solo di meritarsi la patetica situazione che c’è in Italia.

Carcarlo Pravettoni

Contrario, i conduttori vogliono solo mettere in cattiva luce l’ associazione.

Felipe-bis

No, per favore, la rissa no: non chiedono altro che farci apparire dei fanatici ideologicizzati, si veda come è stato trattato il povero Odifreddi.
Sarebbero più proficue -ad aver la possibilità… presenze in talk show più seri, tipo quello di Corrado Augias. Al quale ho scritto più volte segnalando l’esistenza dell’associazione.
Ecco, magari facciamo tutti in massa segnalazioni del genere, chissà.

Manlio Padovan

Ho scelto la risposta che ci vieta la rissa; ma ciò non vuole dire che non ci voglia fermezza e vuole dire che nulla sia lasciato al caso: abbiamo le persone per farlo: a domanda cattiva risposta cattiva: a domanda vile panni sporchi fuori…

Federico Granata

Io sono per la visibilità ma imprescindibilmente subordinata alla serietà.
Mai, mai, mai alzare la voce o avere altri comportamenti arroganti e si può presenziare ovunque.

giancarlo (ateo)

E’ essenziale,importantissimo,farsi vedere,parlare e dire con chiarezza le battaglie che vogliamo fare a favore di tutta la socità italiana.Bisogna farlo continuamente come dei rulli compressori in antitesi a tutti gli sproloqui e alle nefandezze che tutti i giorni ci dicono preti,vescovi,cardinali e B XVI

Bruno Rapallo, apostata e ateo

Con un essere laido e paranoide ma molto erudito e di lingua sciolta come Sgarbi ci vogliono persone non solo di cultura e persino d’erudizione vastissime, ma anche dotate di un carattere freddo come il ghiaccio e ironico “a scoppio ritardato” (un incrocio tra Marco Travaglio e Andreotti, quello che ha sempre sostenuto che “la vendetta è un piatto che va consumato freddo”). L’ideale con un personaggio come Sgarbi sarebbe lasciarlo scatenare con le sue provocazioni, fingere d’essere intimiditi e di non sapergli rispondere, aspettare che si “gonfi come un pallone” in tutta la sua arroganza becera, poi quando lui vigliaccamente sta iniziando a sfogare il suo “delirio d’onnipotenza” convinto d’avere davanti una preda indifesa di cui fare scempio, far esplodere il “pallone gonfiato” con una punturina di spillo, ossia rispondere tranquillamente e senza errori alle sue domande provocatorie (per le quali ovviamente bisogna conoscere la risposta, altrimenti si rimane sue vittime). Subito dopo sarebbe opportuno “rigirargli la frittata” mettendola sull’ironico e per contrappasso porgli a nostra volta qualche “quiz” al quale possa avere difficoltà a rispondere (ad es., visto che la sua erudizione è principalmente umanistica, porgli quesiti di tipo scientifico, in qualche modo attinenti agli argomenti in discussione; ad es., parlando di religione e volendo accennare alle relative mistificazioni, trascinarlo sulle problematiche del Carbonio 14 nella datazione delle reliquie tipo Sindone di Torino o “titulus Crucis” di Roma o sudario di Oviedo in Spagna, ecc.). Qualora non si riuscisse più a prendere la parola (perché il “furbacchione” potrebbe aver “fiutato la trappola” e quindi continuare a urlare come un ossesso per non lasciare spazio all’interlocutore), l’unico atteggiamento possibile mi sembra quello tenuto qualche tempo fa da Travaglio, il quale, senza fare una piega mentre Sgarbi lo copriva di urla belluine e di insulti, si rivolgeva con un sogghigno all’impotente conduttore della trasmissione suggerendogli di “…chiamare la neuro-deliri, con potenti sedativi e se necessario una camicia di forza…”
Certo, è difficile trovare persone con queste capacità, ma se non si è in grado di comportarsi nel modo giusto per troppa emotività e/o per scarsa competenza e/o prontezza dialettica, non c’é stile, equilibrio e razionalità che tengano: il “popolo bue” dà ragione a chi urla più forte e gode sadicamente a questi “giochi al massacro”.
Se non si riesce a resistere da duro “gladiatore” in questo laido “circo mediatico”, è meglio non andarci.

