Il sito di Repubblica dà notizia di una denuncia presentata da una madre il cui figlio è stato punito a scuola per avere bestemmiato. E’ accaduto in Valsusa, a Sant’Ambrogio, il bimbo ha otto anni e la punizione impartitagli dalle due insegnanti è consistita nel lavargli la bocca con il sapone. La dirigente scolastica ha comunicato di non voler per il momento prendere provvedimenti, attendendo che si pronunci la magistratura: l’ipotesi di reato formulata dalla madre è “abuso di mezzi di correzione”.
Raffaele Carcano
Una nota nel diario e chiamare la madre a scuola non era sufficiente?
perchè una nota? se ha bestemmiato invocando il nome di colui che [i tre tempi verbali] pure pure visto che è ancora reato, ma se ha nominato il nome della, di giuseppe cornificatrice…non è manco reato quindi che nota si merita…è come se in una classe dove tutti tifano roma abbia “bestemmiato” il nome di totti…può dar fastidio ma….
no… il loro amico immaginario pretende una punizione esemplare alla lavanda o ai fiori di sambuco…
A quando la vergine di ferro?
Aspetta, un passo alla volta: prima le preghierine recitate sui ceci.
…perché non lo frustano con un rosario in acciaio inox 18/10? Gesù sarà contento…
No, il frustaggio è troppo violento, sporca, e impressiona i bambini – eppoi si addice di più a un salvatore -, meglio un bel cilicio: ha illustri precedenti e quel fascino un po’ retrò, che fa sempre presa suo bambini.
Questa gente andrebbe messa in galera per direttissima, altro che magistratura! Fermiamo questi pazzi prima che sia troppo tardi!
Fosse stato mio figlio, queste maestre si dovrebbero ben guardare le spalle.
Anche per me…
Mi dispiace usare un espressione abusata ma “STIAMO TORNANDO AL MEDIOEVO”
io correggerei in: “STIAMO VIVENDO NEL MEDIOEVO”
Se si menato o fanno addirittura bullismo nei confronti dei compagni ,gli danno una semplice nota o al massimo una sospensione (che per loro equivale a una vacanza); se uno accosta una brutta parola a un personaggio immaginario, invece, passano alle punizioni corporali…
A quando i gusci di noce e le frustate?
Dio: “Ti ordino di infilare una saponetta nella bocca di ogni bambino che non mi venera, idolatra e pompa ogni istante la mia megalomania. Fagli capire chi è che comanda! Stupidi bambini mocciosi e insolenti, chi si credono di essere… sono io il creatore dell’universo, non loro, tié!!”.
L’IMMENSA MISERICORDIA DEL DIO ONNISCIENTE ED ONNIPOTENTE CHE TI AMA DAVVERO!
Ava come l’Ava!
E perchè no un litro di candeggina Ace da tragugiarsi da entrambe le maestre in uN sorso solo?
La maestra siciliana che aveva fatto scrivere al bulletto di turno che dileggiava un bambino handicappato. “sono un deficiente”, che peraltro scrisse 100 volte senza la “i”, invece fu condannata ad un anno di reclusione. Non ci sono commenti sufficienti per esprimere lo sdegno, spero che l’UAAR appoggi legalmente quest afamiglia della Valsusa
in ogni caso anche il comportamento della maestra siciliana non è esemplare: cosa vuol dire “sono un deficiente”? che differenza c’è fra deficiente e handicappato? cosa potrà mai insegnare ai bambini una così grossolana?
pare che la maestra tenne una lezione sul significato di deficere (ad esempio la deficienza di umanità nell’impedire ad un altro ragazzino di andare nel bagno dei maschi perchè ritenuto femminuccia), almeno secondo l’avvocato.
Se non altro serve a far capire al bambino che cos’è, visto che non gliel’hanno insegnato i suoi genitori.
dopo il decreto Calabrò e il ripristino dell’immunità parlamentare, la prossima battaglia in parlamento sarà il ripristino del reato di bestemmia, cvd: è restaurazione!
Sarebbe meglio una causa civile con risarcimento stratosferico
che tenga allegre per anni le allegre seviziatrici. 😉
Quale sapone bisognerebbe usare per lavare la testa delle due insegnanti alterata dalla grazia di dio?!
