La pillola, questa sconosciuta

Su La Repubblica di ieri, un duro intervento dell’ex ministro della salute Umberto Veronesi, che denuncia come, a cinquant’anni dal suo arrivo, la pillola anticoncezionale sia in Italia per lo più sconosciuta anche a causa di una colpevole disinformazione sui suoi effetti e all’ostracismo dovuto ad una cultura misogina “perché la pillola è uno strumento offerto dalla scienza alla donna per sottrarsi ad un asservimento millenario del maschio” e – continua Veronesi – “permettendo di scindere il rapporto sessuale dalla procreazione, ne ha valorizzato i ruoli, al di là di quello materno”.
Critiche anche alla mancata applicazione della legge 194, recentemente rimessa in discussione dai consigli regionali di Lazio e Lombardia, e alla poco diffusa educazione sessuale e conoscenza dei metodi anticoncezionali nelle scuole. Su questo versante, di recente, Benedetto XVI aveva affermato che l’educazione sessuale nelle scuole era una minaccia per la famiglia.

Stefano Marullo

Archiviato in: Generale, Notizie

59 commenti

Batrakos

Quasi tutte le ragazze e le donne (che prendevano contraccettivi) che ho conosciuto e conosco usa(va)no la pillola, alcune anche per regolarizzare il ciclo e comunque mi avevano detto in diverse della protezione antitumorale che essa genera, probebilmente lo sapevano tarmite il ginecologo.
Forse è perchè negli ambienti laici c’è maggior informazione, visto che di donne (e uomini) da chiesa e oratorio ne ho conosciute pochissime e con quelle poche non avevo, nè ho, tanta confidenza; è anche vero che non saprei le diciottenni attuali che livello medio di conoscenza hanno del proprio corpo .
Ma, al solito, l’opinione personale non fa testo e sarebbe interessante vedere i dati da cui Veronesi trae queste affermazioni.

hexengut

vero quanto dici ma un tempo gli anticoncezionali erano abbastanza diffusi anche tra le donzelle di sacrestia. Oggi credo che il problema sia sociologico e riguardi soprattutto l’apatia mentale e comportamentale delle nuovissime generazioni; la prevenzione che a partire dagli anni ’60, grazie anche alle campagne dell’AIED, aveva portato all’uso pressocché diffuso e socialmente trasversale della pillola, oggi non viene più presa in considerazione, soprattutto dai giovanissimi che rivelano anche, oltre ad un’indifferente incoscienza, una quasi totale disinformazione sul tema, la stessa che sta provocando una nuova allarmante diffusione delle malattie veneree; forse c’è anche un’attenzione minore da parte della scuola e delle famiglie (quaranta/trent’anni fa erano assai spesso le madri le prime a suggerire alle figlie l’uso della pillola e la prevenzione era un tema toccato anche dagli insegnanti) o il rifiuto aprioristico dei giovani di ascoltare i consigli di chicchessia e la totale disinformazione che ne caratterizza la maggior parte. Poi c’è un aspetto politico, tristemente significativo, che è il generale silenzio al proposito, tale da far addirittura ipotizzare un accordo con le case farmaceutiche, oggi più indirizzate alla produzione di altri medicinali.

Batrakos

Beh, se l’anafalbetismo di ritorno arriva, come dici tu, ai livelli di non curarsi più nemmeno di problemi così diretti e determinanti per la qualità della propria vita credo che quest’atarassia sia davvero preoccupante come dici tu alla fine dell’intervento.
Io, a dire il vero, non sono sicuro che la situazione, riguardo la pillola, sia così grave come dice Veronesi.
Non ho dati in merito; bisognerebbe vedere il numero di gravidanze (e di aborti) tra le giovanissime per capire il trend, ma, così, da uomo della strada, non ho grandi notizie in merito, anche se ha ragione Grendene sotto sulla non rappresentatività di campioni così ristretti e parziali.
Più che altro voglio sperare che la situazione non sia così grave, e che Veronesi voglia tenere il tema sotto attenzione se si muove anche solo un po’ la soglia critica. Peraltro a mio avviso farebbe bene: meglio prevenire che curare.

enrico matacena

Anche questi sono gli effetti concreti, sulla pelle della gente, della mancanza di laicità in Italia. Comunque anche le affermazioni del papa sull’ educazione sessuale sono una prova ulteriore dell’importanza del ruolo di una scuola pubblica e laica nell’educazione dei cittadini

