Una notizia su una delle più diffuse agenzie cattoliche spagnole: Zapatero presenterà una legge per tassare la celebrazione delle messe e lo svolgimento delle processioni. Un decreto, spiega l’agenzia, che classifica questi riti come «spettacoli pubblici» e, dunque, sottoposti a tributo. L’imposta, si aggiunge, è volta anche a indennizzare lo Stato delle somme versate alla Chiesa in base a un Concordato che Zapatero si propone di abolire. Ieri l’agenzia ha però rivelato che questa notizia era infondata: un ballon d’essai , per saggiare le reazioni. Le quali sono state immediate: proteste da parte cattolica, compiacimento da parte socialista e comunista. È allarmante, si commentava, che un simile proposito fosse giudicato come del tutto verosimile. Si inquadrava senza fatica un simile provvedimento in una strategia «zapatera» in cui è difficile scorgere dove finisca l’anticlericalismo e inizi una sorta di «cristofobia». […] La politica alla Zapatero sta insidiando una pace religiosa che, da noi, Togliatti definì «il bene più grande», facendo inserire il Concordato nella Costituzione italiana. Non si tratta solo di affari spagnoli: quella che molti vescovi cominciano a definire «una ossessione persecutoria» può risvegliare fantasmi pericolosi, di cui l’Europa non ha certo bisogno.
L’articolo (se si può definire tale) di Vittorio Messori è stato pubblicato sul Corriere della Sera
C’è o ci fa? Oramai bisogna chiederselo, trattandosi di Vittorio Messori. Dunque: il sito Hispanidad si inventa una boiata colossale. Poi smentiscono e dicono che altri cattolici si sono spaventati (quali?), e tentano di organizzarci sopra una campagna di stampa contro Zapatero: senza peraltro alcun seguito, stando a una ricerca su Google. Messori riprende tutto, copiando quasi letteralmente i due pezzi. È chiaro che se le iniziative con cui la Chiesa cattolica spagnola tenta di infastidire il premier sono queste, Zapatero può governare indisturbato per altri cinquant’anni. Per farsi un’idea del livello veramente basso delle organizzazioni cattoliche spagnole si può leggere questo articolo pubblicato sul sito del Cammino neocatecumenale. Il Cammino è considerato il fiore all’occhiello della Chiesa spagnola, il movimento su cui fa maggiore affidamento per superare la crisi in cui versa il cattolicesimo iberico.