MegaPlex 17 è una catena di sale cinematografiche dello Utah, lo stato americano famoso per essere abitato da una numerosa comunità di Mormoni. MegaPlex 17 ha deciso di non proiettare nelle sale di Salt Lake City, capitale dello Stato, «Brokeback Mountain», uno dei film più premiati dell’anno (ha vinto la Mostra del cinema di Venezia, è candidato ai Golden Globes e a buona parte dei premi di categoria che precedono le scelte dell’Academy per l’Oscar). Una vera e propria censura quella avvenuta nello stato montano degli Stati Uniti, dovuta al tema trattato nel film di Ang Lee e interpretato da Jake Gyllenhaal e Heath Ledger: la storia contrastata di un amore omosessuale fra due cowboy nei pascoli del Wyoming. Venerdì la pellicola doveva essere nelle sale, ma al suo posto è stato affisso un cartello con la scritta: «C’è stato un cambio nella programmazione: il film “Brokeback Mountain” non sarà proiettato, ci scusiamo per il disagio». Nessuna spiegazione è stata data da parte della proprietà della catena cinematografica, ma c’è un retroscena. […] La mancata proiezione ha suscitato polemiche ma anche commenti favorevoli in uno Stato tanto attento alla morale comune proprio a causa della numerosa comunità di Mormoni. «È una iniziativa che mostra ai giovani dello Utah che c’é qualcosa di profondamente sbagliato nel tema si questa pellicola», ha osservato Gayle Ruzicka del gruppo conservatore Utah Eagle Forum. «È una vergogna che un film così bello non possa essere visto dagli spettatori dello Utah a causa di pregiudizi personali», ha commentato un portavoce del gruppo gay Equality Utah. […]
Fonte: il Mattino