Daglator

Da quello che ho potuto vedere, il problema fondamentale di quanto verificatosi durante la trasmissione è che il moderatore fosse apertamente schierato.
E se la parte del moderatore schierato viene pure interpretata da uno come Sgarbi credo si capisca di che livello possa essere la trasmissione in oggetto.
Se poi alcuni plaudono persone che, come lui, preferiscono imporre il proprio punto di vista con maleducazione e ad alta voce, questo è affare loro, si prendono ciò che si meritano.
Se il contraddittorio è gestito correttamente è d’obbligo far sentire le proprie ragioni, sempre mantenendo toni pacati ed educati. Travaglio che discuteva con Sgarbi ad Annozero è un pratico esempio di cosa io intenda.

Alien

Secondo me è sempre meglio andarci. Sono pragmatico e scientifico di natura:

1. se lo spazio offerto è poco, non importa. Poco è infinitamente meglio di zero
2. se lo spazio offerto è molto, meglio ancora.
3. se degenera in rissa e non si partecipa, non importa. Non partecipando si dà un’idea di compostezza e buona educazione che molti apprezzeranno.
4. se degenera in rissa e si partecipa, meglio ancora. Partecipando a una rissa si fa vedere che ce l’abbiamo duro anche noi. Molti danno ascolto a chi grida di più.

In poche parole, adattiamoci all’ambiente mediatico televisivo, e usiamo le sue stesse armi: in ogni caso c’è un possibile vantaggio. Il mondo ormai gira così: al diavolo le titubanze e le strategie. Vince chi si fa notare e improvvisa. Chi in qualche modo fa spettacolo, in TV ci torna. Audience non significa che il pubblico beota ti dà ragione, ma è il presupposto per farsi sentire da centinaia di migliaia di persone.

Poi, in parallelo, niente ci vieta di continuare a parlare con la gente in modo diretto.

La selezione naturale impone che ci evolviamo in qualche modo, altrimenti ci estinguiamo. Prendiamo esempio dagli Indiani d’America: fieri e orgogliosi, umiliavano i Lunghi Coltelli facendogli vedere il loro coraggio superiore (e venivano massacrati). Sentivano di essere dalla parte della ragione, ma non si sono adattati al mondo che cambiava e quelli non massacrati sono finiti nelle riserve.

hexengut

Sono d’accordo con Alien. Credo che nell’uaar ci siano persone, a cominciare da Carcano, pienamente in grado di far fronte anche agli atteggiamenti più beceri e incivili. E penso sia giusto non nasconderci ma continuare a difendere la legittimità delle nostre idee; e non dico di scadere anche noi nell’insulto e nella rissa ma una reazione, anche forte, soprattutto con certi figuri, quanno ce vo’ ce vo’. Magari evitando, almeno in questi primi tempi, arene gladatorie e telecomandate come quelle di Mediaset. Ma bisognerebbe anche ridurre a un pizzico il querulo, presuntuoso, aggressivo e ignorante pretaccio che quasi tutti i pomeriggi rende irrespirabile l’aria di rai 1. E prepararsi qualche domandina ad hoc per il cocainomane che prima d’entrare in studio era andato a cercare a caso un nome sulla Garzantina e aveva beccato Vittorino da Feltre (con cui peraltro ai tempi miei ci sfrangevano le palle al liceo, ma lui è più giovane, insisto sulla Garzantina).

