I deputati Benedetto della Vedova, già radicale, e Chiara Moroni, già socialista, usciti dal PDL per aderire a Futuro e Libertà, il movimento politico fondato dal presidente della Camera Gianfranco Fini, si sono dichiarati a favore del riconoscimento delle coppie di fatto. Il primo ha dichiarato giorni fa che “è grottesco che l’Italia resti l’ultimo paese d’Europa che non ha una legge civile sulle coppie di fatto anche gay”, auspicando una ripresa di iniziativa anche su testamento biologico e legge 40. Moroni, intervistata da Klauscondicio, ha invece espresso l’auspicio che si possa “riattivare una legge sui Pacs che possa essere declinata sia per le coppie etero che per quelle omosex”, ricordando anche “nessun Governo di centrodestra in Europa ha mai cancellato leggi che ha trovato sulle unioni omosessuali”.
Le posizione laiche di alcuni parlamentari finiani non piacciono a quelli cattolici (ma anche islamici, come Souad Sbai): Avvenire, fin dal 12 agosto, ha dato ampio spazio al dissenso “contro la linea laicista”.
Alcuni deputati finiani favorevoli alle unioni di fatto
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“nessun Governo di centrodestra in Europa ha mai cancellato leggi che ha trovato sulle unioni omosessuali”.
Ma in Italia si riparla di Ulivo (=di tutto, di più), e persino di alleanza con l’UDC (Unione dei Cattolicsti). Quindi non c’é pericolo: nessun governo di centrodestra qui troverà mai una legge sulle unioni civili da cancellare…
Pur condividendo le legittime aspettative degli omosessuali ricordo che comunque le unioni dello stesso sesso rappresentano al massimo il 5% delle unioni totali e che per questo motivo si impedisce al 95% etero di usufruire di questo nuovo istituto.
Quindi sarebbe bene che per ora si tralasciasse l’unione dello stersso sesso e approvare Pacs etero, che hanno più probabilità di essere approvati, questo comunque aprirebbe la strada anche per le unioni dello stesso stesso.
E tu credi che se non si fanno le u. c. etero è colpa dei gay? Ma per favore…
@ Libero
Il tuo messaggio potrebbe benissimo essere traslato in:
“Siamo nel 1975. Nel Sudafrica dell’apartheid, persone di razze diverse non possono contrarre matrimonio, siccome è vietato effettuare matrimoni misti; per questo motivo, il movimento anti-apartheid pensa: dato che il 5% dei matrimoni misti avverrebbe tra donne bianche ed uomini neri mentre il restante 95% è composto da uomini bianchi che sposerebbero donne nere, e dato che il regime fascista al potere è più propenso a concedere le unioni miste tra uomini bianchi e donne nere mentre reputa impossibile legittimare i matrimoni tra donne bianche ed uomini neri, è meglio abbandonare temporaneamente la lotta per la legittimazione del matrimonio tra uomini neri e donne bianche per fare in modo che almeno quello tra uomini bianchi e donne nere venga approvato.”
Il discorso è esattamente lo stesso, e lascio ad ognuno le proprie considerazioni in merito.
Per quanto riguarda me, sono sicuro che se Nelson Mandela, i suoi sostenitori e tutti coloro che per anni hanno lottato -anche a caro prezzo- contro l’apartheid avessero ragionato così, avrebbero fatto un torto a sè stessi ed ai diritti per i quali lottavano.
Perciò, io non ci sto a scendere a patti col nemico in questa maniera, così, semplicemente per un bieco istinto utilitarista. Penso (o meglio, sono convinto) che il movimento antagonista italiano debba dissotterrare l’ascia di guerra ed avviare, qualora ne fosse ancòra capace, forme di contestazioni dure e senza appello, come quelle che Lotta Continua teneva nei primi anni ’70. Quella sì che era OPPOSIZIONE; altro che PD, binetti, inciuci dalemiani, finta-opposizione, finta-sinistra e finto-tutto…
Io sono convinto che in questo momento storico abbiamo bisogno di una opposizione di quel tipo, e non del PD, perchè nel momento in cui si subiscono ingiustizie, non bisogna risicare dai potenti ingiusti delle forme minime di riconoscimento nei propri confronti, ma bisogna combattere finchè la propria idea di giustizia non trionfa. Perchè è poco dignitoso accettare che la catena di ferro che si porta al piede venga allungata di qualche decina di centrimetri: nel momento in cui si ha una catena al piede, bisogna lottare finchè non si è riusciti a romperla.