Bruno Moretti Turri

Piergiorgio Odifreddi:
Quando fu approvata la prima pillola?
Carl Djerassi, sintetizzatore nel 1951 della pillola anticoncezionale, l’uomo grazie al quale le donne cessarono di essere animali da riproduzione, come ancor oggi i Ratzinger e i Buttiglione vorrebbero che fossero:
Nel 1957 come trattamento dei disordini mestruali e tre anni dopo come contraccettivo.
Negli USA, naturalmente, perchè in paesi come l’Italia la si è contrabbandata per decenni
soltanto come regolatore del ciclo.
Piergiorgio Odifreddi:
Ahi, Italia serva del Vaticano…
(da Piergiorgio Odifreddi, Incontri con menti straordinarie, Longanesi 2006)

Qualcuno dovrebbe ricordare ai papisti che anche lo “interruptus” (retromarcia o dispersione del sem) è peccato mortale. Perchè se si usano poche pillole e si fanno pochi figli, è perchè qualcuno fa il furbetto con impermeabili e retromarce… non certo perchè si “pecca” di meno. Ergo il fuoco della Geenna ecc., ecc. 😉

hexengut

giusto; ma anche negli anni ’60 e seguenti, quando la pillola era diffusissima, la chiesa tuonava contro gli anticoncezionali: è il suo mestiere. Il degrado odierno ha purtroppo, credo, come sopra scrivo a Batrakos, anche altre e più allarmanti motivazioni, tra cui l’apatia e la disinformazione dilagante tra le nuove generazioni

non possumus

neanche la lobby delle case farmaceutiche riesce a battere la scarsa educazione sessuale auspicata e ottenuta dal vaticano

emmebi

servirebbero i dati disaggregati: nord centro sud e magari x fasce d’età
poi magari un altro ministro della p.i. e perchà no magari un presidente del consiglio ateo

Gradient

Bella impresa trovare un politico ateo!
Come diceva Seneca: “La religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dalle persone sagge, utile dai governanti”

Roberto Grendene

l’ultimo presidente del consiglio ateo mi sembra sia stato D’Alema
E sotto il suo governo e’ passato cio’ che 50 anni di DC non avevano reso possibile: il finanziamento pubblico (statale, regionale, comunale) delle scuole private cattoliche, chiamate “paritarie”.

io vorrei un presidente del consiglio laico

libero

L’ateo PCI nel 1947 con il suo voto determinante fece inserire i patti lateranensi nella Costituzione e sotto sotto la DC avrebbe preferito il contrario, così avrebbe avuto le mani più libere con il Vaticano.

c.j.

…“perché la pillola è uno strumento offerto dalla scienza alla donna per sottrarsi ad un asservimento millenario del maschio”.

Mi sembra una frase esagerata, provocatoria e colma di misandria.

Il “maschio” nella stragrande maggioranza dei casi o è 1 contrario al concetto di “femmina inferiore e servile” o 2 è semplicemente gay quindi non ha alcun interesse di rendere la donna asservita, poiché sceglie (mio caso ad esempio) un partner dello stesso sesso.

Non tutte le donne sono asservite all’uomo
Non tutti gli uomini sono “padri padroni” delle donne.

Alla base della razionalità ci deve essere l’onestà, la lealtà e la verità, non sciocche provocazioni, generalizzazioni infantili ed intolleranza al contrario. Pari dignità per TUTTTI.

Dalila

Secondo me invece la frase un po’ forte di Veronesi dev’essere ri-contestualizzata nell’epoca che per prima creo’ la pillola e diede alle donne per la prima volta la possibilità di scegliere di NON procreare a ruota com’era uso fino a qualche decennio fa.

Oggi è facile per noi dimenticare la concezione che si aveva delle donne negli anni ’50, ad esempio .Ma sono certa che all’epoca fu demonizzata da molti mariti (testimonianze di anziani medici in pensione lo dimostrano ancora).

Quel che i medici oggi non dicono invece sulla pillola (proponendola alle giovani come fosse acqua fresca) è cio’ che mi infastidisce di più: non protegge dalle MST, fa calare notevolmente la libido, non è fisicamente ben tollerata da tutte le donne, puo’ creare notevoli scompensi ormonali nonchè problemi al fegato (ect).

La pillola è quindi lontana dall’essere la soluzione a tutti i problemi, se cerchiamo di vedere le due facce della medaglia.

