Stop al portfolio delle competenze e al documento di valutazione degli alunni (emanati tra mille polemiche, lo scorso novembre, dal ministero dell’Istruzione e punti cardine della riforma Moratti). Il Tar del Lazio, infatti, ha accolto parzialmente la richiesta di sospensiva presentata ieri, in sede di udienza, dai Cobas della scuola. In particolare, si legge nel documento, “il ricorso non pare ‘prima facie’ manifestamente infondato con riferimento al terzo profilo di gravame, concernente le biografie dell’alunno, e al quarto profilo di gravame, relativo all’insegnamento della religione cattolica nell’ambito delle materie curriculari”. […] La religione nella “pagella”. Altra questione, sollevata dai sindacati ma anche da molti genitori, è quella dell’inserimento del voto di religione cattolica all’interno del “Documento di valutazione”, il documento, cioè, consegnato alle famiglie che va a sostituire la “pagella”. L’anomalia, secondo i Cobas, è che “la valutazione dell’insegnamento della religione cattolica venga inserita in un unico documento unitamente agli altri curriculi, nonostante sia una materia facoltativa”. E questo, secondo i coordinamenti dei genitori, avrebbe potuto portare a discriminazioni. La religione infatti, attualmente viene valutata in un documento a parte (come deciso anche dal Concordato Stato-Chiesa). “La nuova scheda di valutazione, inoltre – continua l’accusa – non ha fondamenti giuridici perché non è stato mai emanato il relativo decreto”. […]
Fonte: Repubblica.it