Lettera UAAR sulla festività del 17 marzo

Gent. ma dott.sa
Emma Marcegaglia
Presidente di Confindustria

On. le ministro Mariastella Gelmini
Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca

On. le ministro Roberto Calderoli
Ministro per la Semplificazione Normativa

On. le ministro Umberto Bossi
Ministro delle Riforme per il Federalismo

Roma, 10 febbraio 2011

Oggetto: festività civili e religiose

Abbiamo avuto modo di leggere della vostra contrarietà alla festività del 17 marzo, giorno dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Non vogliamo entrare nel merito dell’opportunità economica di avere un giorno in più o in meno di festività: non spetta a noi fare tali valutazioni. Ma ci preme evidenziarvi che non abbiamo riscontrato analoga premura da parte vostra per le festività religiose riconosciute dallo Stato. Sono numerose (l’Epifania, il Lunedì dell’Angelo, Ognissanti, l’Immacolata Concezione, Natale, Santo Stefano), e ad esse va aggiunta quella del santo patrono: una tradizione campanilistica che molto spesso crea problemi organizzativi alle aziende sovracomunali, e in cui sono sovente festeggiati personaggi controversi.
A differenza del 17 marzo, che è una festività una tantum, esse ricorrono ogni anno: e, soprattutto, sono giorni di festa soltanto per una parte della popolazione, quella cattolica – in alcuni casi anche per quella cristiana non cattolica. Ma sono comunque feste in cui non può riconoscersi l’intera popolazione, bensì soltanto una parte di essa. Diverso è il caso di festività quali Capodanno, Ferragosto, ma soprattutto la Liberazione, la Festa dei Lavoratori, la Festa della Repubblica: costituiscono momenti in cui tutta la popolazione può riconoscersi, perché fanno riferimento a eventi fondanti la nostra stessa Costituzione.
Vista l’attenzione da voi mostrata al tema, siamo pertanto a chiedervi un intervento affinché il calendario delle festività riconosciute dallo Stato sia, progressivamente, sempre più improntato a valori che uniscono tutti i cittadini, e realmente rappresentativo sia del pluralismo che contraddistingue il nostro paese, sia del principio di laicità che innerva il nostro Stato.

Cordiali saluti
Raffaele Carcano, segretario UAAR

85 commenti

POPPER

ottima lettera caro Segretario, speriamo che la laggano con attenzione, ma…..conoscendoli…..beh, stiamo a vedere.

demos

Per la Marcegaglia passi, ma per i 3 ministri forse era meglio un disegnino

Roberto Grendene

tra tutte, il santo patrono e’ la festa piu’ assurda
da genitore, mi trovo i figli a casa da scuola per San Martino di Tours (diventato cristiano divenne persecutore degli altri culti), da lavoratore sono a casa per San Petronio.

Nella ditta in cui lavoro interagiamo con clienti e corrispondeni in ogni parte d’Italia: capita spesso che ci sia il buio, perche’ nella città sede dell’interlocutore si festeggia (chi lo festeggia???) il locale santo patrono.

E questi si lamentano per una giornata di festa nazionale per l’Unità d’Italia.
E’ una barzelletta.

paolo

e allora perchè non chiedi al tuo datore di lavoro di lasciarti in ufficio per la festa del patrono così qualcuno potrà interagire con il resto d’Italia….. anzi già che ti trovi chiedi di poter lavorare anche Natale e festività connesse….. e anche Pasqua (che il Sig. Carcano ha dimenticato di affiancare alle feste religiose)….. scommetto che siete i primi a organizzarvi per poter finalmente staccare dal lavoro durante le terribili feste religiose…..

Congo

Questa provocazione è proprio puerile…
In pratica stai chiedendo a chi non crede di fare meno ferie di chi crede? E a quale titolo?