SilviaBO

Giusto. La pillola è un medicinale, che non tutte possono prendere e che in certi casi ha effetti collaterali non indifferenti. Può essere ovviamente uno strumento molto valido per evitare gravidanze indesiderate, ma va assunta consapevolmente, dopo aver valutato bene pro e contro, con l’aiuto del medico. Mi pare che molte ragazzine la assumano troppo alla leggera.
Senza contare che gli ormoni da qualche parte poi vanno a finire: vengono espulsi con le urine e finiscono nelle acque reflue, quindi in mare. Non sono un toccasana per l’ambiente marino e ce li rimangiamo quando rientrano nella catena alimentare.
Io preferisco il preservativo. Con questo non dico che chi usa la pillola fa male, ma mi pare semplicistico ritenere che chi non la usa è una povera ignorante vittima del maschilismo.

c.j.

…ancora… …generalizzazioni misandriche femministe… …ancora…

1. “e diede alle donne per la prima volta la possibilità di scegliere di NON procreare a ruota com’era uso fino a qualche decennio fa”. GENERALIZZAZIONE. Stai mettendo TUTTE le donne nello stesso paniere, stai generalizzando su milioni di persone che non hai conosciuto. Non è intelligente.

2. “Oggi è facile per noi dimenticare la concezione che si aveva delle donne negli anni ‘50”. GENERALIZZAZIONE. Stai mettendo TUTTE le donne nello stesso paniere, stai generalizzando su milioni di persone che non hai conosciuto. Non è affatto intelligente. E lo stai facendo anche nei confronti degli uomini, lasciando intendere che TUTTI gli uomini avessero la stessa opinione su TUTTE le donne. Non è assolutamente intelligente.

3. “Quel che i medici oggi non dicono invece sulla pillola (proponendola alle giovani come fosse acqua fresca) è cio’ che mi infastidisce di più”. MEGA GENERALIZZAZIONE. Adesso stai generalizzando su tutti i medici, dunque siamo passati dalla generalizzazione delle donne, a quella dei medici, per finire a quella dei medici. Non è affatto ed assolutamente intelligente.

4. La mia non era una critica nei confronti della pillola, da uomo gay non so quasi nulla sulle potenzialità di un medicinale che sia io sia il mio fidanzato non utilizzeremo mai. La mia è la semplice constatazione che come al solito si trova l’occasione per imporre misandria, per generalizzare e dire delle incredibbili stupidaggini mettendo milioni di persone tutte nello stesso paniere.

5. E’ da bambini immaturi parlare di: “gli uomini fanno questo, le donne fanno quello, i medici sono così, i canadesi sono antipatici…”. Bisognerebbe crescere, riflettere, svilupparsi e maturare.

Soqquadro

Ma infatti che negli anni ’50 (e mooolto oltre) le donne fossero asservite all’italico maschio non è un’invenzione delle femministe, era pure nel nostro codice penale.
(E pure adesso la situazione non è esattamente delle più rosee)

c.j.

@Soqquadro

1. “le donne… GENERALIZZAZIONE. Stai generalizzando su tutte le donne e non su alcune o su una parte. “L’Italico maschio” MISANDRIA. Questo è un tipico fenomeno di identificazione sessista. Stai riducendo milioni di uomini ad un unico individuo, usando il singolare (L’italico…) per generalizzare. Non hai parlato della “italica femmina” (fosse stato un uomo a parlare così come l’avresti messa?).

2. “era pure nel nostro codice penale”. Non viviamo negli anni ’50. Rivangare il passato (che tra l’altro non si è vissuto in prima persona) è infantile. Allora parliamo del 1500. Le nuove generazioni non sono colpevoli di ciò che facevano le vecchie generazioni decenni o secoli fa. Tu non te la prendi con i bambini tedeschi per ciò che facevano i tedeschi nazisti negli anni 40. Bene, stessa cosa.

3. Vittimismo femminista? Ma allora io metto sul tavolo il fatto che io sia gay e ti parlo degli anni 50 (come hai fatto tu) e ti dico che gli omosessuali erano immensamente più discriminati delle donne. perché ti lamenti della condizione delle donne se voi avete molta più libertà di noi gay in Italia? Gli uomini gay non possono sposarsi, adottare, fare il pacs, e sono discriminati in ogni occasioni, maltrattati, derisi o addirittura accoltellati per strada. Ma io non mi metto a parlare degli anni ’50, perché non vivo in quell’epoca, non combatto l’omofobia con l’eterofobia, non vedo un criminale in ogni uomo eterosessuale che mi sta di fronte. A questi livelli di incredibile scemenza proprio non ci arrivo.

#Aldo#

Dalila, C.J. parlava d’altro. Per quel che ho capito intendeva esortare a rifuggire quei luoghi comuni che vorrebbero sempre e comunque darci ad intendere l’uomo come odioso maschio tracotante e la donna come povera vittima indifesa. La realtà è molto più sfumata di come la rappresenta questa specie di fumetto.

c.j.

