A Tradate, vicino Varese, l’eventualità che un sexy shop apra nei dintorni di una chiesa ha suscitato i malumori di diversi cittadini e del parroco, nonché l’imbarazzo dell’amministrazione comunale. Il nuovo locale dovrebbe aprire in pieno centro, a circa 200 metri dalla Chiesa di Santo Stefano e a due passi dalla libreria religiosa San Carlo.
Alla titolare che ha tutto in regola per avviare l’attività, si oppone il comune, forte di una delibera che dal 2005 permette alla giunta di decidere quali negozi aprire o meno in centro. Ma la commerciante intende far valere il suo diritto e assicura discrezione. “Non ci sarà nessuna mostra in vetrina perché non sono una scomunicata”, né ci saranno riferimenti “osceni” nella vetrina o nell’insegna, ci tiene a precisare. Per lei andrebbe bene anche un’altra zona purché sia sempre a Tradate. Il sindaco Stefano Candiani ritiene che il problema sia aprire il negozio in pieno centro.
Mons. Erminio Villa, prete della zona, parla di caso che “coinvolge anche la comunità cristiana, che coglie anche in questo fatto un altro segno di un mondo che cambia”. Il sexy shop sarebbe ulteriore motivo di “preoccupazione”. “Ci sono anche tanti altri fattori, legati, ad esempio, al mondo dei divertimenti in genere”, commenta, “quale tipi di spettacolo vi si propongono? quale uso dei soldi viene favorito? e, in ultima analisi, quale idea di uomo passa?”.
Valentino Salvatore
Assolutamente ridicoli! Non gli basta avere l’esenzione dalle asse per i loro immobili, adesso accampano diritti anche sulle aree circostanti! Un’arroganza fuori dal mondo. Di questo passo in base allo stesso principio non si dovrebbero aprire salumerie vicino ad una moschea? E sopratutto qual è la distanza minima che lorsingnori pretendono? Anche perchè in molti comuni italiani trovare un’area a più di 200m di distanza da un immobile della chiesa è un’impresa ardua!!! La posizione del sindaco poi è semplicemente imbarazzante. Si preoccupa di “quale uso dei soldi venga favorito”. Tuttavia bisogna fare una precisazione: sono soldi PRIVATI!!! Si preoccupi piuttosto di tutti i soldi pubblici elargiti ai gonnelloni. E chissà finalmente un giorno usciremo dal medioevo in cui costringono a vivere.
Mi sembra perfetto invece: l’amore sacro e… l’amor profano, mano nella mano.
il problema non dovrebbe porsi, dato che dei veri cattolici non dovrebbero nemmeno andare in un sexy shop.
MA sappiamo tutti che per i cattolici la coerenza è un optional, e il volume d’affari potrebbe ben rappresentare quanto cattolici sono i tradatesi.
e non sia mai che si venga a sapere…
sotto il tappeto, forza con quella polvere!
facile seguire una religione che ti vieta di mangiare le mele se vivi al polo o se ti hanno estirpato tutti gli alberi che hai intorno 😉
é abbondantemente risaputo che la clientela di un sexi shop è raramente costituita dagli abitanti del paese o cittadina dove lo shop è situato (per le metropoli il discorso è diverso). In genere per comprare quel tipo di articoli si fa un viaggetto di almeno 30-40 km.
dovrebbero quindi essere contenti di attirare anche “turismo”.
vuoi che uno dopo aver comprato un olio per massaggi alla banana non passi per il bar del paese a comprare un caffè o dal tabacchino per le sigarette e il lotto? e se è in ritardo magari ci scappa anche la spesa.
fai girare l’economia 😆
giusto, il “turista” potrebbe anche essere preso dalla voglia di prendere messa a Tradate. no?
Non sia mai che il prete non gli abbia dato anche delle commissioni.
