Lo stato federato della Renania-Palatinato affronta la questione degli studenti musulmani: nelle scorse settimane il ministero dell’Istruzione ha distribuito agli insegnanti un dépliant di consigli su come andare incontro alle loro esigenze, analoghi a quelli già proposti in altri stati tra cui Berlino. La notizia è riportata da La Stampa.
Si suggerisce di separare gli studenti per sesso nelle lezioni di sport o nuoto, di assicurarsi che nessun insegnante o custode di sesso maschile sia presente durante le lezioni di sport femminili, e, se questo non dovesse bastare, accettare i costumi da bagno integrali come il burkini.
Anche le ore di educazione sessuale saranno tenute separatamente, al massimo per “gruppi omogenei dal punto di vista sessuale”, piuttosto che semplicemente per sesso.
Heinz-Peter Meidiger, dal settimanale Focus, accusa il ministero di segregazione piuttosto che integrazione, e Malte Blunke gli fa eco parlando di “anti-emancipazione”. Dal ministero ribattono però che il gruppo di lavoro che ha dato origine al dépliant comprendeva anche rappresentanti delle chiese cattolica e protestante. Si eviterà quindi di organizzare gite nel periodo del Ramadan, ma non c’è da scandalizzarsi: non si fanno neanche a Natale.
Il Ramadan dovrà essere preso in considerazione anche quando si tratterà di fissare le date dei compiti in classe, limitandoli per non gravare sugli studenti debilitati dal digiuno.
Silvia Righini
signori, si comincia.
non avevo dubbi.
Non so se sia giusto lasciare tanta libertà alle religioni. Loro non ne lasciano a noi, quindi…
Se le impostazioni sono queste, vien da pensare. Comunque una maggior pubblicità della nostra associazione, non farebbe male. Certamente sarebbe osteggiata. Intanto ci proverei.
sì qualcosa tipo “se volete evitare che succeda anche qui, noi siamo meglio della lega”
…e in effetti corrisponde a verità, soprattutto considerato che la soluzione all’islamizzazione è semplice: tappare tutte le falle che consentono a una religione di poter scavalcare la legge.
Si chiama “stato laico”, e il nostro paese ancora non lo è.
Questa comunque è la dimostrazione che il pericolo più grande per la religione è la cultura e la difesa del diritto, tanto che le varie confessioni che da una parte del mondo si scannano, dall’altra si danno una mano a scapito di una cittadinanza intera, pur di assicurarsi la sopravvivenza.
Se qualcuno pensa di fermare l’islam affermando l’identità cattolica, non fa altro che spingerci tutti quanti ancora di più nel baratro.
Nessuno ha mai pensato almeno qui di fermare l’islamismo affermando l’identità cattolica il problema è che neanche la laicità sembra fermarlo. La laicità funziona con popolazioni secolarizzate.
La laicità è invece il fondamento giuridico al manifestarsi di certe porc herie. Mi auguro che col tempo che ci rimane arrivi un parlamento-governo che tappi questi bug della democrazia prima che l’islam riesca ad approfittarne.
Sarà anche il fondamento, ma se poi c’è gente come alfonso che fa determinati discorsi ti puoi rendere ben conto che non serve a nulla. Diventa solo una questione estetica.
“assicurarsi che nessun insegnante o custode di sesso maschile sia presente durante le lezioni di sport femminili”
“il gruppo di lavoro che ha dato origine al dépliant comprendeva anche rappresentanti delle chiese cattolica”
questo spiega perché sia possibile che insegnanti di religione cattolica possano assistere alle lezioni sportive maschili…
francamente se assistono a quelle femminili mi fanno meno paura.
Commento incomprensibile. In Germania è insegnato sia l’islam che il cattolicesimo che il protestantesimo nelle scuole. Vorrei sapere in che cosa gli insegnanti cattolici sarebbero più pericolosi. Hai i dati tedeschi?
era una battuta, tino. una battuta riferita agli scandali-pedofilia dei preti cattolici. ovvio che tali scandali riguardano i preti e non gli insegnanti cattolici (a meno che tali insegnanti non siano anche preti) in quanto la chiesa la sua protezione sistematica la dava solo ai membri del clero (anche perchè con gli insegnanti non membri del clero non centra nulla), ma la battuta ci stava comunque, vista l’assurdità della situazione……
Sì immaginavo fosse quello ma a me sinceramente non verrebbe da fare battute del tipo un insengnate musulmano rischia di farsi esplodere in classe. Vabbé.
Non capisco in che cosa la partecipazione della chiesa cattolica e protestante sia una garanzia di emancipazione e di non segregazione per un governo di sinistra. Comunque le chiese approvano la decisione perché sanno che queste proposte discreditano la scuola pubblica, se è per mandare i propri figli in scuole del genere tanto vale mandarli alla privata. Alla fine alla scuola pubblica di laico non rimane più nulla se si sottomette ai diktat delle religioni perde completamente la sua funzione. Ormai la sinistra tedesco non è più credibile sulla laicità, ha giocato la carta dell’elettorato musulmano, se si vuol fare eleggere deve per forza portare avanti queste rivendicazioni
Il grosso problema di tutte le sinistre e’ il buonismo, e lo dico da persona di sinistra (ma non buonista).
Secondo me qui non è buonismo ma opportunismo, se ti scegli come bacino elettorale quello dei musulmani è chiaro che poi devi portare avanti le loro rivendicazioni. A questa gente interessa rimanere al potere tanto la maggior parte non raccoglierà i frutti del seminato. Lo sa benissimo quello che sta facendo e che sta minando per sempre la laicità dello stato. Tenendo conto che la destra tedesca non credo sia particolarmente laica, siamo a posto.
Il grosso problema delle sinistre non è il buonismo ma il non essere veramente di sinistra, nel senso socialista-comunista. Non generalizzare.
Il grosso problema delle sinistra è il filoislamismo e l’odio dell’occidente come alfonso dimostra in questo post.
@ Alfonso
A parte il fatto che come battua non è molto originale, mi sembra comunque una bella scusa per stare zitto sull’argomento.
Debilitati dal digiuno????
Ma sanno almeno cosa dicono????
Fanno digiuno durante il dì e mangiano la notte.
