8 febbraio, Cassazione, discussione del ricorso del giudice Tosti

Il prossimo 8 febbraio sarà discusso in Roma dinanzi alle Sezioni Unite della Cassazione, in pubblica udienza, il ricorso presentato dal giudice Luigi Tosti contro la sentenza del 21 gennaio 2010 con la quale il Consiglio Superiore della Magistratura (presieduto dall’Avv. Nicola mancino) ha disposto la sua rimozione dalla magistratura. Qualunque sia l’esito, ha anticipato Tosti, sarà comunque presentato un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Il prossimo 1 febbraio, per il giudice, matureranno cinque anni di “sospensione cautelare” dalle funzioni e dallo stipendio.

La redazione

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36 commenti

Paul Manoni

Un sentitissimo augurio al Giudice Tosti, affinche’ tutto possa procedere per il meglio in questa ennesima sua (e nostra!) battaglia per la Laicità delle Istituzioni e dei luoghi pubblici.
La strada qui in Italia e’ sicuramente in salita Luigi, ma con tutta probabilità in Europa la troverai bella spianata, se non in discesa! 😉

max

La lotta per l’affermazione della Laicità è la naturale prosecuzione di altre che hanno avuto l’obiettivo dell’applicazione dei principi sanciti dalla nostra Costituzione. In una società bigotta e passiva di fronte alla progressiva compressione dei diritti individuali e allo smantellamento dello Stato sociale, abbiamo sempre maggior necessità di battaglie di libertà ed uguaglianza come questa. Forza Luigi!

c.j.

Italiastan repubblica islamica del sud-ovest asiatico (trapiantata per magia nell’Europa occidentale)

Loro sperano che il loro dio immaginario farà i suoi sortilegi e li farà vincere. Ma una divinità inesistente non può nulla e non interverrà in loro favore.

Io spero che l’esistentissima U. E. interverrà in maniera giusta e democratica, ristabilendo la giustizia. Totalmente in favore del giudice Tosti. E i politici italiani e tutti quei cittadini ignoranti che li appoggiano… …si vergognassero da morire. Fascisti e mafiosi.

Tino

Nel caso del giudice tosti ne dubito se è vero che ha sospeso un pubblico servizio, è come se un medico si rifiutasse di curare un paziente a causa della presenza di un crocifisso nell’ospedale. Sarebbe invece diverso se una delle parti civili avesse rifiutato di essere processata a causa del crocifisso.

myself

Certo che Tosti è letteralmente TOSTO, ciò continua la sua (e nostra) battaglia imperterrito.
Ha tutta la mia stima.

dinuzzo 56

Trovo vergognosa per l’italia tutta che sia stato sospeso magistrato che vuole solo rispettare la costituzione. Molto più scandaloso del put..name di arcore,ma ovviamente nessun organo di informazione ne percepisce la portata. Nello stato vaticaliano c’è posto solo per prostitute e lecca..li. Il giudice Tosti per il coraggio e la determinazione che sta dimostrando, meriterebbe un monumento! Noi possiamo solo dirgli che lo sentiamo vicino e lo incoraggiamo a non mollare. Grazie giudice Tosti.

sauro

In italia pretendere il rispetto della costituzione è considerato eversivo.

olivero

ah ah ah, anche silviuccio dice che voglio ribaltare la costituzione, che i giudici sono eversivi.

tosti come berlusconi!

ser joe

Bisognerebbe avere lo stesso coraggio di rifiutarsi di accedere in qualsiasi aula di tribunale quando si è chiamati a testimoniare. Proprio come si fa o si dovrebbe fare nelle aule quando chiamati a votare.

Tino

Cioè un tuo amico aggredito, tu testimone, rifiuti di accedere all’aula perché c’è un crocifisso. Meglio perderti che trovarti come amico 🙂

ser joe

hai equivocato. Non puoi rifiutarti di testimoniare quando sei chiamato ma prima puoi chiedere di levare quel cricifisso con il paracadutista come si fa prima di votare.

Tino

Non ho equivocato nulla secondo me in un tribunale non ci si va per piacere, una persona sana di mente ha altre cose a cui pensare rispetto al rocifisso.

Macchianera

L’8 fabbraio non potremmo indire una manifestazione davanti le Sezioni Unite della Cassazione?

Magari ci da visibilità mediatica.

😉

Paul Manoni

8 Febbraio: Ricorso Tosti
9 Febbraio: Gionata nazionale per la libertà di scelta sulla propia salute e vita
12 Febbraio: Darwin Day + Scadenza iscrizioni scolastiche anno 2011/12 con relativi impegni sull’ora alternativa all’IRC

Direi che l’agenda UAAR di fine inverno, e’ sempre piuttosto folta… 😉

POPPER

Con Vietti, più o meno come Mancino, e quella buona parte di giudici che si è ritirata ieri per non deliberare contro berlusconi, non so realisticamente come possa Tosti sperare di vincere, e mi rincrescerebbe davvero se non fossere reintegrato.

