Martin Bormann jr. accusato di abusi sessuali

Martin Bormann jr., il figlio maggiore dell’eminenza grigia del nazismo e segretario personale di Adolf Hitler, ha impiegato decenni per tentare di espiare i peccati di suo padre, servendo come sacerdote e missionario cattolico e tenendo conferenze in Germania, Austria e Israele sugli orrori dell’Olocausto. La sua reputazione di quasi santità è ora minacciata dall’accusa di violenza e abusi sessuali rivoltagli da un suo ex allievo del prestigioso collegio “Monastero del cuore di Gesù” di Salisburgo. È quanto riportato da Aol News.
L’uomo, Victor M. oggi 63-enne, ha dichiarato alla rivista austriaca Profil che quando aveva appena 12 anni è stato ripetutamente violentato da Bormann Jr., allora sacerdote di 30 anni. Secondo altri testimoni, diversi alunni dello stesso collegio avrebbero subito violenze fisiche da parte del sacerdote e altri insegnati le avrebbero esercitate.
Martin Bormann jr., educato in un’accademia del partito nazista in Baviera dall’età di 10 fino alla fine della guerra, cominciò a sospettare degli orrori del nazismo quando, in visita nella casa di Heinrich Himmler, vide edizioni del Mein Kampf scritte su pergamena di pelle umana e un tavolo costruito in parte con ossa umane. In seguito al processo di Norimberga si rese definitivamente conto del ruolo giocato da suo padre nell’olocausto. Per questo abbandonò la fede luterana per abbracciare quella cattolica. Fu esonerato dal sacerdozio dopo un grave incidente d’auto nel 1969 e tre anni dopo si sposò con la suora che lo aveva accudito in ospedale.
Bormann Jr., intervistato dalla rivista Profil in una località segreta in Germania, ha dichiarato che non riusciva a ricordare gli episodi dei presunti abusi.

Daniele Stefanini

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11 commenti

Paul Manoni

Non riesce a ricordare!? 😯
Minacciate di fare una copia della bibbia con la pelle del suo c**o, vedrete come gli torna la memoria!! 👿

nightshade90

“In seguito al processo di Norimberga si rese definitivamente conto del ruolo giocato da suo padre nell’olocausto. Per questo abbandonò la fede luterana per abbracciare quella cattolica”

un po’ come dire: “tizio dopo aver visto i soprusi fatti dalle squadre fasciste di mussulini ha abbandonato il fascismo per entrare nelle SS naziste”

non mi risulta che i luterani siano stati più antisemiti dei cattolici. nè che abbiano dato ai nazisti un appoggio maggiore di quello dato dalla chiesa cattolica.

avrei capito a passare ai testimoni di geova, ai mormoni, ai buddisti, ecc, insomma ad una qualsiasi confessione che non abbia dato dichiaratamente il suo appoggio ai nazisti, ma alla chiesa cattolica…..quella che regalava i passaporti vaticani ai gerarchi nazisti per impedire che fossero processati!

giulio

Durante il nazismo i luterani tedeschi furono più antisemiti dei cattolici. Ad esempio i luterani rinnegarono la dottrina della salvezza degli ebrei attraverso il battesimo ed espulsero gli ebrei convertiti; la Chiesa Cattolica tedesca non lo fece, mantenendosi fedele al vecchio antigiudaismo. Con questo non nego che per molti versi anche le gerarchie cattoliche tedesche furono complici del regime.

nightshade90

eppure anche alcuni fedelissimi cattolici hanno partecipato a massacri senza ricevere manco una lamentela dal vaticano.

“Nel 1939, mentre Pacelli diventava papa con il nome di Pio XII, Hitler dava avvio a quella che sarebbe diventata la II Guerra Mondiale. I Paesi circostanti il Reich, qualora non annessi come l’Austria o la Boemia (dei Sudeti), vedevano alla guida governi-fantoccio, vedi Slovacchia, Polonia, Croazia, Francia meridionale (Governo di Vichy), Ungheria. E in tutti questi territorî – a grande maggioranza cattolici – i governanti furono i principali collaborazionisti nel rastrellamento e nell’invio di ebrei nei campi di sterminio tedeschi. E incontrando il pressoché totale e incondizionato appoggio delle conferenze locali dei vescovi cattolici.

