[…]Il 20 dicembre otto di loro sono stati arrestati dai carabinieri, nel quadro di un’inchiesta che vede 41 indagati, tra cui il consigliere provinciale dell’Union fuer Suedtirol, Andreas Poeder. A tutti viene contestata la violazione della legge Mancino contro l’istigazione all’odio razziale.[…] A conclusione delle indagini l’operazione dei carabinieri che ha portato all’arresto di 8 esponenti dell’associazione, che gli inquirenti ritengono sia guidata da Armin Soelva, un muratore di 23 anni di Caldaro, un paesino poco distante da Bolzano. A loro viene contestata la violazione della legge Mancino, il reato associativo, oltre che varie violazioni di legge che vanno dal favoreggiamento, alle lesioni, alla resistenza a pubblico ufficiale, alla violenza privata. […] Come ha detto il procuratore di Bolzano Cuno Tarfusser, la Procura di Bolzano presta la massima attenzione al tema dell’odio etnico e razziale. «Si tratta di posizioni ideologiche che non debbono passare, dato che c’è un rischio di espansione, specialmente per quanto riguarda giovani giovanissimi». E che in Alto Adige l’attenzione su questo fronte sia alta è dimostrato anche da una circostanza emersa dall’inchiesta. L’associazione Kameradschaftsring di recente aveva presentato un’istanza alla Provincia per chiedere di essere ufficialmente riconosciuta allo scopo di poter chiedere contributi dell’ente pubblico. Ma la giunta aveva respinto al mittente la domanda, giudicata irricevibile per l’armamentario ideologico nazista che traspariva da tutte le attività del gruppo.
La notizia è stata pubblicata sul sito del Corriere della Sera