Sono con Lei Tosti, ma al momento il CSM è in una vera bufera di contraddiizoni interne, i componenti laici dle pdl non sono obiettivi.

olivero

nel senso che, secondo popper, sono obiettivi solo quelli che la pensano come lui.

evviva la democrazia di uno solo.

POPPER

Oliviero, ieri i componenti laici del pdl han fatto slittare la decisione al 9 febbraio perchè sono con Berlusconi, quindi, non sono obiettivi sulla questione della laicità e neutralità dei luoghi statali che devono essere privi di crocifisso o di qualsiasi simbolo relgioso, quindi temo non lo siano neppure sulla questione del reintegro di Tosti.

Evviva la democrazia quando il Supremo principio di laicità dello stato è rispettato e fatto rispettare soprattutto dalla Consulta e dagli organi Parlamentari e Governativi, nonché dal CSM e prima di tutto dal Capo dello Stato.

Non mi sembra che ieri i componenti laici del pdl al CSM siano stati obiettivi, ma piuttosto sull’atteggiamento di Pilato e di Don Abbondio, alla fine, se loro non hanno il coraggio di far rispettare la giustizia in Italia, sarà difficile che il popolo italiano dia lor quesot coraggio laico.

ANCIA LIBERA

caro gidice Tosti l’ammiro per il suo coraggio; coraggio che in molti di noi difetta; non per niente ci troviamo con paese nella mer.da fino al collo, con questa banda di clerico fascisti al governo la vedo dura per il suo reintegro – comunque in bocca la lupo !

paolo

A me non convince uno che rifiuta di svolgere un servizio pubblico essenziale perchè c’è un crocefisso. Non mi pare che il fine giustifichi il mezzo. Pur essendo anch’io convinto che il crocefisso non dovrebbe esserci.

Tino

Condivido la tua razionalità che in questo post tende a mancare 😉 , la disobbedienza civile è accettabile in casi rari e MAI quando reca danno ad altrui. Ora io non son in questo caso come sia andata, ma immaginati un processo per stupro in cui la difficoltà già della vittima è trovarsi di fronte al violentatore il magistrato fa un un numero del genere?

Luigi Tosti

Ribadisco che in realtà non ho sospeso alcun servizio perché, dopo aver diffidato più e più volte l’Amministrazione giudiziaria a rimuovere i crocifissi perché lesivi del principio supremo di laicità (= obbligo dei funzionari statali di essere e di apparire imparziali) e dei miei diritti inviolabili di libertà religiosa e di eguaglianza, ho preannunciato che mi sarei rifiutato di tenere le udienze sotto l’imposizione dei crocifissi ed ho pertanto invitato l’Amministrazione a sostituirmi, sicché non vi è stata nessuna causa civile o penale che sia stata rinviata: prova ne è che sono stato assolto dal reato di omissione di atti di ufficio dalla Cassazione, dopo aver riportato ben due condanne. Ribadisco che io non ho accettato di lavorare alle dipendenze di un Tribunale dell’Inquisizione o di un tribunale ecclesiastico, dove normalmente vengono imposti i crocifissi, ma in un tribunale laico di una repubblica laica. Se avessi accettato di lavorare in un tribunale ecclesiastico non avrei potuto rifiutarmi. A casa mia non espongo crocifissi o altri idoli e non li espongo neppure al mio collo: pertanto ho il diritto che il Ministro di Giustizia non mi imponga crocifissi o altri idoli. Ribaisco che anche un medico potrebbe fare quello che ho fatto, ovviamente preannunciando il suo rifiuto in modo da consentire che non vi siano terzi che possano subire la lesione di diritti altrettanto inviolabili. Ricordo che il socio UAAR Montagnana si rifiutò di espletare l’incarico di scrutatore a causa dell’esposizione dei crocifissi e fu assolto dalla Cassazione, la quale affermò che costituisce giustificato rifiuto di adempiere un pubblico ufficio l’esposizione dei crocifissi nei seggi elettorali: “stranamente” questi principi, che sono altretanto validi per le aule giudiziarie, non sono stati applicati dal CSM al mio caso, che non ha speso una sola parola per giustificare questa anomalia.
In ogni caso il testo integrale del mio ricorso (140 pagine circa) l’ho pubblicato sul mio blog (tostiluigi.blogspot.com), in modo che chiunque lo voglia possa rendersi conto dei termini della questione. Non capisco, peraltro, quale “alternativa” avessi: forse quella di subire per anni e anni la “sodomizzazione” dei miei diritti e delle mie prerogative costituzionali?

POPPER

le faccio i miei migliori auguri, ma l’attuale CSM mi lascia molto perplesso, tuttavia quello che lei ha detto è più che condivisibile, probabilmente molti altri come lei la pensano allo stesso modo, hanno solo bisogno di avere più coraggio di farsi avanti.

Tino

Ma infatti ho detto “non so come sia andata” e non ho per nulla approvato la condanna. In ogni caso resto dell’idea che queste fissazioni sul crocifisso sono esagerate. Le ripeto che a Strasburgo il crocifisso è esposto nei tribunali, nelle scuole non è che la giustizia sia meno imparziale dove non è esposto.

