Cei: “Crocifisso nelle scuole pubbliche non è imposizione e non esclude”

In vista dell’udienza della Gran Camera, prevista per la fine di giugno sul ricorso del governo italiano in merito alla questione dell’imposizione del crocifisso nelle scuole, la Cei ha approvato e diffuso oggi una nota che pare diretta anche alla Corte di strasburgo. “Intendiamo richiamare l’attenzione” si legge nella nota dei vescovi “sull’importanza che la questione dell’esposizione del crocifisso nelle scuole pubbliche assume in relazione ai sentimenti religiosi delle popolazioni e alle tradizioni delle nazioni d’Europa”. Secondo la Cei, “la presenza dei simboli religiosi e in particolare della croce” (rifletterebbe  “il sentimento religioso dei cristiani di qualsiasi denominazione”) “non si traduce in un’imposizione e non ha valore di esclusione, ma esprime una tradizione che tutti conoscono e riconoscono nel suo alto valore spirituale, e come segno di un’identità aperta al dialogo con ogni uomo di buona volontà, di sostegno a favore dei bisognosi e dei sofferenti, senza distinzione di fede, etnia o nazionalità”. I vescovi italiani auspicano che “nell’esame di una questione così delicata si tenga conto dei sentimenti religiosi della popolazione e di questi valori, come pure del fatto che in tutti i Paesi europei si è affermato e si va sviluppando sempre più positivamente il diritto di libertà religiosa, di cui l’esposizione dei simboli religiosi rappresenta un’importante espressione”. “Una scelta non penalizzante per la simbologia religiosa” sostiene la conferenza episcopale “risulterebbe in linea con il principio di sussidiarietà che presiede al rapporto tra Stati e istituzioni europee, nel rispetto delle tradizioni millenarie di ciascun popolo e di ciascuna nazione”.

85 commenti

Alb

Notare la finezza. Parlano di “croce”, non di “crocefisso”, cosi’ possono annettersi anche la quota protestante o non cattolica. Ma poi da noi viene esposto il crocefisso….
(A parte cio’, non inizio neppure a prendere in considerazione il contenuto delirante della nota)

Mario

Hai ragione. Ma, ai cattolici, non bastano i crocefissi nelle loro chiese?

Guidus

“Che TUTTI riconoscono”. Ma porca Eva.

Ma non c’è nessuno in Italia a dire loro a muso duro: “Nossignori, IO non mi ci riconosco, e voi non potete parlare anche a nome mio”?

Nessuno che riferisca ai cardinali: per me il crocifisso è il simbolo di quel potere che ha bruciato vivo Giordano Bruno e soffocato nel sangue il libero pensiero, per secoli. Io mi riconosco nei principi della Rivoluzione Francese e dell’Illuminismo, non nel crocifisso e tutto quello che ha significato nella storia.

maxalber

Beh, qualcuno c’è stato, no?
Altrimenti come ci arrivava a Strasburgo questa vicenda!

Lorenzo T.

Scrivi una tua nota alla Cei, firmata da tutti quelli che non si riconoscono 🙂

maxalber

Se fosse vero come dicono loro che:
“la presenza dei simboli religiosi e in particolare della croce non si traduce in un’imposizione e non ha valore di esclusione, ma esprime una tradizione che tutti conoscono e riconoscono nel suo alto valore spirituale…”
che motivo avrei avuto di fare ricorso?

Comunque a fine giugno non ci sarà pronunciamento, ma solo l’udienza.
Il pronunciamento impiegherà qualche mese ad arrivare.

Stefano Grassino

Ma come mai si preoccupano così tanto? Sarà mica che dietro il crocifisso che è solo un simbolo, c’è il potere temporale $ della chiesa? Mah….!!!!

Ulv

Mentre il sempre encomiabile Tg1, nella sua consuetà imparzialità e inappuntabilità, ha detto che a breve ci sarebbe stata la sentenza, anziché l’udienza. Ovviamente, l’occasione per dimostrare la loro profonda ignoranza era dettata dall’occasione di dimostrare la loro completa servitù, e cioè la divulgazione della nota della CEI. Senza contraddittorio, senza punti di vista contrastanti… ma non c’è bisogno di specificarlo, no?