Kaworu

guarda che io sarei felicissima di trovare un lavoro che mi consente di fare le ferie quando gli altri lavorano e viceversa lavorare quando la massa si sposta 😉

tra l’altro, genio del male, ci sono un sacco di professioni che non conoscono interruzioni per le feste.

o forse se stai male a natale ti scaricano in un fosso perchè l’ospedale è chiuso?

bradipo

tra i tentativi di affermazione dell’importanza di una religione, quelli esternati da paolo sono veramente di livello newbie, probabilmente farebbero ridere anche il più convinto teologo… magari è solo un troll di livello basso, per far fare exp ai novellini.

O qualcuno pensa veramente che non si troverebbe lo stesso qualche motivo per festeggiare, non connesso a celebrazioni cattoliche? Direi che i barbari e peccaminosi pagani ci hanno già insegnato tutto in materia…

E lasciamo stare complessi discorsi di allocazione dinamica dei giorni di festa, invocato da Kaworu (ideologica e demagogica come sempre 😆 ), che estremizzato porterebbe all’ impensabile funzionamento 24/7 di ogni servizio da tutti giustamente paventato (pronto soccorso a parte eh)… viva la staticità!

E poi, mica vorremmo relativizzare il sabato, che per qualcuno è invece domenica!?

luca t.

Io sono solo un simpatizzante dell’UAAR, ma mi azzarderei a dire che gli interventi dei credenti in generale, e dei filo-cattolici in particolare, possono certamente contribuire alla discussione, mentre le espressioni di disprezzo gratuito per chi rivendica il dovere di laicità di uno Stato civile sono solo un’azione di disturbo che rischia di screditare l’intera categoria dei fideisti.

bradipo

cioè, secondo te dire: “gné gné gné, perché non lavorate in un giorno feriale da noi concesso” è un contributo alla discussione, ed evidenziare quanto questo sia insensato e puerile è “screditare l’intera categoria dei fideisti”?

spero per i fideisti che non siano ridotti a quanto dici, perché altrimenti si screditerebbero da soli.

Roberto Grendene

gli ho chiesto di andare a lavorare il 4 ottobre e stare a casa con i miei figli l’11 novembre

nulla da fare, il 4 ottobre chiude la ditta, e mi devo prendere un giorno di ferie per il patrono del comune in cui c’e’ la scuola dei miei figli

una pagliacciata

vecchio laico

@ Signor Paolo

“”” e anche Pasqua (che il Sig. Carcano ha dimenticato di affiancare alle feste religiose)….”””

Senza voler minimamente entrare in polemica con Lei, che di cose religiose, sante e sacre se ne intende, volevo farLe notare che la Santa Pasqua cade sempre solamente di domenica.

davide

Giusto per sprecare bit…ma magari lavorare a natale…sai che sogno il raccordo anulare vuoto di mattina…a lavoro con 10 minuti
e invece devo stare a casa per forza, se accendo la tv devo sorbirmi un tedesco che racconta frottole. e tutti per strada mi fanno gli auguri sbagliando il giorno di nascita…sono nato a giugno non il 25 dicembre

Painkiller

Quest’anno ho lavorato all’immacolata, a san’t ambrogio, la vigilia di natale, l’epifania, ecc… nessun problema da parte mia, non sono credente e lavorando con paesi come Russia, Kazakhstan, Turchia, Iran, ecc mi è tornato estremamente comodo e lucrativo.
Le ferie me le prendo in altri periodi. Perchè posso farlo? Perchè il propietario della azienda dove lavoro è ateo.
La cosa amaramente è che quando ho preso 2 giorni di ferie a gennaio (il 24 ed il 25) i colleghi cattolici (che erano stati a casa all’imacolata, a sant’ambrogio, 1 settimana a natale, al ponte dell’epifania) hanno avuto da ridire che non era giusto che io me ne stessi a casa quanto tutti lavorano!!!!!!!
Io e un’altra persona abbiamo portato da soli avanti il lavoro di TUTTI quando loro erano a casa e hanno il coraggio di lamentarsi perchè ho preso 2 giorni di ferie. Della serie mi fanno como i colleghi atei per festeggiare le mie superstizioni, ma se poi osano farsi le ferie per i fatti loro apriti cielo.

