Da Aba A Zvonko sono 28.622 i nomi diffusi nello stivale, di cui 15.594 maschili e 13.028 femminili: messi insieme, con tanto di glosse, aneddoti, testimonianze letterarie ed etimologia pesano due chili e occupano le 1357 pagine dei due volumi del Dizionario storico ed etimologico pubblicato dalla Utet, sotto il titolo I nomi di persona in Italia. […] Che pensare di quei genitori che battezzavano Ateo l’incolpevole discendente di una schiatta anticlericale? Lo troviamo affibbiato a 50 maschi e, nella sua delinazione femminile (Atea), a 64 donzelle. Furore anticlericale in forte declino, a onor del vero, poiché le ultime attestazioni sono degli anni ’50, ma che si porta dietro una parte della nostra storia. Dalla distribuzione del nome si ricava infatti un’indicazione dell’incidenza del movimento anarchico in Italia: come ricordano le autrici, le prime attestazioni, che sono le più numerose, partono dal 1902, si riegistrano poi due picchi, uno del 1910 e uno del 1920-21, quest’ultimo in coincidenza con i moti operai che agitarono l’Italia. Con la fine del regime liberale e l’affermazione del fascismo il nome Ateo scomparve per riapparire dopo la caduta del regime dal 1944 al 1950. […] Sono in declino i nomi dei santi, tanto che Maria, il primo nome per diffusione nel secolo scorso in Italia (con più di tre milioni di battezzate), dal 1991 ha ceduto il primato a Giulia e dal 1993 è stato spodestato dal secondo posto da Francesca, mentre Anna è in declino inarrestabile dal 1971. La decadenza del presepe onomastico è testimoniata anche dal declino di Giuseppe (affibbiato nel corso del secolo a un milione e mezzo di maschietti), che comincia a cedere nel 1973 per finire all’ottava posizione nel 1994. […]
Il testo integrale dell’articolo di Guido Caserza è stato pubblicato sul sito del Mattino