Perlomeno, io la penso così.
L’importante è aprire la strada che passi il concetto di Pacs, poi si amplia, un Pacs etero ha molte più probabilità di passare e poi dopo un pò si potrà ampliare giustamente anche alle coppie omo, che io credo si avvarrebbero in misua minima dell’istituto.
Sì Libero, il tuo ragionamento è esatto sia in merito al fatto che una volta fatti passare i Pacs etero sia poi più facile far passare in un secondo momento quelli omosex, sia in merito al fatto che i Pacs omosex rappresentano di gran lunga la parte meno numerosa del computo totale dei Pacs.
Il problema è che questo ragionamento -giusto a livello prettamente logico- è figlio di una visione delle cose che trovo sbagliata, una visione legata al fatto di dover aspettare pazientemente che il bene, il riconoscimento del tuo diritto, ti coli addosso dall’alto del potere; questo meccanismo è quello che reagan chiamò “trickle-down economics”. Penso che l’accettazione di questo (a mio parere infame) meccanismo sia la maggiore causa dell’immobilismo popolare e dell’abbandono alla democrazia diretta che hanno caratterizzato la nostra società negli ultimi anni, ed è per questo che auspico un ritorno alla lotta intransigente verso il potere ed i potenti, lotta mirata in primo luogo a decidere quali sono le priorità ed i diritti sui quali intende investire le proprie energie, e poi ad andare a prendersi questi diritti senza che sia un rappresentante del potere a porsi (dopo non si sa quanto tempo di immobile attesa dei cittadini) come interlocutore per l’attuazione di questi diritti.
“Le posizione laiche di alcuni parlamentari finiani non piacciono a quelli cattolici (ma anche islamici, come Souad Sbai)”
Se le premesse con le quali hanno fandato il loro nuovo partito sono queste, allora tanto vale che rimanessero dov’erano prima, ossia all’interno del PDL, con tutte le contraddizioni che a quanto pare nemmeno ora sono state risolte.
Quanto alla posizione del musulmano, questo la dice lunga sul tanto sbandierato (da parte della sinistra ma anche di molti cattolici) mito della società multietnica, multirazziale che, quasi per automatico intervento della provvidenza, dovrebbe condurre la nostra società ad un livello più progredito, in cui le discriminazioni siano messe al bando… salvo riproporre quelle ormai dimenticate e rafforzare quelle esistenti, mi verrebbe da dire.
@ Near
“Quanto alla posizione del musulmano”
No Near, Souad Sbai è una donna. Comunque, citare lei come prova della mancata possibilità di costruzione di una società multietnica mi sembra oltremodo improprio, perchè chi conosce Souad Sbai (originaria del Marocco) e le sue idee, sa che queste starebbero benissimo addosso ad un catto-fondamentalista islamofobo. Anzi, io stesso non sapevo che la suddetta Souad Sbai fosse ancòra islamica, dato che ne ha sempre sparate di tutti i colori (a volte anche giustamente, ma enfatizzando troppo) contro tutto ciò che sia musulmano. Quindi, non mi stupisco che essa sia contro la VERA laicità dello Stato, dopo che ha già dato molti assist ai catto-fondamentalisti, come quando, ad esempio, si era detta contraria alla sentenza della corte di Strasburgo sul crocifisso nei luoghi pubblici.