Massimiliano Ortolani

Sul piano giurisprudenziale è un passaggio fondamentale: o il principio laico della Costituzione è una questione seria oppure (in caso di sentenza avversa al dott. Tosti) l’istituto concordatario effettivamente rappresenta il cavallo di troia per il carattere di “cattolicesimo di Stato” dell’ordinamento.

Personalmente non ho molta fiducia in Mancino & soci. Ma se il loro responso sarà davvero avverso alla laicità, si potrà affermare, con cognizione di causa, che resti dello stato pontificio si trovano ancora nello stato repubblicano. E, perlomeno, questo darà modo di far emergere oggettivamente la contraddizione: come si può festeggiare istituzionalmente la nascita dello stato italiano unitario se dentro di esso permangono ancora elementi statuali di quelle organizzazioni statali la cui distruzione è stata precondizione ineludibile per la nascita dello stato unitario?(stato pontificio, stato asburgico, stato borbonico, tutti ordinamenti confessionalisti)

Tino

Boh in Alsazia ci sono i crocifissi la giustizia non funziona peggio o è meno laica rispetto ad altre parti della Francia dove non ci sono. Mi sembra che la stiate facendo molto grossa. Non è questa la questione essenziale per la laicità dello stato secondo me pur essendo teoricamente corretto non esporre crocifissi in luoghi pubblici.

Diocleziano

Allora quale soluzione suggerisci per porre rimedio a quello che, in definitiva, è un atto di forza?

Tino

Aspettare come si fa in tutti i paesi piano piano il momento giusto. Ad esempio in Alsazia non è assolutamente il momento giusto per lanciare battaglie contro i crocifissi. Atto di forza nei confronti di chi? Ma insomma la stragrande maggioranza degli atei non lo considera come tale. Dovete fare i conti ogni tanto con i sentimenti della maggioranza delle persone che pretendete rappresentare.

Sandro

Non me ne voglia il giudice Tosti, al quale va tutta la mia solidarietà, ma dubito fortemente in una vittoria. Per far levare i crocifissi, siamo dovuti andare in Europa, perchè qui non ci cagano… e non è ancora finita. Finchè il ricorso lo fai in Italia è una perdita di tempo.
Sarò comunque più che lieto di rimangiarmi la parola, qualora il mio pronostico non si verificasse.

Luigi Tosti

Caro Sandro, il ricorso che ho fatto alle Sezioni Unite della Cassazione non è stata un’pzione ma una necessità perché, altrimenti, la sentenza sarebbe passata in giudicato ed io non avrei più potuto fare il ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, visto e considerato che l’esaurimento di tutti i rimedi interni possibili costituisce una condizione di ammissibilità del ricorso alla CEDU. Se ti interessa puoi scaricarti o leggere il testo integrale del ricorso che ho pubblicato sul mio blog

Sandro

Vero anche questo. L’ideale però sarebbe che la sentenza della CEDU diventi definitiva prima di questo riesame (tra l’altro: qualcuno sa quanto tempo manca prima della discussione finale?).
Ad ogni modo non metto in dubbio la serietà e le argomentazioni del ricorso, giudice Tosti… ma è da vedere come reagirà la Cassazione.
Quindi: in bocca al lupo!

Luigi Tosti

In realtà non ho sospeso alcun servizio perché, dopo aver diffidato più e più volte l’Amministrazione giudiziaria a rimuovere i crocifissi perché lesivi del principio supremo di laicità (= obbligo dei funzionari statali di essere e di apparire imparziali) e dei miei diritti inviolabili di libertà religiosa e di eguaglianza, ho preannunciato che mi sarei rifiutato di tenere le udienze sotto l’imposizione dei crocifissi ed ho pertanto invitato l’Amministrazione a sostituirmi, sicché non vi è stata nessuna causa civile o enale che sia stata rinviata: prova ne è che sono stato assolto dal reato di omissione di atti di ufficio. Ribadisco che io non ho accettato di lavorare alle dipendenze di un Tribunale dell’Inquisizione o di un tribunale ecclesiastico, dove normalmente vengono imposti i crocifissi, ma in un tribunale laico di una repubblica laica. A casa mia non espongo crocifisso e non li espongo neppure al mio collo: pertanto ho il diritto che il Ministro di Giustizia non mi imponga crocifissi o altri idoli. Anche un medico potrebbe fare quelo che ho fatto, ovviamente preannunciando iol suo rifiuto in modo da consentire che non vi siano terzi che possano subire la lesione di diritti altrettanto inviolabili. Ricordo che il socio UAAR Montagnana si rifiutò di espletare l’incarico di scrutatore a causa dell’esposizione dei crocifissi e fu assolto dalla Cassazione: “stranamente” questi principi non sono stati applicati dal CSM al mio caso, senza spendere una parola per giustificare questa anomalia.
In ogni caso il testo integrale del mio ricorso (140 pagine circa) l’ho pubblicato sul mio blog (tostiluigi.blogspot.com), in modo che chiunque lo voglia possa rendersi conto dei termini della questione. Non capisco, peraltro, quale “alternativa” avessi: forse quella di subire per anni e anni la “sodomizzazione” dei miei diritti e delle mie prerogative costituzionali?

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