Felipe-bis

Non guardate i telegiornali!
Erano più dignitose le veline fasciste durante il ventennio.
Non guardate i telegiornali! passaparola

moreno83

Mi piacerebbe sapere come fa un obbligo di legge d’esposizione del crocifisso a non essere un’imposizione? lo sarebbe se la sua esposizione fosse facoltativa e soggette alla decisione della singola classe, quanto ti viene imposto con un decreto ministeriale è una imposizione bella e buona!

FSMosconi

Si certo e “La libertà è schiavitù, la guerra è pace, l’ignoranza è forza”.
Se fosse vero quello che dicono non avremmo fatto ricorso, no?

Magar, bieco illuminista,

Inoltre l’acqua è asciutta, il 2 è dispari e lo scapolo ha moglie.

Arnaldo

Non esageriamo, non sconfiniamo dalla decenza: sono convinto che anche ai paradossi bisognerebbe fissare dei limiti 🙂

marco

però anche padresempreterno che fa i lavori sempre a metà…. visto che c’era anche la chiesa….

Barbara

Non sanno fare altro che mentire pur di tenersi insieme al loro dominatore.

Daniele

il problema non sono loro che mentono. Sono quelli che ci credono ciecamente!

Bruno Gualerzi

“Una scelta non penalizzante per la simbologia religiosa” sostiene la conferenza episcopale “risulterebbe in linea con IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA’ (sottolineatura mia) che presiede al rapporto tra Stati e istituzioni europee, nel rispetto delle tradizioni millenarie di ciascun popolo e di ciascuna nazione”.

Ecco ciò che sta fregando (un vero autogol)… l’Italia senz’altro… ma, sia pure in modo meno evidente, la stessa Europa: la ‘sussidiarietà’ della chiesa nei confronti dello stato. Non importa adesso di che sussidiarietà si tratta (importa molto, ovviamente, da un altro punto di vista), ma è il principio stesso che – se accettato, e anzi seguito da ‘vivo ringraziamento’ … e tanto più quanto più l’istituzione religiosa rivendica una sua autonomia riconosciuta e rispettata da una costituzione (il caso dell’Italia) – induce lo stato a rinunciare ad una parte della propria sovranità, e avrà sempre molta difficoltà a far rispettare i valori laici.
Più che le presunte radici cristiane (tesi che chiunque intellettualmnte onesto sa essere ridicola), all’atto pratico è il ruolo riconosciuto indispensabile dallo stato delle varie chiese, a dare forza alle loro rivendicazioni.
E gli eventuali vantaggi – già discutibili di per sé, ma in certi casi innegabili (le varie associazioni caritative) – sono ben poca cosa di fronte a ciò che comporta questa ‘delega’ dello stato alla chiesa. Da cui tra l’altro – sempre per quel che riguarda l’Italia – la ‘tassa’ dell’8×1000.

Sal

Si, ma poiché è trino c’è anche
€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€
e
¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥

Paul Manoni

Concordo al 100% Prof!! 😉
Peccato che senza gli € dei cittadini, recuperati in modo coatto dal sistema statale dell’8×1000, avrebbero ben poco da “sussidiare” ai paesi d’Europa.
Insomma, anche l’Associazione Micologica Italiana (esempio), se si ritrovasse a dover gestire miliardi di Euro ogni anno, sarebbe capace di farci qualcosa di positivo, per poi rivendicare il principio di sussidiarietà.
Qualsiasi organizzazione LAICA, sarebbe ben contenta e capace di gestire il malloppo a favore dei poverelli, dei digraziati, dei colpiti da calamita’ naturale…Ma poi a conti fatti, quale associazione laica, permetterebbe che i suoi simboli, vengano appesi alle mura di un’aula scolastica???
Insomma, in riferimento all’esempio fatto, se l’associazione micologica italiana, beneficiasse dell’8×1000, davvero sarebbe capace di appendere un “fungo”, alla parete di un’aula scolastica!?!?…Io non penso, proprio perche’ laica e non confessionale. 😉

POPPER

ho capito Bruno? correggimi se sbaglio: lo stato regala soldi alla chiesa e questa usa solo una esigua parte per dedicarla ai cittadini bisognosi, preventivamente selezionati, si intende, non certo le coppie di fatto o gay (che se gay cattolici e cristiani in genere) o le iniziative laiche.

ma la CEI è fuori! che tipo di sussidiarietà intende se i soldi li prende dallo stato?

complimenti Paul Manoni, bellissimo post.