Aspetta poi che gli dica che quest’anno no si chiuderà ad agosto quindi dovranno fare le ferie scaglionate e senza sovrapporsi….. come minimo tenteranno il linciaggio.

Sandra C.

Leggono ma non capiscono cio che c’è scritto… e poi danno fiato alla bocca.E’ l’unica spiegazione che sono riuscita a trovare leggendo Paolo

Chiericoperduto

Certo Paolo, mi starebbe benissimo andare a lavorare a Natale, S. Stefano, Capodanno, Epifania, e godermi gli equivalenti giorni di ferie quando mi pare a me, magari a primavera o d’estate così me le faccio al caldo. E perchè no il XX settembre?

antoniadess

ottima idea, andrebbe amplificata; aggiungerei anche una proposta di scambio: confermare questa festa civile e sopprimerne una religiosa: i devoti possono andare comunque a messa, se non la mattitina, a quella serale, poi dio e i santi sono onnipresenti, le preghiere le ascoltano sempre 🙂

Enrico

Ricordo che il 1 Gennaio non è una festa civile ma la solennità di Maria Santissima Madre di Dio.

Io ero Sai

Maddò! Che centra la tua vergine violentata da dio?
Ogni festa cristiana ha usurpato il posto di una festa pagana che esisteva da prima.
Il 1 Gennaio si festeggia l’inizio di un nuovo anno.

bradipo

guarda che ha ragione Enrico. Lo sanno tutti che la Terra non ha mai compiuto un giro intorno al Sole prima che i cattolici le dessero il via 😆

Ffrank

“il 1 Gennaio non è una festa civile ma la solennità di m….”
Se chiedete in giro questa cosa non lo sa NUSSUNO.. (si intende fuori dal giro di beghine e gonnelloni..) e questo la dice lunga sulla VERA origine di questa festa

Painkiller

Beh I quel periodo, solo in ambito romano, cadevano sol invictus, saturnalia, capodanno ecc…..

Eresiarca

@Painkiller

…senza contare, nel mondo germanico, Jòl (o Yule)…

Tra l’altro lo stesso termine “natale” deriva proprio dall’espressione “Dies Natalis Solis Invicti” con cui da Aureliano in poi si definì la festività del 25 dicembre, peccato solo che il culto del Sole istituito da quell’Imperatore non poté arginare il cristianesimo…

Poi vabbè potrei continuare, ma limitandomi ad un solo esempio cito l’antica festività di Beltane (osservata anche dai Neo-Pagani), in cui si festeggia l’antica dea della fertilità di nome Eostre in antico germanico (vedi il termine inglese per pasqua: easter), Estia in greco e Vesta in Latino, cui si sovrappose la festa cristiana della resurrezione di cristo (come della Natura a Primavera), la pasqua…

…insomma i cattolici sono pagani di infima qualità mascherati da “monoteisti che odiano i pagani”…quanto di peggio si possa immaginare!

Perché sono andate così le cose nel IV secolo? Potessimo ottenere un’altra chance!

peppe

vero… e il 1° di gennaio si festeggiava fino al 1900 anche il santo prepuzio (ovvero, un pezzetto di pi se llo del cristo loro signore)… finchè poi, colti anche i preti evidentemente dal senso del ridicolo, hanno abolito questa festività del ca . . o e disposto la scomunica per chiunque ne parlasse.

MicheleB.

@ R. Carcano
Se non avete scritto anche a media “in grado” di pubblicarla, la lettera è caduta totalmente nel vuoto. Sono sicuro che l’associazione certe cose le sappia ed abbia provveduto acchè queste parole girassero anche al di fuori dei cestini per le cartacce dei vari ministeri.