Un bel clistere di ‘idraulico liquido’ per un lavaggio radicale in profondità…
Tanto, testa o lato B fa lo stesso.
Religiose cattoliche torturano un bambino. “E’ tradizione”
se è vero..che schifo. miserabile baciapile
E le maestre dovrebbero usare l’aceto al posto del collirio, come contrappasso.
Bisogna far sapere alle maestre che potevano e dovevano contestualizzare la bestemmia!
Monsignor Fisichella docet!
Ecco un’altra faccia dell’estremismo religioso intollerante nostrano apparentemente casalingo-pulito-educativo… 🙁
A quando il “BASTA!!!!” a tutte le religioni????
Punizioni degne appunto del loro libro sacro. La lapidazione e’ fissata per quando? Vergogna!
Un abuso di mezzi di correzione, compiuta da due persone stupide e per motivi anacronistici ed inaccettabili, punizione per le due insegnanti?: 15 sedute obbligatorie dal psicoterapeuta
15 anni vorrai dire…
Psicoterapeuta? Legate ad un palo e frustate a sangue per la loro salvezza, visto che la sofferenza apre le porte del paradiso nel quale credono.
Qui vedrei bene un impegno dell’uaar in campo giudiziario.
da piccolo, mi ricordo che ero in terza elementare, successe qualcosa di simile ad un mio compagno di classe che colpevole di non seguire con attenzione un pistolotto cattolicheggiante della maestra fu sbattuto fuori dall’aula per tutta la giornata fino alla campanella di fine lezioni 🙂 nihil sub sole novi, sono passati quasi 30 anni da quel giorno e l’itaGlia eccola qui uguale sottomessa ipocrita inneggiante ai preti! siamo il 3° mondo e io mi vergogno sempre di più di essere italiano.
quello che fa rabbia è che se la prendono sempre con i più deboli. vadano all’osteria o in fabbrica o in curva sud provino a lavare colà le bocche sguaiate
Indovina dove finiscono le saponette, se vanno in curva a voler pulire le bocche dei tifosi? 😉
La bestemmia è simmetrica alla pregfhiera.
Sono le radici cristiane dell’Italia.
Dobbiamo seguire le tradizioni medioevali.
Chi non segue le tradizioni cristiane medioevali non ha un futuro.
Ergo, è giusto ricordare con ogni mezzo queste tradizioni,PER IL BENE DEL BAMBINO.
Se la maestra fosse stata rea di aver fatto lezioni vagamente ispirate all’ateismo sono sicuro che la dirigente scolastica avrebbe preso subito provvedimenti senza attendere magistrature di sorta.
concordo con molti: stiamo vivendo nel medioevo
Fosse stata solo clericale gli avrebbe fatto recitare qualche pater noster o cose simili.
Un gesto violemto e arrogante come questo mi rimanda ad un’indole fascista, quella del clericofascismo un po’ retrò.
Certamente si tratta di un episodio da denunciare, e male ha fatto la dirigente a non prendere subito provvedimenti: una persona che reagisce a quel modo non ha, temporaneamente o definitivamente questo è da stabilirsi, l’equilibrio per gestire una classe.
Sono ateo, nemico dello Stato confessionale, ma
non entusiasta della pega che hanno preso le
scuole dagli anni ’60.
Si è badato che cì vadano tutti, e che tutti abbiano
successo. Quindi non si fa niente o quasi, perché
così ci arrivano tutti.
Il fannullone e l’indisciplinato non sono mai accusa-
bili: “la colpa è della società”.
Quando, nel ’63, ho preso la licenza madia, sapevo
bene la tragedia dell’Italia del ’43, con lo sbarco
degli Alleati, il tradimento di Badoglio, l’occupazio-
ne tedesca. Se ne parlo ad un giovane, questo mi
risponde: “Non son tenuto a saperlo: ho fatto solo
le Medie”. Questo è l’esito della “scolarizzazione
di massa”.
Qualcuno ha reagito a tutto ciò, in maniera assurda
e ingiustificata, ma la cosa è comprensibile.