“o se ti hanno estirpato tutti gli alberi che hai intorno”
ti riferisci alle isole dell’oceano Pacifico dove prosperava l’albero del pane e che i missionari cristiani fecero estirpare agli indigeni perche’ lo ritenevano pianta “peccaminosa” in quanto forniva il sostentamento agli abitanti senza che questi dovessero guadagnarselo lavorando, cioè “con il sudore della fronte” ?
questa mi è nuova davvero, era un riferimento più al fatto che se ti proibiscono una cosa e poi quella cosa te la eliminano da sotto il naso… beh sai, lontano dagli occhi… ci vuol poco a smettere di pensarci, tutto sommato.
A 200 metri sarebbe un problema? Mi pare più una scusa.
Il prete deve farsi pubblicità perchè probabilmente nella chiesa 200 metri più in là ci vanno meno persone che nel nuovo negozio (a paura della concorrenza altrochè).
Aperto un oratorio a soli 150 da una scuola.
I genitori degli alunni sono molto allarmati per la vicina presenza di inchiappettabamboretti.
Comunque la titolare ci tiene a far sapere che non è una scomunicata… mah!
Tra l’altro basta andare all’edicola a due passi dalla chiesa per trovare decine di riviste pornografiche.
Se per sbaglio, dopo cio che ha detto Bertone, il berlusca si dimette vorrà dire che la posizione e il ruolo della CCAR si rafforzerà a dismisura, uscendo come il vero leader del paese e non prevedo niente di buono.
Dove sarebbe la contraddizione ?
sesso conseziente tra adulti.
Ecco, bravi, COGLIETE I SEGNI DEL MONDO CHE CAMBIA!!!!!
visto che ci sono chiese in ogni angolo d’italia andrebbero vietati tutti i sexy shop per quest’uomo in gonnella.
Assurdo, se non vogliono entrarci perché è immorale, che non ci entrino! Se altri vogliono spender lì i loro soldi che facciano pure, non vedo di che deve preoccuparsi l’uomo in gonnella, ognuno i suoi soldi li spende come meglio crede.
No Ciccio non hai capito… il problema è col sexi shop così vicino alla chiesa c’è il rischio che i fedeli possano assistere agli acquisti del monsignore 😆
Ma chi ha avuto la bella idea di aprire una chiesa vicino a un luogo rispettabile come un sexy shop???
Ahahah, ti stimo ^^
Moi aussi!
Non mi vergogno a dirlo, conosco e ogni tanto frequento sexy shop. Per chi non ci sia mai stato/a, sono negozi ordinatissimi, eleganti e distinti, e non certo un covo di maniaci e/o pedofili. Il personale è gentilissimo e ti mette a tuo agio. Insomma, l’esatto contrario del gonnellone che non perde occasione per farti sentire in colpa.
@ Stefano Bottoni
Giusto, casomai i pedofili stanno in chiesa. Il sexy shop è per gente che non ha nessun problema con la sessualità.
A Milano -temporibus illis, ma parecchio illis- c’era un sexy shop vicino all’Arco della Pace, e verso i 14 anni sono andata a vedere com’era. Le mie amiche, scioccate “E se dentro incontravi qualcuno che conoscevi?”
Io ero francamente perplessa dalla domanda. “Beh, se lo incontro lì, vuol dire che ci va anche lui… quindi perchè dovrebbe aver da dire?”
vedo che in 30 anni la logica non è poi tanto cambiata, ahimé…
Parfait.
A questo punto nel raggio di una chiesa dovrebbero anche vietare:
1- biblioteche librerie e scuole non-religiose, perchè diffondono il sapere e l’ istruzione
2- supermercati e centri commerciali, perchè diffondono i consumismo
3- gioiellerie, vestiario di marca, arredamento casalingo, alta tecnologia,ecc…, tutti contrari ai precetti di povertà
4- pensatori e scienziati, perchè diffondono il desiderio del demonio
5- si potrebbe continuare…
in pratica, il luogo ideale di una chiesa è in mezzo ad un villaggio medievale pieno di ignoranti poveri e affamati
sarà un caso?
Hai dimenticato un altro luogo di perdizione:le farmacie.
Vendono medicine,che permettono alla gente di combattere le malattie senza fare voti
alla madonna e ai santi.
Non parlaimo poi di blafemie come gli anticoncezionali !