“Le posizione laiche di alcuni parlamentari finiani non piacciono a quelli cattolici (ma anche islamici, come Souad Sbai)”
Che sia il caso di impostare la così detta “integrazione” o il decantato (o aborrito, a seconda dei casi) “dialogo fra culture” su altre basi? Altrimenti, affiora un sospetto ancipite: 1) che i neo-cattolici, ex eridano-pagani leghisti trovino solo in queste ingerenze islamiche (appena affioranti – ma il “mal giorno si vede dal mattino”) l’unico motivo per non portare i maiali a pascolare intorno alle moschee “padane”; 2) che, anziché puntare su rapporti di buon vicinato tra Ahmed e Antonio, fra Carla e Aisha, si investa piuttosto sulla “lega monoteista”. Da Socrate in poi, l’individuo resta la più grande scoperta della cultura occidentale. Non facciamocelo trafugare: l’unico comune denominatore dell’apertura all’altro passa dalla consapevolezza che ognuno di noi e… altro rispetto all’altro! In buona sostanza, sarebbe MOLTO opportuno iniziare a porre le basi di un confronto fra le PERSONE (di qualsisi razza, origine, lingua, provenienza, retroterra) piuttosto che ripetere stancamente (e con grave danno) l’assioma dell'”accordo fra squadre/categorie/marche commerciali/bande armate/gruppi di forsennati o integralisti”. Sono un dichiarato “xenofilo praticante”… ma non è certo questa l’integrazione che sogno!
Ho letto l’articolo citato su Avvenire del 12 agosto e l’ho trovato terrificante: sembra che i motivi del dissenso finiano dal monopensiero del pdl, che, seppur tardivi, non sembrano affatto banali, possano, per un certo numero di finiani, essere trascurabili ed anzi assolutamente da trascurare se qualcuno ricorda che lo stato deve essere laico e non confessionale.
Mi sembra che sia in atto una repressione veramente forte contro chiunque OSI mettere in dubbio il fatto che le leggi le fanno i cardinali (non ritengo esagerato quello che dico).
Sono preoccupato, perchè hanno occupato tutto e riescono a ridurre al silenzio con facilità chiunque tenti di riportare alcuni temi all’ordine del giorno.
Sono preoccupato, perchè NON si tratta di destra, di sinistra, di centro, di comunisti, di liberali…ma di chiunque non sia su posizioni confessionaliste.
Sono preoccupato, perchè i parlamentari NON sono stati eletti dai cittadini, ma nominati dal vertice dei partiti.
Sono preoccupato, perchè l’unico partito da sempre su posizioni laiche, il partito radicale, mi sembra che abbia perso, in concomitanza con la vecchiaia politica (sono gentile) di Pannella e Bonino ogni voglia di farsi ascoltare.
Sono preoccupato, perchè idee come quella di Democrazia Atea e del suo ridicolo programma politico in 66 punti non fa che aumentare la divisione dei laici.
Sono preoccupato perchè mi sembra che anche in America, forse a causa della pesantissima eredità economica e politica lasciata da Bush, avvengono fatti nettamente condannati dalla “Dichiarazione universale dei diritti umani” (http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/26/non-sei-cristiano-licenziato/53391/ )
@ Crebs
Crebs, come mai definisci “ridicolo” il programma in 66 punti di Democrazia Atea?
Ti spiego con qualche esempio; riporto sotto alcuni punti che mi sembrano ridicoli, sia per motivi di opportunità, sia perchè fuori da ogni identità atea o laica, sia per l’estrema genericità; non è, secondo la mia opinione, un caso che nei 66 punti NON c’è alcun richiamo ai problemi di bilancio e/o di deficit
Mi sembra ridicolo, per esempio mettere come punto di un programma politico esclusione del Ritalin Metilfenidato dai prontuari (punto 25. Il resto è troppo generico per essere un punto politico: quali sono i nuovi criteri per l’inserimento nei prontuari? Quali sono i criteri per la razionalizzazione della spesa farmaceutica?).
Richiamandomi alla notizia che stiamo commentando, il gruppo dei finiani sostiene (secondo la mia opinione a ragione, anche se forse strumentalmente) che sono pronti a votare con il pdl sui cinque punti presentati dal berlusca ma non a scatola chiusa, ovvero, se si parla, p.e, di processo breve prima vogliono vedere il testo e poi dichiararsi d’accordo o meno.
Alcuni dei punti che mi sembrano ridicoli per i motivi che ho tentato di spiegare:
22. Introduzione di una tassa sul patrimonio immobiliare di proprietà di cittadini o Stati stranieri,escluse le Sedi Diplomatiche e le Ambasciate.
