Mentre gli uffici marketing dei partiti di centrosinistra stanno valutando se e come affrontare in televisione il «diavolo» Berlusconi, c’è una battaglia che l’Unione, soprattutto nelle sue componenti cattoliche, ha già perso da tempo: quella delle radio. In particolare, di quel vasto movimento radiofonico ascrivibile all’universo cattolico (Radio Maria, Radio Mater, Teleradio Padre Pio, Circuito Marconi), capace di coinvolgere oltre 10 milioni di ascoltatori ogni giorno (fonte Audiradio), che da mesi ha già indicato per chi votare il 9 aprile: Berlusconi e la Casa delle libertà. […]
L’articolo di Klaus Davi è stato pubblicato integralmente sul sito della Stampa