No quelle è meglio lasciarle aperte… se non prendi un antistaminico non puoi dire che ti è passata l’allergia perchè hai fatto un voto alla madonna!
Avete presente il film “Cafè express” di Nanni Loy con Nino Manfredi? In una scena si vede una suora (Lina Sastri) che si lamenta con Manfredi, che impersona un venditore ambulante di caffè perchè in una cuccetta del treno una coppia sta avendo un rapporto e i bambini e i passanti potrebbero accorgersene. Lui le fa notare he la porta è chiusa e che non si vede niente. La suora risponde :”se vi mettete in punta di piedi, vicino alla porta e guardate bene da sopra allora si vede tutto”. Proprio come in questo caso! Ovvio che per accorgersi di questo sexy shop a 200 m bisogna avere l’occhio lungo!
“quale tipi di spettacolo vi si propongono? quale uso dei soldi viene favorito? e, in ultima analisi, quale idea di uomo passa?”
Ma di chi sta parlando, di S.B.??????
Ma l’occupazione principale del loro dio è sindacare su cosa fa la gente del proprio pistolino?…
è che loro non potendolo usare sai com’è…
e quando lo usano, è a sproposito.
ok però se il proprietario del sexy shop vorrà aprire voglio vedere con quali argomenti legali potranno impedirglielo, del resto se non cominciamo a puntare i piedi rispodendo per le rime a questi corvacci l’avranno sempre vinta loro o no? cominciamo a ribellarci !!! se voglio aprire un sexy shop a 10 metri da una chiesa personalmente non mi farei MAI intimorire da nessuno tantomeno dalla curia o da qualche bigotto crociato.
Cosa vuol dire “non sono una scomunicata”? 😯
Eccone un’altra che vuol tenere i piedi in due scarpe… Sarà amicha di Fisichella?
“Non ci sarà nessuna mostra in vetrina perché non sono una scomunicata”
L’ho pensato anch’io, tra l’altro, se ha la licenza per una determinata tabella merceologica non capisco perché non utilizzi le vetrine, sia pure allestite con gusto e sobrietà.
Secondo la logica dei preti, dovrebbero essere tolti anche i distributori di preservativi all’esterno di ogni farmacia.
Sul fatto ininfluente di non essere scomunicata, e mi piacerebbe conoscere qualcuno che lo sia con regolare bolla di scomunica, questo è un problema suo e solo suo.
Temono che ponendolo troppo vicino alla chiesa i prelati cadano in tentazione…eh eh eh!
Vi immaginate la scusa del prete se sotto natale entra per la benedizione annuale….
“reverendo quello è un sospensorio, non un aspersorio!”
Buona, e per ostensorio? una cippa di ……
😆
farebbero bene a comprarsi… non ho idea di come si chiami ma quella specie di palla di gomma da mettere in bocca tipo sadomaso. se non altro eviterebbero di dire idiozie
“reverendo, quello è il suo gingillo, non un aspersorio”
+ Amore
– Masturbazione mentale
= Vivere felici
Dil-do dil-do suonan le campane dil-do!
Il mio dietologo trova scandaloso che difronte al suo studio, all’oratorio parrocchiale, sia stato aperto un bar che vende schifezze a bambini golosi, eppure non c’è stato verso di farlo chiudere.
Alla fine si è messo l’anima in pace pensando che le strade del glucosio sono infinitamente larghe, e prima o poi tutti quei porcelli torneranno a lui.
Ma aprire un sexy-shop lontano da una chiesa vorrebbe dire rinunciare all’80% dei potenziali clienti…
😉
Come sempre: no al fanatismo religioso.
Curino il loro fanatismo. Rispettino i diritti del prossimo.
A Tradate, vicino Varese, l’eventualità che un sexy shop apra nei dintorni di una chiesa ha suscitato i malumori di diversi cittadini e del parroco, nonché l’imbarazzo dell’amministrazione comunale.