Paul Manoni

La loro sussidiarieta’, la stiamo finanziando noi in modo assolutamente coatto. La cosa tragicomica, e’ che tramite questa sussidiarieta’, avanzano la pretesa del crocifisso nelle aule scolastiche!! 😆
La Grande Camera, deve togliersi gli occhi dalle orbite, infilarsi 2 carote nelle orecchie o non conoscere in assoluto la realta’ della religione in Italia, per poterli accontentare…
Sono sempre piu’ fiducioso. 😉

Daniele

la puntata di Report che parlava di vaticano, ior, ecc, è risultato che tra 8×1000 e vantaggi o sgravi fiscali vari, si arriva a circa 3 MILIARDI di Euro l’anno.

E questo senza tenere conto dei fondi regionali o, per esempio, delle offerte dei loro seguaci.

Daniela

invece è un’imposizione ed esclude……incredibile come mettano in mezzo la libertà religiosa che non c’entra assolutamente niente con l’imporre un simbolo religioso nelle scuole laiche

peppe

non hai capito, la frase era detta in pretesco: non è un imposizione ergo non toccatelo se no, in nome della carità cristiana, sbattiamo i piedi, ci strappiamo le vesti e piagnucoliamo isterici contro atei, laicisti, europa satanista e affini…

fab

OK, siamo al deliquio. Ormai è ufficiale: negando in maniera diretta il principio di non contraddizione, è impossibile parlare con un esponente del Vaticano. Forse si può comunicare a gesti.

sabre03

ma neanche…. forse intervallando con qualche schiaffone giusto per mettere in funzione quell’unico neurone che ha….

FSMosconi

Perchè, secondo te quelle strane malformazione subcraniche sarebbero neuroni? E io che pensavo fossero rosari tenuti in riserva in caso di perdita del loro personale…

Maurizio_ds

Tutti i simboli religiosi vanno eliminati dagli edifici pubblici, punto. Il resto è “chiacchiericcio”, tanto per usare un’espressione di moda.

Cassandra testarda

Appunto. concordo. per il resto, niente di nuovo. Come al solito i vescovi della CEI se la suonano e se la cantano. Si fanno le domande e si danno le risposte per conciliare l’inconciliabile e pretendere di far apparire quella che è un’imposizione di fatto a tutti , credenti e non credenti, come una libera scelta (di chi?).
Le tradizioni possono essere un valore se liberamente accettate e conservate e se corrispondono ancora ad un’esigenza delle persone nel proprio tempo.
Ma diventano una gabbia culturale, una costrizione, un inutile fardello, se non corrispondono più alle esigenze di una società multietnica e multiculturale, all’evoluzione della mentalità anche di chi un tempo le ha accettate, o diventano un elemento che discrimina e divide invece di unire.
Bisogna guardare avanti e non con la testa sempre voltata all’indietro.

Brachigobio

Mi permetti di riportare l’ultima parte del tuo discorso nel breve saggio sulla biodiversità che stò scrivendo?

Cassandra testarda

Rispondo a Brachigobio ( se è a me che è rivolta la richiesta) che sì lo permetto, anzi mi fa piacere. Questo genere di valutazioni le ho espresse, tra tante altre , in un mio saggio di critica biblica “da lettore diversamente credente”, che ho reso pubblico recentemente sul sito de Il mio libro, con il titolo “Non nominare il nome di Dio invano” e con il mio nome e cognome vero.

POPPER

sto scrivendo da un pc in un caal center.