Massimiliano

@ tutti

Se i media non vorranno diffondere la lettera di Raffaele, cerchiamo di darci noi una mossa diffondendola cliccando su “Share this-Condividi”. Io l’ho già fatto su Facebook.

mario

una volta tanto non sono d’accordo col mio Segretario.
Non c’e’ nulla da festeggiare, meno del santo patrono!

Sledge

W il 150°…..ma nel privato. Non tutti sono d’ accordo con l’ unità di Italia, quindi per vera laicità tale festa e il tricolore vanno festeggiati in privato.

Stefano Grassino

Ma statte zitto, che in un paese civile come l’Inghilterra ti avrebbero fatto fare un tuffo nel Tamigi e sarebbe stata la regina a darti la spinta.

Io ero Sai

“quindi per vera laicità tale festa e il tricolore vanno festeggiati in privato.”
SLEDGE questa concezione di laicità appartiene solo a te.

giulio

@ sledge
Non tutti sono d’accordo anche col 25-4, ci sono i neofascisti che lo contestano.
Con questo modo di ragionare non si può festeggiare proprio nulla.

mistergrey

Forse tu sei ironico, ma……

Dovremmo tutti sapere che il risorgimento è cosa ben diversa dalla cartolina oleografica che ci presentavano alle elementari. Ovvio che la chiesa tiri acqua al proprio mulino, soprattutto nel quadro della generalizzata offensiva reazionaria e revisionista che ha investito l’intero occidente.
In realtà una critica di sinistra del processo unitario esiste da molto tempo, quando ancora della canea padana non vi era traccia.

“Lo stato italiano era una feroce dittatura che ha messo a ferro e a fuoco l’Italia meridionale e le isole crocifiggendo, squartando, seppellendo vivi i contadini poveri che gli scrittori sardi tentarono di infamare con il marchio di briganti.”

Chi l’ ha scritto? Forse un vescovo legittimista? No, l’ha scritto Antonio Gramsci.

Ma lo sapevate che nel 1868 il governo sabaudo voleva deportare i numerosi prigionieri politici in Patagonia, dico in Patagonia? Per fortuna le autorità argentine non erano d’accordo e quindi non se ne fece niente (ancora non esisteva la P2).

Per quanto paradossale la cosa possa sembrare, l’antidiluviano e agonizzante stato pontificio, con il suo disinvolto ricorso alla ghigliottina, era pur sempre meno sanguinario e corrotto di quello sabaudo. Non parliamo poi di quello borbonico, modello di mitezza rispetto alla brutalità piemontese(intendiamoci,non che io sia un revisionista borbonico; il regno delle due Sicilie è stato condannato dalla storia a causa della sua sostanziale arretratezza)!

Ho letto in un altro thread la seguente dichiarazione

“Per certe cose che scrive, il Card. Tal dei tali di turno, dovrebbe essere denunciato!
Prosegue l’opera di revisionismo della Chiesa, sul risorgimento e su alcuni loro “piccoli errori” e dimenticanze dello scorso secolo…Che schifo”

Dunque , secondo un simpatizzante dell’Uaar, chi esprime posizioni critiche sul “glorioso” risorgimento dovrebbe essere denunciato. Una posizione davvero “liberale”. Me ne rallegro.

Qualche anno fa, chi faceva ricerche sull’uso dei gas in Abissinia da parte dell’esercito fascista
riceveva inizialmente delle denunce dai nostalgici e dalla casta militare.

Nello specifico:

Proclamare la festa e dopo fare marcia indietro per compiacere marmaglia padana e padronato mi sembra una buffonata degna dell’attuale assetto politico. Ma questo è un altro discorso.

Sledge

Come vedete non a tutti l’ unità di Italia fa piacere, qualcuno dissente, e qualcun’ altro può non riconoscersi nei simboli di questa nazione. La vera laicità è togliere tutti i simboli, i motti, le foto, ecc. …..relegando ogni credo e fede alla sfera privata. Bisogna relegare alla sfera privata , magari di una bella camera bianca imbottita, personaggi come stafano grassino….visto quello che scrive 🙁

bradipo

beh, almeno nella tua di camera imbottita hanno lasciato monitor e tastiera… ne facciamo un simbolo?