Si può far scrivere: “Mi sono comportato male”, non
certo “Sono deficiente”, frase che distrugge ogni
stima che l’allievo può avere di se stesso.
Peggio che mai il sapone in bocca: in una scuola
statale (e lo Stato non deve avere religione!), cosa
c’entra se ha disturbato con bestemmie o preghiere?
C’è molto da criticare sulla scuola di 50 anni fa, di
cui comunque sono nostalgico.
Anzitutto la religione a scuola, la mancanza di un
doposcuola pomeridiano, per dare ai meno abbienti
la possibilità di recuperare, e, per lo stesso motivo,
la mancanza di lezioni gratuite per i rimandati.
I compagni, per far prima, hanno pensato di far
promuovere tutti, dimenticando che un asino pro-
mosso rimane comunque un asino.
Capiamo, dunque, certe ingiuste reazioni.
@ GIovanni Bosticco
Condivido in buona parte quello che tu dici, ma credo che la scuola dell’obbligo avrebbe dovuto elevare il livello effettivo di cultura e istruzione di tutti e non abbassarlo per rendere tutti “idonei” impresa molto difficile certo,la scuola da sola non può fare miracoli e l’elevamento culturale del popolo deve essere coadiuvato da misure politiche generali.Si è preferito la scorciatoia del “todo caballeros”. Io però ci vedrei anche effetti di fenomeni più recenti che hanno a che fare con l’effetto devastante sulla società della perdita di coesione sociale e della dittatura della pubblicità e dei modelli di comunicazione superficiali e predatori che vi sono connessi,non possiamo prendercela sempre con la scolarizzazione di massa ed il 68
Più che il ’68 secondo me il “tutti promossi” è stato portato avanti per risparmiare soldi. Prima di “diplomano” meno costano (niente anni ripetuti, niente costi di recupero, ecc).
Sul “sono deficiente” non concordo. Con soggetti tendenti al bullismo smontargli l’ego è più opportuno visto che ritengono di avere diritto di vita e morte sugli altri.
Una punizione che imbarazza è sicuramente più efficacie che farli fare le vacanze a casa o compiti extra (che tanto obbligherà il nerd di turno a fare per lui).
non dimentichiamoci che la scuola negli anni 60 era classista: non i più meritevoli ma solo chi poteva permetterelo “andava avanti”. Medie differenziate, compiti a casa, selezione per censo, niente tempo pieno. Certo aveva ancora molto delle scuole del fascismo, con i figli dei contadini seduti nell’ultimo banco e i figli del farmacista nel primo.
Lo sforzo di alfabetizzare, per quanto vanificato dalle attuali tendenze, fu lodevole. Anche per aver permesso quel minimo di mobilità sociale, minimo certo, visto che ancora l’italia è in fondo alle classifiche… Ma che ci aspettiamo da un paese che non fornisce borse di studio? Che non cura la ricerca? Che avvilisce la cultura? Certo nessuno di questi aspetti è figlio della “cultura del 68”, anzi! I “capelloni”, tanto odiati dal Corsera del tempo, erano le menti più fini che il paese avesse a disposizione. Ma c’è ancora chi finge di non capirlo.
grazie, tonii; non condivisi pienamente, all’epoca, certe eccessive deificazioni di Marcuse e certa tendenza a distruggere tutto ad ogni costo, per una ricostruzione vergine, ma quanto vorrei, oggi, un nuovo ’68 e la voglia di fare e la speranza in una società migliore che lo accompagnavano! non era solo contestazione e reazione, come mi appare oggi la protesta studentesca; era bagaglio culturale, era ideologizzazione e prassi, era politica attiva, pur se contropartitica, era volontà di cambiamento, era fede nel futuro. Era una bellissima generazione di bellissimi capelloni.
Compagno Tonii
Condivido in pieno la prima parte della lettera.
Ma il ’68 è stato un rimedio peggoi che il male.
Parli di “borse di studio”. Giustissime.
Ma questo richiede la selezione: lo Stato non
può mantenere tutti. Il ’68 puntava all’abolizione
di qualsiesi selezione.