E’ una cosa indecente.
E poi perchè solo i rappresentanti della superstizione debbono metter bocca in queste cose.
Una cosa indecente.
Ecco il frutto avvelenato del multiculturalismo: il comunitarismo, la fine dello stato laico.
Si spingono questi giovani nelle braccia dell’integralismo islamico e si pongono le basi dei problemi di domani.
Una sola parola: KULTURKAMPF !
Riesumate Otto !
1. Mi sembra davvero pericoloso accettare gli elementi di separazione sessuale come via all’integrazione di persone (per inciso, si dovrebbero integrare principalmente le persone, non le culture religiose). Tra l’altro ho visto che il governo della regione è socialdemocratico… che tristezza.
2. Non era sempre tedesca quell’orrida sentenza che concedeva attenuanti ad uno stupratore in quanto sardo?
3. Comunque le chiese autoctone ci hanno messo il loro zampino… a lungo termine potrebbero pentirsene, ma al momento sembra che tutto vada bene pur di tutelare la loro concezione di libertà religiosa.
Se sono stato bannato-bandito, come temo, mi piacerebbe sapere quale articolo del regolamento ho trasgredito
Ripeto in sintesi: la cultura laicista-radicale di sinistra, andato in obsolescenza il marxismo classico e in convergenza quella cattolica progressista, negli ultimi anni ha visto di buon occhio l’affluire di Islamici 1) per simapatia verso la causa dei palestinesi e per antipatia verso gli Israeliani, nuovi Crociati dell’Occidente “2) per completare lo smantellamento del semiminopolio della CCAR come “religione civile”, incubatrice privilegiata ( anche economicamente )di valori, norme morali e costumi. Se ci sono tante religioni, nessuna può pretendere un ruolo privilegiato e vince il relativismo.
Di fondo c’è la convinzione, probabilmente illusoria, che la seconda generazione di Islamici ( come nel caso Hina ) si lasci assorbire dalla cultura individualistico-consumistica. Se, anche grazie alle concessioni ispirate al multiculturalismo, si lascerà loro creare una enclave chiusa all’interno ed espansiva verso l’esterno, anche demograficamente, si sarà fatta una “operazione cavallo di Troia”: per combattere la cultura della CCAR, autoritaria, paternalistica e antifemminista, si sarà lasciato libero ingresso a una cultura ancora più autoritaria, paternalistica e antifemminista.
Stavolta il tuo discorso non è per niente disprezzabile.
Salvo in una dimenticanza: che la Chiesa cattolica è la prima ad offrire all’invasore islamico “peggiore di lei” un’alleanza per sconfiggere la laicità – o laicismo – che garantisce la libera coesistenza di tutti, ma disturba e sbugiarda i dogmi e le convinzioni “granitiche” dell’una e dell’altro.
Certi esperimenti sociali sono piuttosto pericolosi.
Elementare, Watson! Gli esponenti della cultura laica e ( post ) comunista, come pure i “cattocomunisti” da parecchi anni vedono di buon occhio e favoriscono l’ingresso degli Islamici 1) per simpatia verso la causa palestinese contro gli Israeliani occidentalizzati e di fatto Crociati del XX secolo; 2) per spezzare il semi-monopolio della CCAR come “religione civile” dello stato italiano ( accettato per convenienza dallo stesso Togliatti, che fece votare dai suoi l’art.13 della Costituzione ); più religioni diverse, quindi ( alla lunga ) via crocifissi nei locali pubblici, via prelati dalle cerimonie ufficiali, sfilate militari e vari di navi ( Fantozzi ). Idem per l’Europa unita, concepita inizialmente da cattolici ( De Gasperi, Adenauer, Schumann ) e adesso negatrice delle “radici cristiane” ( ci mancherebbe! ); non più Carlo Magno e cattedrali, ma borse e supermercati. Ciò cullandosi nella convinzione che lo stile di vita individualistico-consumistico-libertino caro al radicalismo, nuovo approdo della sinistra dopo l”89, possa saenz’altro fondere e confondere la seconda generazione islamica nel crogiolo della cultura occidentale; senonchè le “attenzioni” verso gli Islamici rischiano di creare un ghetto non più appartato come qualli ebraici di un tempo, ma coriaceo e in espansione, tanto da fare dll’Islamismo la nuova bandiera dei meno abbienti ( vedi banlieue parigina ): bandiera rossa con mezzaluna al posto della bandiera rossa con falce e martello ( filiazioni entrambe della cultura ebraica tramite Maometto e Marx ).
L’ostilità contro il predomino della CCAR e del Cristianesimo in genere in quanto autoritario, paternalistico e antifemminista si risolve nel’ingresso su ponti d’oro di una cultura molto più autoritaria, paternalistica e antifemminista. Da Maria Vergine velata, Beatrice illuminata e Giulietta innamorata a chador e burqa. Breccia antiCCAR nel muro di Troia che lascia libero il transito per il gran cavallo islamico.
Riusciranno i nostri eroi ad assorbire i giovani di matrice islamica prima che essi rendano corazzata e imperforabile la loro “enclave”?
Riuscirà di fatto l’umanesimo laico-agnostico-ateo intransigente ( altro che Napolitano! ) a sviluppare una “religione civile” sostitutiva di quella cristiana-cattolica, che bene o male era gran parte dell’identità occidentale?
P.S. Bandiera verde con Mezzaluna.
welcome to the muslim europe
@romeno
dopo 1700 di cattolicesimo ci vuole un pò di alternanza, altrimenti ci si annoia.
L’alternanza ci vuole per te, ma scherziamo, se vuoi andare in Iran o in Arabia Saudita le porte sono aprerte. Poi questi sono quelli che ti accusa di trollare.
I love Allah
Sarebbe stata amara ironia quella di Alfonso, invece. E purtroppo anche molto realistica. Peccato che nel suo commento successivo…
@fiertel91
mi diverto un pò col gesuita Tino privo di senso del humor. Anche se in fondo, in fondo, pur di vedere la ccar a gambe all’aria mi “convertirei” all’islam per, diciamo, un paio di secoli. Tanto poi non ce ne sarà più neanche per loro….
