Il circolo UAAR di Roma annuncia l’organizzazione dell’undicesima Settimana AntiConcordataria, che avrà luogo tra il 12 e il 20 febbraio. Tra gli appuntamenti di spicco, il Darwin Day di martedì 15 e la tavola rotonda di giovedì 17, a cui parteciperà anche Beppino Englaro. Il programma completo è disponibile sul sito del circolo.
Il circolo UAAR di Roma
molto interessante 🙂
La “Settimana AntiConcordataria” organizzata dall’UAAR è certamente utile, se non altro per portare avanti quel tipo di contro-informazione religiosa, che qui in Italia latita. Credo, tuttavia, che l’utilità di simili iniziative siano finalizzate esclusivamente ad aprire la mente a molti italiani ignari dei privilegi miliardari concessi alla Chiesa cattolica, ma servono a ben poco fintantoché non verrà abolito l’articolo 7 della Costituzione italiana; abolizione che, per quanto ne so, è sostanzialmente impossibile.
Massimiliano, ognuno si muove con i mezzi che ha.
Le risorse dell’associazione sono in denaro ed in persone che possono partecipare alle varie attività. Il denaro è poco e tutti noi siamo volontari che prestano la loro opera quando e come possono. Riuscire a parlare anche a dieci persone è già un risultato, visto che a noi è negato l’ingresso ai mezzi d’informazione, credimi.
“fintantoché non verrà abolito l’articolo 7 della Costituzione italiana; abolizione che, per quanto ne so, è sostanzialmente impossibile.”
Purtroppo è vero. Ad ogni modo tutto si può cambiare, basta che ci sia una volontà univoca da parte del popolo italiano.
E poi la Costituzione è stata scritta nel 1946, un’epoca nella quale la società italiana era diversa.
A quei tempi, specie nei paesini, il prete era una specie di punto di riferimento del villaggio e svolgeva anche una funzione importante.
Ma oggi, nell’era di internet e di facebook, la Chiesa appare come una istituzione anacronistica che succhia un mare disoldi allo Stato italiano. e questi soldi dovrebbero servire per dare lavoro ai giovani ed aumentare le pensioni.
Lla Chiesa dovrebbe essere mantenuta dai soli cattolici.
Il fatto che una persona è atea, islamica o buddista e deve versare i soldi ad una istituzione a cui non interessa, è una vera ingiustizia.
Era di Facebook? L’era del cazzeggio?
“servono a ben poco fintantoché non verrà abolito l’articolo 7 della Costituzione”
queste iniziative sono per sensibilizzare e denunciare proprio l’assurdità del Concordato, ossia l’art. 7 Cost.
“abolizione che, per quanto ne so, è sostanzialmente impossibile.”
un passo alla volta ci si arriverà
Ora si stanno nuovamente avvicinando le elezioni.
C’è forse un partito che nel suo programma prevede l’abolizione del concordato?
Se esiste lo voto di sicuro.
Se esiste lo voto di sicuro.
Se il tuo voto si basa solo su quello, risparmiati la fatica di andare a votare.
che io sappia, i Radicali da sempre sono per l’abolizione del Concordato
Mi pare che i Radicali e Rifondazione Comunista siano contro il concordato, se e dove si presentano con candidati propri
Democrazia atea. Buon voto.
Non dimentichiamoci che se le percentuali di altre realtà confessionali (ma anche atee) dovessero aumentare (ed è quello che stanno facendo), prima o poi bisognerà ritoccare inevitabilmente quell’articolo, perché è in contrasto proprio con la libertà religiosa, visto che non è altro che un privilegio esclusivo per la Chiesa cattolica.
I tempi stanno maturando.
febbraio 2011, sarà un mese memorabile, tanti appuntamenti laici su più fronti, il giorno per la Libertà di scelta (cotrariamente alla giornata degli stati vegetativi), il Darwind day, la settimana anticoncordataria, manifestazioni del “Io dico basta” delle donne contro la cultura del bunga bunga, e altre ancora da far venire l’orticaria ai politici vaticaliani e al vaticano.
Fra l’altro ho sentito che hanno riammesso il referendum di Di Pietro sul legittimo impedimento.
Molto deve ancora cambiare in Italia, dico solo che non si è mai fermato il cabiamento nonostante le forze clerico-fasciste remassero contro il cambiamento. Sono ottimista.