Ecco c’è ci capisce che non bisognerebbe generalizzare e chi non lo capisce e continua a farlo. Per me da ateo razionalista omosessuale è la prova che di stupidi ce ne sono parecchi, anche tra le donne, non solo tra gli uomini. Sia tra etero che omosessuali, sia tra giovani che anziani. Ma è così difficile comprenderlo?!

Dalila

Sicuramente è come dice Aldo, ma ho forse parlato di luoghi comuni?
Lungi da me la polemica soprattutto se gratuita ed armata di attacchi a dire il vero un tantino sproporzionati.
Mi sono limitata a portare qui una realtà (una fra le tante) che è esistita senza mai generalizzare nè dire che le donne sono cosi’ e i medici (che sono uomini e donne) colà…non ho mai detto “tutte” o “tutti”. Molti non sono tutti. Questo si’ che sarebbe poco intelligente.

Basta saper leggere fra le righe (e non leggere quel che si vuole leggere).
Meglio ancora se senza pregiudizi.
O non si puo’ più esprimere umilmente un’opinione basata sull’ esperienza o semplicemente dall’osservazione della vita, o delle persone, della storia?

c.j.

allora rileggiti i tuoi commenti, io non ho visto alcun “molti” o “certi” o “una percentuale” o “alcuni”. Ci sono uomini idioti e uomini fantastici, donne meravigliose e donne miserabili.

“Mi sono limitata a portare qui una realtà”. Non esistono realtà su gruppi sociali o etnie o sessi, ma su individui, colpevoli per i loro crimini. Io non sparo a raffica sulle donne definendole “facili” o stupide o inutili, sarebbe generalizzare su milioni di persone. Ci sono donne dementi (e nella mia famiglia hai voglia che ce ne sono…) ma non mi basta per fare di tutte le erbe un fascio, altrimenti si scade in quel femminismo pietoso che ripete all’infinito delle macroscopiche scemenze figlie di generalizzazioni su maschi, uomini e ragazzi.

Se poi leggere tra le righe significa: “Alcuni uomini pensano che Alcune donne siano oggetti, mentre molti altri uomini non lo pensano affatto così come molte donne sono si auto considerando delle vittime perenni…” Allora siamo d’accordo.

Il mio punto è che questo tipo di ragionamento è dannoso sì per gli uomini, ma è principalmente dannoso per le donne.

Soqquadro

Se parlo di codice penale (e civile) di un Paese, ovvio che questo riguardi tutte le donne e non solo una parte (come tutti gli uomini e non solo una parte). E non vedo come analizzare questo passaggio storico anche da un punto di vista sociologico (cosa che stava facendo Odifreddi da cui è partita la discussione) possa essere tacciabile di misandria.

c.j.

Ma perché le donne vedono tutto come un attacco nei loro confronti e SOLO nei loro confronti?? Esistono tanti sottogruppi discriminati e maltrattati, stranieri, extracomunitari, neri, altre fedi religiose, GLI ATEI, I GAY… ma come fai a parlare di donne e SOLO DI DONNE quando hai la certezza scientifica e matematica che IN ITALIA ATEI AGNOSTICI OMOSESSUALI GAY TRANSESSUALI SONO DISCRIMINATI IMMENSAMENTE PIU’ RISPETTO ALLE DONNE???

Non è puramente egoistico interessarsi dei diritti fondamentali e delle ingiustizie subite prendendo in considerazione unicamente il proprio gruppo di appartenenza? Allora che credi, visto che sono gay mi devo unicamente interessare dei diritti dei gay e di tutti gli altri me ne devo sbattere altamente? Ma questo non ha nulla di altruismo, è puro egoismo, infantilismo, irrazionalità, ingiustizia, è pazzia.

Povere donne e povere donne… poverine… e i gay? E i neri? E gli Ebrei? Gli extracomunitari? Quante donne vedi in televisione? E quanti gay o atei vedi in televisione? Mi dici che le donne sono mal presentate in tv? E i gay e gli atei invece sono presenti in tutti i canali televisivi, a tutte le ore a reti unificate e sono sempre presentati correttamente dalla tv italiana?

La vera misandria è far finta che non esista, che sia un’invenzione o un mito.
Se vedi il codice penale come ingiusto verso le donne, ma ignori tutte le altre categorie che nel codice penale italiano non esistono nemmeno… a beh vedi tu.

L’ATEISMO SI FONDA SUL RAZIONALISMO, SULLA RAGIONE, SULLA VERITA’.

