Maurizio Maggiani e lo «sbattezzo»

Maurizio Maggiani è stato l’ultimo vincitore del Premio Strega. Cura altresì la rubrica delle lettere per il quotidiano genovese “I secolo XIX”. Nell’edizione del 14 febbraio, rispondendo a un lettore che voleva cancellare il proprio battesimo, ha risposto così: “Pur non disponendo di accurate competenze dottrinarie, mi sento di darle una brutta notizia: nessun umano, neppure il più alto in grado della gerarchia ecclesiale, ha la potestà di scristianizzare alcuno. Non sono previste dimissioni dal battesimo, né alcun genere di retrocessione dei sacramenti. Deve, se proprio vuole insistere nel suo proposito, vedersela con Iddio in persona”. Maggiani concludeva dando “consigli a un ateo molto convinto”: “Ci pensi ancora un po’ su […] Ho conosciuto diversi uomini […] muniti di fermi propositi ateisti che in là con gli anni e in prossimità della dipartita, hanno dato mostra di sbalorditivi ripensamenti”.
Evidentemente Maggiani era completamente all’oscuro dell’iniziativa sullo ‘sbattezzo’ avviata dall’UAAR. Il risultato è che è stato subissato di lettere, a testimonianza della diffusione della pratica e del buon lavoro del circolo UAAR di Genova.
Per cui, solo due giorni dopo, Maggiani ha dovuto dare ampio risalto alle smentite. Sotto il titolo “Sbattezzarsi si può, basta una raccomandata. Ma non fa per me”, Maggiani ha ospitato cinque lettere che lo invitavano a informarsi sul nostro sito: “Bene, non lo sapevo, ma per chi fosse interessato ci sono in rete le informazioni per sbattezzarsi. Non credevo addirittura esistesse la parola ‘sbattezzarsi’, ma vedo qui che il correttore automatico del mio programma di scrittura non sottolinea la parola come errore”.

Le informazioni sullo “sbattezzo” sono pubblicate sull’omonima scheda presente sul nostro sito

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