L’undici febbraio loro, le donne del Sud, prenderanno la parola. Com’è accaduto sabato a Milano, dove erano arrivate in tante dalle regioni del meridione, ma non tutte quelle che avrebbero voluto, causa «disagi» geografici. La manifestazione decisa dal Cartello per l’autodeterminazione della Campania quindi si farà, ed è stato deciso ieri sera dopo una lunga riunione nella sede napoletana dell’Italia dei Valori. Una discussione accesa perché al centro del contendere non c’era solo una semplice sovrapposizione di «date» – l’11 febbraio, giorno in cui ricorre la stipula dei Patti Lateranensi, è stato scelto anche dal coordinamento Facciamo Breccia per un corteo a Roma in sostegno della laicità dello stato – ma l’«opportunità» di rimandare nuovamente l’iniziativa nel Mezzogiorno, dopo averla annunciata anche dal palco di piazza Duomo. Il Cartello campano, che vede al suo interno interagire le più diverse realtà femminili – fra gli altri l’Udi Napoli, le Donne laiche di sinistra, le donne della Cgil, della Uil e della Filcams, dei Ds, del Prc e Pdci, l’Arcilesbica e Amica Cicogna – aveva infatti, contestualmente all’assemblea milanese del 29 novembre, pensato a una «doppia manifestazione». Che unisse, lo scorso 14 gennaio, le due parti del paese, con la possibilità di tenere in contemporanea due cortei a Milano e a Napoli. Ma la corrispondenza di date, anche con l’iniziativa nella capitale in sostegno dei Pacs, avrebbe creato un ingorgo di manifestazioni e perciò, in quell’occasione, le donne meridionali avevano scelto di rimandare. Oggi – dicono – non è più possibile. […]
L’articolo di Francesca Pilla è stato pubblicato sul sito del Manifesto