Soqquadro

In questo post si stava parlando di donne. In altri, con altri temi, si è parlato, ed ho parlato, di ebrei, di neri, di gay, di lesbiche, di transessuali…
Nel momento in cui si affronta uno specifico tema, spostare l’argomento su qualcos’altro, per quanto altrettanto meritevole di attenzione, è svuotarlo di significato. Hai presente quando si organizza una marcia contro l’omofobia, e qualche politico pensa bene di intitolarla contro tutti i razzismi, i sessismi, i classismi e la svuota completamente di significato ? (E a tutti quelli che ci stanno lavorando girano, quindi….? E bada bene, nessun attivista gay/lesbica/trans, a mia memoria, ha mai negato o minimizzato, in queste circostanze la presenza di fattori di discriminazione nei confronti di altre categorie sociali).

c.j.

Non è assolutamente vero, questo articolo è intitolato “La pillola, questa sconosciuta”, ed è incentrato sull’uso della pillola anticoncezionale. Da questo articolo come ho scritto nel mio primo commento, traspare misandria in concetti assurdi proposti da Veronesi. In questo tuo commento hai nominato: donne, ebrei neri gay lesbiche transessuali e poi ancora: gay lesbiche trans. Non hai mai menzionato gli uomini. Non esistono? Io non ho spostato l’argomento su qualcos’altro, anzi ho focalizzato proprio sulla frase che ho preso dall’articolo che più mi ha infastidito per la sua assurdità misandrica: ““perché la pillola è uno strumento offerto dalla scienza alla donna per sottrarsi ad un asservimento millenario del maschio”. Questa frase è a dir poco oscena. Se al posto del “maschio” qualcuno avesse inserito dell’ “ebreo” o del “nero” o dell’ “africano”molti avrebbero inorridito. Devo ancora capire la logica imposta nella nostra società dove tante persone ancora non arrivano a capire (nonostante decine e decine di commenti ripetuti all’infinito) che generalizzare sugli uomini è stupido quanto generalizzare sulle donne, ed è controproducente proprio nei confronti delle donne perché le infantilizza allo stato assurdo dove c’è un gruppo sociale da vittimizzare sempre, ed un gruppo sociale da demonizzare in qualsiasi contesto, e questo per me è fascismo.

Io non ho mai partecipato ad alcuna marcia contro l’omofobia, non ho mai partecipato ad alcun gay pride. Bisogna battersi per i diritti di tutti, non per i diritti che ti fanno comodo perché sono i diritti del tuo gruppo di appartenenza.

“E bada bene, nessun attivista gay/lesbica/trans, a mia memoria, ha mai negato o minimizzato, in queste circostanze la presenza di fattori di discriminazione nei confronti di altre categorie sociali”. Tu qui stai scherzando. Significa che praticamente hai ignorato tutto ciò che ho scritto fino ad ora in tantissimi commenti. “Nessun attivista…??”. Mi fa piacere che tu conosca ciascun attivista “gay/lesbica/trans” di questo pianeta. Evidentemente conosci singolarmente milioni e milioni di persone. Dunque sei letteralmente incatenata alla logica della generalizzazione e non te ne scosti nemmeno di mezzo centimetro. Quasi ad esserne fieri. Io so di tante femministe che continuano a riversare fiumi di fango non solo sugli uomini, ma anche su tante altre categorie. Dovresti leggerli gli articoli di alcune femministe che addirittura (delirio totale) se la prendono perfino con i gay.

Leggi:

Feminism often positions itself as the ideology that cares about the rights of GLBT people. If you take a class on Women’s Studies or Gender Studies, you’ll learn about the concept of intersectionality, which claims that all kinds of oppression – whether based on gender, ethnicity, religion, sexual orientation, class, etc – interact.

This means that if you as a gay man want to accept the recognition you get from feminism (i.e. recognition and understanding that discrimination against gays exist), then you also need to accept that men are an oppressive class, and as a gay man you are part of that oppressive class. In other words, feminisms extends one helping hand, and uses the other hand to accusatorily point out gay men as oppressors.

Questo è un fanatismo isterico, assurdo, folle, osceno, delirante e fascista. Ed è ciò che le femministe in America insegnano nelle Università. Chi segue questa logica malata o è pazzo da legare o è nazista. Non ci sono alternative.

c.j.

scusa cosa centra il bunga bunga con le esternazioni di Veronesi, con la pillola o con il mio commento che ho postato? Perché è così difficile focalizzare su ciò che si legge? Allora io parlo di algebra, tizio parla di concentrato di pomodoro, caio parla di tokyo. Non parlavo di bunga bunga. Non ti sembra?