@ alfonso
Sì lo sappiamo che il tuo sogno segreto è lapidare donne e impiccare omosessuali. Comunque dimostri di non essere laico ma piuttosto anticattolico e basta del resto ci hai già postato link che fanno riferimento ad una convertita all’islam e non particolarmente liberale :-). Divertiti, divertiti che confermi semplicemente di essere un finto laico. Ma sei andato a scuola dai gesuiti? Ti ci vuole una terapia forse perché vivere nell’odio non è bello.
@ fiertel
Non è una battuta è la triste realtà, in questo sito ci sono persone che pur di vedere la chiesa con le gambe all’aria sarebbero pronte ad allearsi con l’islam, preferirebbero una teocrazia islamica. Mi sa che in Italia è proprio grazie alla gente come alfonso se vi trovate in questa situazione, la gente non si fida di loro.
A proposito alfonso, quanti anni hai, hai figli? ti piacerebbe per loro una bella teocrazia islamica?
Ohhhhh Tino che 2 pa….l/le! stasera no posso rispnderti in modo compiuto che ho in circolo un pò di cannonau. Rinviamo ad altra occasione ok?
@Alfonso.
Il cannonau…. Mi tornano in mente un sacco di ricordi, anche se sfocati e traballanti…
Alfonso
A parte il fatto che come battua non è molto originale, mi sembra comunque una bella scusa per evitare di esprimere la tua opinone sulla notizia.
la sinistra si e´venduta ai fascista dalla mezzaluna.. questa sinistra ha concluso un ciclo, quella della lotta per le liberta civili.. avanti tutta verso il fondamentalismo nazi-religioso mussulmano
😐 😯 😐
beh per me è ovvio che un amico immaginario si arrabbi se gli studenti si divertono andando in gita, o imparano qualcosa mentre studiano, in effetti è contro la religione in generale sia il divertimento sia la cultura.
“Soffri, sii ignorante e venerami!”
(il tuo dio)
Per la scuola la cosa piu’ importante dovrebbe (al condizionale) essere il benessere dei ragazzi. Per quanto ne so, i bambini possono essere esentati dall’obbligo del digiuno, anche se ovviamente in una famiglia osservante il bambino/a cercherà l’approvazione dei genitori sforzandosi di fare il bravo credente, ovvio. Il digiuno riguarda la giornata, e si mangia al tramonto, e fin qui, puo’ andare. Poi pero’ in previsione di una giornata a digiuno, ci si deve svegliare presto, prima dell’alba, in modo da incamerare cibo per la giornata. Ora nessuno dei ministri che si occupa di apprendimento e di alimentazione ha qualcosa da dire in merito? In settembre l’alba a che ora comincia in Renania? E’ giusto che i ragazzini delle medie debbano svegliarsi un’ora o due prima per mangiare, e arrivare stanchi a scuola? Forse nei paesi islamici viene cambiato anche il calendario scolastico, e nel mese del ramadan non c’è scuola, e allora non ci sono conseguenze cosi’ negative sui ragazzi, ma cosi’ è semplicemente assurdo! Poi sulla piscina, il costume, l’istruttore, davvero, è un’assurdità senza fine!! E poi perché discriminare i professori in base al sesso? E che scemenza è, maschi con maschi e femmine con femmine, e se un prof è omosessuale che si fa? Non vedo proprio perché la scuola pubblica debba accomodare i capricci dei religiosi.
Mai osservato una resa diversa degli studenti musulmani dentro e fuori il ramadan.
In Italia gli studenti musulmani sono ancora pochi l’1% evidentemente in Germania la situazione è diversa.
“Resa” significa rendimento; in sostanza, gli studenti che vanno bene fuori dal ramadan vanno bene anche durante, quelli che vanno male sono scarsi sempre. Non c’entra niente essere l’1% o il 20%.
Comunque, la concentrazione varia da zona a zona e da scuola a scuola. Ad esempio, ci sono molti più musulmani negli istituti professionali che nei licei, per motivi intuibili.
Fab quello che stai dicendo non concorda molto con le esperienze europee, con ragazzi che dormono sui banchi, come ti ha fatto notare sandra quest’anno il ramadan era d’estate quindi la tua non mi sembra un’esperienza fresca.
Tino, in Italia gli studenti musulmani sarebbero l’1%? Guarda che stai prendendo una cantonata gigantesca: l’invasione è ad un punto molto più avanzato. Procurati qualche informazione aggiornata, perché mi sa che i tuoi dati sono vecchiotti.
Procuramele tu scusa io ho sempre saputo che la maggioranza degli studenti stranieri sono ortodossi in Italia, confermato tra l’altro dai miei cugini, nella scuola dei loro figli (medie) i musulmani si contano sulla punta delle dita, poi dipenderà da regione a regione. Se però hai delle statistiche nuove fammi sapere.
Tino, certo che i miei dati non sono freschi, intendevo indicare una tendenza di lungo periodo.
Quanto a dormire sui banchi, ogni tanto mi capita qualcuno che ci prova; non sono tanto i musulmani quelli che eccellono in quest’attività, quanto quelli che arrivano direttamente dalla discoteca o da una nottata sulla playstation. (Il caso italiano non è quello europeo? Che c’è di strano?)
Mai generalizzare sulle cause del disagio, altrimenti non si arriva ad una diagnosi utile.
fab, a me sembra che si dovrebbe cominciare a chiamare le cose con il nome giusto. Se uno fa tardi alla sera perché va in discoteca e alla mattina non riesce a stare sveglio a scuola (e immagino si parli di liceo o scuola superiore) questo NON è disagio, si chiama “poca voglia di studiare”. Come si risolve? Eh beh, si va a lavorare. Vedrai che il “disagio” passa.
Invece trovo che sia un disagio, nel senso che lo subiscono, per gli alunni e gli insegnanti che non fanno della pratica religiosa una base di convivenza il doversi adattare alle usanze dei musulmani (o degli indu’ o dei cattolici). E’ legittimo aprire scuole religiose, che possono tranquillamente adattare lo svolgimento delle lezioni alla propria denominazione, ma la scuola pubblica non deve assolutamente fare eccezioni di trattamento per favorire questo o quel gruppo religioso.
Forse perché il ramadan 2010 è iniziato l’11 agosto ed è finito il 9 settembre, quando la scuola italiana non era ancora incominciata!!