Pacelli sistematicamente ignorò i messaggi che arrivavano da quei pochi coraggiosi sacerdoti che denunciavano gli orrori compiuti ai danni degli ebrei. Rimase insensibile alle richieste dell’ambasciatore inglese Francis Osborne a Roma perché egli levasse la sua voce contro gli abusi compiuti dai tedeschi. Rispose infastidito a chi gli chiedeva di intervenire dicendo che «non v’erano prove di veri abusi».

Diede la sua benedizione a monsignor Tiso, prelato slovacco a capo dello Stato, che fu tra i più fedeli esecutori del disegno hitleriano contro gli ebrei.

Nulla ebbe a dire delle stragi compiute dai religiosi cattolici croati nei confronti dei serbi ortodossi, degli zingari e degli ebrei.

Addirittura, un ufficiale dell’esercito italiano in Croazia racconterà in seguito di aver ordinato di passare per le armi quei religiosi croati che più si stavano distinguendo per l’efferatezza dei loro crimini. Nulla di tutto ciò mosse l’inerzia del papa, preoccupato solo di non indebolire il morale delle truppe tedesche, unico bastione contro il comunismo, a suo dire.”

in sostanza l’unica differenza tra i luterani e i cattolici è che la chiesa luterana era apertramente favorevole, mentre quella cattolica dava il suo silenzio-assenso ed evitava di rimproverare i criminali (come sua abitudine: dare ordini e inviti a razismi e intollerenze di ogni tipo ma senza farlo direttamente per poter poi negare di averli dati)

giulio

@ nightshade90
Certo sarebbe stato meglio passare a una confessione davvero contraria al nazismo, piuttosto che passare da una complice entusiasta a una complice con qualche riserva, ne convengo con te.

POPPER

perchè espiare i peccati di suo padre? Anche se fosse la sua memoria non si ricorda degli abusi e deve almeno ammettere che esista una probabilità, dal momento che è sollecitata a ricordare da testimonianze di abusi sessuali che è difficile dimenticare da parte delle sue vittime.

Sarebbe sufficiente accettare la testimonianza come vera, poi farsi aiutare da qualche specialista a ricordare. Del resto i peccati di suo padre se li ricorda bene (responsabilità nell’olocausto):

“servendo come sacerdote e missionario cattolico e tenendo conferenze in Germania, Austria e Israele sugli orrori dell’Olocausto”

e i porpri di orrori non se li ricorda proprio?

Cesare b

Manca nel vostro articolo una parte molto importante di quello di “AolNews”:
“Bormann Jr. abandoned his family’s Lutheranism and trained as a Catholic priest. He spent six years as a missionary in the Belgian Congo — where he was captured by rebels three times — and was released from the priesthood in 1969 after he was almost killed in a car crash in Germany. Three years later he married a Dominican nun who nursed him following that accident” .
Non mi sembra la storia d’un uomo particolarmente rappresentativo del clero cattolico.
Saluti.

nightshade90

non è un valido rappresentante perchè è andato in pensione e si è sposato una straniera? ma non è la chiesa cattolica quella che accoglie a braccia aperte nelle proprie fila anche i preti angliani (e non) seppur sposati, pur di far numero nelle file del clero?

Painkiller

Veramente la parte sulla spratatura e il matrimonio nell’articolo UAAR c’è. Tu piuttosto non sembri aver letto la parte sui bravi preti del collegio che abusavano dei ragazzini coprendosi le spalle.

stefano

Borman è un personaggio border line dell’elite nazista.
si sospettò che fosse una spia al servizio dei sovietici poi durante la caduta di Berlino sparì nel nulla, fu dato ufficialmente per morto ma le voci della sua fuga oltrecortina si sono fatte sempre più insistenti specie durante gli anni del dopo guerra dal 1950 in poi.
comunque la storiaccia del figlio dimostra ancora una volta se ce ne fosse bisogno che il lupo perde il pelo ma non il vizio.

nightshade90

non riesco a capire: spari nel nulla durante la caduta del muro di berlino (quindi circa nel 1989-1990) ma le voci della sua fuga oltrecortina si sono fatte sempre più insistenti specie durante gli anni del dopo guerra dal 1950 in poi?

non riesco a capire la cronologia degli eventi: prima sono girate voci sulla sua sparizione avvenuta 40 anni dopo?

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