Cosimo Ancora

Ho visto che il giudice Tosti è stato etichettato come “fannullone”. Provate a indagare sulla fedina penale di Sgarbi

Paul

a parere mio soltanto in questa lobotomizzata italietta un uomo come Sgarbi può essere considerato un intellettuale. L’incoerenza e la schizofrenia dei suoi comportamenti, delle sue opinioni e delle sue credenze lo qualificano come un urlatore professionale, assunto al ruolo distravagante uomo di cultura, che urla per passione, e non per manifesta mancanza di argomenti.
Un ruolo che il Nostro non rifiuta, anzi su cui ha costruito la sua fortuna mediatica.
Il fatto poi di tacciare di ignoranza una persona di opinione differente solo perché non conosce UN personaggio da lui citato rasenta il ridicolo, si potrebbe tranquillamente fare al coltissimo Vittorio una qualche domanda di cultura non umanistica (neanche scientifica…) a livello base e ne vedremmo delle belle….
Tra parentesi, come mai non ha fatto verifiche culturali a chi invece difendeva il crocifisso?

L’atteggiamento giusto è appunto alla travaglio, ignorarlo con una punta di scherno…..

Paul

a parere mio soltanto in questa lobotomizzata italietta un uomo come Sgarbi può essere considerato un intellettuale. L’incoerenza e la schizofrenia dei suoi comportamenti, delle sue opinioni e delle sue credenze lo qualificano come un urlatore professionale, assunto al ruolo distravagante uomo di cultura, che urla per passione, e non per manifesta mancanza di argomenti.
Un ruolo che il Nostro non rifiuta, anzi su cui ha costruito la sua fortuna mediatica.
Il fatto poi di tacciare di ignoranza una persona di opinione differente solo perché non conosce UN personaggio da lui citato rasenta il ridicolo, si potrebbe tranquillamente fare al coltissimo Vittorio una qualche domanda di cultura non umanistica (neanche scientifika…) a livello base e ne vedremmo delle belle….
Tra parentesi, come mai non ha fatto verifiche culturali a chi invece difendeva il crocifisso?

L’atteggiamento giusto è appunto alla travaglio, ignorarlo con una punta di scherno…..

maxalber

Intanto annotate che oggi pomeriggio alle 17 su canale 5 Villella e Isabella ci riprovano.
Speriamo riescano trovare spazio per gli argomenti.
Fate il tifo per loro e sosteneteli.

Igor Fobia

Scusate se sono puntiglioso. Credo che rispondere a questi quesite sia utile ma, per favore, non chiamateli sondaggi… non mi viene in mente la definizione esatta, ma si tratta di un semplice traduzione in percentuale dei risultati delle risposte di chi ha deciso di ripondere alla relativa domanda letta sul sito. I sondaggi, invece, dovrebbero fotografare l’opinione di un certo gruppo basandosi su certi principi statistici.

erasmus

Appoggio in pieno la proposta di Bruno Rapallo, precisando che è inutile partecipare a
trasmissioni di gossip perchè chi le segue non capisce altro che pettegolezzi; io, per
esempio, da più di quattro anni ho il televisore scollegato, lo uso solo per la mia colle
zione di vecchi film ed ho una gran nostalgia di quella Rai che diffondeva l’Idiota od I
Demoni, le commedie di Pirandello o Eschilo e Sofocle, magari con Salvo Randone, Ro
molo Valli, Paolo Stoppa, Vittorio Gasman Rina Morelli, Rossella Falk ed Eduardo. A Sas
sari arrivavano in primavera, quando la stagione teatrale ristagnava a Roma e Milano
e le grandi compagnie facevano il giro dei teatri d’Italia. Ho smesso di andarci quando
ai grandi interpreti si sono sostituiti gli insulsi Andrea Giordana, LiaTanzi e Giuseppe Pam
bieri. Invece ricordo con nostalgia le interpretazioni cinematografiche di Totò nella Man
dragola, dove era dichiaratamente un frate ruffiano e scroccone ed in Uccellacci ed Uccel
lini, personaggio che esprime l’ambiguità dellosfruttatore laico o clericale.