In Germania invece la scuola ricomincia prima, nel land in questione nel 2010 le vacanze estive sono terminate il 13 di agosto, da cui una sovrapposizione di 4 settimane di scuola con il ramadan: a me sembra che svegliare dei ragazzi troppo presto rispetto all’ora a cui sono andati a dormire (perché hanno dovuto comunque aspettare il tramonto per cenare), in modo che terminino la colazione prima dell’alba (senno’ poi si macchiano del peccato…. tremendo, no?) non sia per il bene dei ragazzi, inevitabilmente la stanchezza si riflette sulla concentrazione.
fab, senza contare che sostenendo l’usanza del ramadan si rafforza anche la pressione tra correligionari fondamentalisti e moderati, dove cioè il ragazzo islamico che non segue il ramadan puo’ subire pressione da quelli piu’ tradizionalisti. La scuola pubblica non deve assolutamente sdoganare riti religiosi che interferiscono con lo svolgimento del programma. La scuola prevede che i ragazzi si presentino normalmente in grado di seguire le lezioni al meglio, e una condizione è quella di aver dormito abbastanza: direi che alle scuole medie nove ore di sonno sono necessarie, ma questa condizione non è compatibile con una cena dopo le otto e una colazione prima delle sei.
Sandra, guarda che è quello che sto scrivendo anch’io: dato che il ramadan in genere non influisce sul rendimento, non c’è motivo di dargli un riconoscimento istituzionale, tanto quanto l’andare in discoteca.
Ciò non toglie che, come insegnante, è più facile accettare uno studente fuori fase per colpa di genitori deficienti che uno incapace di rendere perché non sa controllarsi.
Non capisco, hai scritto di non aver osservato cambi di rendimento dovuti al ramadan, ma non potresti averli osservati dato che quest’anno non c’è stata sovrapposizione, l’anno scorso è stata di pochi giorni. Quindi la tua osservazione si basa su cosa?
In Germania tutto il ramadan cade in calendario scolastico. Che tu dica che un regime di poco sonno per tre o quattro settimane non influisca sullo studio mi lascia un po’ perplessa. Se cerchi in rete, troverai parecchi articoli della stampa inglese, danese, tedesca che affrontano proprio questo problema a livello di didattica. Se in Renania hanno consigliato di togliere i compiti in classe è perché è stata rilevata una differenza di rendimento, e l’hanno evidentemente rilevata i tuoi colleghi insegnanti, altrimenti perché aggiungere questo consiglio? Del resto è ovvio che se non dorme abbastanza e non puo’ mangiare a mezzogiorno un adolescente non ce la fa, non è una questione ideologica, è una questione pratica e osservabile.
Se un alunno singolo è deficiente o i suoi genitori sono deficienti perché non controllano gli orari per esempio, è un discorso a parte. Qui stiamo parlando di una comunità che sta inteferendo con lo svolgimento delle lezioni. Come ti sentiresti come insegnante se un gruppetto di studenti di famiglia ciellina pretendesse un trattamento speciale, es. niente compiti in classe in periodo di quaresima perché da loro dedicato a celebrazioni?
Sandra, sul periodo di osservazione ho già risposto.
Quanto al sonno, immagino che se ne perda meno di quello che si racconta (non è che i musulmani sono marziani, anche se gli piace farlo credere e a qualcun altro piace crederlo).
In effetti, sopra sono stato confuso; chiarisco qui: i musulmani, fermo restando che non hanno alcun DIRITTO di pretendere che le loro irrazionalità condizionino lo svolgimento delle lezioni, non hanno nemmeno MOTIVO di farlo, dato che il rimbambimento per sonno non c’è, almeno nella mia esperienza.
Già che ci sono, rispondo sul disagio (chiaramente intendo alle superiori): è chiaro che i lavativi non piacciono nemmeno a me, dato che per i loro comodi rendono tutto più complicato agli altri; anzi, mi stanno decisamente sui riveriti; resta il fatto che essere lavativi è oggettivamente un disagio, perché implica l’assenza di motivazioni, l’incapacità di autoregolarsi e simili.
E’ chiaro che è meglio lavorare che non far niente a scuola; ma sarebbe ancor meglio stare a scuola dando un senso a quello che si fa.
> il rimbambimento per sonno non c’è, almeno nella mia esperienza.
In Renania il primo giorno di ramadan (l’11 agosto) il sole è sorto alle 6.10 e tramontato alle 20:53. Non c’è bisogno di immaginarsi i marziani né di arrampicarsi sugli specchi. Piu’ al nord vai e piu’ le giornate sono lunghe d’estate, il problema del sonno per chi è condizionato da orari di alba e tramonto per mangiare e quindi per dormire, evidentemente dato il provvedimento, ci sono. Che poi uno rifiuti di seguire il buon senso non voglia vederlo, questo è un altro paio di maniche.
Studiare dovrebbe essere una scelta dettata dalla motivazione. Non un “diritto” che si trasforma in privilegio, e potenzialmente un danno (vedi certi laureati asini ad esempio medici). In Germania al liceo non si arriva per diritto, già alla scuola media i ragazzi sono divisi, cosi’ il disagio non viene creato, perché è contrario sempre al vecchio caro buon senso. Che pero’ cozza con l’ideologia che vuole che tutti abbiano diritto allo studio.
La scuola laica non dovrebbe farsi carico delle problematiche legate alle religioni.
Altrimenti una società multiculturale (che io auspico) rimane bloccata dalle esigenze delle varie religioni, che sono tante ed esprimono ognuna le ipotesi più disparate, nonché fantasiose.
Siamo sempre lì: chi segue una religione, una fede, dovrebbe saper agire in un ambito privato e non pretendere di imporre le proprie fantasie agli altri. Anche perché, così facendo, chi tutela la libertà di un non credente?