25.Revisione dei criteri di inserimento dei farmaci nei prontuari farmaceutici. Esclusione dai prontuari del Ritalin Metilfenidato. Razionalizzazione della spesa farmaceutica. 39.Implementazione del modello adottato dal Comune di Peccioli (Pisa) per lo smaltimento dei rifiuti
40. Attuazione di un programma di lavori pubblici che renda prioritario il rifacimento della rete ferroviaria nazionale, sia delle tratte principali che delle tratte secondarie. Adeguamento della rete ferroviaria alle necessità dei collegamenti transnazionali. Potenziamento del trasporto merci su rotaia e depotenziamento del trasporto su gomma.
41. Eliminazione della tassa sulla proprietà degli autoveicoli e abrogazione dei pedaggi autostradali.
42. Riorganizzazione e potenziamento della rete internet (banda larga e WiFi gratuito). Obbligatorietà di una tariffa telefonica unica, non superiore a € 30,00, che includa traffico illimitato per telefonia fissa, mobile e adsl.
43. Cancellazione del canone telefonico.
44. Riforma della Rai sul modello anglosassone (BBC Network).
54. Riaffermazione da parte della Magistratura dell’utilizzo dello strumento della intercettazione
ambientale, telefonica e telematica, senza limitazione alcuna.
55. Riaffermazione del principio di unità della Magistratura con il mantenimento della separazione
delle funzioni in via permanente.
56. Potenziamento delle Procure a rischio e indizione di concorsi.
57. Adozione dei criteri di accoglienza e di integrazione suggeriti alla Comunità Europea con le Direttive
del 2003. Revisione degli accordi con i paesi di provenienza per un miglior controllo dei
flussi migratori. Abrogazione degli accordi stipulati con la Libia nel 2009.
58. Erogazione di finanziamenti finalizzati allo sviluppo dei paesi di provenienza degli immigrati.
59. Superamento del concetto di multiculturalismo e di multiconfessionalismo, e affermazione di un processo di evoluzione interculturale.
Ho sentito che anche Barbareschi è favorevole.
Dalla sinistra ?, che si dice ?
Stanno decidendo quali salme proporre per le elezioni. Le stanno cercando in tutti gli obitori, se hai qualche informazione manda una mail.
Spero che la sinistra non si faccia scippare anche la laicità, tempo fa lo avevo preannunciato.
Ho sempre pensato che tra le cose negative che il pci (oltre alla sua esistenza ovviamente) ci ha lasciato, non è solo l’aver approvato il concordato nella costituzione, qui tutti hanno una responsabilità, ma che invece di invitare ha non far battezzare i figli dei suoi elettori, matrimoni in chiesa etc. abbia mantenuto lo status quo e quindi oggi in italia abbiamo la maggior parte dei cittadini battezzati e nessuna cultura di massa avversa alla ccar. Se invece questa politica fosse stata implementata e portata avanti oggi avremmo sicuramente una percentuale intorno al 30% di non battezzati se non più.
Con tutto il rispetto, ma di un partito “confessionale ateo” (marxista o meno) non saprei che farmene… la Weltanschauung me la scelgo da solo, i partiti pensino alla politica!
Forse non mi sono spiegato bene, mica dovevano obbligarli! Dovevano solo far presente a chi non importava nulla della ccar che avrebbero potuto uscirne senza mettere ostacoli.
Un’altra cosa, purtroppo il numero è politica, e la ccar punta molto sul numero non sulla qualità, basta vedere alle battaglie che fanno per l’ora di religione. Fanno mettere ostacoli ogni dove.
Definizione di politica:
Teoria e pratica che hanno per oggetto l’organizzazione e il governo dello stato; insieme dei fini cui tende uno stato e dei mezzi impiegati per raggiungerli…
Ora (vedi legge 40, legge 194, etc. etc. etc. ora di religione come dicevo sopra) mi pare che anche dare delle alternative sia politica!
Non nascondiamoci dietro un dito, ogni istanza che entra nel dibattito pubblico è politica, forse non di un partito. Ma un partito che è già all’interno del sistema di potere può intervenire per facilitare certe scelte, non obbligare a fare certe scelte! Ma già questo sarebbe già un grande risultato.
Breve sunto di quello che dice la sinistra (da spinoza.it)
Lettera di Veltroni al Corriere. In pratica anonima.
Veltroni manda una lettera al paese. Il paese ricambia, ma senza lettera.