Stefano Grassino

Occorre che le donne non si nascondano dietro un dito. Oggigiorno se una vuole ha la possibilità di informarsi: basta affacciarsi ad una edicola o entrare in una libreria per non parlare di internet.
Abbiate pazienza ma chi è tra le tredicenni in sù che non ha la possibilità (se proprio non lo possiede) di accedere ad un computer? Io credo che la responsabilità principale sia proprio dell’apatia e dell’ignavia delle giovani generazioni le quali (non tutte chiaramente) sono prive di amor proprio, di sete di sapere, voglia di riscattare se stessi attraverso la cultura. Cercare di addossare le colpe alla sola chiesa od alle istituzioni (che certo non ne sono esenti) è troppo riduttivo.

c.j.

Condivido in pieno. Purtroppo molte persone vedono soltanto ciò che vogliono vedere.

stefano

sono ancora troppi gli stereotipi immotivati che impediscono alle donne italiane di usare la pillola, molte dicono ancora oggi che fa ingrassare, altre temono che non sia efficace al 100%, comunque non penso che in questo caso si possa tirare in ballo soltanto l’ostracismo religioso poichè il problema dell’arretratezza culturale delli’italiano/a medio va ricercato anche nell’ambito familiare e scolastico laddove il sesso è vissuto ancora oggi come un tabù, un qualcosa di sporco da nominare il meno possibile.

Jeeezuz

Quella della misoginia e’ una gran ca$$ata. Io personalmente ho conosciuto molte ragazze che non prendono la pillola perche’ fa ingrassare. Anzi, penso che molti ragazzi sarebbero piu’ contenti se la loro compagna usasse questo anticoncezionale. Comunque non scordiamoci che l’uso della pillola va sempre accompagnato agli esami del sangue per le malattie trasmesse sessualmente.

stefano

quoto.
ho un commento in moderazione dove ho scritto le stesse cose.

c.j.

la cosa incredibile è che ogni cosa viene trasformata in misoginia. E’ una forma di infantilismo che non giova alle donne, le rende antipatiche perché “vittimiste”. Fortuna che la stragrandissima maggioranza delle mie amiche etero sono tutte atee (e tutte anti femministe). E nessuna di loro s’è mai fatta il problema che io fossi gay, anzi sono state le prime a starmi vicino sin dal principio. Dunque, viva le donne intelligenti!

…e razionali…

Belial

Io ne conoscevo una che invece la prendeva perché le curava i brufoli

pastafarian

è da decenni che esiste il Diane, pillola contenente oltre all’estrogeno anche un antiandrogeno, con indicazione androgenismi nella donna, cioè acne, alopecia androgenetica , lieve irsutismo, ovaio policistico (eventualmente in associazione con altri farmaci) e con efficacia contraccettiva per evitare che l’antiandrogeno da solo possa avere ripercussioni sull’eventuale embrione.
non mi sembra quindi tanto strano.
anche l’attuale pillola al drospirenone, sia pure in misura ridotta rispetto al Diane, ha efficacia sull’acne

Roberto Grendene

diversi commenti escludono che l’ostracismo dovuto ad una società misogina abbia effetto sulla scarsa diffusione della pillola nel nostro paese

se e’ vero che nel nostro paese la pillola e’ meno diffusa che altrove, quale sarebbe la causa?
che solo da noi fa ingrassare?
al di la’ del giro di conoscenze personali, mi sembra si debba ragionare sul dato nazionale
a me sembra fondata la sopposizione che permanga in tante zone del paese l’idea che una donna che prende la pillola sia una “poco di buono”, e dunque tale scelta sia ostracizzata

Paul Manoni

“se e’ vero che nel nostro paese la pillola e’ meno diffusa che altrove, quale sarebbe la causa?”

Ipotizzo ma neanche tanto, Polverini, Formigoni, Cota e compagnia bella…Gli interessi delle donne ad un’informazione e ad una corretta educazione sessuale, NON coincide con gli interessi ideologici della CCAR e di conseguenza con gli interessi politici dei personaggi sopra citati.

E’ su quel “Se e’ vero” che poni all’inizio della frase che mi concentrerei. Per mia esperienza personale, mi e’ capitato di conoscere una marea di donne che utilizzano la pillola anticoncezionale…Ben piu’ di quelle che sono restie ad usarla, per i piu’ svariati motivi. Addirittura, a qualche donna che ho conosciuto, il medico gli prescriveva la pillola, per regolarizzargli il ciclo mestruale…Cosa che non ha assolutamente niente a che spartire con il sesso. 😉
Almeno dalle mie parti quindi, nessun ostruzionismo all’uso della pillola e nessuna “poco di buono” che eventualmente la usa.