Auspichi una società multiculturale o multireligiosa? C’è una tendenza ad utilizzare termini politicamente corretti. Tu vuoi più islam ma al tempo stesso vuoi che si adatti. E li hai trovati…
più islam lo vorrai tu. io voglio meno religione nelle cose pubbliche
puah, rimarcando queste esigenze di tipo religioso fanno una bella pestata.
inoltre non è il rispetto del digiuno che fa abbassare la loro resa scolastica.
se così fosse allora che riflettano un po’ sulle loro usanze religiose.
in più, anche per le loro usanze, i bambini fino a circa 13 anni non sono tenuti a fare il ramadam. più grandi cominciano ad essere fuori dalla scuola dell’obbligo, quindi cadono anche certe attenzioni.
comunque è regola generale, da noi, quindi penso anche in germania, di tenere in considerazione gli aspetti socio-culturali di partenza, quando si formula la valutazione. quindi queste circolari sono anche inutili, poiché l’insegnante sa già come regolarsi in questi casi che valgono come qualunque altro caso di difficoltà (per esempio la difficoltà dovuta a problemi di indigenza della famiglia, tanto per dirne una che conta molto di più)
Arrivano i barbari e l’Europa ripiomba nel medioevo. E’ inaccettabile che certe sciocche pruderie sessiste diventino direttive didattico-organizzative. E’ criminalizzando il corpo e creando generazioni di morbosi e repressi che si dà il via all’integrazione? Il terreno del dialogo condiviso è diventato una moschea.
P.s. Il burkini a ragazze minorenni? Qui per fare i politicamente corretti (leggasi stolti) si finisce in aperta violazione dei diritti dell’uomo.
Ma i germanesi si stanno bevendo il cervello? non vedo perché dovremmo accordare questi privilegi solo sulla base della religione. come al solito se uno ha delle paturnie (e la religione è una serie di paturnie) sono affari suoi di cui allo Stato non deve fregare nulla, altrimenti allora non condanniamo nemmeno il mussulmano che lapida la moglie fedifraga perché appunto nella sua religione questo è suo diritto.
assurde queste concessioni ad una religione. Non deve esserci alcuna deroga ad alcuna religione per nessun motivo, così facendo si minano le basi della convivenza civile e di una società plurale: stanno aprendo le porte (o è già stato fatto da tempo?) ai fanatici islamisti.
Come pensate di integrare questi ragazzi se permettete ai loro genitori di imporre loro (e anche a tutti gli altri studenti…) le idiozie di una religione barbara e arretrata come l’islam?
Beh in itaglia abbiamo bei casi come la ragazzina che a lezione di musica deve indossare le cuffie per non sentire le melodie di satana e non può suonare il flauto perchè è uno strumento indecente. Se non situazioni ancora peggiori con tanto di avvallo da parte del tribunale dei minori dei matrimoni forzati per le minorenni.
L’integrazione, concordo con te, non passa dal “calabraghismo” alle follie religiose delle varie comunità.
Praticamente la Renania-Palatinato organizza la scuola secondo la sharija: una vergogna.
Tutto ciò è assurdo e indegno d’un paese razionale come la Germania. Mi vergogno per loro.
Per quello che mi riguarda penso che i credenti delle tre grandi religioni monoteiste ed anche gli altri, non comprendano la parola integrazione e neanche quella di accoglienza, democrazia, dialogo etc. etc. Per loro ognuna di queste cose che gli vengono concesse dal mondo laico, sono vittorie e sono dovute in quanto hanno dio dalla loro. Mi dispiace per quanti credono si possa parlare alla pari con le persone di fede; esistono ma sono mosche bianche.
Bisogna distinguere tra LAICISMO ( più alla francese ) e MULTICULTURALISMO (più all’inglese ).
Il multiculturalismo presenta il rischio di creazione di molte enclaves diverse per costumi, norme morali e perfino legislazione ( ad es. in G.B. se si lascia passare il diritto islamico con corti separate ). Questo con il rischio di sfaldamento sociale e addirittura di guerra civile ( come nelle “guerre di religione” tra Cattolici e calvinisti nella Francia cinquecentesca..
Il laicismo di matrice giacobina ( nel senso più nobile ) vorrebbe unificare norme e costumi così come i giacobini vollero sostituire il coacervo di unità di misura provinciali con il sistema metrico decimale, considerato neutro e naturale perchè basato sulle dieci dita.
Il problema è che i laicisti considerano la religione un fatto privato e per così dire marginale, come la scelta dello sport preferito: io la domenica pratico e seguo il calcio, tu il tennis, quell’altro il basket; però sul lavoro e in altri campi ( ad es. la circolazione stradale e in tribunale) “la legge è uguale per tutti”. Al contrario la sociologia ( Max Weber ) dimostra che le diverse convinzioni religiose agiscono in modo potente e peculiare sulla formazione delle personalità individuali e sul costume ( ad. es, religione induista – regime castale; religione calvinista – impegno lavorativo e professionale, senso del dovere ).
Il problema che si pone è questo: è davvero possibile costituire una zona neutra di norme morali, legislazione formale e costumi ( legge non scritta ) accettabile da tutti in presenza della convinzione che NON ESISTE UNA “LEGGE NATURALE” e che quindi ogni sistema legislativo è in qualche misura frutto di scelte arbitrarie?
A seguire: la cultura laicista riesce a costituire un modello coerente tanto da reggersi senza l’apporto di altri elementi culturali?
Un esempio: secondo Giovanni Gentile ( non credente ) era opportuno dare ai bambini una educazione religiosa perchè i miti e le figurazioni religiose ( ad es. il presepio e le “storie” del Vangelo e delle vite dei santi ) possono fungere da incubatrice, diciamo da bozzolo ad alta intensità emozionale per poi far uscire la farfalla delle convinzioni morali laicizzate attraverso la “crisi di fede” dell’adolescenza.