Le considerazioni di Cassandra sono innovative, condivido anche io quando parla di evoluzione della mentalità e di gabbia culturale, qual’ora il passato culturale e religioso fosse una costrizione e un fardello inutile, oltretutto solo rappresentativo in senso simbolico ma non di tutti, quindi, divenuto anche discriminante e in violazione della stessa Costituzione.

La nostra nazione è come una carrozza che all’interno e sopra di lei porta una zavorra inutile (vaticalia) tanto da impedirle di attraversare gallerie e sottoponti, il cui cocchiere (il governo) non sa più dove condurla, quindi, necesstà di entità laiche che gli rinfrescano le idee sulle prerogtve e obblighi di uno stato laico, una di queste è l’UAAR, che con lettere e petizioni varie, solleva spesso l’esigenza di una migliore qualità dell’eguaglianza e legalità tra i cittadini, di una interpretazione più laica della Costituzione e libera da manipolatori populisti demagogici e confessionalisti.

horus

se si eprimono con questi presupposti hanno praticamente confessato che non si tratta solo di un simbolo religioso ma anche un simbolo di potere perhè se fosse solo un simbolo religioso non ci sarebbe stata neanche una polemica dato che la costituzione parla chiaro e quindi il messaggio dell’ostinata ostentazione di quel simbolo si impone con la sua ombra verso chi lo guarda per marcare la dominazione ideologica di una categoria di persone, l’aparthaid della religiosità

POPPER

concordo horus, finché il crocifisso teneva un basso profilo non era così fondamentale e rappresentativo della cattolciità, ma per la CEI è impossibile che il crocifisso abbia un basso profilo proprio in Italia, dove è diventato anche l’emblema della crociata politica dei vecchi-nuovi democristiani.

Maciste

Mamma mia, quante parole per dire: “abbiamo paura di perdere il potere e i vantaggi economici ad esso associati”!
🙂

Sal

Il drogone più si agita più dimostra di essere in gabbia e senza via d’uscita.

Sal

Anche il pescatore si incazza e strilla quando il pesce gli scivola via dalle mani e se ne va libero.

POPPER

la realtà è proprio l’esatto contrario di ciò che dice la CEI

“la presenza dei simboli religiosi e in particolare della croce non si traduce in un’imposizione e non ha valore di esclusione, ma esprime una tradizione che tutti conoscono e riconoscono nel suo alto valore spirituale…”

croce? la realtà in Italia parla solo di crocifisso
il crocifisso? viene imposto dallo stato e con ordinanze ed ha valore discrimnante
non lo riconoscono tutti, solo una minoranza e tra i credenti vi sono anche dei distinguo e riserve

La questiione del crocifisso proprio così delicata per la CEI? Magari più di quella del perdere pezzi ogni giorno per colpa della pedofilia, degli scamdali con la cricca, dell’esodo dai seminari e dal sacerdozio, della perdita dell’8×1000?

Ma è mai possibile che le resti solo il crocifisso da difendere in Europa? La Spagna, per quanto ancora incompleta, la riforma dello stato laico l’ha almeno iniziata, Il portogallo ha ricevuto la visita del papa e poi ha approvato le nozze gay, in altre parti d’Europa stanno rispondendo alla Chiesa con riforme sempre più laiche, insomma, la CEI nella sua nuova crociata sta rendendosi ridicola e nemmeno è più rappresentativa di tutti i credenti, quindi, il crocifisso non è per nulla rappresentativo ed è ancora una volta simbolo di imposizione e di discriminazione.

Ratio

…..e come segno di un’identità aperta al dialogo con ogni uomo di buona volontà………

Come i serbi e gli ebrei nei campi di ante Pavelic.

di sostegno a favore dei bisognosi e dei sofferenti, senza distinzione di fede, etnia o nazionalità”. ……….

Come i poveri Lunardi e Bertolaso bisognosi di un tetto sotto cui ripararsi.

Ma come sono buoni questi vescovi! L’hanno sempre pensato anche Franco, Pinochet, Galtieri & Co.