Roberto Grendene

invece io mi concentrerei su quel “Per mia esperienza personale” 🙂

il giro delle nostre conoscenze non e’ un campione affidabile
se tale giro fosse quello di una parrocchia di un paese del profondo nord o del profondo sud, quale sarebbe l’esito?
io conosco signore per cui la pillola e’ malvista “a prescindere”, e tale insegnamento passano alle loro figlie

#Aldo#

Ancor più disinformazione e ostracismo colpiscono la pratica della sterilizzazione chirurgica, in molti casi consigliabile ancor più che la pillola e, soprattutto, disponibile anche per gli uomini che non volessero lasciare la contraccezione nelle sole mani femminili (a volte è anche un atto di semplice prudenza, viste certe teste che ci sono in giro).

Florasol

come vi ho già raccontato, è dfa più di 10 anni che combatto contro i rifiuti dei medici italiani di praticarmi l’interruzione delle tube, in quanto la legge, per un voluto “buco” di competenze, non li protegge da eventuali esosissime cause e relative richieste di risarcimento per danneggiamento fisico irreversibile, come se ti avessero amputato un braccio sano o un rene integro. Il che rende completamente nulla qualunque eventuale dichiarazione firmata di accettare le capire ed accettare le conseguenze e l’irreversibilità dell’intervento. Esattamente come se autorizzassi il mio medico ad amputarmi un arto sano.
Secondo me il “buco” nella legge è cosciente e voluto, perchè i medici stessi per paura non effettuino l’intervento (di per sé legale).
Ovviamente per la sterilizzazione di un paziente su un maschio le difficoltà sono di norma pochissime o inesistenti, e di sicuro non si sentono dire “possiamo farlo solo se ha almeno 45 anni e/o due figli. E se poi cambia idea?”
Una donna non può non desiderare figli, per tanti è ancora inconcepibile. Mi hanno sempre fatto sentire un’aliena e la cosa mi fa infuriare.

andrea pessarelli

quando poi veronesi smetterà di usare il termine procreazione, che non ha alcun significato scientifico, forse contribuirà a contrastare quell’incultura contro la quale dice di essere impegnato

ΔΙΩRAMA

Come ho scritto anche nell’ultimissima sul Belgio e il testamento biologico: la giusta pubblicità della libertà di scelta è importantissima. Un cittadino non informato è di fatto un cittadino non libero.
Qui inoltre è importantissima anche l’educazione alla libera scelta. E l’educazione sessuale è fondamentale per la vita di ogni cittadino.
Il problema è sempre quello: se questa educazione non è fornita dalla famiglia, chiunque può condizionare la persona, sia in un verso che in un altro. È qui che la scuola diventa FONDAMENTALE per la formazione del cittadino.

Macchianera

“l’educazione sessuale aveva affermato che benedetto XVI nelle scuole era una minaccia per la famiglia.”

hahahaha

😉

Giovanni Bosticco

I preti si battono sempre per evitare la
distruzione di embrioni umani.
Ma, pensandola così, non è molto meglio
prevenire la cosa, ed evitare che si formino?
Mi sembra tanto semplice.
Ma per loro non è così: vogliono che si formi,
per creare questo triste problema.
Vogliono riempire il mondo di disgrazie, così
poi dicono che è la “valle di lacrime”, e solo
la loro Vergine ci può venire a salvare.

Maurizio_ds

L’uso della pillola è una questione di civiltà, e secondo me la misoginia non c’entra (chi non ha rapporti sessuali con le donne non è toccato dal problema). Più che altro ora come ora è scarsa informazione. Le donne prima di tutto dovrebbero imporsi e rendere l’uso della pillola ancora più libero e consapevole.

antoniadess

“consigli regionali di Lazio e Lombardia…” nel poderoso attacco alla 194 bisogna aggiungere la regione Piemonte, che a ottobre 2010 ha emanto un’ordinanza che istituzionalizza la presenza del movimento degli embrioni nei consultori, per prevenire l’aborto dicono, anzichè intensificare l’informazione sulla contaccezione, su tutti i metodi, non solo sulla pillola; è stato fatto un ricorso al TAR dalla Casa delle donne e altre associazioni, spero sia accolto. Intanto in molti consultori non si vede nemmeno un depliant con una esauriente descrizione, che sarebbe doverosa anche nelle sale d’aspetto dei medici di famiglia, sarebbe da proporre, c’è troppa irresponsabilità e disinformazione in giro 🙁

Soqquadro

Insieme alla pillola sarebbe da incentivare anche l’uso del preservativo. Se da una parte l’uso della pillola è uno degli strumenti più efficaci per prevenire gravidanze indesiderate, l’uso del preservativo è l’unico strumento possibile per prevenire eventuali malattie sessualmente trasmissibili.