Togliatti con il voto favorevole all’art. 13 accettò che il Cattolicesimo facesse da “religione civile” dell’Italia sulla base della convinzione gramsciana che dalle organizzazioni cattoliche le masse popolari contadine sarebbero state trasformate psicologicamente e modernizzate nel senso cristiano-progressista e poi socialista, per approdare infine al marxismo materialista. Può il laicismo sostenuto dall’UAAR reggersi da solo come “religione” ( in senso lato) “civile”? In mancanza di una “centrale” erogatrice delle norme morali e del costume ( come è stata la CCAAR ) come fondare la validità universale e la neutralità delle norme? Ad es. l’educazione sessuale fatta in un certo modo, che presuppone la liceità di rapporti sessuali prematrimoniali, anche fra adolescenti quindicenni, si scontra con le culture che ritengono deteriore questo comportamento. Come regolarsi? Napoleone ( personalmente non credente ), attraverso il concordato con la CCAR accettò di smantellare una parte della struttura ideologico-antropologica voluta dai giacobini ) ad es. il calendario rivoluzionario per utilizzare l’apporto della cultura tradizionale ai fini dell’addomesticamento delle masse. E’ tra il divertente e l’angoscioso constatare come nel catechismo pubblicato sotto il suo controllo la disobbedienza all’Imperatore risultasse un peccato mortale che conduceva dritto dritto all’Inferno.
Scusate la lunghezza, ma l’approccio sociologico ha il suo tecnicismo.
Ti sei dimenticato di guardare agli elementi più deteriori di società rette su basi religiose: inquisizione, minori diritti ( o meglio diritti pressochè assenti ), ecc. Nella società medievale non è riuscita nemmeno a scongiurare le guerre tra stati con la stessa religione, basti pensare alla guerra dei cent’anni o all’interno degli stessi per esempio in Inghilterra la guerra delle due rose tra i Lancaster e gli York.
La superstizione non può essere la risposta positiva a nessun tipo di organizzazione sociale perche essa si regge sull’irrazionalità. Può essere solo una risposta individuale ai propri quesiti sulla vita, ma nulla più.
La bibbia o altri scritti ritenuti sacri sono anche troppo contrastanti al loro interno per dare delle indicazioni per governare i fenomeni complessi che sono presenti nelle nostre società avanzate.
Resta poi il fatto che la loro interpretazione sarebbe di esclusivo dominio del clero.
L’ipotesi di Ratzinger su un supposto diritto naturale iscritto in ogni uomo da dio è semplicemente ridicolo.
Anche se fosse mai esistito il diritto naturale sarebbe comunque finito nel 1712, l’anno di avvio della rivoluzione industriale.
@ Florenskij
concordo con te che “convinzioni religiose agiscono in modo potente e peculiare sulla formazione delle personalità individuali e sul costume ( ad. es, religione induista – regime castale; religione calvinista – impegno lavorativo e professionale, senso del dovere ).” potrebbe pero essere anche l’opposto cioè che certe società scelgono il modello religioso piu adatto a loro, i protestani erano gia cattolici ma hanno scelto un altro poi, aggiungerei che l’islam quasi ovunque ha prodotto solo, arretratezza scientifica, impoverimento culturale, e fanatismo religioso, ma pure il cattolicesimo non scherza, in tutti paesi cattolici, proprio diversamente da quelli protestanti, c’è questo rapporto cittadino autorità ridotto in rapporto suddito/sovrano, un impoverimento del senso di autocritica e del responsabilità del individuale. Quindi quale modello religioso prendiamo, il confucianesimo dato che in Cina ha prodotto una ottima coesione sociale ma nello stesso tempo ha ridotto al minimo il ruolo del individuo???
Bismarck. Come fa a pensare che non sappia della Guerra dei Cent’Anni e della Guerra delle due Rose ( con tutte le nefandezze e gli stravolgimenti della coscienza presentati da Shakespeare )? Perchè, i regimi atei o semiatei ( giacobino, sovietico, cambogiano, nordcoreano hanno trasfigurato la natura umana ? Secondo il Cristianesimo Satana avrà un certo dominio fino alla fine del mondo. Quello che mi meraviglia è 1) il chiamarsi fuori degli atei radicaleggianti di oggi dai regimi atei di sinistra del passato. Solo ai credenti devono essere rinfaccciate le malefatte dei loro predecessori? Solo loro devono chiedere perdono? Chi chiederà scusa per i kulaki lasciati morire di fame e per i Gulag? 2) la convinzione che il trionfo dell’ateismo costituirebbe l'”happy end” della storia. Una cosa è un’idea filosofica, un’altra l’insieme delle condizioni che rendono funzionante un sistema. Voi giustamente prospettate il pericolo della superstizione; io invece quello dell'”anomia” ( termine di Durkheim ), lo sfaldamento dei legami sociali a causa della mancata o insufficiente formazione del super-io. Siete sicuri che gli infanti sarebbero affascinati dagli articoli della Costituzione come dalle “favole” di Gesù, Giuseppe e Maria? Per rispondere bisognerebbe vedere gli esiti pedagogici di scuole con programma ateo-umanista-libertario, con insegnanti aderenti alla stessa ideologia, come credo quella di Summerhill. Aggiungo: è sicuro che lo sfaldamento dell’istituzione familiare, cara alla CCAR, esito più che prevedibile, anzi auspicato, delle tendenze laiciste in biopolitica, porterebbe a un miglioramento del benessere psicologico medio? Un tempo c’erano uxoricidi e delitti d’onore; oggi moltissimi casi di mariti o conviventi abbandonati che fanno stragi; così pure fra le ragazzine al posto del tipo Giulietta o Audrey Hepburn si afferma il tipo “bella sguaiatona” che non disdegnerebbe l’obolo di Papi. Spazzato via il tipo femminile dell'”angelo della casa” chi baderà agli anziani, sempre più numerosi? Le badanti, con quel che costano? Io non ho risposte pronte, ma voi forse coltivate eccessive illusioni messianiche.
Non ripeto le pezze d’appoggio della mia ipotesi, secondo cui fra le religioni abramitiche, il Cristianesimo è riuscito a formare meglio delle altre una sintesi con l’intellettualismo greco-latino, tanto da far apparire superficiale l’accusa di supersizione a 360 gradi. Quanto all’individualismo, vi sembra che l’ arte occidentale, alimentata dall’immaginario cristiano non abbia valorizzato la figura individuale? E, tanto per esemplificare, il David di Michelangelo?
ma perché un ateo non è accomunato solo dal fatto di essere ateo a quei dittatori o regimi che hai citato. E’ come se un non-tifoso del Milan compie una strage per motivi calcistici (è un esempio idiota, lo so, ma calza bene), io che non tifo quella squadra che colpe ne ho, come mi si può rinfacciare di essere suo complice morale semplicemente perché non tifo, come lui, il Milan?