Roberto Grendene

le aule scolastica dei miei figli non hanno affatto pareti bianche

sono tutte piene di ricerche, lavoretti, materiale didattico, cartine, disegni

il vuoto attorno lo creerebbe proprio la presenza di simboli religiosi o ideologici: crocifissi o simboli di partito sono da evitare nei luoghi istituzionali.

mistergrey

A parte la faccenda della camera imbottita , sono sostanzialmente d’accordo.

Dovremmo farla finita con codesti feticci.

Al massimo una bella bandiera iridata o qualche altro simbolo che alluda ai cinque
continenti, ma anch’essi con parsimonia.

El Topo

Una persona con la tua apertura mentale starebbe benissimo in Iran, se parti adesso salti anche la festa di Marzo.

stefano

francamente, e non me ne vogliano i gentili frequentatori del blog, io non mi sento italiano quindi non sento nessun bisogno di una festa che celebra un’unità solo di nome; di fatto l’italia rimane divisa in 3 macroregioni (nord centro e sud) divise economicamente socialmente e culturalmente da un divario enorme.
la mia è una opinione come tante, non me ne vogliate, ma tutti quei ragazzi spesso meno che ventenni morti durante il risorgimento si sono fatti prendere in giro o come si direbbe oggi gli hanno venduto un’ideale illusorio per il quale questi poveretti in buona fede si sono fatti spesso ammazzare solo per una questione geopolitica di cui loro erano in buon parte inconsapevoli pedine umane sacrifiçate sullo scacchiere politico dalle grandi potenze di quel tempo (Inghilterra e Francia in primis).

Viet

La Liberazione secondo me non è un giorno di festa nazionale…festeggiare gli americani è un atto vile verso l’Europa stessa.

stefano

di regola ho sempre pensato al 25/04 come ad una commemorazione della lotta partigiana, degli Usa non mi importa granchè…

bradipo

se anche l’America fosse la feccia che dici, non potrei comunque negare l’apprezzamento per essere stato liberato da una feccia maggiore… difatti non si celebra l’America in sé, ma la liberazione, che poi sia avvenuta per merito loro è un altro paio di maniche, e comunque ne va preso atto.

daigoro

la “liberazione” se non altro può essere intesa come la fine della guerra, penso che fosse questo che massimamente avessero festeggiato gli italiani.

oggi dopo oltre 65 anni mi domando quanto tempo debba ancora passare affinche gli italiani riescano a cancellare le colpe del passato e a liberarsi dall’occupazione militare americana.

giulio

@ viet
primo, il 25/4 non celebra gli USA ma l’insurrezione partigiana di Milano contro i nazisti
secondo, meglio gli USA del nazifascismo (ci vuol poco)

luca t.

Mi sembra un comunicato molto apprezzabile.

Se almeno si giungesse ad “affiancare”, negli stessi giorni delle festività religiose, una festività civile, ossia davvero “pubblica” e condivisibile dalla generalità di tutti cittadini, si salverebbe almeno la faccia di uno Stato che si dichiara non confessionale.

Basterebbe, per esempio, che al 25 dicembre, si affiancasse, alla festività religiosa della Natività di Cristo, la “Festa tradizionale del Natale” (accantonando il problema se il “Natale” sia del supposto Cristo, o del supposto Mitra, o del Sole, o dei profitti dei commercianti).

Ma si sa che la CCAR ha posto allo Stato italiano ed alla sua classe politica il veto assoluto a qualsiasi sovrapposizione di festività civili a festività religiose, per mantenere un regime di manifeta negazione del principio di laicità dello Stato.

