Riprenderà stamattina, di fronte al giudice per le indagini preliminari, Gaetano Mmautone, la querelle giudiziaria con oggetto l’esistenza storica di Gesù. E protagonisti del caso, ormai divenuto di interesse internazionale, sono don Enrico Righi, settantacinquenne parroco di Bagnoregio, accusato di abuso della credulità popolare e sostituzione di persona, e Luigi Cascioli, coetaneo del prete, agronomo in pensione nonchè scrittore e ricercatore, in veste di querelante. La vicenda nasce da una denuncia presentata nel 2002 alla Procura di Viterbo da parte di Cascioli in seguito ad un testo, in cui si sosteneva la veridicità storica della figura di Cristo, che don Righi aveva fatto pubblicare sul bollettino della sua parrocchia. Le accuse, in linea con le tesi che il querelante sostiene nel suo libro ”La favola di Cristo”, sono di abuso della credulità popolare e di sostituzine della persona storica di Gesù.
Fonte: il Messaggero
Degno di nota è il fatto che questa notizia, indipendentemente dall’opinione che si può avere dell’iniziativa di Cascioli, è stata pubblicata oggi sui quotidiani di mezzo mondo (in questo momento compare addirittura sulla home page di Al Jazeera), mentre in Italia ha trovato spazio soltanto sulla cronaca locale di Viterbo del Messaggero.