L’ateismo non è un’ideologia, è una non-ideologia religiosa e la differenza è enorme: possono esserci differenze di pensiero enormi fra atei, l’unica cosa in comune è di non credere in uno o più esseri soprannaturali.
Certo, mi dirai, allora anche un cristiano, seguendo il mio ragionamento, non deve essere accusato dei crimini commessi da chi, nel passato o nel presente, commette barbarie nel nome della sua stessa religione; bè ti do ragione, infatti non applico questo metro di ragionamento. Quello che semmai critico è l’istituzione Chiesa o chi, credente, mi rinfaccia che la sua Chiesa, nel corso dei secoli, è stato faro di civiltà e bontà, quando è palese che non sia così.
no non sono convinto di questa cosa e, da quel che ho potuto leggere qua dentro, in ben pochi pensano una cosa del genere. A parer mio, una società contemporanea, per poter ben funzionare deve avere un solido fondamento laico e separare nettamente la religione dagli affari pubblici. Bada bene che questa però è solo una condizione necessaria, ma assolutamente non sufficiente, per costruire una società migliore.
Poi, ti dirò, se qualcuno è religioso, non è assolutamente un problema, basta che non prevarichi con le sue convinzione le libertà altrui.
L’hai detto tu, sono favole. Vorrei farti anche notare che ciò che viene insegnato ai bambini della bibbia sono solo i passaggi meno cruenti debitamente elducorati. Se dovessero leggere (o farsi leggere) criticamente la bibbia ne verrebbero fuori terrorizzati 😉
chi lo sa, è un’evoluzione sociale, per ora non mi sembra stiamo andando verso un peggioramento medio, anzi, l’abbandono della famiglia patriarcale non può che farci bene.
trovo orripilante la visione della donna come “angelo della casa”. Perché non potrebbe essere l’uomo a occuparsi di queste cose, o meglio entrambi i partner?
L’iniziativa dei governanti di questo Land è chiara: evitare qualsiasi “tentazione” che possa rafforzare una mentalità laica. Specie nelle giovani generazioni della scuola pubblica, dove maggiore è la spinta verso la identificazione di gruppo studentesco collettivo al di là della composizione sociale. Specie se vi sono mobilitazioni studentesche. I fatti di Tunisia, Egitto, di queste ore sono lì a dimostrarlo.
Nel caso in questione, il progetto clericale (catto-islamico-luterano) di promuovere divisioni per sesso, religione, nazionalità, è estremamente funzionale alla classe dirigente in questi tempi di rivolte sociali con studenti e operai in testa davanti al perdurare di una crisi verticale senza uscita…dividi e impera. Rimane sempre un “attrezzo” a cui ricorrere in situazioni come queste. Attenzione, però, che anche in campo ateo non si cada nel tranello settario dell’oligarchia.
Ma io non ci credo sinceramente a queste cose, si tratta solo di prendere i voti dei musulmani punto e basta.
già, e per prendere i voti devono promuovere il settarismo culturale e religioso. Comunque sia è sempre una manovra delle classi dominanti per gestire la società in piena crisi. Infatti, a chi gioverebbero quei voti sennò? e per cosa? per difendere lo status quo. Di fronte poi alla disoccupzione giovanile dilagante, soprattutto tra i giovani, si ricorre a tutto: meglio bigotti che rivoluzionari. Fronte unitario della borghesia clericale.
@ Xeanu
Permettimi di dissentire i musulmani in genere non votano proprio se non ci sono di mezzo diatribe religiose (ad esempio la concesssione di locali per le moschee a tale o tal’altra associazione), il voto infatti si fa spesso sentire a elezioni secondarie dove appunto ci si occupa più di cose pratiche, i salafiti poi invitano a non votare per candidati impuri, non credo che la sinistra abbia un piano preciso di trasformare la società in comunità religiose, è una conseguenza diretta dell’immigrazione, teniamo presente poi che il comunitarismo esiste parzialmente in Germania essendo diviso tra cattolicesimo e protestantesimo come in Olanda. Il problema delle rivolte di cui parli è che poi non hanno nessun tipo di programma unicamente il desiderio di esercitare la violenza per gridare qualcosa, ma poi è impossibile ascoltarle perché non esprimendosi direttamente con slogan sono i sociologi e gli intellettuali a trasformare a loro piacimento il motivo della rivolta.
E’ curioso che mentre ci si preoccupa di non far soffrire la gente intaccando le loro mitologie ci si infischi bellamente di quanto la si faccia soffrire con il progressivo deterioramento delle condizioni nel mondo del lavoro (ma non solo). Ad esempio, nel caso Fiat (ma non solo)… D’accordo, la Fiat non è tedesca, ma ora siamo in Europa, no? O l’appartenenza europea vale a intermittenza?
L’Europa cosa vuoi che conti abbiamo sborsato soldi per gli irlandesi e quelli continuano a mantenere le tasse basse per attirare le imprese. Si indebitano a sbafo.
Riprendo il finale dell’ultimissima, per sentire cosa pensate in proposito.
D’accordissimo nel non fermare scuola e lavoro per ogni festa religiosa.
Però allora, se si vuole uno stato davvero laico, non ha senso nemmeno far festa a Natale (a Pasqua è diverso, cade di domenica, domenica che anche se di origine cristiana è ormai un giorno convenzionale; ma già il lunedì di pasquetta, festa religiosa, non andrebbe fatto) o nelle date più tipiche del cristianesimo cattolico, che come sappiamo ha ripreso spesso feste precednti fagocizzandole o affiancandone una religiosa. Però ferragosto è vista poco religiosamente e poca gente, anzi nessuno, festeggia san Giuseppe lavoratore anzichè il primo maggio.
Per me si potrebbero inserire alcuni giorni di ferie libere (nel senso che le ferie spesso sono obbligatorie) che i religiosi e non prendono per le occasioni che preferiscono, anche se chi ad esempio fa il cameriere nelle feste lavora sempre, ma ora parliamo di altre categorie lavorative.
E mantenere insieme per tutti le feste civili.