Roberto Grendene

di fatto e’ già così: il natale e’ una festa per mangiare assieme alla propria famiglia o con i proprio amici, far regali ai propri cari

cosi’ come la religione cattolica si e’ appropriata di feste pagane preesistenti, la secolarizzazione toglie quella maschera imposta e ritorna a feste quali modi di festeggiare cose esclusivamente umane

bradipo

scherzi a parte e paganità varie… penso davvero che fenomeni come solstizi, equinozi, giri intorno al sole etc. vadano davvero apprezzati (ed eventualmente festeggiati) per quello che sono che non per qualsivoglia maschera o copyright divino gli si voglia apporre o (più spesso) imporre.

Ffrank

“a religione cattolica si e’ appropriata di feste pagane” ed ha pure tentato di toglierci il belissimo albero con le sue decorazioni a vataggio del loro infantile e detestabile diorama.

StefanoM

Ottima lettera e dal chiaro contenuto.

Purtroppo visti i destinatari, forse sarebbe stato più utile spedirla a una piastra di petri con cellule cerebrali di ratto necrotiche.

Leonardo

Ferragosto ????
A quale evento fondante della Costituzione si ispira ?

Ale

Il ferragosto era una festività pagana nata per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli. Il cattolicesimo in seguito se ne è impadronito dedicandola all’assunzione di maria

statolaico

La contrarietà dei festeggiamenti proprio per la ricorrenza dell’unità nazionale non è casuale, è un chiaro segnale della lega al potere. Saluti.

Batrakos

Non amo più di tanto la retorica patriottica, ma credo che, nonostante i suoi limiti (sostanzialmente la piemontizzazione/sabaudizzazione forzata e in brevi periodi della penisola) l’Unità sia stata un miglioramento e un atto fondativo (che ha permesso comunque l’unità linguistica, la scuola e la sanità con un’unica regola, fino a poco fa) della modernità.
Quindi rientra, soprattutto nel centocinquantesimo, tra le feste civili. Non importa se c’è chi non la sente sua: per ogni festività religiosa o civile c’è una parte che non la sente sua.

Vedendo chi si oppone: la Marcegaglia segue la sua politica di austerity per i lavoratori (ben meno per i grandi capitalisti), Bossi e Calderoli che sono leghisti e la loro avversione all’Unità ritorna, la Gelmini che è un’utile i d i o t a e che taglia tutto meno i privilegi ai prof. di religione…di che stupirsi?

MicheleB.

Nel Governo, comunque, ci sono ministri (ad es. La Russa) che puntano a dare la massima importanza a questa celebrazione. Che lo facciano per patriottismo retorico o per nazionalismo, hanno comunque dalla loro l’esistenza di un dovere marale istituzionale verso il “culto” della patria e la difesa dell’unità nazionale.
Contro hanno la Lega Nord. Vedremo, questa volta, chi vorrà accontentare Sua Emittenza Onnipotente; anche ricordando che si tratta di ex AN che hanno scelto di restare dopo la secessione finiana.

crebs

Io non ho alcun dubbio su quale sarà la decisione finale del governo; al di la dei contorsionismi verbali che saranno utilizzati, il sostegno della Lega ladrona è troppo importante, specialmente in questo momento, per l’inquilino di (H)Ar(d)core.
I ministri ex AN come La Russa dovranno ingoiare il rospo: il loro sostegno al governo non può essere a rischio, non saprebbero dove poter andare e a chi altro leccare il …

Batrakos

Per me la festa si farà.
La Lega, come fa sempre, al momento giusto limiterà le sue tentazioni autonomiste (anche perchè ciò che a lei interessa realmente è il cosiddetto federalismo fiscale) sottolineando magari l’importanza del Nord nell’Unità, come fece diversi anni fa Bossi per la Resistenza, e Larussa potrà fare sfoggio di patriottismo.
E tutti felici e contenti e gabbati.