Roberto Grendene

E’ una imposizione
forse non e’ una imposizione in Francia, ma il Italia trovi tizi che ci governano che impongono il crocifisso, e ministri che dicono che puoi morire, tanto non verrà tolto

I sondaggi online della Repubblica, del Corriere e della Stampa davano percentuali maggiori del 50% a chi appoggiava la decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Qui quello del Corriere (42242 votanti)
Sì 55.4%
No 44.6%
http://www.corriere.it/appsSondaggi/votazioneDispatch.do?method=risultati&idSondaggio=6128

libero

Gli italiani sono molto più laici di quanto si vuol far sembrare, l’Italia è un paese ormai truccato da paese cattolico, per questioni di potere interne al Vaticano e l’UAAR lancia sassi in piccionaia.

Near

““la presenza dei simboli religiosi e in particolare della croce” (rifletterebbe “il sentimento religioso dei cristiani di qualsiasi denominazione”)”

Già questo basta a testimoniare la logica esclusiva, in quanto si parla di crtistiani, non di appartenenti ad altre religioni e tantomeno dei non credenti.

“ma esprime una tradizione che tutti conoscono e riconoscono nel suo alto valore spirituale”
La vedo dura conciliare la tolleranza con l’arroganza.

“segno di un’identità aperta al dialogo con ogni uomo di buona volontà, di sostegno a favore dei bisognosi e dei sofferenti, senza distinzione di fede, etnia o nazionalità””
Peccato che l’atteggiamento attuale della chiesa, in particolar modo del papa, sembri andare in direzione diametralmente opposta a quel timido tentativo di apertura che fu il Concilio Vaticano II.

Magar, bieco illuminista,

In effetti pare che Orwell sia una delle letture preferite, oltre Tevere, tra riscrittura della storia e neolingua…

(Del resto il concetto che i crocifissi di stato esprimono non è forse “Tutti i cittadini sono uguali, ma i cattolici sono più uguali degli altri”?)

Magar, bieco illuminista,

Oh, magari anche Orwell era, “stando ai fatti”, cattolico, come i Blues Brothers!

Sandro

Bisogna capirli, si tratta solo di marketing.
L’otto per mille è in calo, le vocazioni sono in calo, il secolarismo avanza e lo scandalo pedofilia peggiora il tutto.
Da qualche parte devono pure riprendere il potere: influenzando i soggetti più vulnerabili.

busta

“…come segno di un’identità aperta al dialogo con ogni uomo di buona volontà…” …di convertirsi.

Leonardo, infedele inveterato

Cara Cei,
ti prego di rappresentare il mio punto di vista religioso facendo appendere le sacre rappresentazioni del Mostro Volante degli Spaghetti e dell’onnipotente Teiera Orbitante.
Caro fratello nella fede ti saluto,
Ramen
Infedele inveterato.

FSMosconi

Ti consiglierei di aggiungere anche l’Onnipotente Invisibile Unicorno Rosa, non vorrai mica discriminare, eh? ;D

libero

Questione di punti di vista, ma la logica della democrazia non si addice alla CCAR.

danielen

IO NON MI CI RICONOSCO!

Liberté, Égalité, Fraternité …. Viva la rivoluzione francese e l’illuminismo!

Sledge

………. e i fiumi di sangue ! Ma si sa: il fine giustifica i mezzi, e quelle sanguisuge di “ricchi” sono stati fatti fuori….si, ma per sostituirli coi borghesi. Bella roba la rivoluzione francese, per non parlare dell’ illuminismo (…che di luce vi era solo il nome).

FSMosconi

“………. e i fiumi di sangue ! Ma si sa: il fine giustifica i mezzi, e quelle sanguisuge di “ricchi” sono stati fatti fuori….si, ma per sostituirli coi borghesi. Bella roba la rivoluzione francese, per non parlare dell’ illuminismo (…che di luce vi era solo il nome).”

E dei secoli bui del medioevo ne vogliamo parlare? Indovina un po’ chi dettava legge ai re all’epoca?

Alessandro S.

Sledge risponde:
venerdì 18 giugno 2010 alle 10:34

(…che di luce vi era solo il nome).