Si facesse così, ci scommettete che ci sarebbe una reazione fortissima dei cattos nostrani, che in quanto a tradizionalismo non scherzano affatto?
mah guarda quella di spostare le ferie, che spessissimo sono in concomitanza di feste religiose cristiane, mi sembra una questione che porterà ben pochi vantaggi pratici e molti casini con i religiosi: possiamo anche chiamarle “ferie d’inverno” “di primavera” e “estive”, in sostanza non cambierebbe nulla. Così come i cattos hanno sfruttato feste preesistenti, ormai queste date sono consolidate nelle nostre abitudini e sono anche in periodi abbastanza comodi 😀
Il punto è che, secondo me, se uno Stato ha fissato delle festività, che possono essere anche di origine religiosa, queste vadano rispettate, ma non vanno fatte deroghe ad altre religioni, sennò combiniamo un pasticcio da cui non ne usciamo più, soprattutto per alcuni settori come la scuola. Pensate i genitori che impongono ai bambini di stare a casa durante le loro feste, che non coincidono con quelle statali, ne esce un casino immane, non si riescono più a svolgere programmi ecc ecc…
Sì, hai ragione, così come anche la domenica potrebbe non andare bene, chessò, ad un ebreo ortodosso che ha l’obbligo dello Shabat.
E’ un bel guazzabuglio in ogni caso, però c’è comunque il fatto che si darebbero dei vantaggi ed una suopremazia ad una religione, quella cattolica, sulle altre con tutte le conseguenze che loro potrebbero darne sul valore delle radici culturali cristiane.
Che poi loro le abbiano copiate da altre radici noi lo sappiamo, ma cambia di poco.
Insomma, io comunque ci vedo un bel problema.
Beh ma insomma batakros non si può neanche far finta che viviamo in paesi di tradizione cristiana, ora cambiare tutto l’orario festivo perché ci sono i musulmani quando altre minoranze non lo hanno mai chiesto mi sembra uno stravolgimento estremista. Cosa facciamo cambiamo pure in nomi delle città con nomi di santi? E poi il ramadan dura un mese, in quaresima non si fanno mica 40 giorni di festa. Il problema più grave comunque è la segregazione che prevedono le altre norme che poi non si facciano compiti in classe durante il ramadan è il meno. Tieni pure presente che i primi a scagliarsi se abolisci un giorno di festa non sono nemmeno i cattolici ma i sindacati.
Chiaro che è poco fattibile ed è soltanto un attimo un punto sulla situazione della laicità e che non è nemmeno il problema più importante.
Peraltro in Italia non esistono musulmani che abbiano avanzato richieste come quelle che dico io, come non è da parte di islamica che si vuole l’abolizione del crocifisso nei luoghi pubblici, abolizione per me giusta.
Però, a parer mio, bisogna fare qualcosa per erodere pian piano culturalmente questa ‘tradizione cristiana’, perchè è esattamente lo stesso argomento, quello della tradizione, con cui la CCAR rivendica i privilegi.
Io sono contro le tradizioni religiose, di qualsiasi religione, e volevo solo mostrare come il problema della laicità sia molto complesso.
Se si scivola sulla tradizione si entra in un terreno molto molto rischioso e il mio post voleva un attimo soltanto valutare questo problema, non dare indicazioni operative.
Continuaiamo a tollerare questi barbari invece di rimandarli nel deserto a mangiare sabbia !!!
In questo caso io rimanderei a casa i politici che fanno queste cose. Queste frasi estremiste non credo che aiutino la discussione.
Non abbiamo bisogno di immigrati, almeno il proletariato non ne ha bisogno, ovvio che i grandi capitalisti vorrebbero sempre più immigrati per tenere bassissimo il costo del lavoro, tantomeno abbiamo bisogno di immigrazione da paesi barbarici, misogini, portano solo dei problemi e conflitti sociali, ma questo piace ai politicanti: dividi et impera, questo è il motto, dividi il popolo in tante etnie che si scannano tra loro ed il popolo non avrà più la forza di unirsi e ribellarsi contro il regime.
Poveri bambini, fateli magnà durante il ramadan…
“Si suggerisce di separare gli studenti per sesso”
Alè, si torna indietro agli usi dell’Italia del secondo dopoguerra.
“il gruppo di lavoro che ha dato origine al dépliant comprendeva anche rappresentanti delle chiese cattolica”
Non c’è di che stupirsi, vedi prassi di cui sopra.
Ma cominciamo esagerare con questa tolernza…Mi sono ricordata di un caso in Gran Bretagna – là una mama (inglese) aveva aquistato per il suo bimbo un set di animalli della fattoria in plastica,però a casa se n’e accorta che mancava i porcellino.Quando si è lamentata,il produtttore ha risposto che…hanno deciso ritirare il porcellino dal set perchè i clienti musulmani si lamentavano che questo porcellino di plastica offendeva la loro sensibilità religiosa…
E’ questo?
http://www.independent.co.uk/news/uk/home-news/toy-pig-pulled-from-farm-set-on-religious-grounds-2135467.html
Dice che la madre si è lamentata anche perché sulla fattoria era riportato il verso del maiale, ma poi all’interno non c’era, e pensava quindi a una svista. E invece era mancante per motivi religiosi. La ditta in seguito ha dichiarato che il maiale potrà essere richiesto e inviato senza spese via posta a chi lo desidera…. e di aver deciso di non vendere piu’ il prodotto nei mercati internazionali dove puo’ creare un problema…
Si,è questo!C’e stato un altro caso,sempre in Gran Bretagna.I musulmani insistevano molto di fare la divisione dei sessi in piscina di una comune – i maschi e le femmine,secondo loro,dovevano frequentare la piscina in giorni diversi (se mi ricordo bene,le donne dovevano metere i solo costumi da bagno musulmani)separatamente – ancora per i motivi religiosi.E se non sbaglio – questo doveva valere per tutti – musulmani e non.
L’esempio della Germania dimostra in modo lampante come sia più facile fingere di essere tolleranti con l’Islam e di volerlo integrare nella nostra civiltà (cosa che qualunque persona di buon senso giudica impossibile e negativo) retrocedendo noi di millenni piuttosto che fare avanzare gli islamici. Altra cosa preoccupante è che le forze di sinistra non abbiano levato nessuna protesta, da noi solo la Lega interpreta sentimenti di indignazione contro questo andazzo di cose.