[…] Una cosa e’ certa. Non si finisce mai di imparare. Ora sappiamo, nonostante a scuola abbiano in qualche modo cercato di insegnarci qualcosa di piu’ ampio, che il crocifisso non e’ tanto simbolo della cristianita’ ma del Vaticano. Povera Italia e povera Costituzione. Nonche’ povero Diritto e povera speculazione istituzionale. Il tutto viene invertito e artefatto si’ da giustificare la superiorita’ di proprie scelte ideologiche rispetto ad altre. L’esatto contrario di quello che dovrebbe fare uno Stato non-confessionale. Allo Stato garante della liberta’ e dell’esercizio della stessa da parte di chiunque, si e’ sostituito uno Stato etico che, pur di giustificare il suo essere, cambia la storia… cos’altro e’ un crocifisso bandiera non solo del Vaticano, ma di uno specifico accordo con un altro Stato al proprio pari (Vaticano e Italia siedono all’Onu con pari dignita’). In questo marasma di buio della ragione, come gia’ fu nel secolo 1800, non possiamo che auspicare la nascita di un novello Alessandro Manzoni che, come fu con i “Promessi Sposi”, metta alla berlina con un’opera basilare della storia della letteratura consegnandola ai posteri, il ridicolo e la pochezza di un modo di vita e istituzionale.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
Il comunicato stampa è stato pubblicato sul sito ADUC