La Cultura, secondo loro era un’espressione
borghese, da distruggere. La nuova Qultura
sarebbe nata, semplivcemente, dal rendersi
conto d’essere poveri, ed essere in tanti.
Mi ricorda chi buttava al fuoco la Cultura Tedesca,
sostenendo che è “opera ebraica”:
bastava rendersi conto d’essere biondi, ed essere
in tanti.
E poi, vorrei chiedere, dove sono i risultati di questo
vostro ’68? La scuola è fatta per istruirsi, ossia capire
le cose, e ricordarsele per sommi capi.
Ora, vorrei chiedere; come, in 50 anni, è cresciuta
la percentuale di chi conosce storia, geografia,
matematica.
Cito un fatto emblematico.
Nel ’60, finite le elementari, ho studiato latino alle
Medie. E’ una buona ginnastica mentale, che da’ le
basi per capire bene l’italiano. Però, allora, c’era la
differenziazione: certi facevano l’Avviamento, dove
latino non si faceva.
Si è voluta la Media Unica.
Però, generalmente, i figli d’operai, per l’ambiente
troppo semplice in cui erano cresciuti, non erano in
grado di fare latino. E così, in nome dell’uguaglianza,
s’è fatto solo dal 2° anno, poi è stato facoltativo, poi
non l’ha fatto piu nessuno. Ora si fa ai Licei, che pre-
suppongono una continuazione all’Università.
Tiriamo le somme.
Allora, per fare latino, bastava essere mantenuti fino
a 14 anni. Adesso, fino a 25.
E la riforma doveva aiutare i figli degli operai!
Quanto ai capelloni, nessuna legge naturale impone
ai maschi di tagliarseli.
Però, intanto, da quando ci sono quelli, gira la droga,
un regalo che non ci togliamo più.
Quelli del ’68 erano soltanto figli di papà, che avevano
trovato nella “contestazione”, la via per farsi laureare
senza studiare.
Per terminare, sostenevano che la borghesia voleva
tenerci ignoranti per sfruttarci.
E, per estendere la cultura a tutti, impedivano … le le-
zioni!.
Ho detto tutto.
La denuncia doveva essere fatta per aggressione e lesioni personali. Afferrare un bambino, tenerlo fermo e ficcargli in bocca una saponetta è un’aggressione e può anche essere pericoloso. Cosa sarebbe successo se il bambino fosse finito strozzato per aver ingoiato la saponetta?
Il comportamento delle maestre è stato odioso e da sanzionare penalmente, però non ne escono tanto bene neanche i genitori di un bambino che a soli 8 anni ha già imparato a bestemmiare.
Poveri genitori… sempre a loro le colpe.
Il bimbo deve averla sentita dal Grande Fratello, se non da una barzelletta raccontata dal premier.
Il problema è che al bimbo non l’hanno contestualizzata…
In realtà può tranquillamente aver imparato a scuola, o comunque dai suoi stessi coetanei. Prova a passare vicino ad una scuola all’ora dell’uscita… piovono divinità.
molto più probabile che abbia ascoltato il presidente del consiglio o i preti che lo hanno difeso in nome della “contestaulizzazione”.
quindi la morale è: se sei il più ricco del paese puoi bestemmiare, se sei un bambino di una valle alpina no.
Sarei curiosa di sapere cosa pensano i genitori di tutto l’accaduto (dalla bestemmia alla punizione).
Giusto per avere un po’ di background in più.
Da quello che ho letto (ma di cui non ho idea della veridicità), il bambino è stato accompagnato in bagno da una delle due maestre, che gli ha fatto lavare prima le mani, e poi la bocca come punizione. Cosa un po’ lontana da altre descrizioni in cui l’immagine era di un bambino alzato di peso e forzato fisicamente. (Cosa, che, in effetti, cambia tutto).In più pare che il bambino in questione avesse svariati problemi comportamentali (per cui era cmq seguito), di cui la bestemmia (o il linguaggio scurrile in generale) era il più leggero: sembra preferisse aggredire fisicamente e scagliare sedie addosso ai compagnetti (un terzo aveva cambiato classe, quindi). Quale sarà il vero dettaglio della questione? A me sembra che non abbiamo elementi per farci un’idea nè della situazione, nè di come si siano svolti realmente i fatti.