Giovanni Bosticco

Non vorrai mettere “a soqquadro l’Europa
dalle radici cristiane?” Parlare del preservativo
ai cattolici, è come parlare di trasfusioni ai
Testimoni di Geova. Questi sono assassini in
maniera molto più esplicita, gli altri non sono da
meno. ma la cosa non è così evidente.

Guidozy

C’è ancora qualche uomo che seriamente pensa di poter controllare meglio la propria compagna se questa non fa uso della pillola?
O qualche donna che non possa scrivere scrivere “pillola anticoncezionale” su google e ottenere 60.500 risultati? Poi magari farsi un’idea se è bene o se male?
Perché va bene avere una bassa considerazione del proprio paese e delle proprie compatriote, ma qua, intendo nell’articolo di Veronesi, stiamo esagerando. Non dobbiamo considerare le donne come esseri senza discernimento. E’ vero che la pillola non viene pubblicizzata durante “Sex and the City”, ma neanche i cerotti o gli antibiotici, e mi pare che la gente ne conosca l’esistenza e l’utilizzo.
Se in Italia la pillola non è diffusa, la prima responsabilità è delle donne, di quelle che scelgono di non usarla per i motivi più vari: fa male, mio marito non vuole, la mia religione lo vieta, ecc. ecc. In una società civile l’uso di uno strumento individuale, liberamente circolante, è una responsabilità e una scelta individuale. Non può essere un condizionamento “sociale”, almeno non per gli individui che ragionano col proprio cervello.
Su una cosa sono però d’accordo: a scuola non se ne parla o se ne parla poco, come poco si fa educazione sessuale in genere. E’ a questo che si deve porre rimedio, e se la scuola non spiega, che spiegasse la famiglia, senza imbarazzi.

Painkiller

Ha presente che risultati escono con ricerche sulla sessualità e sulla contraccezione fatte in internet? Le care vecchie leggende della lavanda alla coca cola e della piscina spermicida.
Innanzi tutto le minori non possono farsi prescrivere la pillola senza il consenso dei genitori, aggiungici anche la totale disinformazione iatalica sulla sessualità.
Sulla pillola poi c’è una demonizzazione selvaggia si và dari siti sul complotto di big pharma, a quelli cattolicoidi a quelli più istituzionali. Se l’informazione fornita mediamente è terrorismo (la pillola fà venire il cancro, il preservativo facilita la trasmissione dell’aids, ecc) cosa possiamo aspettarci?

Ti faccio un esempio molto banale e comune: ad una ragazzina con ciclo molto irregolare e doloroso viene prescritta dal medico la pillola per regolarizzare….. in famiglia iniziano le tragedie per il farmaco immorale, perchè “solo quelle che la danno la prendono”, ecc. Secondo te che impatto psicologico può avere?

Io però aggiungerei anche tutta quella folta schiera di maschi che se lo farebbe tagliare pur di non usare il preservativo. Prova un po’ a chiedere alle ragazze che razza di ricatti si sentono rivolgere dai partner.

pastafarian

scusa ma perché le ragazzine minori non possono farsi prescrivere la pillola? quale legge dello stato lo vieta? quale deontologia professionale lo vieta? in Emilia-Romagna ci sono i Consultori Giovani (cioè indirizzati ai giovani) che, se non ci sono controindicazioni mediche, prescrivono la pillola alle minorenni, sempre che le stesse siano d’accordo.

pastafarian

Abbiamo un presidente onorario, il prof. Carlo Flamigni, che è stato il medico che ha inventato i consultori in Emilia-Romagna e ha seguito la storia della contraccezione ormonale dagli inizi ai giorni nostri: perché non gli chiediamo qualche lume?

Federico Tonizzo

Benedetto XVI è una minaccia per la pubblica istruzione.

Chiara Ferrari

Il problema di Palermo e’ il traffico.
Il problema dell’Italia e’ la misandria.

Florasol

come “utente” della pillola dall’83, da amiche e conoscenti ne ho sentite di tutti i colori….
“ma non ti ha fatto ingrassare!”
“Ma com’è che non ti sono cresciuti i peli?”
e via delirando.
C’è una voluta disinformazione contro la contraccezione in generale, e la pillola in particolare in quanto unico sistema che usato correttamente ha il 99,99% di sicurezza.
Solo in Italia le ragazze credono che la pillola faccia venire il cancro, la ciccia, i brufoli, i peli… e chissà, forse anche le scaglie e la coda….
che tristezza….

Commenti chiusi.