erasmus

Appoggio in pieno la proposta di Bruno Rapallo, precisando che è inutile partecipare a
trasmissioni di gossip perchè chi le segue non capisce altro che pettegolezzi; io, per
esempio, da più di quattro anni ho il televisore scollegato, lo uso solo per la mia colle
zione di vecchi film ed ho una gran nostalgia di quella Rai che diffondeva l’Idiota od I
Demoni, le commedie di Pirandello o Eschilo e Sofocle, magari con Salvo Randone, Ro
molo Valli, Paolo Stoppa, Vittorio Gasman Rina Morelli, Rossella Falk ed Eduardo. A Sas
sari arrivavano in primavera, quando la stagione teatrale ristagnava a Roma e Milano
e le grandi compagnie facevano il giro dei teatri d’Italia. Ho smesso di andarci quando
ai grandi interpreti si sono sostituiti gli insulsi Andrea Giordana, LiaTanzi e Giuseppe Pam
bieri. Invece ricordo con nostalgia le interpretazioni cinematografiche di Totò nella Man
dragola, dove era dichiaratamente un frate ruffiano e scroccone ed in Uccellacci ed Uccel
lini, personaggio che esprime l’ambiguità dellosfruttatore laico o clericale.
Scusate la divagazione, ma ha ragione Bruno, bisogna andare alle trasmissioni seguite da
un pubblico in grado di capire gli argomenti, alla rissa ci si perde, si rischia di esser confusi
con i vari Gasparri & Giovanardi; è anche vero che ci vogliono persone molto preparate e
con carattere glaciale, capaci di schivare la rissa e poi colpire a freddo, naturalmente con
argomenti inconfutabili.
Dove trovare persone di tale levatura? Solo fra i laici, atei e liberali, scevri da ideologie e
votati solo alla ragione; chi ha gli argomenti della scienza e della ragione non necessita di
altre armi.

erasmus

Mi scuso per la duplicazione, c’erano delle anomalie, mi compariva l’avviso di duplicazione,
ma nessun testo appariva pubblicato, perciò ho aggiunto l’ultima parte ed ho ripostato il tutto.

alberto

ciao,io ritengo sia importante comparire,e dare visibilità in modo chiaro al concetto fondamentale dell’ateismo,la non esistenza di dii,dei o in qualsiasi vengano chiamati,la campagna sui bus è stata d’effetto perche ribadiva questo concetto crudo e duro,farsi trascinare invece in discussioni su argomenti secondari,il crocifisso,l’ora di religione,ecc ci fanno apparire come se volessimo mediare su questo fatto,sul quale non possiamo ne essere diplomatici ne venire a patti è oviamente illegittimo un crocifisso in una scuola,e oviamente illegittima l’ora di religione,e siccome è molto difficile assistere ora ed anche nei prossimi anni a discussioni specifiche sulla non esistenza di dio,l’unico modo è comparire ed avere l’astuzzia di ribadirlo in ogni frangente.In oltre ritengo che comparire in discussioni televisive possa essere anche un deterrente per tutti quegli atei che latitano perche isolati…Ciao a tutti.

Il Fauno

“Intanto annotate che oggi pomeriggio alle 17 su canale 5 Villella e Isabella ci riprovano.
Speriamo riescano trovare spazio per gli argomenti.”

Auguri, perchè ne avranno bisogno…io ravviso una certa punta di masochismo in queste apparizioni dei nostri rappresentanti; avete ragione tutti quando dite che bisogna cogliere le opportunità di apparire in televisione, ma bisogna proprio agire ingenuamente cadendo nelle trappole tese da Canale 5 e da chi offre spazi nei talk show da primo pomeriggio, spazzatura buona per bimbiminkia, casalinghe ottuse e pensionati demotivati che si risvegliano dal torpore solo quando sentono la sigla della Champions League?? Ha ragione chi cita Corrado Augias, ma non solo: anche uno spazio da Santoro e Floris servirebbe per dare più credito alla UAAR che non le domande ridicole e tendenziose di Barbara d’Urso e i rutti di Sgarbi. Poi se verrò smentito tanto meglio, ma giochiamoci bene le nostre carte, anche perchè se la UAAR in questi giorni è in televisione, è solo per farsi sbranare da chi ha bisogno di farsi campagna elettorale per le elezioni in primavera giocando facile sui sentimenti più beceri dei cattolici più ottusi. E noi siamo il bersaglio su cui sparare.