E un bambino del genere accetta di buona grazia di ficcarsi il sapone in bocca? Ho i miei seri dubbi.
Se i disturbi descritti sono veri il bambino ha bisogno di uno psicologo, non di un paio di talebane che rispolverano punizioni ottocentesche.
Se poi quanto dicono è vero….
Ma non è che secondo me cambi poi tanto se l’hanno portato in bagno di peso o se una volta in bagno gli hanno fatto lavare la bocca col sapone…sempre una punizione ‘da caserma’ dove servirebbe uno psicologo…
oggi sul corriere ho letto la notizia, ed è moooolto diversa da come semplicemente riportato da repubblica. E’ indubbio che le maestre hanno sbagliato e debbano pagare l’errore, ma bisognerebbe attivare anche i servizi sociali perchè 1 bambino di otto anni che insulta, bestemmia, e picchia i compagni HA dei problemi evidenti.
Fosse accaduta a me o mio fratello una cosa simile, è probabile chi mio padre avrebbe spezzato i polsi alla maestra. No, alla maestra no, perchè donna (su questo era all’antica, io no), però le avrebbe fatto passare un brutto quarto d’ora.
Leggendo i numerosi commenti superficialmente “forcaioli” a questa ultimissima mi chiedo se la caccia alle streghe sia un fenomeno ascrivibile al solo pensiero religioso. La mia risposta è “evidentemente no”.
Forcaioli? Quindi, ammesso che il bambino abbia veramente problemi, secondo te usare punizioni fisiche è la soluzione giusta? Un bambino che ha bisogno di terapia psicologica viene punito in maniera alquanto barbarica costringendolo ad ingerire sapone e chi si incavola è forcaiolo?
Ingerire? Nell’articolo di Repubblica si legge due volte “hanno lavato col sapone”, non “hanno costretto ad ingerire”. Conoscendo l’abitudine dei giornalisti a gonfiare casi anche dove non esistono, ciò mi fa pensare che l’episodio sia inconsistente. Con ogni probabilità le maestre hanno) dato seguito (poco appropriatamente, magari, ma non criminalmente a un detto tradizionale («sciacquati la bocca col sapone!») che si usa impiegare quando i bambini dicono generiche parolacce, non necessariamente bestemmie. Ribadisco: molti commenti hanno un atteggiamento forcaiolo, da caccia alle streghe. Colgo qualcosa di distorto in queste reazioni improvvide.
Concordo con Aldo e Daniele. Sono ateo, non sopporto le gerarchie ecclesiastiche e la religione di stato, ma soprattutto diffido dal fanatismo, figlio della fede cieca. Proprio per questo non promuovo lo sdoganamento della bestemmia, perchè per quanto incredulo non è mio diritto offendere chi crede, nè criticare il suo diritto a sentirsi offeso. Inoltre, fermo restando la mia convinzione che i destinatari della bestemmia siano…..irreperibili, al sottoscritto un bambino di 8 anni che la usasse abitualmente darebbe comunque molto fastidio, lo stesso che proverei nel sentirlo snocciolare tutto un repertorio di trivialità da taverna, per quanto neutre dal punto di vista religioso. Il turpiloquio e la bestemmia sono figli dell’esperienza e non precorrono i tempi. Ergo, il bambino, non certo per colpe sue, qualche problema deve averlo.
Resta fermo il fatto che la reazione a un evento di questo tipo debba ovviamente essere commisurata, pesata e sopratutto educativa: ma non mi sembra che la notizia, come riportata, fornisca dati tanto certi da giustificare le condanne secche (da anatema papale, lasciatemi dire) proposte in questi commenti.
Ma come….? Sant’Ambrogio nel commento al salmo I diceva di bere entrambi i calici dell’antico e del nuovo testamento per ricevere Cristo e queste insegnanti cosa fanno???? Usano il sapone??? Eretiche che non sono altre! Subito al rogo dovrebbero essere mandate senza neanche passare per padre Amorth (intanto mi do una bella grattata alle palle :-)).