Infatti mi immagino l’imbarazzo di chi si reca in quella chiesa di giorno… …e nel sexy shop di sera! Magari lo stesso parroco che, dopo la santa messa, si reca al sexy shop per comprarsi un vestitino da cameriera filippina con tanto di scopettino per la polvere, scarpe rosse coi tacchi alti e calze in rete nere!! E sai che ammucchiate in sacrestia assieme ai chierichetti… …magari vestiti da infermiera, dottoressa, chirurgo…
mi sorprende che le numerose prostitute sulle strade del varesotto (si, anche nei dintorni di tradate) non suscitino tutto questo scandalo
Se un fedele volesse procreare, in ossequio ai santi precetti, ma l’unico metodo per superare dei problemini di erezione fosse un piccolo vibratore, o un giocattolino bondage… il sexy shop vicino alla chiesa non sarebbe un segno che il signore intende aiutarlo nel suo pio desiderio?
scusate ma un crocifisso nelle scuole statali non è forse più osceno?
no quello è amore.
propongo di far spostare la chiesa !
La giunta di questo ridicolo comune a 2 km da casa mia si era già fatta notare per altre furbissime iniziative anticostituzionali da bravi leghisti quali sono.
Hanno già preso le loro mazzate sul fatto di dare i soldi alle famiglie con un figlio solo con i genitori entrambi italiani, ora spero che ci sia uno bello scornamento anche su questo tema.
Che poi, manco fossero pochi 200 metri. Non è che si parlava di aprirlo in faccia ad una chiesa, duecento metri, por.co cane…!
Sexi shop?
Luogo di culto per gli adoratori del sesso,così magari risparmiano anche sull’ici 🙂
se prendi per esempio i templi indù sono davvero luoghi a luci rosse e ci sono centinaia di intarsi nell’architettura che richiamano al Kama Sutra, ci avrai fatto caso anche tu in qualche documentario.
La ccar non è da meno e poi fa la morale agli sexi shop, mah….
Le religioni si son basate sul sesso fin dalle radici, chi più chi meno lo hanno interpretato teologicamente e qualcuna lo ha anche mantenuto un tabù anche ai giorni nostri e nelle parole del papa sull’educazione sessuale che viola la libertà religiosa.
I fedeli saran tentati di dare una sbirciatina prima e dopo la messa
se prima: cristo che corpo!
se dopo: ite missa est, vamos al sexi shop.
…E vogliono firmare l’8×1000 a youporn! 😉
Consiglio all’esercente di associarsi alla Compagnia delle Opere.
Volevo ben dire che era centro-destra (ma poi smettiamola con questa definizione moscia, sono destra estrema, reazionari forsennati, altro che “moderati”. FASCISTI!!!Fascisti puri e duri, irriducibili ed irredimibili, della varieta CLERICO-FASCISTA che è tra le peggiori, tipo Franco, Pinochet, videla, ustascia etc. . Infatti i fascisti che, almeno a parole, volevano non esserlo più, sono usciti con Fini).
PS: Ma è una lista pdl-lega o solo Lega? che purtroppo in molti posti il degrado culturale, etico e politico è cosi spinto che ci sono pure quelle!
Che noia, che tristezza queste notizie, roba da talebani… chi vuole ci entra, chi non vuole no … troppo complicato ?
Per loro si….
Oppure si tratta di creare il culto adamitico del libero scambio… magari con i tempi che corrono e gli ultimi sviluppi politici ad Hard core, si esonerano pure i bordelli dall’ICI
Quanta agitazione per un SEX (e non sexy) SHOP che in tutti i casi sarebbe schermato e anonimo.
Quanta prudenza per la prostituzione minorile del vecchio bagassone a Palazzo Chigi che passa loro i soldi.
La Chiesa è sempre più una meretrice, in ogni accezione possibile della parola.
proporrei un compromesso al parroco: nel sex shop ci piazziamo un bel crocefisso!
🙂
accorrono in massa i sadomaso!
probabilmente c’è, ma serve per altri scopi e ha la forma di una croce di sant’andrea (a X)
Si, quello di quell’artista che mise nella mostra un crocifisso con il cristo col pene in erezione
Prdon, in elevazione……
E una polemica per una chiesa vicino ad un sexy shop? Che ne dite?