Stefano Grassino

Personalmente, quando mi chiedono un giudizio, rispodo così: sono socio uaar per cui potete capire immediatamente la mia posizione, però sappiate una cosa: prima ancora di discutere sul crocefisso si o no, chiedo che se ne discuta con educazione, con rispetto reciproco, usando i toni delle persone civili e non le parole e gli atteggiamenti delle persone in cerca di rissa. Ho notato che con una partenza simile, a meno che uno non si trovi di fronte ad un provocatore di professione o ad un pazzo scatenato, si ottiene un certi imbarazzo da parte di chi è prevenuto nei nostri confronti.

Maciste

Ho votato:
“Sono favorevole: è un buon modo per fare conoscere l’associazione e le sue battaglie”

Sebbene riconosca il modo vergognoso con cui è stato moderato il dibattito su canale 5 con l’inadeguata Barbara D’Urso, penso che l’intervento degli esponenti UAAR serva non tanto a far cambiare idea alle vecchie casalinghe sottoscolarizzate e dunque bigotte, quanto a far sì che chi ha idee laiche sappia che non è solo.

antoanto123456

non ha senso , se si è atei , partecipare ai dibattiti per un confronto , o uno scontro . In fondo un ateo non cerca confronti o scontri , si diventa tale per un percoso di crescita personale , o perchè non è stato condizionato troppo da quei credenti in qualche cosa. Un ateo non ha intenzione di mostrare agli che è ateo , ma chiede solo di essere rispettato . In altre parole all’ateo poco importa quello che pensano gli altri , ma che gli altri abbiano il dovere di rispettare lui e basta . L’UAAR , come dice Carcano, se esiste è solo perchè vengono calpestati gli atei, si cerca di considerarli deviati ,cattivi da combattere, ecc … Se il diritto , peraltro diritto umano , ad essere non credente non fosse calpestato , l’UAAR stessa non esistesse .

Lorenzo Galoppini

La n° 6: più che mai di questi tempi occorre far conoscere certe idee, così poco diffuse in Italia.
E dubito che gli esponenti Uaar scendano sul piano della rissa: di solito non é nello stile di un ateo razionalista.
Ciò non toglie, specialmente in certe trasmissioni e con certi interlocutori, che possa capitare di doversi difendere verbalmente e con una certa decisione: rispondere a tono non deve significare abbassarsi al loro livello, come diceva Sandro, ma d’altra parte non abbassarsi al loro livello non deve significare neppure subire e zitti.
Chiaro che, dovendo scegliere, sarebbe preferibile (e più utile) poter partecipare a trasmissioni un pochino più qualificate che non al fondo della discarica televisiva, sia per conduttori che per ospiti che per pubblico, dove con gente simile certo serve a poco esporre le proprie ragioni. Ma, ripeto, in mancanza di meglio, poco é pur sempre meglio di nulla, di questi tempi. Basta solo non accontentarsi e non fermarsi lì. 😉

Rinaldo

Sono assolutamente favorevole, per avere visibilità e far conoscere all’opinione pubblica il pensiero dell’UAAR si devono cogliere quelle poche occasioni che i media concedono grazie ad avvenimenti clamorosi come questo sul “crocifisso”. Il livello delle trasmissioni e quindi della maggior parte delle persone che le seguono rispecchia l’Italia e l’italiano medio della nostra epoca ma non è obbligatorio adeguarvisi per esporre le proprie opinioni, alla lunga la verità manifestata con fermezza e cortesia prevarrà.

Paul Manoni

“- Sono favorevole, ma solo se gli esponenti UAAR non scendono sul piano della rissa.”

Dite a Carcano&C. di portarsi dietro flaconi di “valium” da offrire ai vari cattotalebani, pseudocritici, presentaori di TVtrash e cerchiobbottisti vari…

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