Il piatto su cui sputi è quello che ti ha dato le libertà civili e democratiche di cui godi ogni giorno della tua vita, è quello che ti ha permesso di scegliere le scelte più importanti della tua vita, è quello che ha fatto da propulsore culturale alla libera investigazione, professione e ricerca, sia artistico-culturale che scientifica. Sii coerente, rinuncia a tutto questo e vai a vivere in una spelonca senza elettricità, gas e acqua corrente, a nutrirti e a curarti con erbe selvatiche, senza libri e sottomesso alla volontà del tuo vescovo locale.

ATEONONTROPPO

Quello che mi da più fastidio è che il governo italiano ha fatto ricorso.
Ma non dovrebbe essere la CCAR in prima persona a difendere il proprio credo?

FSMosconi

La CCAR è come Il Padre in FMA, non va maipersonalemnte ma manda i suoi generi homunculus.

Bosticco Giovanni

Lo sbaglio è del 1870.
Allora il Lazio era lo “Stato
Vaticano”, e noi non c’entra-
vamo. Potevamo vivere
benissimo in un’Italia che
non aveva la Chiesa in casa.
Con la famigerata breccia di
Porta Pia, abbiamo fatto una
operazione che sembra proprio
quella del cavallo di Troia, forse
leggendaria, ma comunque molto
appropriata al nostro caso.
Credevamo di metterci in casa il
simbolo della vittoria, della unifi-
cazione tanto sognata e reggiunta,
e ci siamo messi in casa un estraneo,
totalmente avverso agli ideali del no-
stro Risorgimento, e che, dopo il
famigerato 11/02/1929, fa di noi quel
che vuole.

#Aldo#

La CEI? Cos’è la CEI? E’ un organismo dello Stato italiano? Se non lo è, perché si pronuncia in questi termini su questioni interne italiane? Che sia magari una forma di ingerenza?

peppe

non è un organismo, ma come ospite parassitario mette sempre bocca… come la tenia nell’intestino, per capirci.

Third Eye

A parte la bufala della non imposizione, smentita dall’atto stesso, ma vogliamo dir niente della presunta cultura di “sostegno a favore dei bisognosi e dei sofferenti, senza distinzione di fede, etnia o nazionalità”? Chissà come mai si legge sempre più spesso di indigenti lasciati a piedi, potenti riempiti di regalie e, sempre in questa cristianissima Europa, di costanti discriminazioni in base all’orientamento religioso e/o sessuale…

Bosticco Giovanni

Ma allora, se un preside comunista
impone a tutti il ritratto di Carlo
Marx, questa non sarebbe “imposi-
zione e non escluderebbe”?
Sarebbe assurda e ingiusto, in quanto
discutibile, come il creocefisso.
Quanto a salvare la povera gente, sonio
serviti molto di più 100 anni di illusioni
marxiiste, che 2000 di illusioni cristiane.

peppe

Propongo in tutti gli edifici pubblici una foto della nazionale italiana… se l’obiettivo è unire allora bisogna trovare il mezzo più efficace.

Se poi l’obiettivo è marcare il territorio…

FSMosconi

No, sennò poi va a finire che quelli della Lega voglioni il crocifisso sulla bandiera… ma non l’avevano già fatto?

Felipe-bis

Leggo la news in ritardo…
Io continuo a pensare che le motivazioni dela Cei e del governo siano fragilissime e pressoché inconsistenti. Tuttavia, non si sa mai, l’esito non è così scontato… speriamo bene.

X

“segno di un’identità aperta al dialogo con ogni uomo di buona volontà, di sostegno a favore dei bisognosi e dei sofferenti, senza distinzione di fede, etnia o nazionalità.”

HAHAHA!

RobertoV

Infatti io dico sempre che la più grande dimostrazione del concetto di tolleranza della chiesa cattolica è che fino agli anni ’60 praticamente tutti gli italiani erano cattolici, e sappiamo benissimo che non è possibile raggiungere tale risultato per libera adesione (non per nulla si parla di maggioranze bulgare, cioè dittatoriali). Infatti questo si è realizzato perchè è stata combattuta qualsiasi altra forma religiosa, vedi i protestanti nel nord Italia dopo la riforma, i poveri Valdesi e le varie forme eretiche, e prima ancora i pagani.

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