È in corso di discussione nelle commissioni del parlamento albanese il nuovo disegno di legge sull’educazione che, secondo le dichiarazioni ufficiali dei funzionari del Ministero della Pubblica Istruzione, prevede la proibizione del velo islamico nelle scuole statali. L’unione albanese degli imam LHSH ne chiede la modifica. La notizia è riportata da Balkan Insight.
“Ogni legge umana deve rispettare gli standard della comunità. Il velo per noi è più che un simbolo, è un obbligo religioso e non un’opzione”, ha dichiarato Justinian Topulli, teologo del LHSH. In seguito a consultazioni con il ministero, l’organizzazione ufficiale dei musulmani albanesi KSHM aveva in precedenza appoggiato la proposta di legge, credendo che l’hijab non sarebbe stato vietato. Ma le cose sono cambiate dopo un chiarimento a metà dicembre con il ministro Myqerem Tafaj, il quale ha spiegato che la proibizione riguarda tutti i simboli religiosi incluso il velo. Anche diverse organizzazioni per i diritti umani hanno contestato la proposta di divieto e stanno elaborando emendamenti nella speranza che vengano accolti prima del voto in parlamento.
Daniele Stefanini
I musulmani albanesi si oppongono alla proibizione del velo nelle scuole
16 commenti
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Teneteci aggiornati sugli sviluppi, tanto per sapere se in Albania la religione comanda in parlamento come da noi.
Di albanesi residenti in Italia ne conosco tante e tanti e non ne ho mai viste col velo: è brutto segno se anche popolazioni a mia memoria poco fanatiche religiosamente, quali mi sembrano essere gli albanesi (ma anche qua so bene che l’esperienza personale non fa testo e capisco di poter sbagliare), comincino a sentire l’esigenza del velo.
Temo che la fine dei due blocchi, anzichè aprire ad un futuro di libertà e tolleranza come molti auspicavano, stia facendo esplodere fenomeni di nazionalismo (la guerra Jugoslava) e ritorno dell’identitarismo religioso nei Paesi di formazione islamica, fenomeni che erano sicuramente latenti già allora ma che ora si trovano ad esplodere.
Insomma, a distanza di un ventennio, la situazione globale non sembra andare verso il meglio, a differenza di quel che profettizava Fukujama all’indomani del crollo del Muro.
“Ogni legge umana deve rispettare gli standard della comunità. Il velo per noi è più che un simbolo, è un obbligo religioso e non un’opzione”,
no
le leggi devono rispettare i diritti individuali, non quelli di ‘comunità’ sulle quali un capo religioso prevede di comandare e pretende di rappresentare
e gli individui, a fianco dei diritti hanno anche doveri: quello di andare alla scuola dell’obbligo, ad esempio (una apparente limitazione di libertà!), nella quale non trovare condizionamenti religiosi o ideologici del mondo esterno, come bande di alunni con simboli di partito o religiosi o anche di ideologie atee
Quello che mi ha scioccato è che anche le organizzazioni per i diritti umani siano contrarie al divieto (!?). Non capiscono che così facendo si rendono complici dell’oppressione delle donne, e questo in nome del multiculturalismo….
Vietare il velo è una questione controversa, perché ci sono buone ragioni per vietarlo (interrompere quella che troppo spesso è una imposizione) e altre ragioni per non vietarlo (per qualche donna il velo potrebbe essere una scelta personale)
Non si parla di donne qualsiasi, ma di bimbe. Oppure di maestre e funzionari. Al di fuori della scuola non è vietato indossarlo.
Ma perchè vietare lo hijab a chi sceglie di portarlo?
Ma perchè vietare la croce uncinata a chi sceglie di portarla ?
In Albania non so’, ma qui lo vieterei perche’ manifesta la disugualianza tra uomo e donna, che e’ quindi cosa contraria ai nostri valori Costituzionali.
Nel lontano 1982, Hajrija l’anziana bidella della scuola media dove studiavo, indossava il fazzoletto bianco(in italia ho saputo che si chiama hijab) che li copriva i capelli. Vivevamo nel unico stato ateo del mondo ma il 50% delle donne(ortodosse, cattoliche o musulmane fossero) coprivano i capelli con il fazzoletto bianco o nero ma nessuna famiglia obbligava le ragazza del eta scolastica ad indossare il fazzoletto. Non so cosa dire questa notizia semplicemente mi rattrista, il paese è diventato terra di conquista di islamici sauditi, testimoni di geova, evangelisti americani, cattolici ect ect.
L’hai detto: terra di conquista soprattutto per islamici wahabiti, l’Arabia Saudita finanzia la costruzione delle moschee e poi vi manda i suoi preti piu’ estremisti. In questo modo i governanti si tolgono di torno possibili fomentatori di disordini a casa loro e li mandano a islamizzare i paesi europei.
Dispiace anche a me leggere questa notizia relativa all’Albania ma purtroppo il nefasto integralismo islamico sta aumentando e sta facendo aumentare, per reazione, quello cristiano, in tutta Europa.
L’integralismo islamico sta aumentando e sta facendo aumentare, per reazione, quello cristiano, in tutta Europa ….
Basta leggere i titoli e articoli al veleno su certi giornali regionali italiani…
Il Vaticano se ne rallegra : cosi aumenta il valore delle sue azioni !
Nonostante questo bombardamento ideologico e il flusso di denaro versato da molte organizzazione religiose, il numero delle donne coperte nelle cita albanese è minore che quelle che vedi nelle strade di Londra o Parigi, fortunatamente il fascino del islam non ha lo stesso apeal come in occidente anche perche ci siamo gia passati
“Il velo per noi è più che un simbolo, è un obbligo religioso e non un’opzione”
Ha già detto tutto lui. Questa gente i diritti umani non sa cosa siano.
esatto, altro che libera scelta…
Bravo…Uno stato laico, non prevede “obblighi religiosi”. 😉