Il testo dell’ex segretario analizza la situazione politica. La prende un po’ alla lontana: “Chiamatemi Ismaele”.
Veltroni: “Corriamo il rischio che questa monarchia livida sia sostituita da una pura difesa dell’esistente”. Quale delle due è il Pd?
Veltroni dice cosa farebbe se avesse vinto le elezioni due anni fa. Particolarmente toccante il passaggio su mio nonno e il flipper.
“Quasi quattordici milioni di italiani fecero una croce sul simbolo che conteneva il mio nome”. Già, buffo no?
La lettera è stata pubblicata incompleta: manca la parte in cui gli sta bene anche il contrario.
Intanto il Pd lancia una mobilitazione porta a porta. Poi il partito si spacca sulle mozioni “bussare” e “campanello”.
Bersani: “Faremo il più grosso porta a porta della storia”. Aspira ai più grossi vaffanculo.
Quelli del Pd gireranno casa per casa per convincere la gente. E per abituarsi al loro prossimo lavoro.
L’obiettivo è informare i cittadini sui danni causati dal governo Berlusconi. Per esempio il fatto che per informarli bisogna andare di casa in casa.
(Stavolta non servirà rispondere “Non voglio niente”: è proprio quello che loro hanno da offrire)
“Casini? È uno stronzo”. No, purtroppo non l’ha detto Bersani.
Bossi ha dato dello stronzo a Casini. Anche un orologio rotto due volte al giorno dà l’ora esatta.
La replica di Casini: “Non so se Umberto abbia preso un colpo di sole o qualche bicchiere di troppo”. Nessuno gli ha detto dell’ictus.
Letizia Moratti promette: “Saremo più duri anche con gli immigrati comunitari”. Ponendo così fine a un’ingiusta discriminazione.
“Espelleremo chi non rientra nei requisiti di reddito minimo e dimora adeguata”. Un altro duro colpo alla ricerca universitaria.
La sinistra per imbarcare i cattolici (che è un’idea del menga) da mò che ha rinunciato a rappresentare i laici e gli atei! Perderà per sempre, in secula seculorum, amen.
Della Vedova e la Moroni, si sono appena dati la zappa sui piedi da soli…. 🙁
In questo paesi, se pisti i piedi all’istituzione religiosa sbagliata (CCAR), di cariera politica ne fai poca..Pochissima!
Suicidio politico.
straquoto!!!!
io aspetto. e aspetto. Come convivente eterosessuale di un uomo contrario al matrimonio in quanto fortemente sfiduciato nelle istituzioni e nello stato, aspetto. Da 23 anni.
Spero tanto di non aspettare invano, e che per una volta lo stato di cui sono cittadina faccia qualcosa per me, visto che con le mie tasse di lavoratrice dipendente sono decenni che faccio io qualcosa per loro. La mia speranza è ostinata e non demorde.
Che io non sia delusa ancora una volta.
E che la mia migliore amica, che convive con la sua ragazza da quasi 10 anni, potesse avere il giusto riconoscimento della loro bellissima unione, sarebbe per me una gioia immensa.
Capisco la storia della tua migliore amica, ma non capisco la tua.
Per quale motivo la sfiducia nello Stato dovrebbe impedire al tuo uomo di contrarre un unione avente valore legale con te?
Perchè giudica un’insopportabile ingerenza “burocratica” di uno Stato in cui non si riconosce il contratto matrimoniale. Posso non essere d’accordo ma rispetto la sua opinione, per quanto questa cosa mi crei una sofferenza profonda.
I contratti si sottoscrivono in due, e visto che l’impegno che ha nei miei confronti (emotivo, affettivo, di sostegno, di rispetto e di qualunque altro tipo) in tanti anni non è mai venuto meno, non posso permettermi di cercare di “forzarlo” ad una scelta che non condivide.
(non ho idea se io mi sia spiegata o meno in maniera comprensibile, spero tu abbia capito cosa intendo).
Il fatto che la laicità venga difesa da due finiani la dice lunga sulla reale laicità della “sinistra”, a partire dall’ex PCI, che laico non è mai stato, se non con una vernice ateo-comunista, caduto il muro è caduta anche la vernice è resta la sostanza cattolica-capitalista, e pensare che molti ex PCI non lo vogliono ancora ammettere.