Accademia di Verona, inaugurazione con messa

Lettera aperta a Stefano Pachera, Presidente dell’Accademia Gian Bettino Cignaroli di Verona
Egregio Presidente,
un nostro socio, non so se docente o allievo dell’Accademia, ci ha segnalato che venerdì 18 febbraio ci sarà l’inaugurazione dell’anno accademico 2010/2011 dell’Istituto da Lei presieduto.
Il circolo UAAR di Verona, pur non invitato, coglie l’occasione per formulare i migliori auguri all’Accademia, pluricentenaria istituzione culturale che fa onore alla nostra città.
Anzi, noi credevamo che l’Accademia fosse patrimonio di tutta la città, senza alcuna discriminazione di carattere religioso. Nello Statuto non si legge che l’Istituzione abbia una qualche finalità religiosa o che i suoi docenti ed allievi debbano appartenere a questa o a quella confessione religiosa.
Ci ha meravigliato, perciò, che l’invito che Ella ha diramato per l’inaugurazione contenga in apertura del programma: “Ore 9,30, Santa Messa, celebrata da S.E. Mons. Andrea Veggio presso la chiesa delle Stimate”.
Certamente, nessuno degli invitati è costretto a partecipare al rito della confessione religiosa alla quale Ella appartiene. Certamente, ognuno è libero se partecipare o meno. E’ altrettanto certo che ognuno avrebbe potuto partecipare a questo rito della chiesa cattolica anche se non c’era il Suo invito.
Che senso ha, allora, iniziare il programma dell’inaugurazione con la celebrazione della messa cattolica? A nostro avviso, ha soltanto un senso “politico”. Quando ci saranno le elezioni, qualcuno si ricorderà. Se non andiamo errati, Ella, alle elezioni regionali dello scorso anno, era a capo di una lista di candidati che si autodefiniva “cristiana”.
Mi piace ricordarLe che proprio il giorno prima, il 17 febbraio, cade l’anniversario dell’uccisione di Giordano Bruno da parte della chiesa cattolica perché diversamente credente. La libertà di pensiero e dell’arte dovrebbe essere un valore che ci accomuna tutti.
Cordiali saluti
Silvio Manzati, Coordinatore del circolo UAAR di Verona

14 commenti

elena

Capisco la political correctness, ma “diversamente credente” non si può proprio sentire ;(
Giordano Bruno fu processato, condannato, torturato e bruciato come eretico.

elena

è un po’ come quando si dice “non udente” per paura che dire “sordo” sia offensivo o denoti scarsa sensibilità, ecco. Quando la Chiesa mandò a morte Giordano Bruno di certo non si appigliò a tali sottigliezze.

Per tornare al tema della notizia, concordo: l’inaugurazione è una cosa, la messa un’altra… il presidente dell’accademia ha risposto? che dice?

Mario 47

Per esempio, il figio di Umberto Bossi non può essere definito un idiota: è diversamente intelligente; Ruby, invece, è diversamente casta.

Meglio i tempi di Pietro Aretino che diceva: diciamo pane al pane e c.zzo al c.zzo (prontamente diversificato in “vino al vino” per i diversamente vecchi).

mario

ateo3

In effetti quell’espressione è particolarmente infelice.
io mi definisco “diversamente credente” quando produco bestemmioni superiori al 6 °B

MicheleB.

Io preferisco la perifrasi complesse; ad esmpio: Umberto Bossi è l’anello di congiunzione tra le scimmie catarrine e gli elettori di suo padre, Ruby è il plastico vivente dell’adeguamento della Salerno – Reggio Calabria, Bruno ha visto andare in fumo i suoi propositi di riforma aziendale.

Cristian

Purtroppo l’accademia è vincolata nel farlo. Quando nel 19° secolo venne donata la sede venne messa una clausola nell’atto per cui l’accedemia si impegnava una volta l’anno a far fare una messa in nome e memoria del donatario pena la perdita della sede…

quindi una volta tanto hanno fatto una cosa corretta

Christian

E’ successo la stessa cosa con l’Università di Firenze, dopo l’intervento del circolo UAAR della città il rettore si è scusato e ha detto che non manderà più inviti del genere agli studenti e ai dipendenti

Cristian

non puo’ accadere a verona, salvo non vogliano rischiare di perdere la sede… sono vincolati dall’atto di donazione…

Silvio

L’atto di donazione imporrà di far dire la messa una volta all’anno, ma non che sia inserita nel programma di inaugurazione dell’anno accademico.

Cristian

bisogna vedere le specifiche, purtroppo non ho in mano l’atto vero e proprio

Silvio

Dubito che durante la seconda guerra mondiale ci siano state inaugurazioni dell’anno accademico e la sede non è stata persa.

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