Otzi

Condivido il contenuto delle lettera del nostro segretario e l’invio ai destinatari.

neverclean

Mi sembra buona l’idea contenuta in questa lettera. Dovremmo riprenderla e farne un elemento della ns iniziativa. L’idea potrebbe essere quella di recuperare la ns tradizione anticlericale del risorgimento
(ad es. 20 Settembre, 17 Marzo) e proporre di sostituire stabilmente queste date a feste clericali assurde come: 8 Dicembre, 1 Novembre. Non andrei a toccare il 15 Agosto, e il patrono, mentre invece farei un pensierino sul Lunedi’ di Pasqua. Si potrebbe proporre anche di fare una settimana di festa a scuola fra il 25 Aprile e il 1 Maggio, anziche’ quella di Pasqua.

giulio

Non mi piacerebbe lavorare a Natale, essendo stato educato al cattolicesimo sono troppo abituato a passare il Natale in famiglia. Ho ricordi bellissimi dei natali di quando ero bambino. Idem per Capodanno.

crebs

Quando è andata in calabria per poter prendere l’abilitazione, prima di dargliela hanno controllato che sapesse leggere.
Ma sai, lì gli esami non sempre sono accurati.

giulio

Secondo me abolire in toto le festività religiose non è augurabile perchè alcune sono profondamente radicate nella nostra cultura.
Si potrebbe dare una sforbiciata lasciando Natale, Pasqua, Capodanno e domenica festiva, e le altre sostituirle con feste civili.

MicheleB.

Capodanno non è una festa religiosa: tutti i popoli festeggiano il cambio dell’anno e talvolta le festività si prolungano per giorni. E’ la più iportante festa di rinnovamente dei cicli vitali.
Che poi porti il nome di un santo non è gran cosa: anche il I Maggio è San Beppe.

giulio

Non direi, il nostro calendario è un calendario cattolico (calendario gregoriano) per cui il 1° gennaio è tale proprio perchè lo ha deciso la CCAR.

Sledge

LAICITA’ VERA , INTEGRALE o OBIETTIVA ….. CHI NE HA IL CORAGGIO ????
Nessuno ha il coraggio di applicarla veramente fino in fondo. Possiamo anche non festeggiare il 150° (l’ Italia è unita solo se veramente laica e rispettosa) perchè NON c’è uno che applichi la laicità fino al profondo di tale termine.

bradipo

visto? hai trovato un posto senza estremisti e integralisti…. e te ne lamenti?

ANCIA LIBERA

le feste religiose dovrebbe essere eliminate e/o tutt’al più se uno vuole fare festa il giorno dell’immacolata concezione (sic) , ecc. paghi di tasca sua in questo modo vedremo quanti credenti ci sono !!

Sledge

Esatto, sono perfettamente d’ accordo: tutte le feste, religiose, civili e di paese devono essere festeggiate a proprie spese oppure relegate alle sfera privata (fuori orario di lavoro). W LA VERA LAICITA’.

ΔΙΩRAMA

Cominciamo dalle domeniche. Tutti i giorni lavorativi, si lavori 7g/7g e 24h/24h? Alt: la domenica non è festa mia.

mistergrey

Eh no! Ma tu chi sei , il cumenda Brambilla?

Oppure ti piace scherzare.

No, facciamo così invece: trasformiamo tutte le feste religiose in feste civili.
D’altra parte i preti hanno messo il cappello sulle feste pagane; pertanto si dovrebbe fare lo stesso con loro.

Inoltre riduciamo una buona volta la settimana lavorativa (non più di 25 ore per gli operai, e in una società basata sull’automazione è pure troppo).

Inoltre manteniamo le feste che celebrano la nascita del movimento operaio e la liberazione dal nazifascismo.
Olè

tonii

ottima lettera!
(magari bisognava mandarla anche a quei due sindacati gialli confederali che sono al servizio della marcegaglia)

ATEONONTROPPO

Oibò, tutti gli atei sono improvvisamente patrioti dell’Italia unita ?
Non credo proprio
Siamo di nuovo davanti alla solita deriva politico/ideologica della UAAR che rappresenta gli atei di sinistra ma non ha il coraggio di dirlo apertamente.

Saluti

PS La lettera andrebbe indirizzata anche Luis Durnwalder a Bolzano

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